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Teresa, storia incredibile 2


di sweetshy82
31.12.2017    |    36.387    |    7 9.6
"Ci ritrovammo in un 69 spettacolare; mentre lei giocava con il mio pene, io con le dita le entravo dentro, penetrandole il buchino facendole un ditalino, ..."
Andai ad iscrivermi alla scuola di ballo; mi iscrissi al corso base dove Teresa si era iscritta; i corsi si tenevano due giorni alla settimana, il martedì e il giovedì dalle 20:00 alle 21:00.
Arrivò il primo giorno di corso, andai un pò in anticipo giusto per farmi trovare li prima da lei e conoscere un pò l'ambiente. I due insegnanti erano una coppia di ballerini, Alessandro e Marinella, per prima impressione molto simpatici, confermata con il proseguo.
Quando arrivò Teresa con sue due coppie di amici e mi vide, rimase sorpresa nel vedermi e lo feci anch'io. Si avvicinò e ci salutammo; mi chiese come mai qui e le risposi che avevo iniziato a ballare prima di trasferirmi qui e volevo riprendere.
Le feci poi la stessa domanda e mi rispose che era una cosa che voleva fare da molto tempo e che il marito non ne aveva mai voulto sapere e che ha colto l'occasione con questi suoi amici, che mi presentò, che ci volevano provare.
Iniziò il corso; dopo un pò di riscaldamento, ci dividemmo in uomini e donne con i rispettivi maestri per imparare i primi passi base della bachata. Dopo un bel pò, verso fine lezione, Alessandro disse di formare delle coppie per poter provare i passi.
Fu Teresa ad avvicinarsi per fare coppia.
I giorni passavano, le lezioni erano piacevoli e legai moltissimo con Teresa; oltre ad essere una donna molto bella e sexy, era anche molto simpatica e solare.
Dopo un mesetto di lezioni,il giovedì, i nostri maestri, ci invitarono a noi tutti corsisti, alla serata caraibica che organizzavano il venerdì sera in un pub poco fuori città; ci dissero che andava bene ballare e imparare a scuola, ma il vero apprendimento si aveva in pista.
Al pub la serata caraibica iniziava alle 22:30 e volevamo prenotare una tavolata prima per mangiare qualcosa insieme.
Io ci sarei andato e chiesi a Teresa se anche lei veniva, mi rispose che non credeva, in quanto il marito non sarebbe mai venuto; gli dissi che doveva fregarsene e poi se venivano gli amici suoi che male c'era.
Per fortuna i suoi amici sarebbero venuti e lei mi disse che doveva pensarci, nel caso ci saremmo visti l'indomani al pub. Ovviamente il giorno dopo, Riccardo mi fece sapere che la madre sarebbe venuta, in quanto il padre aveva il turno di notte e gli aveva dato l'ok.
Quando arrivai al pub, lei ancora non era arrivata; quando arrivò feci finta di essere sorpreso nel vederla; ci sedemmo al tavolo con tutti gli altri e mi sedetti insieme a lei. Fra un bicchiere di birra e una pizza, arrivarono le 22:30 e il dj iniziò a mettere la musica; iniziò con la bachata, presi per mano Teresa e la portai in pista; in pochi secondi la pista si riempì ed eravamo molto stretti.
Me la strinsi ancora di più verso me, ero già in tiro e glielo feci sentire; lei cercava ti allontanarsi, ma lo spazio era poco, per non dire nulla. Finì la canzone e ne iniziò un'altra; gli chiesi se voleva ballare ancora con me e mi disse di si.
Teresa era molto portata con il ballo ed era una delle poche del corso che sapeva muovere bene il bacino; al secondo ballo, a differenza del primo, non cercò di allontanarsi al contatto ma non si staccò un attimo e riuscii a fatica a non venire nei pantaloni.
La serata andò avanti, ballammo con gli altri corsisti e verso le 23:30 lei se andò via con i suoi amici.
Passò un altra settimana e al corso gli chiesi se domani sarebbe venuta alla serata; mi rispose gli sarebbe piaciuto ma che gli amici avevano un impegno; allorchè gli disse che se voleva, poteva venire con me; mi rispose che mi faceva sapere ma che era molto probabile che non veniva.
Ci scambiammo i numeri di telefono nel caso cambiava idea.
L'indomani pomeriggio mi arrivò un messaggio da parte sua, con scritto se era ancora valido l'invito; il marito aveva di nuovo turno di notte e Riccardo, dietro mio suggerimento, sarebbe andato al cinema, quindi si era convinta.
Passai a prenderla all'orario concordato; quando la vidi rimasi senza parole; era bellissima, molto più sexy rispetto al venerdì scorso; aveva un vestitino nero, calze velate e tacchi a spillo.
Durante il ballo, decisi di osare un pò di più e di dar sfogo alle mie doti ballerine; lei non indietreggiava anzi si strusciava di più; ad un certo punto, sempre con la scusa della confusione, posai le mie mani sul suo fondoschiena, ero pronto per uno schiaffo invece nulla, mi fece continuare.
Dopo qualche minuto, rimasi sorpreso dalle sue parole; mi fece abbassare un pò e all'orecchio mi sussurrò: "Andiamocene via".
Non me lo feci ripetere due volte; con una scusa salutammo i maestri e gli altri.
Appena fuori, entrati in auto,o la va o la spacca, in un attimo lingua in bocca e mano tra le cosce, Teresa non disdegna affatto, la sua mano accarezza il mio pacco.
Dopo un pò mi sussurra di andare a casa mia e in un battibaleno siamo li.
Arrivati su da me, ci saltammo addosso contemporaneamente, baciandoci profondamente. Il suo modo di baciare era incredibilmente dolce, delicato e passionale allo stesso tempo, riusciva a farmi dare fuori di testa; si divertì a spogliarmi, quasi strappandomi i vestiti di dosso...era veramente eccitata.
Si piegò in ginocchio davanti a me guardandomi dritto negli occhi...il suo viso, la sua bocca a poca distanza dal mio pene eccitatissimo.
Le sue labbra si appoggiarono sulla mia pelle, sull'inguine, baciandomi. Scese sui testicoli, riempiendosi la bocca prima con uno e poi con l'altro, leccandoli, succhiandoli e mordendoli delicatamente. Le sue mani intanto si erano serrate entrambe sul mio pene, muovendosi all'unisono.
Era veramente brava, sia con le mani e con la bocca, mi faceva impazzire.
Dopo un pò, la feci alzare e baciandola sul collo e sul seno feci in modo che restasse quasi nuda; aveva addosso solo un piccolissimo tanga, quasi trasparente davanti e solo un filo dietro che le separava le natiche.
Mi sorrise vedendo la mia espressione mentre le guardavo ed accarezzavo i suoi seni; i miei occhi, scendevano lentamente su di lei, ammirando quel corpo.
L'afferrai per le gambe e, mentre ci baciavamo, la portai in camera da letto; ci mettemmo sul letto, abbracciati.
Lei sopra di me. Rotolammo a destra e sinistra baciandoci furiosamente.
Presi a scendere, scivolare sul suo corpo, leccandola e mordendola con delicatezza, torturando quei splendidi seni, sino ad arrivare alla sua figa.
Teresa era molto curata, mi ritrovai una sottile strisscia di peli che scendevano dalle sue labbra coprendola solo per pochi milimetri.
mi ritrovai col viso in mezzo alle sue gambe, leccando e frugandole dentro con la mia lingua affamata ed assetata di lei.
La sentì rabbrividire, inarcandosi, ma aprendomi ancora di più quelle belle cosce.
La feci contorcere ed esplodere di desiderio, lavandomi il viso e bevendo il suo nettare.
Dopo non sò quanti orgasmi, manovrò in modo da trovarsi il mio pene umido e teso davanti alla sua bocca; cercai di resisterle quanto più possibile, ma quel primo orgasmo venne dopo qualche decina di minuti.
Teresa, bevve saziandosi, ma non mollò; continuò maliziosamente a giocare col mio pene. Le sue mani scivolavano velocemente sulla mia carne dura ed umida, stringendo, tirando, mentre la sua lingua e le sue labbra non smettevano di leccare e succhiare la cappella.
Ci ritrovammo in un 69 spettacolare; mentre lei giocava con il mio pene, io con le dita le entravo dentro, penetrandole il buchino facendole un ditalino, mentre con la lingua le frugavo la figa bagnata.
Dopo un pò si alzò e si sedette sul mio pene, penetrandosi ed impalandosi da sola.
Si scatenò su di me, facendomi saltare dall'eccitazione. Muoveva il bacino in maniera divina.
Le venni dentro e si lasciò cadere su di me, lasciando una scia di sperma sul mio corpo e sul lenzuolo.
Iniziai a baciarla lentamente e delicatamente, girandomi verso di lei...bagnandola ancora con le gocce che ancora mi uscivano...e lei sorrise.
Rimanemmo abbracciati per un pò e si addormentò tra le mie braccia.
Presi il cellulare dal comodino e mi feci una foto di noi.
La inviai a Riccardo con scritto: " Missione compiuta"
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