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La prima volta al Privè


di -andreami-
19.01.2018    |    24.273    |    19 9.7
"Labbra rosse che invitano ad essere baciate..."
È la prima volta che io e Cristina andiamo in un privè. Siamo emozionati come poche altre volte. Abbiamo fantasticato su questa situazione talmente tante volte che da una parte ci aspettiamo chissà cosa. Dall’altra siamo consapevoli che sarà completamente diverso da come ce lo siamo sempre immaginato.
Cristina, bionda, occhi verdi che ti fanno innamorare al primo sguardo, indossa un abitino in similpelle nero. Al collo un collarino nero con al centro un cuore d’argento. Labbra rosse che invitano ad essere baciate. Sotto il vestito niente intimo, non lo indossa quasi mai. Le gambe sono velate da autoreggenti nere. Ai piedi sandali neri con tacco alto.
La guardo prima di entrare. Il suo sguardo è un misto di eccitazione e paura. Paura per la nuova esperienza, le piacerà? Sarà traumatica? Ma siamo in due, non è sola e l’eccitazione è maggiore della paura. Mi guarda.
“Andiamo” mi fa.
Entriamo nel locale. Ci dirigiamo verso la zona bar, tanto per capire il tipo di persone che frequenta il posto. Ci sono coppie di ogni età e uomini soli o a piccoli gruppetti. Giovani e meno giovani. Ce n’è per ogni gusto.
Prendiamo qualcosa da bere al bancone. Cristina si siede su uno sgabello e accavalla le gambe. Qualche sguardo su di lei. Io rimango in piedi vicino a lei. Mentre parliamo di quello che ci aspettiamo inizio a stuzzicare la sua voglia di giocare. Le sfioro con una mano le gambe accavallate. Mi guarda. Un’espressione di imbarazzo passa fugace sul suo viso. Poi però capisce che siamo lì per giocare. Scavalla le gambe. Mi attira a sé. Ci baciamo. La patta già gonfia dei miei pantaloni le sfiora la fica nuda. Sento che è già caldissima. E conoscendola il calore che sento è accompagnato anche da tanti umori.
“Che ne dici se andiamo in una zona appartata?” le propongo.
Non risponde. Scende dallo sgabello e mi prende per mano.
“Ti seguo”
Varchiamo una porta e un lungo corridoio è davanti a noi. La luce soffusa. Si intravedono diverse porte. Tutte di vetro. Ci incamminiamo. Alcune hanno la tendina chiusa, non si può sbirciare. Altre invece lasciano vedere cosa succede dentro.
Nella prima stanza ci sono due signore sulla cinquantina abbondante con quattro ragazzi molto giovani. Stanno scopando tutti avvinghiati in posizioni a me sconosciute. Guardo Cristina.
“Troppi” mi dice scuotendo la testa.
Passiamo oltre. Superiamo un paio di porte oscurate e arriviamo a quella successiva. Una coppia sulla quarantina sta scopando sul lettone e quattro uomini si masturbano intorno. Cristina si ferma a guardare. Si morde il labbro inferiore. Sento la sua eccitazione. Mi guarda.
“Andiamo alla prossima” mi fa.
La stanza dopo ha un grande letto che occupa tutta la superficie. Sul lettone c'è una ragazza abbastanza giovane e da buchi nelle pareti spuntano 3 o 4 cazzi. Che lei succhia a rotazione. Mi giro verso Cristina.
“Vuoi provare questa?” chiedo.
“No” mi risponde. Immaginavo già la risposta. Mi sarei stupito del contrario.
Andiamo avanti.
“Troveremo quella che mi piace” mi dice stringendomi la mano e appoggiando la testa alla mia spalla.
La stanza dopo è oscurata e in quella dopo ancora c'è una tipa sul lettone. Si masturba a gambe spalancate, il compagno è seduto su un divanetto e guarda. La donna ha più o meno la nostra età. Mora, capelli corti. Belle tette naturali.
“Mmmmm… Mi piace” esclama Cristina.
Guardo bene in tutti gli angoli della stanza, non si vedono altri uomini, per ora. Apriamo la porta. Faccio accomodare prima Cristina. E lentamente la accompagno davanti al letto. La morettina guarda Cristina. È completamente nuda ad eccezione di scarpe bianche dalla zeppa altissima. Fisico asciutto, tonico. Completamente depilata. Continua a masturbarsi con la mano. Anche il marito guarda Cristina . Un bell’uomo. Elegante. Completamente calvo. Ma non si muove dal suo divanetto.
“Sono eccitata e tu lo sai” mi sussurra.
La donna continua a guardare Cristina. Mi metto dietro la mia compagna. La guardiamo masturbarsi. Faccio girare la testa a Cristina e la bacio, sempre restando dietro di lei. La mia eccitazione premuta sul suo culetto.
Piano inizio a sollevarle il vestito continuando a baciarla. Cristina non oppone nessuna resistenza. Sento dai suoi baci che è eccitata. Molto.
La tipa smette di masturbarsi. Ci guarda. Guarda Cristina. Mi stacco dalle sue labbra e inizio a baciarle il collo. Le sollevo il vestito fino alla vita. Lascio scoperta la sua fica depilata per l’occasione. Nella luce soffusa si può vedere il luccichio dei suoi umori, tanto è bagnata.
La donna sul lettone si mette in ginocchio. Si avvicina a noi. Avvicina il viso a quello di Cristina. La bacia. Cristina ha un leggero sussulto quanto la ragazza le sfiora la fica con la mano con cui ha appena smesso di masturbarsi.
Cristina gira il viso verso di me.
“Mmmmm mi fa impazzire sta cosa. Sono bagnatissima”
Continuo a sfiorarle il collo con le labbra. Le due signore invece tornano a baciarsi. Le loro lingue si rincorrono una nella bocca dell’altra. Nel silenzio della stanza sento che la sconosciuta sgrilletta piano la fica di Cristina.
Il marito di lei si alza e va a chiudere la tendina della stanza. Saremo solo noi quattro. Spingo il mio desiderio contro il culetto nudo di Cristina. Sono eccitatissimo. Lo sente anche lei. Nessuno parla.
Il tipo torna sul divanetto a guardare la scena. Non sembra interessato a partecipare.
La mano di Cristina corre sulla mia patta, abbassa la zip, libera il cazzo durissimo.
“Mmmmm” riesce a mugolare massaggiandomi piano l’asta e continuando
a baciare la tipa che ora la masturba con più foga.
Mi intrometto aiutando Cristina a spogliarsi completamente. Ora anche lei è nuda con addosso solamente le autoreggenti, le scarpe con il tacco e il collarino nero al collo.
La tipa prende la mano di Cristina e la porta in mezzo al letto. Le guardo stando fermo ai piedi del letto. Piano mi masturbo.
La ragazza fa stendere Cristina e inizia a baciarle il seno. Con la mano esplora il suo corpo e piano apre le cosce di Cristina. O forse è proprio Cristina ad aprirle per lei. Rimango sorpreso quando noto che indossa il plug con il gioiello. Non me l’aveva detto e non me l’aspettavo proprio.
La tipa si stacca dal seno e continuando a baciare la pelle dell’amica scende lentamente. Fino alla fica, calda, pulsante.
“Mmmmmm” riesce a sospirare Cristina.
Vedo la tipa leccare vogliosa la fica della mia compagna. Cristina mi guarda e mi sorride. Sta andando tutto come voleva.
Vista l’immobilità del quarto componente del gruppo decido di spogliarmi. Mi avvicino alle due ragazze. Cristina sta ansimando.
“Stammi vicino” mi sussurra.
In ginocchio sul letto metto il cazzo all’altezza del suo viso. Capisce cosa voglio. Apre la bocca e accoglie il mio membro eretto. Guardo la sua bocca chiudersi sulla cappella. E poi l’asta infilarsi fino a metà dentro di lei. La nostra nuova amica nel frattempo lecca avida la fica bagnatissima e mi guarda vogliosa. Vedo che oltre alla lingua sta scopando Cristina con due dita.
Il suo compagno resta immobile sul divanetto a gustarsi la scena. Non si masturba nemmeno.
Lascio che Cristina lecchi l’asta per tutta la sua lunghezza. Dalle palle fino alla cappella. Poi lo prende tutto in bocca e ricomincia il gioco.
Dopo alcuni minuti interminabili di questo piacevole supplizio mi stacco da lei. Le prendo la mano e la faccio alzare. La sua compagna di giochi ci guarda. Gli occhi scuri pieni di eccitazione.
“Coricati con la testa di qua” le chiedo, indicando il fondo del letto dove ci troviamo io e Cristina.
La morettina ubbidisce, curiosa di conoscere le mie intenzioni.
“Mettiti sopra di lei” sussurro a Cristina. Capisce cosa intendo e mettendo le ginocchia ai lati della testa della nostra amica si posiziona in un perfetto sessantanove.
Mi fermo a guardare la lingua della morettina guizzare nella fica bagnatissima di Cristina. Le tiene la fica aperta con le mani. Vedo che anche Cristina ha iniziato a leccare l’amica. Le ammiro eccitatissimo. Finché Cristina solleva la testa dalle cosce della ragazza.
“Toglimi il plug, scopami”
Non me lo faccio ripetere due volte. Delicatamente sfilo il plug anale. Il buco rimane leggermente dilatato, pronto per il mio cazzo durissimo. L’amica mi guarda continuando a leccare la fica di Cristina. Le avvicino il cazzo alla bocca. La apre, me lo succhia e lo lecca per lubrificarlo. Intanto io passo una mano tra le cosce di Cristina. Mi bagno le dita nella fica spalancata dalla lunga leccata subita. Risalgo tra le natiche e infilo due dita nel suo culetto. La preparo bene. Non deve sentire dolore.
“Entrami dentro, piano” sussurra Cristina tra le cosce della donna.
Sente anche la nuova amica. Prende in mano il mio cazzo e lo appoggia al buchetto dilatato di Cristina. Spingo piano. Entra la cappella. Delicatamente.
“Oh sììììì” sento mugolare Cristina.
Piano piano entro tutto in lei. Mi fermo. Le faccio gustare il cazzo. La morettina intanto è tornata a leccare la fica sbrodolante di Cristina. Gli umori le colano sulle cosce. È eccitatissima. Vedo che solleva la testa dalla fica che stava leccando per gustarsi la doppia sensazione. Una lingua che le titilla il clito e un bel cazzo duro nel culo.
“Mi fate impazzire” urla di piacere Cristina.
Mi muovo piano avanti e indietro. Il culo si dilata sempre più e la mia velocità aumenta un po’. Le mie mani sui suoi fianchi. La scopo lentamente in modo che anche la sua amica possa farla godere leccandola.
Mi fermo per non venire. La sculaccio. Le piace molto.
Cristina non resiste oltre e con un urlo di piacere riempie la stanza.
“Sììììì, sììììì… aaaaaaahhhh”
Si abbandona tra le cosce della morettina. Prende fiato e inizia a leccarla e masturbarla senza sosta. Ricomincio a scopare lentamente il culo di Cristina mentre lei soddisfa l’amica. Amica che dopo pochi secondi gode anche lei urlando tutto il suo piacere.
Non resisto oltre. Accelero i colpi e in pochi attimi raggiungo l’orgasmo. Svuoto tutto me stesso dentro Cristina, grugnendo. Cristina ansima nel sentire i miei fiotti dentro di lei. Mi fermo. Mi godo il momento.
Lentamente esco da Cristina. La sborra cola lenta dal culetto dilatato che piano si sta già richiudendo. La donna sotto Cristina apre la bocca e beve tutto quanto le arriva. Fino all’ultima goccia. Cristina si sposta. Si gira. Viene carponi verso il fondo del letto. Mi guarda ancora vogliosa. Poi all’improvviso si abbassa e bacia l’amica. Si scambiano i sapori che hanno gustato. Le guardo affascinato. Mi inginocchio vicino ai loro visi. Prendo la faccia di Cristina tra le mani. Guardo i suoi grandi occhi verdi pieni di vita e la bacio. Sa di me, di amica e di Cristina. Sa di buono. Sa di sesso.

FINE


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