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La scogliera inaspettata - Parte due


di Membro VIP di Annunci69.it Educata_Mente
15.09.2023    |    3.804    |    2 9.9
"E io di rimando: “Vorrei regalarvi un’altra splendida giornata..."
La scogliera inaspettata – Parte seconda

Usciti dall’acqua mi avvicino a Mara. Il suo corpo è ricoperto di gocce d’acqua che scorrono lungo la sua pelle.
Alcune gocce si fermano sui capezzoli belli turgidi dal freddo dell’acqua. Vorrei chinarmi per leccare quelle gocce.
Le fisso i seni. Sono belli pieni, con il capezzolo che punta verso l’alto.
Mara sentendosi osservata esclama: “Ti piacciono le mie tette vedo”.
“ho un debole per i capezzoli grossi” le rispondo io guardandola prima in viso e poi sul seno.
Dopo un po’ riemerge dall’acqua Luca. Sale sugli scogli e si dirige verso di noi.
Mara si china per raccogliere lo slip del costume. All’idea che debba coprire una parte del suo corpo mi rattrista parecchio.
Luca esordisce con un tono bello allegro: “Mara non c’è bisogno di coprirsi. Tanto ormai Amilcare ti ha visto e credo che abbia apprezzato. Vero?” dice rivolgendo lo sguardo verso di me.
Mi schiarisco la voce e replico: “Beh, direi che solo un cieco non potrebbe gradire di una simile bellezza”
Lei mi guarda imbarazzata. Luca aggiunge: “Rimango solo io con i vestiti addosso?” e subito continua “Non penso sia corretto” dice abbassando anche lui il costume.
Lei guarda il cazzo di Luca e subito dopo il mio, come se volesse fare un confronto. Si lecca le labbra mentre mi guarda negli occhi.

Dopo Esserci asciugati ci stendiamo sui teli. Io ho avvicinato il mio a quello di Mara. Non troppo però. Voglio poter vedere bene le sue tette il suo ventre e il pube completamente glabro.
Inizia a fare caldo. Io mi siedo sul telo e guardando il corpo di Mara dico: “Ragazzi voi avete preparato qualcosa per il pranzo?”
Mi risponde Luca: “Pensavamo di andare qui al chiosco a mangiare un panino col polpo che dicono sia una specialità. Ti unisci a noi?”
“Se vi fa piacere potete venire a casa mia. Vi fate una doccia e poi ci mettiamo comodi sul terrazzo e mangiamo una cosa assieme”
E aggiungo: “La casa è quella” indicando una costruzione tutta bianca tra i pini appena a ridosso del vialetto d’accesso alla spiaggia.
“Ah però! Bella casa! Complimenti” esclama con enfasi Mara. E Luca aggiunge: “Cavoli, che posizione”
“Fermi, nessun merito mio. L’ho ereditata e cerco solo di tenerla in buone condizioni perché sono molto affezionato a questa casa.”
“Allora che dite? Venite a pranzo a casa mia? Mi farebbe davvero piacere.”
“S! Dai, perché no?” risponde Luca e Mara aggiunge subito: “Sarà un piacere anche per noi”.
“Bene. Sono contento. Se volete salgo io adesso. Voi potete rimanere qui e salite a casa quando volete. Lascerò il cancelletto aperto”.
Mara un po’ preoccupata mi domanda: “Non hai bisogno di una mano per preparare?”
“No Mara. È tutto pronto. Devo solo mettere l’acqua della pasta a bollire, farmi una doccia e vestirmi. Tu goditi ancora un po’ il mare e il sole”.
Guardare il suo corpo nudo mi stava facendo eccitare nuovamente. Distolgo lo sguardo dal suo sesso e dai suoi seni per evitare un’erezione davanti a lei e a Luca.
Raccolgo quindi le mi cose, infilo i bermuda e gli infradito e mi dirigo verso casa non prima di avere sbirciato velocemente il corpo nudo di Mara.

Appena arrivato a casa mi faccio una doccia veloce e mi vesto comodo. Indosso anche le mutande visto che ho degli ospiti a pranzo, anche se l’idea di fare un pranzo tutti nudi sul terrazzo mi solletica parecchio.
Dopo un’oretta circa sento il cigolio del cancelletto in ferro battuto e dopo qualche istante vedo comparire Luca e Mara dalle scale.
Rimangono colpiti alla vista del terrazzo. “WOW. Ma che posto è?!? Stupendo Amilcare! Complimenti davvero!” esordisce Mara.
Che continua: “Luca ma hai visto che terrazzo ha? Qua si che si farebbero belle vacanze” mi guarda maliziosamente.
E Luca risponde immediatamente: “Come il balconcino della nostra camera in albergo. Uguale uguale!” dice ridendo.
“Ragazzi, se volete farvi una doccia in bagno non ci sono problemi. Idem se volete farla in giardino. Ditemi voi.
Qua ci sono gli asciugamani per voi e i saponi li troverete in entrambi i bagni.”
“Io la faccio in giardino” esclama Luca alzando il braccio. Afferra i suoi asciugami e dice: “Vado per primo”.
“Mara, se tu vuoi farla in bagno davvero non ci sono problemi. Ti faccio vedere dov’è” e con il braccio le indico dove andare. “Grazie mille Amilcare, sei gentilissimo”

Entriamo in casa e le faccio vedere dove si trova il bagno. Le mostro come funzionano i rubinetti della doccia.
Mi giro per assicurarmi che lei mi stesse ascoltando e la vedo con il seno scoperto e che si slacciava la parte di sotto del costume.
“Così mi fai infartare Mara” le dico. E lei ridendo mi risponde: “No ti prego, non infartare.” E mi da un bacio sulle labbra.
Io la stringo a me e le afferro una natica mentre con l’altra mano le accarezzo subito il sesso.
È nuovamente bagnata. Come infilo un dito dentro lei sospira: “Oh siiii…”.
“Fammi fare la doccia adesso” mi dice liberandosi dalla mia presa. La guardo negli occhi e mi porto il dito con cui l’avevo penetrata in bocca e assaggio il suo nettare.
Lei chiude gli occhi e mordendosi il labbro inferiore geme: “mmmmmm”
Esco dal bagno in evidente stato di eccitazione. Mi metto a preparare le ultime cose per il pranzo e poi mi dirigo verso il terrazzo.

Dopo una ventina di minuti Luca e Mara sono seduti al tavolo. Luca indossa un boxer da mare e una magliettina. Mara invece indossa il pareo intorno al corpo. Mi chiedo se sotto indossi anche il costume.
Vedo i capezzoli spuntare dalla stoffa del pareo. Sono un richiamo incredibile.
Il pranzo scorre via tranquillamente. Mi raccontano della loro vita, cosa fanno, dove vivono. Chiacchieriamo amabilmente di tutto. Scopriamo di avere tanti interessi in comune.
Dopo un po’ mi alzo e chiedo chi vuole il caffè. Mi rispondono entrambi di sì ma Mara vorrebbe un po’ di latte freddo.
Mi dirigo in cucina e dopo qualche attimo mi raggiunge anche Mara. Si poggia sulla mia schiena. Sento i suoi seni premere contro di me. “Attenta che così mi fai….” Le dico. “Ti faccio cosa?” “Eh, l’hai capito”.
Non faccio in tempo a finire la frase che sento una mano sul mio basso ventre. Le sue dita cercano la zip dei bermuda. La abbassa. “E perché mai indossi le mutande? Al mare giri nudo e in casa con le mutande?” mi chiede divertita.
Non mi da il tempo nemmeno di risponderle che infila la mano dentro la mutanda e stringe la sua presa sul mio cazzo. Sono già bello eccitato. “Mmmmm sei già pronto!”
“Mara, c’è Luca di là in terrazzo. Magari viene qui e non gradisce quello che stiamo facendo”.
“Non preoccuparti di Luca. Sa benissimo quello che potrebbe succedere oggi. Gli piace vedermi con altri uomini” mi dice sospirando e continuando a baciarmi sul collo e a stringere il mio cazzo.
Accarezza la cappella tra il pollice e l’indice. Io smetto di preparare il caffè per un momento e con la mano cerco il suo sesso. Sposto il pareo e sento la pelle liscia del suo pube. Con un rapido movimento le accarezzo le grandi labbra.
È caldissima e le piccole labbra sono già belle umide e ricoperte di umori. Infilo subito un dito dentro la sua fighetta. “Sei un lago Mara.”
“Mi fa impazzire come mi tocchi, come mi baci. E sentirti così eccitato per me non fa altro che farmi eccitare ancora di più.”
Sentiamo un rumore provenire dal salotto che precede la cucina. Mara sfila la mano dalle mie mutande e io dalla sua fighetta.
Ho il dito bagnato dai suoi umori. Lei si poggia sul bancone della cucina proprio di fianco a me mentre io mi lecco rapidamente il dito.
Lei mi guarda farlo a bocca aperta e leccandosi il labbro superiore.

Io riprendo a fare il caffè. “Volete la moka o preferite le capsule Nepresso?” chiedo a Mara.
Dopo qualche secondo entra Luca in cucina. “Come preferisci tu Amilcare.” Lo guardo in faccia e ha un ghigno tra la sfida e il divertito.
“Non volevo disturbarvi poco fa” aggiunge subito dopo. Mara fa un sorrisino a lui e lo abbraccia. Gli da un bacio e gli butta le braccia intorno al collo. Lui invece la afferra per le natiche e le stringe forte.
Io non riesco a proferir parola. Mi sento come un bambino beccato con il dito dentro la marmellata.
Farfuglio qualche sillaba e Luca aggiunge “Davvero Amilcare nessun problema. Mi piace vedere Mara con altri uomini e non l’avevo mai vista così su di giri come oggi”
“Pensa che quando siamo rimasti da soli non ha fatto altro che accarezzarsi e sospirare. Mi ha anche fatto godere.”
Guardo lei ed era rossa dalla vergogna in faccia.
“Ok Luca. Adesso però prendiamoci un caffè. Andate pure ve lo porto subito.”
Preparo il caffè e dopo aver messo tutto sul vassoio lo porto fuori.
Lei era seduta in maniera provocatoria. Aveva le gambe aperte e il pareo copriva a stento il suo sesso. Apriva e chiudeva le gambe.
“Sai Luca che Amilcare a casa indossa le mutande?” dice ridacchiando ma guardandomi con aria di sfida.
“Davvero? Ma come, al mare giri nudo e a casa metti le mutande?” mi domanda divertito Luca.
“La stessa cosa che gli ho chiesto io!” aggiunge Mara.
“Beh, visto che avevo ospiti per pranzo pensavo che era brutto stare senza mutande. Tutto qui. Se preferite vado a togliermele” gli domando guardandoli in faccia.
“Prendiamoci il caffè e poi vai a metterti comodo come siamo noi.” Mi dice Mara.
Prendiamo il caffè ma io non riesco a smettere di guardare lei. La pelle leggermente arrossata per il sole preso. Quel pareo stretto sul petto che stringe i suoi seni e che non nasconde i capezzoli turgidi.
Bevo il caffè piano piano per farlo freddare un po’. Mara gioca con il cucchiaino. Lo lecca e lo infila in bocca. Luca osserva la sua donna eccitato. Vedo il braccio muoversi sotto al tavolo.
Mi alzo e gli dico che vado a mettermi comodo. Mi dirigo verso la camera e mi accarezzo il cazzo da sopra i bermuda. Penso di tirarmi una sega perché sono eccitato da morire. Ho la cappella ricoperta di goccine.
Decido di resistere e mi cambio velocemente. Sfilo i bermuda e le mutande e indosso il boxer da mare. Mi fermo un attimo per far diminuire l’eccitazione apro un po’ la camicia che indosso. Non riesco a non pensare al corpo di Mara, al suo sapore. Mi eccito nuovamente e senza pensarci sopra vado verso il terrazzo.
Mentre mi avvicino al terrazzo sento dei sospiri. Mi avvicino al finestrone e cerco di non farmi vedere. Vedo Luca e Mara seduti sul divanetto sotto l’ombrellone che si scambiano effusioni. Sono uno di fianco all’altra, lei gli ha tirato fuori il cazzo e glielo sta massaggiando. Lui la bacia sul collo e su tutto il viso e sulla bocca. Vedo le loro lingue che si cercano. Lei ha una gamba sulla quella di Luca e le gambe sono aperte e si vede distintamente la figa. Con una mano Luca le stringe un seno e le succhia la lingua, le lecca il collo. Lei continua a massaggiargli il cazzo ma con più decisione. Lui sposta la mano dal seno e scende rapidamente sul sesso di Mara. Le sfiora il clitoride e fa scorrere il dito tra le grandi labbra. Le geme più intensamente e piega la testa indietro come se stesse offrendo il suo collo per un morso. Sono indeciso se fare il guardone o se inserirmi nei loro giochi. Il mio cazzo preme sulla stoffa del boxer ed è impossibile nascondere l’erezione.

In quell’istante sento la voce calda, sensuale ed eccitata di Mara che mi chiama: “Amiiiii dove sei?”
E geme mentre lui le infila un dito nella figa.
“Eccomi Mara” rispondo io ammirando il suo sesso e la voglia dipinta sul suo volto. Mi viene subito in mente la mattina quando ho leccato quella delizia.
Mara mi guarda con uno sguardo voglioso e mi dice portando l’altra gamba sul divano spalancando ancora di più le cosce e offrendomi la sua fighetta bagnata e arrossata: “Ti unisci a noi?”.
Luca continua a toccarle la figa e a baciarla sul collo. Lei con una mano mi fa cenno con l’indice di avvicinarmi a lei. La guardo nella sua posizione oscena, con le gambe spalancate, la figa arrosata e bagnata e scopata dalle dita di Luca.
Mi avvicino a lei e sono eccitato e non faccio nulla per nascondere la mia erezione. Lei si lecca le labbra e infila un dito sotto l’elastico del mio boxer e con un rapido movimento mi abbassa il costume e il mio cazzo esce fuori completamente eretto.
“Mmmmm” dice gemendo Mara. “Adesso lo voglio dappertutto” aggiunge con una voce lussuriosa.
Avvicina la bocca al mio corpo e inizia a baciarmi il pube. Il mio cazzo sfiora le sue guance e lo accarezza con il mento. Segue tutta l’asta con la punta della lingua. Con una mano lo stringe e scopre completamente il glande. “La tua cappella mi fa impazzire” mi dice guardandomi negli occhi e facendola sparire dentro la sua bocca. La lingua la accarezza e io devo subito emetto un gemito. Inizia a leccarmi le palle e tutto il cazzo. Tiene aperta la bocca e lo fa scomparire tutto dentro la sua bocca. Sento un calore incredibile e sento salire l’orgasmo.
“Mara se continui così vengo subito”.
E lei dopo aver liberato il mio cazzo dalla sua bocca mi risponde: “Voglio che mi sborri in bocca” e dopo avermi menato il cazzo un paio di volte mi stringe tra le sue labbra la cappella e me la lecca con la lingua. Scorre con la punta della lingua tutta la corona del glande. Io ansimo e inizio a capire che a breve esploderò in un potente orgasmo.
Gemo e ansimo sempre di più. Mara come in trance continua a leccarmelo e a ciucciarlo. Nel frattempo Luca si è inginocchiato davanti a lei e le lecca la figa. Con la lingua le allarga le grandi labbra e inizia a ciucciarle il clitoride. Mugola di piacere e con la bocca piena del mio cazzo emette dei suoni gutturali di piacere estremo.
Libero le sue tette che erano ancora fasciate dal pareo e le stringo con forza. Le tiro i capezzoli e lei geme ancora più forte. Si sfila nuovamente il cazzo dalla bocca ed esclama: “Sto per godere. Mi state facendo impazzire. Vi prego continuate.” E aggiunge subito “Ami, sborrami in bocca. Voglio bere tutta la tua sborra.” E subito dopo riprende a succhiarmelo.
E’ semi-sdraiata sul divanetto scosciata con la testa di Luca tra le gambe che la lecca avidamente e la penetra con le dita. Si sente il suono degli umori che allagano il suo sesso. Io le tengo la testa sul mio cazzo. Dopo qualche attimo ansima e geme ripetutamente e velocemente. Sta arrivando all’orgasmo. Si stacca un attimo e mi dice: “Sto venendo. Sto venendo. Vieni anche tu Ami. Riempimi la bocca” e si rituffa sul mio cazzo come una assatanata. Vuole farmi venire a tutti i costi insieme a lei. E ci riesce! Sento arrivare l’orgasmo. “Mara, sto per venire anche io. Tienilo in bocca e non sprecarne nemmeno una goccia”. Lei inizia a contorcere il ventre e a mugolare con il mio cazzo in bocca. Struscia la sua figa sulla bocca di Luca ed urla il suo orgasmo mentre io mi svuoto totalmente dentro di lei. Lei si stacca dal mio cazzo e mi fa vedere tutto il mio carico di sperma che trattiene nella sua cavità orale e con un rapido gesto lo ingoia tutto tremando ancora per il suo orgasmo. “Mmmmmm. Che carico. Mi hai riempita per bene e soprattutto che delizia” dice leccandosi le labbra.
Luca continua a baciarla sul pube, sulle cosce, sul ventre, dappertutto. Le gli carezza la testa e lo guida facendosi baciare dove più le dà piacere. “Adesso faccio sborrare anche te amore mio” dice rivolgendosi a Luca. Si alza e mi stampa un bacio sulle labbra e mi dice: “dopo mi scopi perché voglio averti dentro me” Il mio cazzo ha un sussulto e le sorrido. Voglio penetrarla. Va verso il tavolo a bere un bicchiere d’acqua e mentre lo beve si tocca un capezzolo. Lo fa guardandoci negli occhi, prima a Luca e poi a me. È ancora vogliosa. Mentre cammina verso di me si tocca la figa come per raccogliere gli umori del suo sesso. Mi porge il dito e lo lecco. Il suo sapore è dolce e da alla testa. Mi afferra il cazzo e inizia a tirarmi una sega. Luca si avvicina a lei e inizia a strusciare il suo cazzo sulla gamba di Mara. Lei prende il suo membro in mano e comincia a masturbarlo.
Si inginocchia tra me e Luca e inizia nuovamente a succhiarmelo. Ha la bocca fredda dall’acqua gelata che ha bevuto poco fa ma me lo fa diventare duro con poche leccate. Poi si gira verso il cazzo di Luca e lo inghiottisce interamente. Luca la afferra per la testa e inizia a scoparle la bocca. Quasi si affoga e si mette in piedi a novanta gradi e riprende a succhiare il cazzo a Luca mentre dirige il mio cazzo verso il suo culo. Mi guarda con uno sguardo completamente stravolto dalla lussuria e mi dice: “Scopami e fammi godere”.
Io mi inginocchio e mi preparo la sua fighetta. La lecco lungo tutte le labbra e le succhio il clitoride. Lei allarga le gambe per farsi leccare meglio. Dopo qualche minuto ho la bocca ricoperta dei suoi umori. E’ un lago che voglio penetrare con il mio cazzo. Mi tiro su e struscio la cappella sulla fessura della sua figa fradicia. Lei mugola di piacere e cerca di farsi penetrare. Io le colpisco il clitoride con la cappella del cazzo e in quel momento si stacca da quella di Luca e mi dice ansimando: “Se continui così sbrodolo” e riprende subito a succhiare Luca. Io infilo un po’ la cappella e poi la struscio. Lei protesta nuovamente. Vuole sentire il mio cazzo dentro di lei. La accontento subito. Senza darle il tempo di capire entro dentro di lei velocemente e con forza. Inarca la schiena come se fosse stata trafitta. “Ti piace sentirti piena come una troia?” le chiedo piegandomi e afferrandole i capelli. Lei mi risponde di si ma senza staccarsi dal cazzo di Luca. Inizio a spingere e a penetrarla con colpi secchi e forti. Le cedono un po' le gambe. La tiro su e le afferro le tette.

Sono dentro di lei. Sento un caldo abbraccio sul mio cazzo e una quantità incredibile di umori. Alla base del mio uccello c’è già un grumo dei suoi umori. Il mio ritmo aumenta e lei inizia a fare degli urletti di godimento. Le tiro nuovamente i capelli e le stringo forte un capezzolo e le dico di non urlare: “Non urlare troietta. Non voglio che i vicini sentano tutto.” E così dicendo le do un colpo secco. Lei strozza un grido e mugola di piacere. Ho il cazzo ricoperto di liquido biancastro. Lo sfilo e lo struscio nuovamente sulla fessura e lei lasciando la presa dal cazzo di Luca si volta e mi dice: “Finisci di scoparmi e inondami il culo”. Non me lo faccio dire due volte. Riprendo a scoparla con forza e lei riprende a ciucciare l’uccello di Luca. Ma poco dopo Luca annuncia che è prossimo all’orgasmo. “Amore, sto per venire.” Lei dice qualcosa ma con la bocca invasa dal cazzo di Luca non si capisce. A quel punto Luca non resiste più. Le afferra la testa e sta sulle punte dei piedi con le gambe tese pronto a venire dentro la bocca di Mara. Lei ansima, geme e mugola. È in preda al godimento più estremo. Luca le inonda la bocca di sperma perché lei non riesce a trattenerlo tutto. Ma lo ingoia e inizia ad urlare un “si” di godimento ad ogni mio colpo. Mi dice “Amilcare sto per venire. Vienimi dentro voglio sentire i tuoi schizzi dentro me”. Luca si avvicina e le allarga le natiche. Gli umori e la posizione favoriscono quei “rumorini” che mi fanno uscire di testa definitivamente. “Mara ti sborro dentro! Sto godendoooo” e lei subito dopo “Anche ioooooooooo”.
Mi stacco da lei e tenendola per la vita la faccio accasciare sul divanetto. Un bel rivolo di sperma le esce dalla figa e bagna i cuscini del divano. Continua a tremare per l’orgasmo. Ha come degli spasmi. Luca le accarezza la testa e io le accarezzo prima il culo e poi le sfioro il sesso. Lei mi dice tenendomi la mano: “No, ti prego, fermo!”. Dopo qualche minuto mi alzo e prendo tre bicchieri dal tavolo e la bottiglia che ormai non è più gelata. Porgo un bicchiere d’acqua a Mara e Luca e ne verso uno anche per me e mi lascio cadere nuovamente sul divanetto.
Guardo il corpo di Mara che adesso si è sdraiata supina sul divano. Ha le gambe un po’ aperte, come se volesse far raffreddare la sua fighetta liscia e arrossata.
La osservo con insistenza e vedo quanto sono gonfie le sue labbra e quanti umori ha prodotto. Sono colati sulla gamba, per terra, sul divanetto.
Mi guarda e mi dice: “Grazie per la splendida giornata”.
E io di rimando: “Vorrei regalarvi un’altra splendida giornata.”
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