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Viviana e Carlo: La passione - Cap. 2


di Membro VIP di Annunci69.it Educata_Mente
09.02.2024    |    9.892    |    11 9.9
"Mi accarezza lungo la schiena, i fianchi e quando arriva sul sedere lo stringe e lo spinge contro il suo bacino e sento proprio il suo sesso sotto il mio..."
Capitolo Due
Dopo qualche giorno di isolamento mi ritrovo, mio malgrado, costretta a uscire dal mio guscio e a interagire con Manuela e Simone, fratello e sorella nostri amici e vicini di casa, ma soprattutto con Carlo.
Manuela e Simone sono i figli dei vicini di casa dei miei genitori. Anni fa si sono trasferiti al nord però ogni estate tornano sempre al paese d’origine.
Appena arrivati al paese si sono fiondati a casa nostra per passare il pomeriggio assieme mentre i genitori sistemano la casa dopo i mesi di chiusura forzata.
Come al solito Manuela si è subito appiccicata a Carlo dimostrando che la cotta per mio fratello rimaneva intensa nonostante la lontananza. Ho notato subito che era cresciuta un po’ in altezza ma soprattutto nelle tette, che risultavano ben più grosse delle mie. Un sottile filo di invidia mi ha fatto immaginare Carlo che “giocava” con le tette di Manuela. Una fitta di gelosia mi ha fatto subito rimuovere quell’immagine dalla mia testa.

Simone non è stato da meno nel dimostrare il suo entusiasmo nel vedermi. Ho provato a fargli capire che sono fidanzata con Giulio ma lui sembra non prendere in considerazione l’idea di desistere dal provarci con me in maniera spudorata. “Sei sempre più bella Viviana” mi dice appena mi vede e abbracciandomi con trasporto.
Cerco di essere il più cordiale possibile e provo a schivare i complimenti e i suoi sguardi insistenti.
Ci accomodiamo in salone e sorseggiamo una birra mentre ci raccontiamo le esperienze avute nell’ultimo anno.

Dopo questi convenevoli Manuela esclama tutta euforica: “Perché non facciamo un gioco da grandi? La avete una bottiglia vuota?”.
“Vuoi giocare al gioco della bottiglia?” le chiedo io piuttosto irritata.
“Sì, ma in versione adulti” risponde lei tutta bella pimpante.
Carlo si alza e va verso la cucina e dopo qualche istante torna con una bottiglia di gazzosa. Deve averla finita mentre ritornava in salone perché appena varca la porta emette un rutto tutto bello trionfante scatenando le risate di Manuela e Simone.
Io lo guardo in maniera torva ma lui sembra non recepire il mio disgusto.
CI accomodiamo sul pavimento tutti e quattro e discutiamo delle regole del gioco e dei limiti.
Carlo è il primo a girare la bottiglia. La afferra la fa ruotare sul fianco e termina la sua corsa proprio di fronte a Simone.
Mi parte una risata ed esclamo tutta contenta: “Le regole le avete fatte voi”. Lo guardo con aria di sfida e tutta tronfia immaginando il rifiuto di Carlo a proseguire.

Invece con mia grande sorpresa si alza e va verso Simone e lo bacia a stampo sulle labbra. Finito il bacio mi guarda come per dire Io gioco, vediamo che sai fare tu.
È quindi il turno di Simone che tutto speranzoso gira la bottiglia che si ferma proprio di fronte a me.
Si alza tutto bello eccitato e mi si para davanti. Mi stampa un bacio sulle labbra. Prova a infilare un po’ la lingua ma non ricambio e dopo qualche istante si stacca. Il bacio è stato piacevole ma sono ancora sconvolta per la scena di prima tra Carlo e Simone.
È il mio turno di girare la bottiglia. La afferro un po’ timorosa. Il pensiero di dover baciare Carlo mi provoca eccitazione ma anche paura. Anche la prospettiva di un bacio a Manuela mi spaventa. Comunque tutti e tre mi guardano e io giro la bottiglia, non sapendo davvero cosa sperare.

Al termine del giro, il collo della bottiglia punta dritto verso Manuela. La paura mi paralizza e il sorrisino di sfida degli altri mi intorpidisce completamente e non so cosa fare. Ci pensa Manuela che tutta sorridente mi invita ad alzarmi e appena sono in piedi mi bacia a stampo sulle labbra e poco dopo inizia a limonarmi con foga. Mi cinge la schiena con il braccio e con l’altra mano mi afferra la nuca come se avesse paura che potessi staccarmi. In realtà quel bacio mi eccita tanto al punto che inizio a sentire caldo tra le cosce. Non so se mi sto bagnando ma sento la pulsione di toccarmi e un’eccitazione crescente.
Quando ci stacchiamo i ragazzi ridono di gusto per l’espressione stralunata e confusa che mi rendo conto di avere senza nemmeno guardami allo specchio.

Il mio primo pensiero è “Ma sono diventata lesbica?”. Le risate di Carlo e Simone si sopiscono quando Manuela prende in mano la bottiglia e la fa girare e quando si ferma davanti a Carlo si alza di scatto tutta eccitata e si fionda su Carlo. Iniziano a baciarsi in maniera lussuriosa, facendo vedere come le loro lingue si cercavano. Carlo è stretto dall’abbraccio di Manuela che mugola di piacere mentre le sue labbra non si staccano di un millimetro da quello di mio fratello. La gonnellina di Manuela è un po’ sollevata e si vedono bene le natiche scoperte a metà e distintamente, tra le sue cosce, le mutandine bianche. Dalla passione con cui sta baciando Carlo forse è bagnata e questo pensiero mi fa eccitare nuovamente.
Sento un gran caldo al volto, sul torace. Mi sento le guance e le orecchie roventi. Avrei voglia di infilare la mano dentro la mutandina e toccarmi furiosamente. Ma al tempo stesso sono incazzata, con Manuela, con Carlo. Vederli baciarsi con quella lussuria mi fa eccitare e per lo stesso motivo mi fa incazzare di più perché mi sento come defraudata di qualcosa.
Simone mi riporta alla realtà dicendo alla sorella e a mio fratello di smettere. I due si staccano e Manuela è visibilmente eccitata. Vedo i suoi capezzoli turgidi sotto la maglietta. Sembrano due dita che spuntano dalla stoffa. Mi fermo a guardare i seni di Manuela che si risiede insieme a Carlo.

Tocca nuovamente a Carlo, che sembra farlo apposta, becca nuovamente Manuela.
Questa volta è Carlo a prendere l’iniziativa e si inginocchia non dandole il tempo di alzarsi. E subito riprendono a baciarsi con ancora più foga. Si sentono i rumori delle loro bocche e lingue che si desiderano sempre di più. Manuela ha la mano tra le gambe e capisco che si sta toccando mentre si bacia con mio fratello. Mugola e ansima. Immagino le sue mutandine bagnate. Io sono bagnata. Vorrei affondare anche io la lingua in qualche bocca.
Simone interviene nuovamente per fermarli e sbuffando si staccano.
Prende la bottiglia e quando si ferma puntando Manuela, lei esclama con un’aria da troietta infoiata “Quanto sono fortunata oggi, tutti i baci sono per me!”. E senza troppi scrupoli si alza e inizia a baciare con la lingua anche suo fratello.

Il loro bacio carico di passione mi scombussola. Penso a me a Carlo qualche giorno prima. Le sensazioni provate mentre lo baciavo. Il mio cervello è ormai in tilt come la mia fighetta ormai eccitata all’inverosimile. Simone si stacca dalla sorella e mi porge la bottiglia. Tutti mi guardano e dai loro visi carichi di speranza sembra che tutti si aspettino di vedermi baciare Carlo. E puntualmente la bottiglia si ferma proprio di fronte a lui.
Il terrore mi assale immediatamente. Lui mi guarda con aria di sfida. Decido di raccogliere il guanto di sfida e con un gesto impetuoso e rapido inizio a baciarlo. La rabbia che provo si trasforma velocemente in passione estrema e lussuria pura. Cerco la sua lingua e stringo il suo corpo al mio. Sento la sua erezione premere sul mio pube. Mi eccito ancora di più e mi avvinghio a Carlo.

Il tempo sembra fermarsi. La sensazione di piacere estremo che provo mentre bacio Carlo mi fa perdere completamente la percezione del tempo e di tutto quello che mi circonda.
Simone interviene dicendoci che andava bene così. Ci stacchiamo e mentre ci allontaniamo l’una dall’altro ci guardiamo negli occhi. Qualche attimo dopo rientra mia madre che saluta con affetto Simone e Manuela e ci chiede se avessimo bisogno di qualcosa.
Io ho bisogno di sfogare la mia eccitazione. Ma credo che Carlo, Simone e Manuela non siano da meno.

Decidiamo di continuare il pomeriggio giocando a turno con il Nintendo e poi facendo un giro in piazza con le biciclette.
Io mi sentivo ancora calda. E ripensavo al bacio con Manuela e soprattutto quello con Carlo. Volevo riprovare quelle sensazioni.
Dopo cena guardiamo la tv tutti assieme e cerco ripetutamente lo sguardo di Carlo e sorrido al pensiero delle lotte dei giorni precedenti per il telecomando. Incrociamo più volte lo sguardo e prendo coscienza che desidero il contatto con Carlo. Mi eccito nuovamente e sento che il mio sesso nuovamente in subbuglio.
I miei vanno a letto presto e la loro camera è fortunatamente al piano terra, mentre la mia e quella di Carlo sono nella mansarda, divise dal bagno e dalla parte opposta della loro.
Io e Carlo rimaniamo a guardare la fine del film alla tv e subito dopo andiamo a dormire. Quando ci diamo la buonanotte ci guardiamo con desiderio entrambi. Decido che non voglio più aspettare.

Sono a letto da un’ora e mi rendo conto di essere nuovamente bagnata per l’eccitazione. Mi sfilo il pantaloncino e con solo le mutandine e la canottierina mi dirigo verso la camera di Carlo. Apro piano la porta e lo vedo steso sul letto con il torace scoperto che dorme beato coperto dal lenzuolo fino al ventre. Mi accosto al suo letto e scopro delicatamente il lenzuolo e vedo che indossa dei boxer larghi con la classica apertura sul davanti. Le gambe sono divaricate e una e piegata verso l’altra. Mi siedo sul bordo del letto e intravedo distintamente la forma del suo pene sotto la stoffa del boxer e capisco che è eccitato pure lui.

Non resisto più e infilo le dita nell’apertura dei boxer. Sento i peli del suo pube, i suoi testicoli e inizio a scorrere tutta l’asta del pene. Lo sfilo dal boxer e posso solo immaginarlo perché al buio non riesco a vederlo. Mi avvicino con la bocca e sento l’odore del suo sesso. Scopro la cappella e la immagino gonfia, calda. Voglio sentirla dentro la mia bocca. Voglio leccarla, voglio sentire il suo sapore. Inizio a baciarla proprio sulla punta, poi inizio a leccare tutto intorno la cappella, la cingo con le mie labbra e scendo con la testa per sentire tutto il suo cazzo dentro la mia bocca. Sto facendo un pompino a mio fratello mentre lui dorme. Vado su e giù, lo lecco e lo sento sempre più duro. Lecco il liquido preseminale dal buchino sulla cappella. L’odore forte del suo cazzo mi fa bagnare ancora di più. Bacio l’asta del cazzo e arrivo alla base del pene e risalgo con la punta della lingua fino in cima.
Non resisto alla tentazione di stringere delicatamente i denti sulla corona della cappella e Carlo ha un sussulto.

Mi fermo. Ho la cappella di Carlo stretta tra le mie labbra e non muovo un muscolo.
“Vivi?” mi domanda Carlo quasi impaurito. Accende la luce sul comodino. Non so se continuare a succhiarglielo. Lui mi afferra una mano e mi tira verso la sua bocca. Mi bacia sulle labbra e subito dopo me le lecca con la punta della lingua. Io ricambio subito e iniziamo a baciarci con passione. La sua lingua cerca la mia e mi sento sciogliere in quel bacio profondo. Mi stringe a sé che sono distesa sul suo corpo. Mi accarezza lungo la schiena, i fianchi e quando arriva sul sedere lo stringe e lo spinge contro il suo bacino e sento proprio il suo sesso sotto il mio. Io mi muovo un po’ come se volessi massaggiarlo con il mio pube. Mi bacia sul collo e io lecco il suo. Riprende a baciarmi e mi lecca le labbra e poi le succhia una alla volta. Io sono rapita, sono completamente avvolta dal piacere che pervade il mio corpo. Desidero con tutta me stessa Carlo.

Mi tiro su e mi sfilo la canotta liberando le mie tette. Non perde tempo e le afferra pizzicandomi subito i capezzoli. Mugolo di piacere e gli offro un seno che lui inizia a baciare e leccare. Mi succhia un capezzolo provocandomi ondate di piacere che mi sconquassano. Sentire la sua lingua sui miei seni mi fa avvampare gli riafferro la testa e lo bacio. Faccio scivolare le gambe intorno al suo corpo e muovo il mio pube sul suo. Sollevo il bacino e infilando la mano tra i nostri corpi afferro il suo cazzo. Sento che la sua cappella è ricoperta dal liquido preseminale. Gli sfilo i boxer e lui mi aiuta a toglierseli e con la gamba riesce a lanciarli sul pavimento. Mi stringe le chiappe e con le dita sfiora il mio sesso ancora coperto dalle mutandine. Sollevo il busto e lo vedo nudo sotto di me. Il suo cazzo tra me mie gambe schiacciato dal mio sesso.

Mi sento fradicia di umori e mi alzo sul letto. Con un gesto sfilo le mutandine e le lascio cadere di fianco al braccio di Carlo. Mi siedo nuovamente sul suo cazzo e lo sento caldo sulle mie grandi labbra calde e bagnate.
“Oh Vivi” esclama lui quasi sofferente. Riprendo a strusciarmi sul suo sesso mentre lo bacio e mentre lui mi accarezza i seni e gioca con i miei capezzoli.
“Sto impazzendo Carlo” gli dico sussurrando. “Anche io Vivi” mi risponde lui. Infila la mano tra i nostri corpi e punta dritto al mio sesso. Discosto un po’ il mio corpo dal suo per agevolare la sua missione. Sento le sue dita accarezzare il mio folto cespuglio e poi d’un tratto sento le sue dita sulle mie grandi labbra. Ho uno spasmo talmente è intenso il piacere che mi provoca quella carezza. Allarga leggermente le porte del mio sesso e sfiora il clitoride. Scosse pervadono tutto il mio corpo. Sono sensibilissima ad ogni sfioramento.

“Vivi, sei bagnatissima” esclama con stupore. Io di rimando “Se continui così mi fai venire”. Gioca un po’ con il mio clitoride ma si fa largo immediatamente tra le mie piccole labbra che sono roventi e completamente bagnate dagli umori che ormai sono copiosi. Sento che un dito si insinua dentro di me e io mi muovo verso quel dito come se volessi farmi scopare così. Ansimo. Carlo mi guarda e mi bacia. Sfila il dito con mio sommo dispiacere e portandolo alla bocca assaggia i miei umori. Mi attacco nuovamente al suo corpo e sento il suo cazzo pulsare sotto il mio pube. Mi muovo come se lo stessi scopando. La sua pelle struscia sulle mie grandi labbra sensibilissime. Mi stringe un seno e tira un capezzolo. Mi mordo il labbro per non urlare dal piacere.

Ma ad un certo punto sento qualcosa di più grosso puntare proprio sulla mia fighetta. Sento la cappella appoggiata alle mie piccole labbra aperte e al mio clitoride turgido. Con un movimento netto, improvviso e non so quanto voluto mi ritrovo riempita da Carlo. Spalanco la bocca e Carlo me la tappa subito. Guardo Carlo e lo bacio con tutta la passione che provo in quel momento. Inizio a muovermi su e giù, in maniera irregolare, sconnessa. Sento i seni avvolti dalle sue mani mentre il suo cazzo mi sconquassa il ventre. Lui si muove insieme a me assecondando i miei movimenti. Sento ogni centimetro del cazzo di Carlo dentro me.

L’orgasmo arriva subito. Riesco a malapena a sussurrarlo a Carlo che mi tappa nuovamente la bocca mentre io con spasmi e movimenti spezzati vengo nell’orgasmo più potente che avessi mai provato.
Mi accascio tremante al petto di Carlo. Mi bacia la fronte e mi accarezza premuroso, come se mi volesse tranquillizzare dopo un brutto sogno. Ma non è stato un brutto sogno a farmi tremare così.
Dopo qualche minuto, cerca il mio viso e sollevandolo con un dito mi bacia delicatamente sulle labbra. Rispondo al bacio. Poi mi allontana un po’ da lui e guardandomi negli occhi mi invita a girarmi di fianco e mi ritrovo supina sul letto e con le gambe aperte pronta ad accogliere nuovamente Carlo. Mi guarda tutto il corpo. Si sofferma sul mio sesso grondante. Io guardo il suo cazzo nuovamente eretto e lucido dei miei umori. Si china tra le mie gambe e guardando da vicino la mia fighetta inizia dapprima ad accarezzare il mio folto cespuglio. Mi bacia proprio sulle grandi labbra e mi lecca. Vorrei urlare il mio godimento. Si muove verso la mia faccia. Lo fa baciandomi dal pube passando per la mia pancia continuando sui seni e infine sulle labbra e mentre la sua lingua vortica nella mia bocca lo sento entrare nuovamente dentro di me.

La sua bocca soffoca il mio gemito. Il piacere che mi provoca mi fa strabuzzare gli occhi. Arriva in profondità e rimane fermo così. Siamo due persone che si amano. Un amore enorme, potentissimo. Forse banale da dire ma in quel momento siamo un’anima sola, apparteniamo l’uno all’altra.
Inizia a penetrarmi lentamente, con delicatezza, arrivando sempre fino in fondo per farmi sentire piena di lui. Accelera e con i suoi movimenti accelerano anche i miei gemiti. Mi bacia nuovamente. Io lo stringo a me e ho le dita piantate sulla sua schiena. Sento salire nuovamente l’orgasmo e lo sussurro a Carlo. Incurante continua a penetrarmi ed esplodo irrigidendomi sotto il suo peso. Poco dopo sento il suo cazzo schizzare il suo sperma dentro di me. Ad ogni schizzo sento il piacere esplodere nel cervello.

Gli afferro la testa e lo bacio con tutto l’amore che riesco a trovare dentro di me. Mi sento libera e felice. Siamo grondanti di sudore, arrossati per lo sforzo e per l’eccitazione. Si accascia prima su di me e poi si sdraia di fianco. Sento il suo sperma colarmi lungo la coscia e tra le natiche. Mi giro verso di lui e poggio i miei seni sul suo fianco e una gamba proprio sul suo cazzo ancora umido dei miei umori e del suo sperma. Gli accarezzo il petto e lo osservo mentre si gonfia e si sgonfia per lo sforzo. Entrambi cerchiamo aria con avidità. Osservo Carlo che respira. So che da questa notte nulla sarà come prima. E un sorriso mi si forma sul viso.
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