La notizia del giorno

658 interventi
6 anni fa
Singolo
estero, Isole Falkland
CERTIFICATO

Qui dal 27.09.2017 -
Quotato da Ade-69,


Da quando la scienza studia i transessuali?
Fino a pochi decenni fa chi non si riconosceva nel proprio sesso era c [...]
L'articolo è sicuramente interessante e sembrerebbe anche scientificamente valido. Certo, rispetto alle situazioni evidenziate nel sito, vi sono ancora margini di ambiguità che la scienza non si è preoccupata di approfondire e studiare.

6 anni fa
Coppia
Lazio, Roma
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Qui dal 28.10.2016 -
Quotato da Bull66_ME,
Quotato da Ade-69,


Da quando la scienza studia i transessuali?
Fino a pochi decenni fa chi non si riconosceva nel proprio sesso era c [...]
L'articolo è sicuramente interessante e sembrerebbe anche scientificamente valido. Certo, rispetto alle situazioni evidenziate nel sito, vi sono ancora margini di ambiguità che la scienza non si è preoccupata di approfondire e studiare.
I giocattoli, tipo strap on e simili.
Ammazza oh, 'sti scienziati, come prendono tutto sul serio. Hanno dimenticato il bambino che è in loro! 😋
Pallina

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
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Qui dal 29.07.2016 -


Articolo tratto da : Huffington Post

10 incredibili leggi che criminalizzavano il sesso:

Il sesso, si sa, è sempre stato un tema delicato e che si presta quasi “naturalmente” alla censura. Ancora oggi ci sono leggi in molti paesi che vogliono regolare i comportamenti sessuali: non stupisce che nel corso della storia ci siano state delle leggi che hanno criminalizzato alcuni comportamenti sessuali in modo che oggi sembra incredibile.

1. L’adulterio era trattato in modo molto diverso tra uomini e donne. In Mesopotamia, ad esempio, l’adulterio era illegale per entrambi i sessi. Ma mentre gli uomini venivano puniti molto raramente, e con pene lievi, le donne invece venivano impalate (si tratterebbe peraltro della prima pena di morte nella storia).
2. Nell’antica Grecia i mariti traditi avevano diritto di vendicarsi sull’amante della moglie infilandogli oggetti nell’ano. Nell’antica Roma, oltre a questo, poteva essere consentito al marito tradito di violentare l’amante della moglie.
3. Non solo i tradimenti e gli adulteri, ma anche un “sogno bagnato” veniva considerato un crimine: se un uomo eiaculava durante il sonno, secondo la legge biblica il letto veniva considerato deflorato e per questo veniva distrutto.
4. La verginità delle donne non sposate è spesso stata protetta fino all’estremo. Le Vestali, nell’antica Roma erano tra le figure più riverirete. Ma se una sacerdotessa cedeva ai piaceri della carne, allora veniva seppellita viva. Il problema è che spesso calamità naturali o guerre venivano interpretate come ira degli dei perché una Vestale aveva violato il voto di verginità.
5. Nel medioevo, anche per le coppie legittimamente sposate il sesso era rigorosamente regolato. Ad esempio, era vietato fare sesso la domenica, così come il mercoledì, giovedì ed il sabato, oltre alle settimane dopo la Pasqua ed i due mesi vicini a Natale. Inoltre era proibito fare sesso con una donna incinta, che stesse allattando o che avesse le mestruazioni. Rimanevano in media circa 4 giorni al mese dove le coppie potevano accoppiarsi. Ma rigorosamente di notte rigorosamente senza utilizzare posizioni inconsuete.
6. La legge cristiana puniva il sesso con gli Ebrei: nel 1222 un diacono inglese è stato condannato a morte per avere preso in moglie una donna ebrea, con l’accusa di bestialità: “Il coito con un’Ebrea è da considerare sullo stesso piano di un uomo che copula con un cane”, dicono gli atti storici del processo.
7. In molti stati del sud degli Stati Uniti, dopo la guerra civile, un uomo di colore che facesse sesso con una donna bianca era considerato per legge uno stupratore, perché la legge presupponeva “nessuna donna bianca avrebbe fatto volontariamente sesso con un nero”. La pena spesso era la morte, per decapitazione o al rogo, a volte preceduta anche dalla castrazione.
8. L’omosessualità fatica anche oggi ad essere accettata, ma nel medioevo era considerata un crimine capitale: ad esempio, in Spagna una legge del tredicesimo secolo prevedeva che gli omosessuali fossero evirati davanti all’intera popolazione e poi appesi a testa in giù fino alla morte. Un’altra legge contemporanea prevedeva che fossero appesi per il pene e lasciati morire.
9. L’omosessualità femminile invece era forse meno compresa, e per questo spesso “lasciata impunita” (a meno che non fossero utilizzati oggetti per darsi piacere). Fa eccezione una legge medioevale in vigore a Treviso, che prevedeva che le donne lesbiche fossero legate nude ad un palo per una giornata, e poi bruciate vive.
10. La masturbazione è stata vista, a partire dal 18° secolo, come una malattia mentale. A fine del 19° secolo, i dottori di un manicomio del Kansas “curavano” la masturbazione con la rimozione dei testicoli dei pazienti.

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


Articolo estratto da : Focus

Differenze di sesso e di cervello

Dall'analisi delle immagini del cervello di oltre cinquemila uomini e donne, una prima risposta alla domanda: quanto sono diversi?
Uomini e donne hanno un cervello diverso? Nonostante per molti la risposta sia uno scontato “senza dubbio”, è in realtà una questione aperta da un punto di vista scientifico se ci siano differenze fisiche evidenti tra cervello maschile e femminile. I pochi studi in materia erano basati su pochi casi, e non permettevano conclusioni definitive. Ora una nuova ricerca di scienziati inglesi offre un quadro più completo.
 
CINQUEMILA CERVELLI. Il gruppo dell’università di Edimburgo ha analizzato oltre 5mila risonanze magnetiche del cervello raccolte all’interno del progetto UK Biobank, un ampio studio biomedico della popolazione inglese che ha finora coinvolto 500mila persone.
Nel caso dello studio sul cervello maschile e femminile sono state messe a confronto le immagini di 2.750 donne e 2.466 uomini di età compresa tra i 44 e i 77 anni, paragonando il volume di 68 regioni e lo spessore della corteccia cerebrale, dove sono regolate le funzioni più “alte”, dal linguaggio alla memoria alla coscienza.
 
DIVERSITÀ DI VEDUTE. Ebbene, i ricercatori hanno trovato delle differenze. Innanzi tutto, le donne tendono ad avere una corteccia più spessa rispetto agli uomini, fatto che a volte è stato messo in correlazione con punteggi migliori in test cognitivi e di intelligenza. Gli uomini, per contro, hanno un volume maggiore di quasi tutte le aree sottocorticali considerate, tra cui l’ippocampo, “sede” della memoria, e l’amigdala, dove sono regolate le emozioni.
 
Una volta però tenuto conto della misura dei cervelli, in proporzione le differenze tra i due sessi si sono molto affievolite. Sono rimaste solo 14 regioni più voluminose per i maschi, e 10 per le femmine.

MASCHI PIÙ VARIABILI. Un’altra osservazione interessante è stata che tra gli uomini tende a esserci molta più variabilità di misure delle varie aree che fra le donne, un dato in accordo con altri studi che hanno mostrato lo stesso per test psicologici sull’intelligenza (cioè la media dell’intelligenza tra maschi e femmine non è diversa, ma tra i maschi c’è più variabilità).
 
CHE SIGNIFICA TUTTO CIÒ? Ovviamente la questione controversa è se queste differenze osservate significhino qualcosa - e che cosa - per quel che riguarda il comportamento o le capacità cognitive. Su questo, per il momento, gli autori rispondono diplomaticamente (ma è anche un dato di fatto) che lo studio non può dare risposte.

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


Articolo tratto da: New York Post

Come cambia il desiderio sessuale in base all'età

Con l'età il desiderio maschile e quello femminile subiscono dei cambiamenti: se per l'uomo incombe la crisi di mezza età, per la donna invece può esserci una vera e propria rinascita sessuale.
La capacità sessuale negli uomini e nelle donne evolve nell’arco della vita. Il desiderio sessuale cambia, così come cambiano le abitudini, le preferenze e le necessità. Tuttavia, non sempre i partner accettano benevolmente queste trasformazioni, anzi, l’uomo può essere portato a ritenere di avere dei problemi, visto che le “performance non sono più quelle di una volta” e la donna può pensare di non piacere più all’uomo: ovviamente queste paure sono infondate!
Ma soprattutto, la sessualità femminile evolve diversamente da quella maschile. Non tener conto di questa differenza può causare incomprensioni e problemi di sintonia sessuale e di relazione. E questo anche se si conoscono le migliori posizioni per favorire l'orgasmo femminile...

Crisi di mezza età: come cambiano sesso e desiderio nell'uomo
I maschi raggiungono l’apice della loro sessualità verso i 17 – 18 anni, a quell’età il sesso occupa la loro mente quasi in maniera costante, mentre alla fine dei vent’anni e superati i trenta il desiderio sessuale è meno incalzante, però le loro doti sono ancora notevoli.
Ma è, soprattutto, a partire dai quarant’anni che l’uomo, in generale, inizia ad avvertire cambiamenti importanti e progressivi nella sessualità: i pensieri e le fantasie erotiche diminuiscono, occorre una stimolazione maggiore per raggiungere l’erezione, diminuisce la necessità di eiaculare, gli orgasmi sono meno intensi, il periodo refrattario, ovvero il periodo di tempo durante il quale non si può avere un nuovo orgasmo, si allunga.
Questi cambiamenti causano spesso ansia, insicurezza e frustrazione e molti uomini, nell’intento di proteggersi, possono limitare progressivamente l’attività sessuale, oppure, possono ricercare donne giovani e attraenti, al fine di ottenere “conferme” e avere così la sensazione illusoria che il tempo si possa fermare.

La rinascita sessuale della donna: come cambia il desiderio in base all'età
E alle donne cosa accade? Proprio l’esatto contrario! Le donne mostrano meno interesse per il sesso durante l’adolescenza, per poi conquistare gradualmente sempre maggiore sicurezza e sensibilità, raggiungendo la loro maturità sessuale tra i trentacinque e i quarant’anni.
A differenza di quanto accade agli uomini, l’età della donna non influenza necessariamente la capacità orgasmica, che rimane conservata anche dopo la menopausa. Occorre dunque, abbandonare l’errata credenza che una donna con la menopausa debba dire addio al sesso! Certo, deve dire “addio” alla riproduzione, ma al piacere sessuale assolutamente no! Anzi, se la donna è stata sessualmente attiva, può addirittura assistere in questo periodo della vita ad un aumento del proprio desiderio, per diversi motivi: la maggior autostima e sicurezza in se stessa, l’impossibilità di una gravidanza indesiderata, la libertà che dà avere figli già autonomi… Nessuna inibizione, quindi, nel guidare il proprio uomo all'esplorazione sessuale.

Differenza di età nella coppia: ce n’è una ideale
Secondo uno studio della Emory University più aumentano gli anni più sale il rischio di separazione
Differenza di età nelle coppie: dal toy boy per una donna, alla badante per un uomo. Di esempi ce ne sono tanti, anche nello star system. Hugh Jackman: 12 in meno rispetto alla compagna Deborra Lee-Furness. E Michael Douglas e Catherine Zeta-Jones: una ventina d’anni di differenza.
Possono essere coppie solide e felici, ma quanto contano gli anni in meno di uno dei due? A questa domanda hanno trovato risposta i ricercatori della Emory University di Atlanta. Dopo aver “esaminato” un campione di circa 3mila persone, sono arrivati al risultato che più aumenta la differenza di età e più sale il rischio di separazione.
Differenza di età: rischio o privilegio?
Spesso chi sta con una persona molto più grande, cerca sicurezza e stabilità in amore. Molte donne preferiscono la maturità e l’esperienza per sentirsi complete. Allo stesso modo, tanti uomini cercano la freschezza di una donna più giovane per sentirsi “vivi”. Accade anche a donne che preferiscono i toy boy, o a maschietti che vedono in una figura materna o semplicemente più esperta, la compagna ideale.
Lo studio ha indagato sulle percentuali di rottura in base agli anni che separano i partner. Se la differenza è di 5 anni il rischio è del 18% circa. Oltre i 10 anni sale al 39%. Con una differenza di 20 anni il disastro: 95%. Sembrerebbe che a rendere la vita di coppia serena sia un anno o poco più. Un precedente studio inglese sullo stesso tema, portava alla conclusione che uomo e donna dovrebbero “passarsi” 4 anni per essere felici. Calcoli questi, che devono essere integrati con altre varianti. Dalla situazione economica, al lato caratteriale, fino ala presenza o meno di figli.
Un anno differenza: il gap ideale per la felicità di coppia
Insomma, eccezioni a parte, la scienza sostiene che ci sia una gap ideale che aumenta le possibilità di successo di una relazione. Quando a “separare” una coppia c’è solo un anno, la possibilità di rottura è solo del 3%. Hugo Mialon, uno dei ricercatori, sottolinea: “Le tipologie di coppie con forti differenze di età, potrebbero lasciarsi anche per altri motivi”. Mialon, insieme al prof. Francis, ha pubblicato i risultati della ricerca con il titolo “Un diamante è per sempre e altre fiabe: la relazione tra spese della celebrazione del matrimonio e durata del rapporto matrimoniale”.
I due ricercatori hanno scoperto che solo l’1% delle donne pensava che la relazione ideale fosse con un uomo più giovane. Gran parte degli uomini erano piuttosto dubbiosi sul diventare il toy boy, tanto che solo il 2% avrebbe preferito stare con una donna più grande. Mialon e Francis hanno esaminato anche dati come caratteristiche demografiche e durata del rapporto nei matrimoni. Tasselli in più per confermare in maniera statistica come una grande differenza d’età possa portare alla (quasi) certa crisi d’amore.

6 anni fa
Coppia
Abruzzo, Pescara
CERTIFICATO

Qui dal 29.10.2016 -
Quotato da Cpbixo,
In questo schema nel cervello femminile manca "l'area delle cose che luccicano".
Ti assicuro che esiste. La mia occupa tutti e due gli emisferi anteriori. 😄
💋
Ma non mi dire.....
Masha, devo andare dal dermatologo ,mi hanno detto che questo neo potrebbe degenerare 😮
Si tesoro, domani ,oggi dobbiamo fare un salto da berska 🙂

P.S. Vendesi cervello di un single 35 praticamente come nuovo...

Mai usato 🙂 😋

6 anni fa
Coppia
Abruzzo, Pescara
CERTIFICATO

Qui dal 29.10.2016 -
Una seria la voglio dire anche io:
Perché il giudizio generale sulle donne che hanno un rapporto con un uomo molto più giovane e sessista?
Perché si basa su una vecchia concezione del padre di famiglia !
la donna cercando un partner inadatto a portare avanti economicamente la fortuna della prole farebbe un atto contro natura, mentre un uomo che trova la donna più giovane invece, non disattende l obiettivo della perpetrazione del proprio seme.

Chiaramente ,dalla pillola e dalla emancipazione economica delle donne in poi, questa giustificazione non è più attuale, ma la cosa divertente è che noi non associamo a queste motivazioni il nostro pensiero in questi casi ,pensando che è solo un giudizio estetico....ma non è così,

Quanto poco sappiamo dei nostri pensieri , figuriamoci fare semplici equazioni su quello degli altri..... 🙂

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


Articolo di : Feliciana Pace

L’impatto che la bellezza fisica ha sulla nostra vita è molto potente: basti pensare alla relazione della bellezza con il benessere, con il successo scolastico o lavorativo. Queste ragioni spingono molte persone a spendere numerose energie e anche denaro per la ricerca di un aspetto fisico più gradevole.
Nonostante vi siano numerosi proverbi che sembrano compensare i difetti con delle qualità: nella botte piccola c’è il vino buono, l’abito non fa il monaco, non è tutto oro quello che luccica, ci sono altrettanti esempi che invece mantengono saldi gli stereotipi legati alla bellezza. La celebre frase la bellezza salverà il mondo, denota un ruolo della bellezza non estetico ma morale.
Non è cosa strana, visto che alla bellezza vengono associate anche altre doti; questo viene definito effetto alone della bellezza. Ad esempio, nell’antichità classica, gli artisti avevano il compito di riprodurre statue di personaggi come imperatori, condottieri, non in maniera fedele, ma idealizzata e con lo scopo di creare corpi non solo attraenti, ma esaltando anche altre doti e virtù.
È interessante notare come ciò sia evidente anche nel linguaggio quotidiano: si parla di ‘bella’ e ‘buona azione’ in maniera indifferente; anche gli aggettivi ‘piccolo’ e ‘piccolezza’ o ‘basso’ e ‘bassezza’ si riferiscono, oltre che al fisico, anche ad esempio, ad una persona con scarse qualità morali e il contrario, invece, per ‘grande’ e ‘grandezza’. Così lo stesso per ‘scherzo pesante’ associato a ‘brutto scherzo’ o ‘finezza’ utilizzato non solo come aggettivo per indicare una persona bella, ma anche in altri contesti come ‘oro fino’, ‘piatto raffinato’, ‘intelligenza fine’.
Nelle donne, rispetto agli uomini, il giudizio sulla propria bellezza appare molto severo. Questo inizia soprattutto con l’adolescenza e nello specifico quando si comincia ad avere come termine di paragone le bambole, come le moderne Winx o la Barbie che ha fatto storia, ma nello stesso tempo è stata oggetto di critica in quanto incarna un modello di bellezza non realistico.
Ad esempio, numerosi studi (Ricci, Fedeli, 2004) suggeriscono che il corpo di una donna risulta attraente se caratterizzato da giuste proporzioni tra seno e vita e vita e fianchi. L’esaltazione della vita molto stretta rispetto ai fianchi larghi risale al passato, quando le donne erano costrette ad entrare in bustini strettissimi e ad indossare gonne molto ampie sui fianchi.
Non è possibile negare l’importanza della bellezza esteriore soprattutto se si pensa al ruolo che ha per la scelta del partner e al fatto che risulta determinante durante una prima impressione, andando quindi ad influire sui rapporti interpersonali.
L’impatto che la bellezza fisica ha sulla nostra vita è molto potente. Questo lo si può riscontrare già in età precoce. Un neonato giudicato attraente, avrà più attenzioni e sarà considerato maggiormente gestibile dai genitori (Costa, Corazza, 2006); anche a scuola, i bei bambini riusciranno ad intrattenere un maggior numero di relazioni, andando ad incrementare il giudizio positivo su loro stessi (Costa, Corazza, 2006). Anche le insegnanti tenderanno a privilegiare i bambini più attraenti e avranno un giudizio positivo su di loro rispetto al rendimento scolastico (Costa, Corazza, 2006).
Non è un mistero il fatto che la bellezza rappresenti un buon predittore anche per il successo lavorativo. Sappiamo tutti ormai, dell’importanza dell’aspetto fisico ad un colloquio di lavoro e non solo: la bellezza è un indicatore importante anche durante l’intera carriera lavorativa.
Un’espressione che si sente spesso dire è ‘faccia da delinquente’: la cosa curiosa è che i lineamenti del volto possono o meno ispirare fiducia e quindi far nascere dei pregiudizi (Costa, Corazza, 2006). E non è una novità se consideriamo come la bellezza, il fascino, rappresentino delle potenti armi anche in ambito politico. Un esempio fu il dibattito televisivo per la presidenza degli Stati Uniti tra Kennedy e Nixon. Il primo parve molto più curato e sicuro di sé del secondo e questo ebbe delle conseguenze: in un sondaggio, emerse che coloro che avevano assistito al dibattito in televisione preferirono Kennedy, mentre chi lo aveva ascoltato alla radio propendeva per Nixon. Ovviamente in tutti questi casi il rischio è quello di far prevalere l’apparenza al programma politico o alla reale preparazione di un individuo.
Per tutte queste ragioni, la relazione della bellezza con il benessere, con il successo scolastico o lavorativo spinge molte persone a spendere numerose energie e anche denaro per la ricerca di un aspetto fisico più gradevole ricorrendo alla cosmetica, alle diete, all’esercizio fisico e alla chirurgia estetica.
Il rischio maggiore poi, è che a causa di criteri sia estrinseci che intrinseci, veniamo indotti a sacrificare la nostra unicità e autenticità restando ossessionati dalla ricerca di una bellezza che non esiste.
Solitamente la percezione che abbiamo di noi stessi rispetto all’aspetto esteriore non combacia con quella che gli altri hanno di noi. Spesso, nel dare un giudizio, sia su noi stessi che sugli altri, soprattutto quando non ne siamo certi, ci rifacciamo al punto di vista socialmente condiviso secondo la teoria del confronto sociale (Costa, Corazza, 2006). Questo è quello che accade anche per l’aspetto fisico, visto che ci atteniamo anche inconsapevolmente a degli standard a cui tutti aderiscono.
 

Tratto da: Focus

L'ideale della bellezza femminile nella Storia
Mentre l’ideale di bellezza maschile è rimasto immutato nei secoli ( vedi bronzi di Riace, David, ecc. ecc. ), quello femminile è cambiato ( è cambia ) nel tempo.
Buzzfeed ha realizzato un video (da cui sono state tratte queste foto) che mostra come è cambiata l'idea della bellezza femminile negli ultimi 3mila anni: dal corpo asciutto dell'antico Egitto a quello morbido apprezzato nel Rinascimento italiano fino a oggi. Il filmato prova che la bellezza è un concetto relativo, legato alla società e all'epoca in cui si vive. Il video è visibile nell'ultima didascalia.


Foto 1
Buzzfeed ha provato a esplorare com'è cambiato nel corso della storia il concetto di bellezza delle forme femminili. Lo ha fatto con un video in cui le modelle sono tutte vestite con un costume bianco. In questo modo non siamo distratti da vestiti, gioielli, acconciature e altri potenziali elementi storici. Il video è più avanti, nelle foto che seguono i vari ideali di bellezza nella storia con le spiegazioni in italiano (e qualche informazione in più).


Foto 2
Antico Egitto (c. 1292-1069 aC) - Corpo esile, spalle strette, vita alta e volto simmetrico.


Foto 3
Antica Grecia (c. 500-300 aC) - Corpo paffuto e pienotto, pelle chiara. Le donne erano considerate versioni "sfigurate" degli uomini.
«Nel mondo antico essere magro significava essere malato» chiarisce Donatella Lippi, docente di Storia della medicina all’Università di Firenze. «L’obesità era al contrario un segno distintivo di ricchezza e benessere». A essere emaciati erano i vecchi, gli ubriachi, i curvi e i calvi. E se nella pittura murale greca e romana l’invidia (personificata dalla dea Phthonos) veniva ritratta spesso come una vecchia magra.


Foto 4
Dinastia Han (c. 206 aC-220 dC) - Vita sottile, pelle pallida, occhi grandi e piedi piccoli.


Foto 5
Rinascimento italiano (c. 1400-1700) - I producer di Buzzfeed sono un po' generosi con le date (il rinascimento italiano non dura così tanto, ma non sottilizziamo). L'ideale di donna ha seno ampio, pancia arrotondata, fianchi larghi e pelle chiara.
Dopo il medioevo, in cui era esaltato il modello magro-ascetico, con il rinascimento torna in auge un modello più grasso, simbolo di ricchezza.


Foto 6
Inghilterra vittoriana (c. 1837-1901) - Corpo paffuto, sodo, pienotto (ma non grasso) e voluttuoso. Vita segnata (le donne indossavano i corsetti per ottenere la forma del corpo ideale).


Foto 7
Ruggenti anni '20 (c. 1920) - Seno piatto, vita minuscola, taglio dei capelli corto e figura mascolina.
A fine ’800, dopo anni di rigida morale vittoriana e dopo le profonde trasformazioni della famiglia borghese, anche l’ideale femminino cambiò. Dalle forme opulente legate alle necessità “riproduttive” e dal modello di donna “a clessidra” con vita sottile e busto ben piantato, si passò al corpo snello, privo di riferimenti alla maternità: da paffuti angeli del focolare si passò a corpi più snelli.


Foto 8
L'epoca d'oro di Hollywood (c. 1930 - 1950) - Figura a clessidra, formosa (curvy) con grandi seni e vita sottile.


Foto 9
I "dondolanti" anni '60 (c. 1960) - Corpo da adolescente, snello, slanciato e sottile, con gambe lunghe e magre.
Va però detto che - dal punto di vista storico - a imporre la moda della magrezza fu molti anni prima Elisabetta d’Austria (1837-1898), meglio nota come principessa Sissi. Le cronache dell’epoca la descrivono bella e irrequieta, capelli castani folti e lunghissimi, che sciolti arrivavano quasi alle caviglie. Per conservare il suo vitino da vespa la ribelle Sissi aveva una sua dieta personale (per esempio, beveva misture di albume d’uovo e sale), praticava numerosi sport (soprattutto estenuanti cavalcate) e costringeva le dame di compagnia a seguirla in interminabili passeggiate quotidiane. Un’ossessione per la magrezza che la fa considerare la capostipite delle moderne anoressiche, precedendo di anni l’attrice Greta Garbo e l’androgina Twiggy, top model anoressica degli anni '60.


Foto 10
L'epoca delle supermodelle (c. 1980) - Fisico atletico, sottile ma formoso, con braccia toniche. L'altezza diventa un importante aspetto della bellezza.


Foto 11
Tossica, ma chic (c. 1990) - Figura e bellezza androgina, slavata. Corpo estremamente sottile, pelle traslucida.


Foto 12
Bellezza postmoderna (c. 2000 - oggi) - Pancia piatta, magrezza "sana", seno e sedere grandi e sodi. È di moda il “thigh gap”, in francese “espace entre les cuisses”. In italiano potrebbe diventare “spazio o varco tra le cosce”. Molte donne ricorrono regolarmente alla chirurgia plastica.

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


Articolo tratto: d Focus

Le donne gay o bisex, mai etero
Uno studio conferma che la sessualità femminile è più sfumata di quella maschile e che le donne dichiaratamente eterosessuali sono attratte anche dal loro stesso sesso.
Le donne che si dichiarano eterosessuali sono in realtà spesso attratte dal sesso opposto come dal loro stesso, mentre l’attrazione delle donne lesbiche coincide più spesso con l'orientamento dichiarato. È la conclusione di uno studio che sembra fatto apposta per scatenare dibattito e titoli ad effetto: «Le donne sono gay o bisex, mai etero», ha dichiarato per esempio il principale autore dello studio, Gerulf Rieger, dell'università di Essex (GB). 
DONNE DIVERSE. Lo studio in questione, condotto da ricercatori di università inglesi e americane e pubblicato sul Journal of personality and social psychology, è in realtà più complesso di quanto la prima impressione farebbe intendere. Il suo intento è stato testare due ipotesi, già suggerite in diversi altri studi: la prima, che la sessualità femminile sia, come spesso viene definita, più “sfumata” di quella maschile, e in particolare che l’eccitamento sessuale delle donne sia almeno in parte slegato dal loro orientamento sessuale dichiarato.
La seconda, che le donne lesbiche siano per così dire l'eccezione e abbiano una sessualità più simile a quella degli uomini: quelle con tratti più mascolini, in particolare, per motivi fisiologici (magari ormonali) in base a questa interpretazione dovrebbero essere le più attratte dal genere femminile.
VIDEO SEXY. Per la ricerca, a 345 donne di varie età ed estrazione sociale è stato chiesto di collocare il loro orientamento sessuale in uno spettro che partiva da “completamente eterosessuale”, passava da “bisessuale” e arrivava a “lesbica”. Successivamente le partecipanti hanno guardato dei video con immagini a sfondo sessuale di donne e uomini nudi, mentre veniva misurata la loro risposta fisiologica in termini di eccitazione: dilatazione delle pupille e afflusso di sangue ai genitali.
IL RISULTATO. La maggioranza delle donne che si erano dichiarate eterosessuali ha avuto in realtà una risposta fisiologica di eccitamento per entrambi i sessi. Mentre tra coloro che si erano definite lesbiche, la risposta sessuale è stata di gran lunga più marcata verso le donne, un comportamento che gli autori dello studio hanno paragonato a quello dei maschi eterosessuali, a loro volta più stimolati in proporzione dal sesso corrispondente a quello dell’orientamento dichiarato.
 La seconda parte dell'ipotesi dei ricercatori, però, ossia che tra le donne gay le più mascoline fossero quelle con una sessualità "più maschile", non ha trovato conferme.
 LA MORALE? La conclusione più generale dello studio sarebbe insomma che l’atteggiamento delle donne verso la sessualità è più variabile di quello degli uomini, una considerazione che in parte rispecchia quello che anche altri studi hanno trovato, e che rinforza l’idea secondo cui la sessualità maschile è molto più fisica, quella delle donne più “mentale” e influenzata da fattori sociali e culturali.
D'altra parte, che cosa sia il misterioso quid che differenzia la sessualità femminile resta un mistero. Il fatto che non sia stato trovata alcuna relazione tra la maggiore o minore mascolinità delle donne gay e l'attrazione per le donne farebbe escludere che si tratti di un fattore fisico.
 Ma il dilemma è tutt’altro che risolto: il modo in cui le donne vivono la sessualità femminile è davvero diverso oppure anche questo è l’ennesimo stereotipo?

6 anni fa
Coppia
Abruzzo, Pescara
CERTIFICATO

Qui dal 29.10.2016 -
Beh, ade grazie innanzitutto !
Ma noi tutti già sappiamo che le donne mentono sul sesso per sottrazione mentre i maschi per addizione!
Probabilmente, nel caso specifico, è chiaro che l eccitazione verso scene di sesso con donne viene non dichiarata! Questo comunque non fa necessariamente di una donna una bisessuale
Non scordiamoci che la pubblicità solo oggi è da due o tre anni sta esponendo il corpo maschile come oggetto sessuale mentre ai tempi della bionda della peroni non lo faceva!
Quindi , l eccitazione al bel nudo femminile da parte di una donna è anche un riflesso incondizionato al richiamo sessuale generico ,
Un po’ come quando guardò l orologio ,vedi che sono l una e mezza e ti viene fame ...ma non è che ti mangi l orologio 🙂

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -
Quotato da Gilda_G,
Quotato da Ade-69,

Articolo di : Feliciana Pace

...


Foto 8
L'epoca d'oro di Hollywood (c. 1930 - 1950) - Figura a clessidra, formosa (curvy) con grandi seni e vita sottile.
Chi ha scelto quella modella non ha mai visto film americani di quell'epoca
In filigrana sulla destra vedi Marilyn Monroe. 🙂

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


STORIA DELLA FESTA DELLA DONNA La giornata internazionale della donna, che si festeggia ogni anno l'8 marzo, è stata istituita per ricordare da un lato le conquiste politiche, sociali ed economiche delle donne, dall'altro le discriminazioni e le violenze da loro subito nella storia.
Dopo la Seconda Guerra Mondiale si è fatto per molto tempo risalire la scelta dell'8 marzo ad una tragedia accaduta nel 1908, che avrebbe avuto come protagoniste le operaie dell'industria tessile Cotton di New York, rimaste uccise da un incendio. In realtà questo fatto non è mai accaduto, e probabilmente è stato confuso con l'incendio di un'altra fabbrica tessile della città, avvenuto nel 1911, dove morirono 146 pesone fra cui molte donne.
I fatti che hanno realmente portato all'istituzione di questa festa sono di diverso tipo, più legati alla rivendicazione dei diritti delle donne, tra i quali il diritto di voto.
Vediamo insieme qual è la storia della festa delle donne
Sono molti gli avvenimenti che, dall'inizio del Novecento, hanno portato alla lotta per la rivendicazione dei diritti delle donne e all'istituzione della Giornata internazionale delle donne.
Il primo evento importante fu il VII Congresso della II Internazionale socialista svoltosi a Stoccarda dal 18 al 24 agosto 1907. Durante questo congresso si discusse della questione femminile e del voto alle donne. I partiti socialisti si impegnarono a lottare per riuscire ad introdurre il suffragio universale. Pochi giorni dopo, il 26 e 27 agosto 1907, si svolse invece la Conferenza internazionale delle donne socialiste, durante la quale fu istituito l'Ufficio di informazione delle donne socialiste e Clara Zetkin ne fu eletta segretaria.
Tuttavia i socialisti erano contrari all'alleanza con le femministe borghesi, ma tra le donne non tutte erano della stessa idea. Nel febbraio 1908 la socialista Corinne Brown dichiarò sulla rivista The Socialist Woman che il Congresso non aveva "alcun diritto di dettare alle donne socialiste come e con chi lavorare per la propria liberazione". Il 3 maggio 1908 la Brown presiedette la conferenza del Partito socialista a Chicago, che venne ribattezzata "Woman’s Day", durante la quale si parlò dello sfruttamento dei datori di lavoro nei confronti delle operaie, delle discriminazioni sessuali e del diritto di voto.
Alla fine del 1908 il Partito socialista americano decise di dedicare l'ultima domenica del febbraio del 1909 all'organizzazione di una manifestazione per il voto alle donne. La prima "giornata della donna" negli Stati uniti si svolse quindi il 23 febbraio 1909.
Un paio di anni dopo, durante la seconda Conferenza internazionale delle donne socialiste che si svolse a Copenaghen il 26 e 27 agosto 1910, si decise di seguire l'iniziativa americana istituendo una giornata internazionale dedicata alla rivendicazione dei diritti delle donne.
In realtà per alcuni anni negli Stati Uniti e in vari Paesi europei la giornata delle donne si è svolta in giorni diversi.
Negli anni successivi, fino allo scoppio della Prima Guerra Mondiale, sono state poi organizzate molte altre giornate dedicate ai diritti delle donne.
A San Pietroburgo, l'8 marzo 1917, le donne manifestarono per chiedere la fine della guerra. In seguito, per ricordare questo evento, durante la Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste che si svolse a Mosca nel 1921 fu stabilito che l'8 marzo fosse la Giornata internazionale dell'operaia.
In Italia la prima giornata della donna si è svolta nel 1922, ma il 12 marzo e non l'8.
Nei decenni successivi il movimento per la rivendicazione dei diritti delle donne ha continuato ad ingrandirsi in tutto il mondo.
Nel settembre 1944 a Roma è stato istituito l’UDI, Unione Donne Italiane, e si è deciso di celebrare il successivo 8 marzo la giornata della donna nelle zone liberate dell'Italia.
Dal 1946 è stata introdotta la mimosa come simbolo di questa giornata. Questo fiore fu scelto perchè di stagione e poco costoso.
Tuttavia in Italia si deve arrivare agli anni Settanta per vedere la nascita di un vero e proprio movimento femminista. L'8 marzo 1972 in Piazza Campo de Fiori a Roma si è svolta la manifestazione della festa della donna, durante la quale le donne hanno chiesto, tra le varie cose, anche la legalizzazione dell'aborto.
Il 1975 è stato definito dalle Nazioni Unite come l'Anno Internazionale delle Donne e l'8 marzo di quell'anno i movimenti femministi di tutto il mondo hanno manifestato per ricordare l'importanza dell'uguaglianza dei diritti tra uomini e donne.
Insomma, riassumento possiamo dire che la Festa della donna ha origine dei movimenti femminili politici di rivendicazione dei diritti delle donne di inizio Novecento. Per alcuni anni la giornata delle donne è stata celebrata in giorni diversi nei vari Paesi del mondo, mentre l'8 marzo divenne la data più diffusa in seguito alla Seconda conferenza internazionale delle donne comuniste del 1921 e alla decisione, presa in quella sede, di istituire la Giornata internazionale dell'operaia.
Oggi la festa della donna ha un po' perso il suo valore iniziale. Mentre ci sono organizzazioni femminili che continuano a cercare di sensibilizzare l'opinione pubblica sui problemi di varia natura che riguardano il sesso femminile - come la violenza contro le donne e il divario salariale rispetto agli uomini - molte donne considerano questa giornata come l'occasione per uscire da sole con le amiche, lasciando mariti, compagni e figli a casa, e concedersi qualche "sfizio", che magari in altre serate non sarebbe permesso.

6 anni fa
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Significato dei colori: caratteristiche e proprietà

Il significato dei colori è un campo molto vasto che abbraccia diversi concetti di varia natura tutti tra loro interconnessi, molti dei quali in relazione alle caratteristiche le proprietà sul corpo umano e sui nostri sentimenti.
I colori sono tanti e hanno moltissime sfaccettature e tonalità diverse, ma tutti derivano da diverse sovrapposizione di 3 colori primari: il blu, il rosso e il giallo.
Dall’unione di questi tre colori otteniamo altri 3 colori secondari ai primi: dal rosso col giallo otteniamo l’arancione, dal blu col rosso il viola e infine dal giallo col blu il verde.
I colori complementari sono i colori che uniti con un colore puro danno la luce bianca e sono l’arancione per il blu, il verde per il rosso e il viola per il giallo.
I colori che andremo ad analizzare hanno tutti delle particolari frequenze che attraverso il principio di risonanza (dimostrato dalla fisica quantistica) influenzano il nostro organismo a partire dai meridiani energetici e dai chakra.
Bene dopo questa breve introduzione comincerei a parlarvi del vero significato dei 7 colori principali che compongono lo spettro luminoso.
Rosso
Il colore rosso (complementare del verde) ha la lunghezza d’onda minore, ha la più grande capacità penetrativa, ma anche la minore energia e si trova al limite caldo dello spettro. Fin dall’antichità il rosso ha sempre rappresentato il fuoco; la parola stessa deriva dal sanscrito e significa sangue, vita e dall’antichità porta con sé un significato positivo di accrescimento delle forze vitali e di fertilità, ma anche di violenza, vendetta e ferocia.
Sempre dal mondo antico sappiamo che il colore rosso aveva anche un significato di morte, di martirio.
Il rosso è collegato alle passioni come l’amore e la guerra: è il colore di Marte, dio della guerra; è il colore del coraggio, dell’aggressività, della forza, dell’istinto, del desiderio ed è legato alle pulsioni ancestrali come il sonno, la fame, la sessualità..
Chi è attratto dal rosso e ci entra facilmente in risonanza ha un carattere vivace, pieno di energia, esuberante e ha un buon rapporto con la sessualità; in fase di eccesso però denota nella personalità una difficoltà a contenere le proprie pulsioni, eccessiva istintività.
Il rosso è un colore stimolante, eccitante: aumenta la frequenza cardiaca, respiratorio e la pressione arteriosa, stimola l’attività neuronale, ghiandolare e del fegato.
A livello fisiologico è in relazione stretta con i muscoli e con l’apparato osteoarticolare, a livello energetico è in relazione con il primo chakra Muladhara o chakra coccigeo ed è il colore del l’elemento fuoco ed è il colore più Yang.
Arancione
Risultato della mescolanza di giallo e rosso è il colore della serenità, senza eccitare come il rosso o avere un’azione elettrica come il giallo; l’arancione (complementare del blu) è il simbolo e il colore dell’energia ed è il colore della crescita, della serenità, simboleggia l’alba, il risveglio, adatto a tutte quelle persone che faticano ad alzarsi la mattina.
E’ un colore capace di attenuare la tensione, i crampi e di sublimare le pulsioni ancestrali tipiche del rosso in forme e desideri più complessi ed evoluti.
L’arancione è legato alla sensualità, alla respirazione profonda ed è quindi perfetto chi ha una respirazione superficiale, toracica, asmatica o per chi soffre di claustrofobia, ma anche per i reumatismi.
Il colore arancione stimola l’ambizione e infonde allegria ed è consigliato per quelle persone senza voglia per ritrovare energia; stimola la ghiandola tiroidea ed la secrezione del latte materno; ha un gran potere di riequilibrio energetico e riesce a smobilitare le cristallizzazioni di energia fatto molto importante per molte problematiche cutanee, renali, biliari, nervose e intellettuali.
Chi predilige l’arancione e ne entra in risonanza è una persona in genere aperta e socievole, ma con difficoltà ad esprimere le emozioni, molto riservata con gli estranei e non invadente come chi ama il rosso o appariscente come chi predilige il giallo; allo stesso modo facilmente si liberano dei preconcetti e mentalmente sono molto attivi.
Corrisponde al secondo chakra  sacrale, Swadhisthana ed è un colore Yang.
Giallo
Il giallo è il colore più vivo, radiante, il più vicino alla luce del Sole; è un colore caldo, ad alto valore termico, come l’arancione, il rosso; come quest’ultimo ha un’azione stimolante a livello fisiologico, ma il suo effetto risulta a sprazzi, non forte e costante come il rosso; agisce inoltre sui nervi motori, produce energia per i muscoli e, grazie alla sua attività stimolante anche del sistema nervoso, aumenta la capacità di memoria, concentrazione e allo stesso tempo di socializzazione.
La personalità risonante col colore giallo risulta estroversa, molto attiva, allegra, originale, entusiasta verso la vita, determinata, ottimista; il giallo è il colore dell’intelletto percettivo più che raziocinante; le persone che si ritrovano a scegliere questo colore in genere cercano la liberazione da un peso, da un’oppressione problematica e vogliono un umore migliore, più leggero e senza troppi coinvolgimenti.
La sua presenza assidua denota una sorta di eccesso di fiducia nelle proprie capacità, di disperdere le proprie energie all’esterno senza più dedicare del tempo all’introspezione.
Il giallo (complementare del viola) è il colore legato al terzo chakra del plesso solare, Manipura ed è legato al sistema nervoso e digestivo, per i cinesi corrisponde all’elemento fuoco ed è un colore Yang.
Verde
Il colore verde (complementare del rosso) si colloca nel centro dello spettro luminoso e ha una funzione di equilibrio tra i colori caldi e quelli freddi. La luce verde infonde armonia, comprensione; ha vari significati in base alla gradazione: prosperità, successo, solidarietà, adattabilità oppure falsità e slealtà.
Il verde ha da sempre affinità con la natura e la sua luce è legata al rinnovamento, ma anche alla stabilità, alla giovinezza, allo sviluppo, alla speranza, alla fertilità e all’inesperienza. Al negativo vede l’invidia, la superstizione e la gelosia.
Un eccesso di verde in tutte le sue forme denota individualismo e indipendenza, con eccesso di concretezza e logica.
Il verde ha proprietà antisettiche, disintossicanti, di riequilibrio delle energie; il suo effetto calmante del sistema nervoso è evidente nel bisogno insito nelle persone di immergersi nella natura per avere sensazioni uniche di pace e di equilibrio.
Il colore verde è in affinità col quarto charka cardiaco, Anahata e per i cinesi è legato all’elemento legno ed è un colore Yin.
Blu
In cromoterapia è considerato il colore della calma, della meditazione, della serenità, della pace; essendo il colore del cielo, sin dai tempi antichi veniva considerato un colore trascendentale, spirituale, oltre che un colore di protezione.
Il blu rappresenta la verità, l’intelletto e polarizza l’attenzione verso l’interno a differenza dei colori caldi; è collegato all’ipofisi che governa tutto il sistema endocrino; ottimo per tutti i problemi che sviluppano calore e dolore.
L’azzurro dona una sensazione di spensieratezza, estroversione con gli altri, quello più tendente al verde richiama situazioni di autodeterminazione, mentre quello scuro di meditazione o malinconia.
Il rischio maggiore di una personalità azzurra è quello di staccare i ponti con la realtà restando vittima delle proprie speculazioni teoretiche; la personalità blu deve stare attenta a non sfociare nel colore nero, il colore della depressione.
Questo colore ha un effetto pacificatore del sistema nervoso, della pressione arteriosa, del battito cardiaco in quanto determina rallentamento ed espansione; risulta molto utile nei casi in cui il corpo debba rigenerarsi dopo una fatica o una malattia.
L’azzurro blu (complementare dell’arancione) ha una azione analgesica, antisettica, antinfiammatoria agendo molto bene a livello del sistema immunitario e sul sistema linfatico; è un ottimo strumento anche a livello osteoarticolare, specialmente se associato al rosso.
Il suo effetto calmante è utile per quei momenti di fretta e di  eccitazione nervosa per tranquillizzare e ridare ritmo alla giornata; inoltre è ottimo per l’insonnia, per le palpitazioni, l’agitazione e per favorire lo studio nei bambini molto irrequieti.
Il colore azzurro-blu è legato al quinto chakra della gola, Vishuddha; per i cinesi corrisponde alla loggia legno ed è un colore Yin.
Indaco
Subito dopo l’azzurro-blu nello spettro dei colori troviamo l’indaco, una tonalità molto scura di blu; non appartiene ai colori primari e neanche ai colori secondari, ma ha proprietà molto significative ed è comunque uno dei 7 colori dello spettro, appunto tra il blu e il viola.
E’ un grande purificatore del sangue e agisce principalmente sulla mente.
Le sue caratteristiche sono simile a quelle del blu, ma con un effetto più profondo, vista anche la sua gradazione e la sua frequenza maggiore; è  il colore legato alla visione meditative, presiede alla funzioni più elevate del pensiero e corrisponde al terzo occhio.
Ha la capacità di equilibrare i nostri organi di senso per renderli più sensibili; in generale ha un effetto calmante e anestetico specialmente a livello delle vie respiratorie, nasali, degli occhi, ecc.
Questo suo potere anestetico è dovuto alla sua virtù di riuscire a portare la coscienza ad un livello superiore.
Possiede una affinità con il sesto chakra frontale, Ajna ed è un colore Yin per i cinesi.
Viola
Situato vicino alle gradazioni ultraviolette, il viola (complementare del giallo) è il colore con la frequenza più alta e la penetrazione maggiore e per questo motivo è da sempre considerato il colore dello spirito, stimolante delle energie sottili, dell’inconscio, della creatività e dell’intuizione.
La personalità viola è legata al sogno, molto appariscente e originale, ci tiene a piacere agli altri; indicato per a mancanza di sonno, calma gli stati nervosi e irritabili.
Un suo eccesso può provocare malinconia e perdita del senso della realtà e di concretezza.
Il viola rappresenta il colore del sistema nervoso superiore e del cervello destro sede dell’intuito, della sintesi e della percezione.
Molto utile in caso di infiammazioni quali nevrosi, irritazioni dei nervi e per i disturbi della circolazione linfatica in stagno, specialmente per milza, reni e vescica; viene anche utilizzato per problemi al cuoio capelluto e nella sciatica.
Il colore viola giova in particolar modo a quelle persone che non riescono ad apprezzare e rispettare i propri pensieri, sentimenti e il propri corpo fisico.
E’ il colore del settimo chakra coronale, Sahasrara, che fa capo alla ghiandola pineale e per i cinesi è un colore Yin.
Concludendo
Quando parliamo infatti di ricettori della pelle e degli occhi si parla di anatomia e fisiologia, di fisica e matematica quando si studiano le onde elettromagnetiche e la luce con i suoi vari colori, di medicina tradizionale cinese e di equilibrio energetico quando parliamo dei meridiani del corpo e di energia.
La cromoterapia riassume tutte queste conoscenze e ci insegna che i colori, come onde elettromagnetiche, hanno una influenza molto importante sull’essere umano e possono modificarne l’equilibrio e l’omeostasi

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -
Blu e nero ( da ex Dark ne sono rimasto affezionato ) principalmente come colori in se. Ma in estate mi piace l?abbigliamento con colori caldi al massimo un grigio chiarissimo.

6 anni fa
Singolo
Liguria, Genova
Qui dal 12.12.2011 -
Vesto in blu perché odio il nero 🙂 (cit.)
A parte le battute mi piacciono il blu e le sue sfumature azzurro e celeste, il rosso e il giallo, ma non nell'abbigliamento...
Affetto da leggera daltonia faccio fatica a capire molte sfumature di colore, ricordo come incubi i pullover di Missoni e un'amica "spiritosa"me ne regalò uno... Mai riuscito a diatinguere tutti i colori mescolati...
D'estate mi piace vestire con colori chiari, tipo panna o lino grezzo...

6 anni fa
Coppia
Abruzzo, Pescara
CERTIFICATO

Qui dal 29.10.2016 -
Io spazio su una vastissima gamma di blue azzurro e.....e stop! Odio verde e marrone
Per le lei invece adoro il rosso ,nero e oro luccicante ,insomma i canonici colori da zoccola!
Masha però, sta un amore con colori accesi anche. Giallo e il Bluetto elettrico ...mai mai rosa pallido ,grigio e beige...sembra un orfanella 💗

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


Tratto da: Panorama agosto 2015

Lettera di un figlio che scopre che i genitori sono scambisti.
odio mia madre e mio padre
Li odio perchè mi dicono solo bugie. Quando avevo 13 anni ho scoperto che avevano/hanno un profilo su un sito per incontri fra coppie.
Ora, dopo 4 anni mi dicono bugie tipo -domani vengono x e y a cena- e io non ho mai sentito parlare di queste persone, ovviamente la sera io esco.
mi hanno rovinato la vita,e non sanno nulla.
Li odio troppo per questo,non ce la faccio più...... prima o poi dico la verità a tutti.
Sono stata ore a casa da sola. Loro dovevano fare delle -commissioni-.
Lo ammetto, odio con tutto il mio cuore i miei genitori. 
Quello che voglio raccontavi oggi è la mia vita e le motivazioni del mio modo di pensare.
Il problema non pare grave se non fosse che il figlio lo va a scoprire intorno ai 13 anni con continue scoperte e osservazioni fino ai 23, quando inizia la sua vita lontano da casa.
Premetto che lo scambismo non lo trovo cambiato se fa bene alla coppia ed è ponderato, dico solo che ci vogliono delle determinate accortezze per proteggere gli innocenti.
A 13 anni inizio con le prime seghe e scoprii l'armadio dei VHS del papi, ottime scelte per l'80% così iniziai a vedermeli uno ad uno, fino a che non incontrai un video che ritraeva i miei genitori.
Lo shock non fu esagerato, solo mi domandai perchè lo facevano. Poi trovai un VHS con altre persone, a volte li conoscevo pure. E lì il sentimento forte fu solo una grande gelosia verso mia madre.
Come terza scoperta trovai un VHS con loro e le maschere, si presentavano e allora capii di cosa si trattasse nonostante avevo 14 anni perchè trovai prima dei VHS che spiegavano sommariamente cosa fosse lo scambismo.
Per un ragazzo di quell'età è una cosa dura da digerire, ti sembra una cosa anormale e non è facile assimilarla, ma feci del mio meglio per soffrire in silenzio e non dare peso ai miei genitori, anche se le domande erano tante, inoltre non volevo farmi beccare che guardavo i porno del papi .
Il passo successivo, quello più doloroso, quello che può rovinare l'esistenza di un adolescenze alle prime esperienze con il mondo femminile ( aggiungendo che ero uscito da un anno da anni di bullismo) è scoprire che tutti lo sanno.
Abito in una piccola valle di montagna, tutti conoscono tutti.
Ho saputo i nomi di chi lo sapeva, persone insospettabili che mi sorridevano e sembravano cordiali, sembrava che la cosa non cambiasse la persona che ero e in parte ne ero felice.
Esisteva però l'altra parte della medaglia.
Lo avevo scoperto al mare grazie a mia sorella in lacrime ( aveva 13 anni e io 16) per un SMS che chiedeva se anche mia sorella era maiala come i miei genitori, SMS accompagnato dal nickname dei miei (che io sapevo).
E da qui il mio migliore che mi confessa il pubblico dominio della cosa e cerca di consolarmi facendomi nomi di persone che avrebbero potuto allontanarsi da me ma che rispettavano la mia persona.
Inutile stare qui a spiegare il giro di telefonate che feci e le minacce varie susseguitesi per capire come fosse uscita la notizia e chi fossero gli autori, storia lunga e complessa che però portò tanto odio da godere della morte di un padre delle persone in questione (scusate l'onestà).
Passai i successivi e gli attuali anni a dovermi difendere da branchi di incivili, alcolizzati repressi senza figa da bancone da bar che nella loro noia si divertivano a stuzzicarmi con le allusioni e quant'altro.
Soprattutto il problema sta nello spiegare, a chi se lo meritasse, che i miei erano scambisti.
Perché la voce che non sono mai riuscito a mettere a tacere era che i miei facessero film porno, la bugia mi dava un ulteriore fastidio perchè la trovavo una doppia offesa.
Come detto parlarne non mi ha mai turbato, ne ho parlato con coetanei, adulti e anziani nell'arco degli anni dando il mio punto di vista e difendendo i miei genitori e le loro scelte.
Li difendevo dagli altri ma non potevo perdonare tutto, perdonavo le scelte, le motivazioni ma non le azioni.
Le azioni....
intorno ai 18 anni, con me già grande mentalmente e mia sorella ormai quasi fuori di casa (15 anni, ma altra storia, tutto nella norma), i miei iniziarono ad ospitare persone nuove, persone a volte simpatiche, altre volte invadenti.
MI sono affezionato ad alcuni e allontanato da altri. Inutile dire che sapevo chi erano e cosa facessero lì.
Questo non lo accettavo, non accettavo che portassero le loro cose, tradotte in "I MIEI PROBLEMI" in casa. Ho sempre fatto del mio meglio per non farglielo pesare perchè sono dei buoni genitori che al di fuori di questo e uno o due altri errori mi hanno reso la vita felice.

6 anni fa
Singolo
Sicilia, Messina
CERTIFICATO

Qui dal 29.07.2016 -


Notizia tratta da: ANSA

Psicoterapeuta, ecco perchè uomini sono attratti da donne mature

Non pretendono di 'cambiare' il partner, non vogliono figli a tutti i costi, danno sicurezza ed equilibrio. Sono queste, secondo gli psicologi, alcune delle caratteristiche delle donne mature che attraggono uomini molto più giovani di loro. Coppie in cui, secondo gli esperti, si potrebbe anche leggere un "ribaltamento dei vecchi ruoli". A riaccendere il dibattito sul peso della differenza d'età nel rapporto a due è l'esempio del candidato alle presidenziali in Francia Emmanuel Macron, che ha sposato le sua insegnate del Liceo più anziana di lui di oltre venti anni.
    "Da diverse indagini condotte su uomini tra i 18 e i 40 anni emerge che molti di questi si sono innamorati almeno una volta di una donna più grande e che una buona percentuale ha visto concretizzarsi in un rapporto durevole questa relazione", afferma Paola Vinciguerra, psicoterapeuta e presidente dell'Associazione Europea Disturbi da Attacchi di panico (Eurodap). Le altre caratteristiche delle donne mature che attraggono gli uomini più giovani, sottolinea, "riguardano ad esempio le finanze, che di solito in una donna cinquantenne sono solide. Sicuramente un altro elemento a farle prediligere è pure una maturità sessuale che permette un rapporto più complice e diretto senza falsi pudori". Ed ancora: "No al cambiamento forzato: non vogliono infatti cambiare il partner e, di solito, tengono al loro aspetto fisico e si tengono in forma". Dunque, perché nasce l'attrazione? "Perché è più rassicurante avere una relazione con una persona autonoma, sicura e consapevole - rileva Vinciguerra - che non ha bisogno di continue conferme, appoggi nella proiezione nel futuro, ma anzi può essere di supporto per il proprio partner rassicurandolo e sostenendolo".
Infatti, "una donna più grande dona al suo compagno stabilità, avendo chiaro cosa vuole e regalando equilibrio". Insomma, "si potrebbe dedurre che gli uomini non abbiano più bisogno di sentirsi importanti scegliendo una donna più giovane, senza esperienza e con scarsa autonomia a cui fare da pigmalione. Oggi - conclude la psicoterapeuta - si cerca nel rapporto uno scambio pari e, forse, sono gli uomini che stanno cercando appoggio e protezione in un ribaltamento dei vecchi ruoli".

6 anni fa
Coppia
Abruzzo, Pescara
CERTIFICATO

Qui dal 29.10.2016 -
Ma io credo che ci sono sempre state persone attratte dalla maturità e persone attratte dalla minore età!quello che è cambiato è l informazione e il dialogo su queste cose!
Magari anche 30 anni fa buttavano i sassi dai cavalcavia !
La responsabilità dell informazione corretta sarebbe non creare i casi o lo scoop quando questo crea danni di emulazione ,ma è lo scotto che si deve pagare in una società mercantile come la nostra a favore di una maggiore informazione e all abbattimento delle ipocrisie !

Prima si bisbigliava della coppia scambista o della Giocasta di turno solo nel quartiere ,oggi se c è un minimo di interesse mediatico e lucro l informazione monta il caso è ci bombarda di dettagli
Ben venga in situazioni di lifestyle ,il problema è che quando si fanno gli anticorpi li si fanno per tutti gli avvenimenti, compreso un camion che schiaccia la gente come fossero pomodori San Marzano! 😄 😄 😄

6 anni fa
Coppia
Abruzzo, Pescara
CERTIFICATO

Qui dal 29.10.2016 -
Ade una mozione d ordine , aprire due notizie del giorno a distanza di 24 ore nello stesso 3 d incasina la discussione , o vfai la notizia della settimana o apri un 3 d al giorno !
Opinione personale!


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