Due di notte a Lambrate

Due di notte e Luca ancora lì sui libri.
La tensione delle ultime ore, domattina c’è l’esame per l’ingresso nell’ordine degli avvocati. Si prepara da mesi, sarà una giornata decisiva e sa che la mattina dopo possono essere dettagli a decidere del suo futuro.
Rilegge ancora alcune pagine che conosce ormai quasi a memoria, quando la vibrazione della chat di facebook porta un messaggio di Lara.
Lara è rientrata a casa da pochi minuti. Da quando una decina di giorni prima ha iniziato seriamente a flirtare oinline con Luca, la relazione con Carlo è diventata insapore.
Mentre un paio d’ore prima Carlo è sceso a leccarle la micina nel letto soppalcato si è ritrovata a guardarsi nello specchio ripensando a qualche sera prima, quando davanti alla webcam ha indossato le calze a rete come le aveva chiesto Luca e si è toccata mentre lui lo guardava. Luca che aveva baciato da ragazzina qualche anno prima e che ha ritrovato di recente, uno di quei “persone che potresti conoscere” su facebook.
Dopo quel sesso sbrigativo con Carlo, ha approfittato di un messaggino di Emma che voleva parlarle e le dava appuntamento al solito Birrificio Lambrate. Ha detto a Carlo che probabilmente era urgente e che Emma era in qualche solito casino sentimentale, ma alla fine sapeva che, esattamente come lei non aveva voglia di star lì, anche Carlo non vedeva l’ora di dedicarsi alla play. Chissà quanto può andare avanti così, forse era lei a doversi confidare con Emma.
Emma tra tre birrette e svariate sigarette fa l’ambasciatrice della disinvoltura sessuale. “Guarda Lara secondo me ogni lasciata è persa, che ti importa, se fai un casino poi riparti da zero. Ma magari non lo viene a sapere nemmeno nessuno. E poi se ti piace, alla peggio è una scopata, che sarà mai, sono anni poi che vuoi farti Luca”. Mentre ridono e scherzano appare Walter. Emma + Walter prevede un solo finale, Lara lo ha già visto altre volte, quindi dopo 5 minuti di chiacchiere insieme dice loro che va a casa, che si è fatto tardi. Emma la saluta con un bacio e un occhiolino complice.
Mentre passeggia per Lambrate verso casa con l’ultima birretta in mano decide di scrivere a Luca, sa già che lui le risponderà subito. Così è, anche se sta studiando, del resto anche le sere prima i libri erano rimasti di lato, mentre la guardava rapito.
“Ci metto ancora 10 minuti ad arrivare a casa. Se arrivi prima però non salgo e finiamo la birra insieme”.
Per Luca è un colpo di adrenalina pura. Ci sono i libri, il voler arrivare riposato alla mattina dopo .. tutti ragionamenti di buon senso che durano per il primo minuto prima della risposta. “Arrivo, tra 10 min sotto casa tua. Non salire”. Tempo di cambiarsi la maglietta ed è fuori, direzione Lambrate con la sua utilitaria.
Arriva sotto casa di Lara, la stessa dove l’aveva accompagnata a casa anni prima dopo quel bacio senza seguito. Lara ha in mano una birra aperta e una chiusa rimediata al vicino kebab ancora aperto.
A Luca piace tutto della situazione, piace lei con gli stivali bassi e la gonna bianca corta che fa risaltare le gambe. Piace che la canottierina sia senza reggiseno. Son notti che sogna quelle tette perfette coi capezzoli sporgenti. I lunghi capelli rossi che seguono i suoi movimenti mentre sale in auto.
Guida verso il Parco Lambro. La mano di Luca risale il ginocchio verso l’alto fino ad arrivare alle mutandine. Le sente già bagnate. Guida piano nella città deserta di quel caldo giugno, con due dita scomode dentro Lara che le accompagna coi movimenti.
Lara ha voglia di venire, questa sera è solo sua. Di Lara 25enne oggi e di Lara 19enne che si era persa in quel bacio anni prima. Ansima anticipando le sue sensazioni.. Si eccita vedendo l'eccitazione di Luca, le vene sul collo che pompan sangue, i suoi pantaloni gonfiarsi. Resta sorpresa mentre sente l’orgasmo arrivare davvero. Una sferzata che le strappa un gemito, le gambe che si irrigidiscono fino alle dita, la mano stretta nella birra aperta.
Luca accosta alla bell’e meglio nel parcheggio mentre Lara gode. L’auto prende tutti gli scossoni del suolo dissestato e di una manovra fatta senza la necessaria concentrazione. Luca sfila con delicatezza le dita mentre Lara resta semisdraiata sul sedile ad occhi chiusi. E’ in questa posizione un po’ goffa che ancora con gli occhi chiusi si toglie le mutandine, mentre Luca cerca le sue labbra, tirando indietro il sedile del guidatore.
E’ un bacio rapido perché Lara ha ripreso le energie e anche l’iniziativa. Sale a cavalcioni su Luca, diamine quanto è scomodo stare sopra in auto. Le ginocchia son pressate dalla portiera da un lato, dal cambio dall’altro. In compenso ora sono uno di fronte all’altro e infila la lingua dura lungo la bocca di lui. Luca reagisce con impegno a quel bacio, saliva e birra. Le due serate diverse. E’ ebbro di Lara che con le mani gli slaccia i pantaloni. Mentre la bacia con una complicata acrobazia riesce ad aprire il profilattico dietro le sue spalle. Si sente un mago mentre se lo infila in meno di dieci secondi, avrebbe scommesso che si sarebbe ingarbugliato. Il suo compiacimento lascia in un secondo il passo ad un altro compiacimento. Lei si siede in un attimo sul suo cazzo. Lo accompagna fino in fondo, mentre smette di baciarlo per sentirsi piena.
Lara si gode ogni decimo di secondo di quella discesa. Lo cavalca, con gli stivali si immagina per un attimo adolescente a lezione di equitazione. Porta la testa di lui al petto. Luca vede da vicino quei capezzoli che aveva adorato nei video dei giorni passati, scosta la magliettina e dà lunghe leccate sul seno destro. Gli piace il sudore della sua pelle, sente i capezzoli così duri che ha voglia di morderli fino a quando lei non dirà basta. Li morde, più forte, lei non dice basta. Anzi mentre cavalca Lara sente arrivare un nuovo orgasmo. Accelera godendosi il momento, con le mani appoggiati sulle ginocchia di Luca, inarcata all’indietro.
Ripensa un attimo a quando si toccava ragazzina pensando a quel bacio di anni fa, a Emma che le dice che lasciarsi andare è bello. Alla sua immagine nello specchio di Carlo, che adesso è lontani anni luce. Ora c’è Lara, che fa sesso con due ragazzi diversi nel giro di poche ore. Dopo l’orgasmo i denti sui capezzoli diventano improvvisamente troppo forti, si stacca e si sposta in avanti per limonare di nuovo. Non sa se ha così voglia che il dito di Luca la esplori dietro ma lo sente al limite e lo lascia fare.
Come aveva previsto, pochi colpi dopo il loro bacio soffoca l’orgasmo di lui. Chiude gli occhi mentre prova a contare i fiotti con cui Luca si contrae dentro di lei.
Luca stringe il culo di Lara. Eccome se è venuto. Si sente esausto con Lara addosso. L’auto è senz’aria. I loro corpi sudati maglietta contro maglietta. Lara sente quell’imbarazzo del post coito con quello che, fino a prova contraria è un semisconosciuto. E’ anche l’ebbrezza dell’alcol però a farla sentire lo stesso bene, più a suo agio rispetto a quando si rivestiva tre ore prima.
Gli dà un ulteriore bacio con la lingua e si scansa da lui tornando verso il suo sedile. Abbassa la gonna a coprirsi, lascia le gambe su quelle di Luca che si sta riallacciando i jeans. Abbassa il finestrino, ha bisogno di aria. “Posso fumare?” chiede mentre dalla borsetta tira fuori una sigaretta. Luca abbassa l’altro finestrino, annuisce mentre apre la birra e beve un primo lungo sorso. La gola arsa.
Lara abbassa la testa all’indietro fuori dal finestrino, pensa a quella volta che Carlo in auto in quella posizione le aveva baciato i piedi. Sorride tra sé e si sente sbarazzina a lasciare che comunque lui possa guardarle lo stesso la micina in quella posizione.
Le lancette scorrono, Luca è stanco e felice. L’esame è improvvisamente più vicino, eppure così lontano mentre si abbassa tra le sue gambe e lei le appoggia quella sinistra sulla spalla. I mille sapori di lei si confondono con quello della birra, ma Luca aveva soprattutto voglia della mano di Lara che lo tiene per i capelli mentre la lecca. La penetra con due dita davanti, uno la esplora dietro mentre la lingua si concentra sul clitoride. Lara ha finito la sigaretta e si gode qualche minuto di quel trattamento, poi con la mano lo allontana dolcemente.
Luca sposta un po’ all’indietro il sedile di Lara che è in ginocchio con il seno contro il sedile. Scivola dietro di lei, lo spazio è stretto e la posizione un po’ contorta. Entra facile dentro di lei, le mette i capelli da un lato per poterle leccare la nuca, mordicchiarle una spalla. Lara sposta il busto verso il centro, la testa tra i sedili, si piega di più. Le mani di Luca scivolano sui fianchi, accelera i movimenti. La prende con forza, come se fosse una gara di velocità. Lei geme, la sua voce si propaga fuori dall’auto. Lara pensa che una serata così dovrebbe concludersi con un pompino vero, con ingoio, non lo fa spesso, stanotte ne avrebbe voglia. Ma i pensieri vanno più lenti delle azioni, l’orgasmo non monta solo per lei ma anche nuovamente per Luca. Un altro colpo, due, tre, quattro, cinque, e le grida di Luca si mescolano alle sue mentre si accascia su di lei venendole nuovamente dentro.
Luca esce rapidamente da lei, Lara alza lo sguardo e vede nella penombra a una decina di metri dall’auto un signore di mezza età allontanarsi. “Pare che abbiamo dato un po’ di spettacolo signorina”, dice scherzando Luca mentre mette in moto l’auto. Lara sorride mentre infila nella borsetta le mutadine. Poche parole e un sorriso leggero accompagnano il chilometro che li separa da casa di Lara. Si salutano con un bacio. “Grazie” dice Luca, “a presto” dice Lara, mentre scende sapendo che non lo richiamerà.