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Michela e il suo tradimento


di lasfinge
23.02.2018    |    25.356    |    3 9.4
"Io appena uscito dalla doccia, asciugamano, rinfrescato, andato via quel senso di fine serata..."
Sono le 2.30 di notte. Son rientrato a casa da poco, serata con amici, quando vibra il cellulare.
E' un messaggio di Michela “sei ancora sveglio? Ti va se vengo da te?”.
Con Michela, ci frequentiamo da qualche settimana, si è laureata proprio oggi, mi son confuso tra il pubblico per la discussione della sua tesi, poi però l'ho lasciata lì tra parenti e amici che non conosco ancora, troppo presto per la presentazione in società.
Così lei è andata a festeggiare a cena e poi a ballare coi suoi amici di sempre, che bella la vita da studentessa fuori sede.
Io nel frattempo fuori coi miei amici, mondi diversi, età diverse, io 10 anni di più.
Citofona e sale, ho molta voglia di lei. Io appena uscito dalla doccia, asciugamano, rinfrescato, andato via quel senso di fine serata.
Entra in casa coi suoi riccioli d'oro, è visibilmente allegra, quella ridarola contagiosa da ubriaca. Si leva i tacchi subito, che meraviglia quelle sue unghie rosse che si intravedono tramite gli autoreggenti.
Limoniamo in piedi vicino alla porta, con le mani sollevo il vestito corto stringendole il culetto, piccolo e sodo come son le sue tettine.
Il vestito sparisce in un attimo, mentre ci fermiamo un attimo dal limone, e mi prende per mano. “vieni, andiamo a letto, devo dirti una cosa”.
Michela si leva al volo anche le autoreggenti, che rabbia volevo toglierle io piano, mi fa sdraiare e viene su di me.
“Senti vero che non ti arrabbi? Oggi era una giornata un po' cosi!”
“Cosa è successo?” le chiedo mentre con la mano inizia a segarmi.
“vedi, tu non c'eri. Preferisco dirtelo, piuttosto che tenerlo per me o che poi lo vieni a sapere”, dice mentre è scesa e me lo succchia col risucchio.
“hai fatto la troietta?”
“si, mi è scivolata la situazione”, quanto è figo stringerle quel mare di boccoli mentre lo lecca e risale con la lingua lungo il petto e mi morde i capezzoli come sa che mi piace.
“C'era Alex quello con cui uscivo qualche mese fa”
“ah e quindi”, così la lingua sul collo però mi fa più ridere che eccitare
“te lo dico mentre mi scopi, però non ti arrabbiare”, mi dice sedendosi sul cazzo.
Son già durissimo mentre lei si prende tutto il tempo per sentirlo entrare.
“Ha iniziato a provocarmi sin dalla cena, si è seduto vicino a me, sotto il tavolo mi metteva la mano sul ginocchio.
Dopo abbiamo bevuto tutti, ha iniziato con il sale della tequila bum bum, il mio sulla sua mano, lui me l'ha messo sulla spalla.” Sento le sue unghie sul petto, io mi tengo ancorato alle sue natiche mentre si muove su di me.
“Continua” le dico limonando, ho il cazzo duro, è incredibile come si senta libera dal raccontare un tradimento e come a me questa cosa ecciti.
“senti ero ubriaca, abbiamo limonato li in pista davanti a tutti, alla fine nessuno sa che ci frequentiamo io e te. Avevo voglia di te, ma non c'eri, nessuno può sapere che ti tradivo. E' un po' contorto come ragionamento, mi capisci?”
“Capisco che sei stata troia, lo sai vero?” La sento vibrare, aspetto che le finisca l'orgasmo per avvicinarmi con un dito al suo culo.
“si, scusa, non ho capito niente... credo mi abbiano fatto pure un video da sotto mentre ballavo sul bancone a un certo punto”
“Non vedo l'ora di vederlo” E' un lago mentre continua a cavalcarmi.
“Il problema è quando mi ha seguito in bagno. Ha iniziato a limonare appoggiandomi al muro, mi ha infilato due dita dentro. Ho goduto con a fianco una che si lavava le mani. Invece di riprendermi ci siamo chiusi in bagno. Mi ha preso da dietro in un attimo, avevo la sua mano sulla bocca, sentivo i suoi pantaloni che mi sbattevano sul culo. Non so dirti quanto è durata. Quando mi ha detto vengo mi ha girata avevo tutto dappertutto, mi è venuto in bocca sul naso, ho dovuto bagnare e pulire una ciocca di capelli. Non sono stronza, scusami, non so cosa mi è preso, era come se però nel mentre avevo voglia di te. Forse era meglio non dirti niente, ma appena son rimasta sola son scappata qui e perchè ho capito che ti volevo. Perdonami, perdonami” Niente non resisto più, le vengo dentro con un orgasmo fortissimo , lo sento dalle dita dei piedi alle orecchie.
“troia, che troia che sei stata”
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