dallo zio

“Ciao mamma, vado dallo zio con Carla, ci vediamo a cena”, urlo a mia mamma mentre esco di casa, “ma perché non lasciate in pace quel povero vecchio” mi dice mamma accarezzandomi il viso prima di uscire, “ma no a lui fa piacere, sai mentre gli teniamo compagnia ne approfittiamo per farci qualche bagno in piscina, e poi ci ha invitate lui, cosi non sta solo poverino” le rispondo mentre prendo in casco.
Io sono Elisa, una morettina graziosa con un culetto da favola un paio di tettine (una seconda) e una bocca da sballo, sono alta 1,60 ma a detta delle mie amiche sono una bomba.
Passo a prendere Carla la mia amica del cuore, lei è come me, ma è bionda e il suo seno è leggermente più grande, ma in compenso è una grandissima troia.
È stata lei a farmi fare quello che stiamo facendo, circa due settimane fa eravamo come al solito a casa di mio zio in piscina lei si è spostata lo slip mostrando la sua fighetta a mio zio.
Dovete sapere che mio zio ha 67 anni, non sta tanto bene, mi pare che abbia avuto una specie di accidente non cammina bene tanto che si muove con il bastone, abita in una villetta alla periferia del mio paese, e ha una piscina stupenda, tutto il giardino che circonda la villa è delimitato da un alto muro che tiene fuori gli sguardi dei curiosi.
Dopo che mio zio è stato dimesso dall’ospedale io andavo spesso a trovarlo appena finita la scuola, lui mi ha pregato di venire a passare le mie giornate in piscina da lui, si sdraiava sul lettino con addosso i suoi occhiali scuri, mentre io prendevo il sole e mi bagnavo nell’acqua fresca. Quando lui si assopiva io mi toglievo il pezzo di sopra e a volte anche gli slip. Ma dopo un paio di giorni visto che da sola mi annoiavo, mio zio mi ha detto che se avevo qualche amica da portare lo potevo fare liberamente.
Fin dal primo giorno Carla si è dimostrata una grande troietta, approfittando del fatto che mio zio dormiva sdraiato sul lettino a bordo piscina con i suoi immancabili occhiali neri, lei si era sfilata le mutandine, allargando le cosce davanti a lui e poi si era sditalinata alla grande godendo del fatto che lo stava facendo davanti al vecchio.
Il giorno dopo mi aveva sditalinato mentre mi ficcava due dita in culo, cosa che gli ho reso subito dopo il mio favoloso orgasmo.
Adesso ci divertivamo cosi, appena zio reclinava la testa cadendo nel sonno noi ci spogliavamo e iniziavamo a sditalinarci a vicenda, infilandoci le dita nella figa e nel culo. L’orgasmo che ci prendeva era magnifico anche per il fatto che lo facevamo davanti a mio zio che ignaro di tutto si agitava nel sonno.
Un giorno Carla mi ha fatto una sorpresa, dalla sacca ha tirato fuori un grosso cazzo finto a due teste, e dopo averlo insalivato bene lo ha infilato delicatamente nella mia figa facendomi venire quasi subito, l’altra estremità dopo abbondante lubrificazione l’ha infilato nella sua figa, sedendosi davanti a me. Entrambe infilate ci siamo mosse insieme fino a venire tra urletti e gemiti, poi io ho impugnato saldamente il cazzo e ho fatto piegare Carla a novanta gradi e delicatamente l’ho infilato nel suo culetto, l’altra estremità l’ho infilata nel mio spingendolo tutto dentro. Ci siamo mosse insieme spingendo indietro i culetti fino a quando le nostre natiche non si sono toccate. Ci siamo mosse lentamente inculandoci a vicenda mentre entrambe ci stavamo stuzzicando la clitoride, il mio orgasmo è stato sconvolgente, sono crollata a gambe aperte e culo dilatato e pieno seguita a ruota da Carla.
Lo zio ci ha sorprese cosi, “e brave le mie troiette” ha detto con voce tremante mentre con il cazzo fuori dai pantaloni si segava lentamente. “brutto vecchio porco” ha esclamato Carla, “così ti diverti a spiare le ragazzine eh”, “è dal primo giorno che vi osservo, non sapete come soffrivo a vedervi godere mentre io zitto ero costretto a farmi delle seghe appena andavate via, vi aspettavo con impazienza tutti i giorni, ma oggi quando vi ho visto godere con il culo, non ho resistito” ha continuato lo zio con il grosso cazzo tra le mani.
Mentre io non sapevo dove nascondermi dalla vergogna, Carla con fare sfrontato mi ha preso la mano conducendomi davanti a lui, poi si è inginocchiata davanti a mio zio, gli ha spostato la mano e gli ha preso il cazzo in mano. “cosa vorresti da noi “gli ha chiesto mentre lentamente lo segava, “prendilo in bocca ti prego” gli ha detto lo zio, vi darò tutto quello che volete”. Insieme gli abbiamo abbassato i pantaloni e liberato il cazzo, era veramente grosso almeno 22-23 centimetri con due coglioni enormi sottostanti racchiusi in una sacca enorme contornata da dei peli bianchi lunghissimi. Vincendo la mia naturale ritrosia ( d’altronde era sempre mio zio) ci siamo avvicinate a quel obelisco ancora non perfettamente duro e prima Carla e poi io abbiamo iniziato a leccarlo, era talmente grosso che nessuna delle due riusciva a prenderlo in bocca nonostante non fosse in piena erezione, Carla gli leccava i coglioni mentre io mi dedicavo alla punta poi ho visto Carla che scivolava sempre più in basso leccandoli il buco del culo, dopo averli insalivato bene il buco del culo lo ha sorpreso infilandoli un ditino nel culo, il cazzo dello zio si è ingrossato subito e allora insieme ci siamo dedicate a un pompino doppio, una da una parte e l’altra dall’altra lo leccavamo da tutte le parti non trascurando i coglioni. Poi Carla si è spostata porgendomi il culo da leccare, e così mentre sditalinavo il culo dello zio leccavo il culo di Carla, non sapevo cosa aveva in mente, ma conoscendola aveva in mente sicuramente qualche porcata, infatti dopo averla slinguazzata lungamente nel culo, Carla si è sollevata dal mio viso, ha preso il grosso cazzo di mio zio e lo ha indirizzato nel suo culetto, ha poggiato il glande sulla sua rosetta e si è seduta sopra. Lentamente senza che mio zio facesse nulla, si è letteralmente infilata quel grosso cazzo in culo. Non pensavo che un cazzo cosi grosso potesse entrare in un buco cosi piccolo, ma pian piano guidandolo con la manina che non riusciva a chiuderlo tutto da quanto era grosso si è impalata fino alle palle. Qualche smorfia di dolore si è vista sul suo viso mentre scendeva sul cazzo maestoso di mio zio, quando a sentito le palle sulle natiche la troietta a allargato le gambe dandomi la figa da leccare, mentre si muoveva lentamente sul cazzo e io le leccavo nella figa succhiando nel contempo la clitoride ha avuto un orgasmo che l’ha fatta letteralmente svenite sul cazzo di zio.
Quando si è sfilata, il culo gli è rimasto oscenamente aperto mentre io venivo sditalinandomi furiosamente, dal culo di Carla usciva l’abbondante sperma che lo zio venendole dentro le aveva iniettato nel retto.
Oggi tocca a me, voglio anche io il cazzo dello zio in culo.
Appena arrivate ci siamo spogliate come al solito solo che questa volta ci siamo messe nude, in ginocchio davanti a lui, Carla aveva un plug nel culo mentre io mi ero limitata a farmi dei clisteri e infilare e tenere tutta la notte una zucchina di discrete dimensioni, non volevo fare la figura barbina con mio zio.
Lui nel frattempo che ci leccavamo la figa a vicenda ha tirato fuori il suo grosso cazzo e lo segava per fargli raggiungere le dimensioni giuste per incularmi. Carla intanto mi leccava e lubrificava il buco del culo, infilandoci la lingua dentro e allargandolo con i pollici.
Poi mi ha fatto un cenno e mentre lei teneva in cazzo dello zio bello dritto io lentamente aprendo il mio buco del culo, spingendo come per cagare mi sedevo su quel cazzo inculandomi.
Lo sentito entrare, era veramente grosso e mi stava mettendo in difficoltà, ma volevo vincere io pertanto stringendo i denti e allargando il culo mi sono fermata quando mi sembrava tutto dentro.
Mi sbagliavo, ne era entrato solo la metà, pertanto lo zio mi ha preso per i fianchi e mi ha tirato verso il basso penetrandomi con tutto il cazzo.
È rimasto fermo per qualche istante per permettere al mio culo di abituarsi e poi ha iniziato a muoversi con maggiore velocità.
Poi mentre Carla mi leccava la figa attenuando il dolore che avevo in culo, mio zio continuava a martellare il mio culo allargandolo a colpi di cazzo.
Dopo circa quindici minuti di martellamento mentre io ero venuta almeno tre volte stringendo il culo e aumentando il piacere dello zio, mi ha baciato in bocca e mi ha sussurrato, “ti voglio veramente bene, sono felice che tu abbia voluto farti inculare da me, vedrai ci divertiremmo” e cosi dicendo con una specie di rantolo mi è venuto dentro il retto con degli schizzi bollenti di sborra.
Quando mi sono sollevata da quel cazzo gigantesco la mia amica Carla subito mi ha messo in ginocchio e ha leccato il cubo del culo che rimaneva spalancato, mentre succhiava la sborra che usciva mi ha detto “ cazzo Elisa ha il culo talmente aperto che ti potrei infilare la mano e neanche te ne accorgeresti”, “ non dire cazzate “ le ho detto, e lei di rimando “ cosa pensi abbia in culo adesso, tocca” e cosi dicendo mi ha preso la mano e l’ha portata dietro per farmi sentire, cazzo davvero avevo tutta la sua mano dentro il mio culo e non mi ero accorta, il cazzo di mio zio mi aveva spalancato il culo che sembrava una caverna.
Mentre Carla diceva” che bello ho sempre sognato di romperti il culo ma adesso lo posso fare quando voglio tanto sei già aperta, si vede che hai il culo recettivo, meglio del mio che di cazzi inculo ne ha presi veramente tanti.
Da quel giorno e per tutta l’estate siamo andate a tenere compagnia allo zio, con grande felicità di mia madre che era in pena per il povero vecchio.