Caldo d'estate

Caldo d’estate

Agosto, un’afa tremenda attanagliava la città, moglie e bambini al mare, beati loro, io intrappolato dal lavoro, oggi è sabato, sarei potuto andare al mare a raggiungere la famiglia, ma tre ore di macchina e il traffico intenso mi avevano fatto desistere.
La nostra palazzina era avvolta nel silenzio, gli abitanti del secondo piano erano da un mese fuori, rimaneva solo l’inquilino del piano terra, un signore di circa 67 anni, grosso alto almeno 185, ex ragioniere ormai in pensione, nel silenzio afoso del pomeriggio si sentiva la televisione accesa anche se non si distinguevano le voci.
Passavo del divano alla poltrona cercando un poco di fresco che non c’era, ero nervoso, io di solito preferisco l’inverno, in estate non sai mai come vestirti, in casa ero con un paio di pantaloncini corti, tipo basket, aperti ai lati, non avevo le mutande, facevano troppo caldo. Scendo per vedere se c’è posta, nella mia cassetta trovo anche della posta del mio vicino, il ragioniere, sembra importante, cosi decido di portargliela.
L’appartamento è senza campanello, quindi busso sulla porta con le nocche, non mi sente per via del televisore, ribusso più forte, questa volta sento che si avvicina alla porta, apre senza chiedere chi è, tanto potevo essere solo io.
“ciao” mi dice, “entra che c’è caldo”, “ciao” gli rispondo, “ti ho portato la posta che come al solito hanno infilato nella mia cassetta”, “non dovevi disturbarti” mi dice mentre si sposta per farmi entrare. Anche lui deve avere molto caldo, è in mutande, quelle bianche con l’apertura davanti, “ti va una birra? stavo per aprirne una” di dice.
“volentieri” rispondo mentre lo guardo, si china per prendere le birre dal frigo, le mutande sudate sono quasi trasparenti, si vede il solco del culo e si vede chiaramente l’ombra del cazzo che deve essere veramente grosso. Mi porge la birra e apre la sua, quando apro la mia mi bagno tutto, provocando la sua ilarità, si siede sul divano sorseggiando la birra mente io mi siedo accanto a lui.
Mi chiede di mia moglie, e mi accorgo che mi guarda il cazzo che s’intravede dai pantaloncini bagnati. Non so perché ma il mio cazzo inizia a ingrossare, e cosi mentre sollevo la testa per bere la birra dal barattolo, sento la sua mano che mi sfiora il cazzo.
“visto che siamo soli che ne dici se ci divertiamo un po’?” mi chiede, stringendomi il cazzo ormai grosso.
Annuisco mentre mi allungo sul divano, lentamente fa uscire il mio cazzo dai pantaloncini e lo prende in bocca, inizia a spompinarmi lentamente mentre io cerco il suo cazzo, lo raggiungo, è veramente grosso e ancora non è duro, mi piego sul divano e lo prendo in bocca, sa di pulito, é molle ma mi riempie la bocca, lo sento crescere, è bello grosso, con le dita gli cerco il buco del culo, apre di più le gambe per permettermi di entrarci dentro con un dito. Gli mollo il cazzo e inizio a leccarli le grosse palle, poi riesco a lambire il buco del culo con la lingua, vedo che gradisce, abbandona il mio cazzo, si alza si sfila le mutande, imitato da me che mi tolgo i pantaloncini e poi si sporge porgendomi il culo da leccare, si dilata le natiche mentre lo penetro con la lingua, iniziamo cosi a leccarci libidinosamente il buco del culo, lo penetro con due dita alternando le leccate alla penetrazione con le dita, è bello aperto, anche lui mi imita, e mi lavora il buco del culo con la lingua e le dita, ormai sono dentro di lui con quattro dita, il mio cazzo è sempre più duro mentre il suo rimane barzotto, grosso ma barzotto, si solleva da me e reggendosi le palle e il cazzo si siede lentamente sul mio cazzo infilandoselo lentamente in culo.
Inizia a cavalcarmi segandosi lentamente, fa roteare il culo sul mio cazzo ormai è tutto dentro, il suo cazzo inizia ad aumentare di volume, si sega e mi chiava con il culo, sudiamo come bestie, poi si china su di me e mi infila la lingua in bocca, non mi aspettavo una cosa cosi, la sua grossa lingua che fino a qualche istante prima era nel mio culo adesso e tutta nella mia bocca, mi sento un porco.
Si solleva dal cazzo e lo prende in bocca tutto dentro fino alle palle, per fortuna è uscito dal suo culo pulito, poi mi bacia nuovamente, scivolo dal divano e gli lecco il buco del culo, poi da dietro gli prendo il cazzo in bocca, adesso è più consistente.
Mi faccio scopare in bocca, riesco a prenderlo fino in fondo, sento che mi entra in gola, mi solleva le gambe metendosele sulle spalle e poggia il grosso cazzo sul mio sfintere, preme lentamente e mi penetra, lo sento tutto dentro, mi allarga, poi inizia lentamente a scoparmi, sempre più veloce, il mio sfintere ormai è dilatato al massimo lo facilito aprendomi le natiche, sento che diventa più grosso dentro di me, poi lo toglie e lo porge davanti alla bocca, avido lo succhio ingoiando la sborra, quando il cazzo si smoscia prende il mio in bocca e mi spompina facendomi venire.
Finiamo le birre e quando mi alzo per andare a casa mi infila la lingua in bocca, “ci vediamo domani”.