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Lui & Lei

il Paradiso al primo piano


di crowley71
10.09.2016    |    1.493    |    0 9.3
"Si, il Paradiso non è certo che esista… e non è certo il caso di scomodare Verità o concetti così alti in un semplice raccontino di poche righe che vuole..."
… è una strana sensazione: trovarmi qui, sotto casa sua.. allontanandomi e pensando che “…il Paradiso fosse solo lì al primo piano…” come cantava il grande Fabrizio De André.
Si, il Paradiso non è certo che esista… e non è certo il caso di scomodare Verità o concetti così alti in un semplice raccontino di poche righe che vuole trattare tutt’altro argomento…
Ero appena sceso da casa sua, la casa di quella dolce ragazza cinese, M.H., (le iniziali non corrispondono al suo vero nome) che da qualche tempo conoscevo e con cui avevo una particolare amicizia… che non escludeva qualche incontro “hot”… Quel giorno però era stato particolare…
Ero al lavoro e ricevo una sua telefonata, con quell’accento orientale che mi piace molto, benché parli pochissimo l’italiano…

Ma partiamo con ordine… quel delizioso pomeriggio era iniziato come altri… ad un tratto il telefono… l’amica cinese…

«Tu Lavolo? »… «Io sola… casa… aspetto… dopo? »
In effetti ero ad una riunione di lavoro… e le dissi che appena finito sarei passato da lei…

Finita la riunione la chiamo… e pochi minuti dopo sono da lei.
Usciamo per un caffè e, in auto, le tengo la mano e non sono pochi gli sguardi… In quel bar non c’era molta gente e per la maggior parte del tempo tengo la sua mano nella mia…. Le accarezzo la mano…

Qualche bacio… carezze… e il tempo passa…
«Polti a casa? Sali...»...
La accompagno a casa e salgo quella rampa… ormai conoscevo bene quell’ingresso… quelle scale… quella porta… Entrati in casa ci accomodiamo sul suo divano… parliamo un po’, poco in italiano… un pochino in inglese e un poco attraverso l’applicazione del telefono che traduce “italiano –cinese” “cinese – italiano”… ma più che le parole sono gli sguardi e i gesti a comunicare…

Un abbraccio… qualche carezza… baci… e la sua camicetta vola via… le mie mani dietro la sua nuca ad accarezzare quei morbidi capelli di seta… un profumo delizioso…. Le sue labbra morbide…
L’emozione in quel momento era indescrivibile, il tempo e lo spazio sembravano fermi… le labbra morbide… un “semplice bacio”… ma emozionante, caldo, intenso…

Le mani vanno dietro la sua schiena… il reggiseno è slacciato e cade a terra a fianco del divano… Lei si alza e si sfila la gonna… ci dirigiamo insieme, mano nella mano, nell’altra camera…
Ci spogliamo e lei si distende sul letto… con un gesto eccitantissimo ma allo stesso tempo tenerissimo si porta una mano verso la sua meravigliosa “farfallina”… accarezzandosi con un dito… «Tu lecca? ..Mi piace tanto…»

Un invito così non si disdegna sicuramente… e inizio a leccare quel tenero fiore delicato e profumato… La lingua danzava sul clitoride… intorno al clitoride… poi sulle tenere e delicate labbra…
Un dito… poi due… dentro quel Paradiso caldo, umido e profumato…
Mentre la leccavo si masturbava… anch’io la masturbavo e le nostre dita entravano ed uscivano alternate.. incontrandosi e sfiorandosi in quella meraviglia…
Ogni tanto, la leccatina era alternata al bacio su quelle dita umide di delizioso nettare…

Il suo orgasmo mi regala un delizioso e dissetante nettare, del quale non vorrei perderne una sola goccia…
Continuo a leccarla… leccarla…. leccarla… intanto la masturbavo e un dito la stuzzicava anche nell'altro buchino... più stretto ma ugualmente caldo e invitante... Le sue dita tenevano ancora un po’ aperta quella meraviglia…
Stavo ora leccando e baciando il suo ombelico… il seno.. i capezzoli teneri e delicati, di un rosa intenso..

Poi la bocca sulla bocca… altri baci… lunghi… o forse brevi, chi lo può dire… il tempo era annullato… sospeso…

Abbracci… baci… poi… «Voglio fale amole»…
Già una simile espressione appare invitante e dolce… ma quell’accento rendeva quel momento ancora più magico…

Un abbraccio… un rapporto lungo, dolce…
Poi… «aspetta… anche io bocca…»
La sua bocca passa ad avvolgere il pene che non tarda… dopo qualche sua “carezza linguale” ad esplodere… Qualche dolce “su e giù” della sua mano poi… non resisto… devo leccarla ancora… la farfallina… i piedi… l’ombelico… non tralascio nulla di lei… voglio darle quanto più piacere possibile…

Torno a leccarla masturbandola… inarca la schiena, mi prende la mano… socchiude gli occhi… la bocca socchiusa in un sospiro…
Ancora qualche bacio e poi un dolce e lungo abbraccio… un saluto..

Scendo le scale… esco e chiudo la porta alle mie spalle…
…… è una strana sensazione: trovarmi qui, sotto casa sua.. allontanandomi e pensando che “…il Paradiso sia solo lì al primo piano…”



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