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Gay & Bisex

Annuncio Last Minute


di santoBEVITORE
17.11.2011    |    15.057    |    14 9.4
"Parto dallo scroto e lentamente cesello i suoi coglioni con la mia lingua sempre più umida, lambisco gli angoli più interni della coscia, di nuovo scopro il..."
"ho tanta voglia di pulire con la lingua un uccello evidentemente non lavato. stasera sono disponibile nel tratto empoli / lastra a signa"
questo è il testo dell'annuncio Last Minute che ho inserito ieri pomeriggio.
non so spiegare questa fantasia… so che da qualche tempo l'idea di leccare un cazzo così mi si è piantata in testa e mi divora dall'interno come un tarlo.
verso sera ho trovato un messaggio in risposta:
"ciao sono Marco, 46 anni, ho quello che cerchi, troviamoci nel parcheggio Ipercoop di lastra a signa alle 22. io punto bianca"

alle 22 ero nel parcheggio e aspettavo, poi l'ho visto avvicinare.
"ciao" dice "mi segui?"
evidentemente Marco va dritto al sodo… perfetto, non c'è bisogno di chiacchiere inutili.
raggiungiamo il suo ufficio e ci accomodiamo su un piccolo divano in pelle.
"devo avvertiti… quando sono eccitato la cappella mi gocciola tantissimo… è tutto il giorno che gronda"
che posso dire? la curiosità è salita alle stelle e mi sono inginocchiato sulla moquette, in mezzo alle sue gambe.
gli ho abbassato i pantaloni e subito ho notato una grossa macchia umida e lattiginosa in mezzo ai boxer.
Marco mi ha guardato un po' imbarazzato, ha socchiuso gli occhi in modo malizioso e ha sussurrato "mia moglie si rifiuta di pupparlo… dice che è sempre sporco e puzza"
ho avvicinato il volto alla macchia e ho inspirato profondamente.
mi ha sorriso e ha aggiunto "io lavo tutti i giorni, davvero… ma appena mi eccito comincio a grondare, quando sono a lavoro devo sempre metterci un fazzolettino… spero per te non sia un problema"
ha capito perfettamente che non è un problema, anzi, dice tutto questo perché vuole eccitarmi… come se ce ne fosse bisogno.
non dico nulla, gli abbasso le mutande e gli prendo l'uccello in mano.
è duro, perfettamente dritto, e sembra un vulcano.
la cappella, coperta a metà dal prepuzio, è completamente sommersa dal liquido preseminale che lentamente continua a sgorgare, facendo scivolare qualche goccia sulle mie dita.
l'odore di maschio è fortissimo… selvaggio ma non selvatico.
sgrano gli occhi e istintivamente socchiudo le labbra.
"… ti piace?" mi domanda.
annuisco senza dire nulla.
lo scappello.
il suo latte si allarga sulla punta dell'uccello e scorre in basso, scivolando nell'insenatura della cappella e percorrendo l'asta di carne.
è incredibile… sembra una sborrata da quanta ce n'è… e ancora escono gocce… lentamente.
piego la testa e tiro fuori la lingua. non mi sembra vero.
inizio a leccarlo piano piano, prima il glande, sopra sotto e intorno, poi scendo sul manico.
il suo sapore dolce e virile è inebriante, tiepido e gelatinoso, maschio e animale.
sotto alla cappella noto delle piccolissime scaglie bianche di smegma. le annuso. guardo Marco negli occhi. le lecco via e ne assaporo l'aroma aspro.
Marco geme "che maiale che sei… mmm"
il cazzo è completamente pulito e risplende lucido della mia saliva… ma osservando con attenzione vedo che in punta esce ancora qualche goccia.
posiziono le labbra e gli infilo la lingua nell'uretra, lecco via l'ultima spremitura, poi abbasso la testa e mi ficco tutto il cazzo in bocca.
"si vede che ti piace il cazzo"
non lo sento quasi da quanto sono concentrato sul suo odore… sul suo sapore.
tengo il suo uccello piantato in fondo alla gola, immobile, resisto alla tentazione di accarezzarlo con la lingua, a momenti percepisco le gocce che continuano incessanti ad uscirgli dalla cappella… Marco è come un rubinetto con una guarnizione rotta… non smette di versare.
mi alzo e mi abbasso tenendo le labbra serrate sulla sua verga, faccio oscillare la lingua, aspiro e risucchio il suo godimento mischiato alla mia saliva.
sono totalmente inebriato dagli effluvi e dalle secrezioni di questo maschio che vibra sul mio palato.
non voglio che schizzi troppo in fretta…
lo estraggo dalla bocca e l'osservo, tutto pulito, sempre più duro e lucido.
allungo le mani e gli sbottono la camicia, il petto è liscio e definito, ha due capezzoli enormi, rosati, eretti… adoro il torace maschile, mi allungo e inizio a leccarli e succhiarli, li stimolo e li titillo con la lingua e i denti mentre con le mani gli accarezzo le spalle, il collo, i fianchi.
Marco palpita, ansima, sbuffa… "leccami le palle"
obbedire, obbedire… quando sono davanti al cazzo di un bel maschio conosco un solo verbo: obbedire.
chiudo gli occhi e scendo con la lingua sul suo ventre, la infilo nell'ombelico, sfioro appena la radice della fava e scendo ai testicoli.
grossi e pelosi.
parto dallo scroto e lentamente cesello i suoi coglioni con la mia lingua sempre più umida, lambisco gli angoli più interni della coscia, di nuovo scopro il suo odore forte e maschio, di nuovo vengo travolto da quella miscela unica.
è assolutamente fantastico.
"si…sìììì"
lo sento godere per il mio trattamento, sento le sue palle che vibrano, lo vedo trattenere a stento le convulsioni, percepisco nettamente la sensibilità dei suoi coglioni e li succhio voluttuosamente, golosamente, adagio.
"oddio!"
marco si scuote in uno spasimo… nella sua voce godimento e stupore.
raddrizzo la schiena e lo osservo:
incredibilmente il suo uccello ha ripreso a grondare.
di nuovo vedo la cappella coperta da una glassa lucida e cremosa, come un bignè che si crepa e riversa fuori la sua crema.
non riesco a trattenere le parole:"è incredibile…"
-"è sempre così" mi dice "più mi eccito più ne faccio… sei bravissimo… sapessi da quanto tempo mi sognavo una pompa così"
gli stringo la base del pene con le dita… lo sego piano… vedo nuove gocce affiorare dall'uretra e allungarsi verso il basso. le raccolgo con le dita e me le porto alle labbra.
succhio le mie falangi.
"non ce la faccio più… fammi sborrare"
Marco è pieno di sborra calda ed è pronto ad esplodere.
apro la bocca e inizio a sbocchinarlo per pulire la cappella, poi lo faccio scorrere fra le labbra avanti e indietro, prima piano, poi più veloce, sempre più veloce… più veloce!
"vai… vaiii… vaiiiiiiiiiiiiiii non ti fermareeeeee"
il maschio grida senza ritegno e muove il bacino, io lecco e succhio famelicamente, esaltato dalla quantità di gelatina che gli avvolge il cazzo… e dalla promessa del suo orgasmo.
finalmente esplode.
"sborrooooooooooooooooo!"
dopo tante gocce centellinate sento una fontana ribollirmi in bocca, uno, due… tre fiotti potenti mi finiscono dritti in gola, poi altri ancora mi riempiono il cavo orale.
"non ti fermare…"
Marco mugola e continua a sollevare i fianchi scopandomi la bocca ed io seguito a pompare e ad ingoiare tutta la sua sborra… e mi sento infinitamente troia e infinitamente bene.

stamattina ho acceso il telefono e ho trovato un SMS di Marco: "dopo il tuo capolavoro mi sono accorto di grondare molto di meno anche se mi eccito, che dici me la fai una pulizia settimanale?"
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