Racconti Erotici > Gay & Bisex > LA SEGA IN CANTINA - 5
Gay & Bisex

LA SEGA IN CANTINA - 5


di jeepster
02.07.2022    |    13.731    |    14 9.8
"Il video è senza audio ma dall’espressione contrariata dell’uomo si capisce che dev’essere il loro capo ufficio, che infatti inizia a rimproverarli; allora i..."
La mattina dopo io e mio fratello Stefano finimmo di svuotare la cantina. Durante una pausa decisi di parlargli delle angosce di papà e della sua volontà di farla finita con certe “perverse” pratiche sessuali tra famigliari; gli dissi che il giorno prima mi aveva duramente rimproverato perché aveva individuato una goccia di sperma rimasta sulla poltrona e così aveva capito perché non fossimo riusciti a completare il lavoro che ci aveva affidato: avevamo perso tempo a farci le seghe e aveva anche trovato le due riviste porno di cui c’eravamo serviti. Precisai che gli avevo lasciato credere che fosse andata così, senza dirgli cos’era accaduto davvero; ovviamente evitai di dirgli quello che poi era successo tra me e papà. Poi mi aveva anche raccontato degli incontri tra loro due e che era arrivato il momento di smetterla.
Stefano non sembrò molto impressionato da quanto gli avevo riferito, o comunque non lo diede a vedere; si limitò a dire: «Ah, così ha detto? Per me non c’è problema».
Senza dire altro riprendemmo col nostro lavoro e non si è più toccato questo argomento.
Non ricordo di esser sceso più in quella cantina e con Stefano ci siamo visti sempre più di rado, per lo più in occasioni di natura famigliare. Dopo qualche anno ho lasciato quella casa perché mi sono sposato con Elena, che ho conosciuto quando frequentavo l’ultimo anno di università. Sono tornato a viverci con lei dopo che entrambi i nostri genitori ci hanno lasciati.
Adesso la cantina è diventata una confortevole sala hobby, con tanto di “home theatre”. una parte di essa è diventata il mio ufficio, con scrivania, computer, biblioteca e tutto il necessario: è l’ideale quando voglio stare tranquillo a scrivere i mie articoli per il giornale o i miei libri. Ho anche ricavato un bagno, non tanto grande, ma ho voluto che ci fosse una vasca, visto che quella che si trovava nel bagno al piano di sopra l’abbiamo trasformata in un più comodo vano doccia. Mi piace restare immerso nell’acqua quando ho bisogno di rilassarmi o di meditare e raccogliere i miei pensieri per scrivere.
Da qualche giorno fa troppo caldo per essere fine giugno, così stanotte ho dormito poco e male, visto che mia moglie è fortemente contraria all’installazione di un condizionatore. Sono venuto quaggiù a cercare un po’ di refrigerio nell’acqua della vasca. Naturalmente dopo un po’ mi sono addormentato.
Mi hanno risvegliato le voci che sento provenire dalla sala. Mi alzo e m’infilo l’accappatoio; mi avvicino alla porta del bagno e senza aprirla resto in ascolto per cercare di capire di chi sono queste voci.
La prima frase che riesco a sentire distintamente è: «…ma certo che possiamo stare tranquilli: mamma è al lavoro e non torna prima delle due e mio padre, come al solito, tornerà all’ora di cena». È mio figlio Davide di 15 anni che parla e con lui deve esserci Luca, suo cugino di un anno più grande. Luca è il terzo figlio di mio fratello Stefano, nato diversi anni dopo Riccardo, il secondo, e fortemente voluto da sua moglie Daniela, nella speranza che arrivasse una bambina ma così non è stato. Frequentano lo stesso liceo e ultimamente vengono spesso qua per vedere qualche film in DVD sullo schermo grande o per giocare con la playstation.
La frase di Davide m’insospettisce: cos’è che stanno per fare che non prevede la presenza dei suoi genitori?
Resto in ascolto e dopo un po’ è ancora mio figlio che parla: «Cosa hai trovato questa volta?»
«Questo era nascosto bene, stava in un’altra scatola; sulla copertina ci sono due uomini e una donna – risponde Luca, poi aggiunge – quella volta che cercavo nell’armadio dei miei una penna d’oro con cui volevo fare colpo su Sara, la mia compagna di classe, la penna non l’ho trovata ma ho trovato questi dvd di papà che sono decisamente più interessanti… ah ah ah ah»
«Dammi qua, lo inserisco… e speriamo che sia arrapante come quello dell’altra volta»
Cacchio! Ora ho capito: questi due stanno per vedersi un video porno sul maxi schermo. Impensabile!
A questo punto facendo attenzione a non produrre alcun rumore decido di aprire la porta del bagno quel poco che mi possa permettere di vedere cosa succede senza che i due se ne accorgano. Sono fortunato perché essa si trova proprio di fianco al divano su cui sono seduti, e anche se la sala è in penombra, sono illuminati in pieno dalla luce dello schermo su cui scorrono le immagini di un’avvenente donna e un giovane uomo seduti alle scrivanie in un ufficio. Dopo alcuni ammiccamenti lui si dirige verso di lei già visibilmente eccitato, allora lei prima gli accarezza il pacco, poi gli tira giù la lampo dei pantaloni e tira fuori il cazzo; dopo averglielo accarezzato un po’, si alza dalla sedia per inginocchiarsi davanti a lui e comincia a succhiarglielo.
Luca fa una risatina rivolto verso Davide che si sta accarezzando lentamente all’altezza del pube; indossano entrambi una maglietta e dei larghi pantaloncini sportivi; poi Luca tira giù i suoi per liberare il suo pisello già in tiro e inizia a manipolarselo. “È ben dotato il ragazzo!” penso, e intanto provo una sensazione d’imbarazzo, forse perché tutta la scena sta eccitando anche me.
Intanto sullo schermo i due “impiegati” sono già nudi entrambi ma prima che lui possa cominciare a scoparsi lei, un uomo maturo fa irruzione nella stanza. Il video è senza audio ma dall’espressione contrariata dell’uomo si capisce che dev’essere il loro capo ufficio, che infatti inizia a rimproverarli; allora i due per calmarlo gli si avvicinano e con baci e carezze lo invitano ad unirsi alla “festa”. Iniziano a spogliarlo e lui sembra accettare l’invito di buon grado ma mentre la donna lo bacia è l’uomo ad inginocchiarsi per cominciare a succhiargli il cazzo ancora barzotto.
«Ma che schifo! – sbotta Davide – è lui che glielo ha preso in bocca. Pensavo che lo facessero solo le donne»
«Beh, se lo fa, vuol dire che è piacevole anche per gli uomini – fa Luca – anzi, sai che c’è? Mi è proprio venuta la voglia di provarlo» e con una mossa fulminea si alza e va a inginocchiarsi davanti a Davide.
«Ma cosa ti salta in mente? Sei matto? Non ci penso nemmeno» dice Davide che ha capito le intenzioni del cugino.
«Dai, non fare il difficile, voglio provare… se la cosa non ti piace smetto subito» lo incalza Luca, e intanto gli sta già tirando giù i pantaloncini.
«Piantala! Non m’interessa, non insistere» fa Davide, mentre Luca comincia a tirargli giù anche gli slip scoprendogli il pisello non ancora in piena erezione, senza che Davide opponga resistenza.
“Luca è tutto suo padre” penso.
«Su, fammi provare, scommetto che ti piacerà» e senza indugiare oltre avvicina la bocca al cazzo di Davide e comincia a leccarglielo, come ha visto fare nel video. Questi ha un sussulto ma lo lascia fare e quando il cugino se lo ficca in gola emette un gemito di piacere. Poi via via i gemiti sono intervallati da qualche “Sì, sì, mi piace”, a dimostrazione che apprezza decisamente quello che gli sta facendo Luca, il quale a un certo punto si stacca e fa: «Vedo che la cosa è di tuo gradimento! Però se vuoi che continui mi devi promettere che poi mi restituirai il favore… allora? Sei d’accordo?... e quando stai per venire avvertimi, che così mi stacco»
«Sì, va bene – risponde Davide – ma ora continua, ti prego, è bellissimo» e intanto il suo cazzo svetta completamente eretto davanti alla bocca di Luca che subito lo accoglie in tutta la sua lunghezza. Ancora non è particolarmente lungo il pisello di mio figlio ma comunque mi sembra che prometta bene.
Dopo neanche mezzo minuto che la testa di Luca va avanti e indietro per farsi scorrere in bocca il cazzo di Davide, sento questi che fa: «Oddio Lu’, sto venendo, godo, godo… AAAAhh» ma al contrario di quanto detto prima, questi non si è staccato e si è fatto sborrare in bocca, e quando la riapre per liberare il cazzo di Davide capisco che ha pure ingoiato tutto.
«Lu’, io t’ho avvertito, non hai sentito?» gli chiede Davide.
«Sì, ma visto che c’ero ho voluto anche assaggiare il sapore della tua sborra… niente male, direi… ah ah ah ah» risponde Luca, poi si sfila la maglietta, i suoi pantaloncini e gli slip e tutto nudo si siede di nuovo sul divano dicendo: «Ora tocca te… vediamo come te la cavi, eh eh eh»
Senza farsi pregare, Davide si alza e va ad inginocchiarsi davanti al cugino che aspetta a gambe larghe mentre si tocca il pisello. Incomincia rifacendo le stesse cose che Luca aveva fatto a lui ma a un certo punto s’interrompe per dire: «Lu’, anche tu avvertimi quando stai per venire, io non ho nessuna intenzione di assaggiare la tua sborra».
Luca annuisce e allora Davide riprende a succhiare il cazzo del cugino.
Nel vedere questa scena vengo investito da una indescrivibile tempesta emotiva, mi sembra di sentire le budella che mi si contorcono dentro e soprattutto trovo il tutto tremendamente eccitante. Penso che vorrei essere al posto di Luca e quasi inconsapevolmente comincio a segarmi.
Dopo un po’ sento Luca che dice: «Si Da’, così, è fantastico… ecco, vengo… godo, godooo…»
Vedo Davide che si stacca e il cazzo di Luca che emette schizzi a volontà mentre sussulta e geme.
In quel momento anch’io arrivo all’orgasmo e a fatica riesco a trattenere qualsiasi suono che potrebbe rivelare la mia presenza; raccolgo lo sperma nell’altra mano, me la pulisco con un po’ di carta igienica e a quel punto, immaginando che presto i due vorranno usare il bagno, mi tolgo l’accappatoio e mi reimmergo nella vasca: farò finta di svegliarmi appena loro entrano.
Infatti dopo un po’ li sento entrare e appena Davide accende la luce, esclama: “Papà!... ma ce ci fai tu qui?»
Fingo di svegliarmi di soprassalto e dopo averli osservati per qualche secondo, sforzandomi di sembrare assai sorpreso rispondo: «Eh?... Davide, Luca… sì, stamattina sono venuto a farmi un bagno nell’acqua fresca… e mi sono addormentato… ma voi piuttosto, che ci fate qua, tutt’e due completamente nudi?»
«Beh… sì… ecco – fa Davide visibilmente imbarazzato – abbiamo giocato con la palystation… e adesso, con questo caldo, avevamo pensato di farci una doccia per rinfrescarci un po’, come si fa dopo una partita di calcio».
“Come risposta non fa una piega, Davide ce l’ha sempre pronte” penso.
«Bene! Allora vi lascio subito il campo libero» dico alzandomi in piedi per togliere il tappo della vasca e uscirne. Incurante della mia totale nudità, davanti agli sguardi ancora sbalorditi dei due ragazzi, indugio un po’ nell’asciugarmi, prima d’infilarmi l’accappatoio, quasi a voler mostrare loro com’è nella realtà il corpo di un adulto, nel caso finora l’abbiano visto solo nei video. Mi piace anche pensare che possano trovarmi un po’ sexy. Poi, senza che nessuno dica niente, esco dal bagno e vado a rivestirmi in sala, dove avevo lasciato il mio pigiama quando sono sceso stamattina.
Me ne torno al piano di sopra ripensando all’ennesima sega che mi sono appena fatto in questa cantina e alla sua “tradizione”, che sembra destinata a perpetuarsi con le nuove generazioni.
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.8
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per LA SEGA IN CANTINA - 5:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni