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L'addio al nubilato di margherita


di Aramis27
08.02.2010    |    50.789    |    2 8.9
"Decisi di agire mi girai verso sinistra e presi in bocca il primo cazzo che mi era capitato a tiro con le mani ne cercavo altri e li tiravo come un ossesso..."
Margherita è la mia migliore amica, una vita passata insieme, ogni momento condiviso dalle medie in poi; pensavo di conoscerla ma la notte prima delle sue nozze all'addio al nubilato ho capito che era una gran troia e l'ho scoperto anche di me.
Mi chiamo simona 38 anni non tanto alta tette da sballo che ancora fanno girare gli uomini per strada e un bel culo; convivo felicemente con un uomo che non sa nulla di quello che successe la notte prima delle nozze di Margherita.
Da qualche settimana Margherita si raccomandava di lasciarmi libera da impegni per il vanerdì, io non è che morivo dalla voglia di andare al suo addio al nubilato, del resto gli altri a cui ero andata si erano conclusi con due balli sopra il tavolo qualche regalo osè alla futura sposa e le soite raccomandazioni più sbornia e mal di testa per tutto il giorno della cerimonia; tuttavia a quello di Margherita non potevo mancare.
Appuntamento alle nove a casa di Margherita siamo io lei una sua amica di Milano Barbara.Mi ero vestita con un top nero sopra una giacchetta sotto una minigonna visto che ancora me lo posso permettere.
Barbara e Margherita erano abbastanza seducenti vestitino nero e autoreggenti per Margherita supermini e camicetta per Barbara: e questa fu gia una sorpresa.Dovete sapere che Margherita è la classica ragazza tutta chiesa e casa e trovarla vestita così mi sorprese alquanto pensai che Barbara fosse il classico diavolo accanto all'acqua santa e queel'abbigliamento fosse opera sua. ci dirigemmo verso il ristorante dove mangiammo ma sopratutto bevemmo molto si erano fatte le undici e mezzo quando Barbara disse a bruciapelo " dove andiamo a far scopare Margherita?" Ci fu un attimo di silenzio poi io feci una risata e dissi "Al Baluba".
Il Baluba era un locale che non sapevo neanche che tipo di spettacoli facesse, ma era vicino casa e dava l'idea di un posto malfamato. Ci alzammo barcllammo tutte e tre e ci muovemmo alla ricerca del locale.
non aveva ne poster ne insegne solo una luce sopra la porta e una scritta che invitava a suonare Margherita ci disse che voleva tornare a casa ma barbara era gia attacata al campanello. Ci aprì un tipo elegante e affascinante in giacca e cravatta ci invitò ad entrare ma alla domanda su che cosa si facesse li ci disse "quello che cercate" e sparì dietro una pesante tenda di raso rossa. Entrammo nel locale c'erano molti uomini circa una quarantina e alcune donne che sembravano entreneuse.Barbara si avvicinò al barrista e gli spiegò che voelvamo fare l'addio al nubilato, ci accomodammo in sala dove c'era una ragazza che stava facendo uno spogliarello. Ci notò subito e dopo poco fu da noi; si buttò prima sopra di me, mi cavalcò, sentivo le sue tette addosso poi i sui capezzoli appoggiati sulle mie labbra. ero eccitata anche se non avevo mai pensato ad un rapporto con una donna. Nello strusciarsi mi aveva abbassato il top e neanche me ne ero accorta così prima di andarsene mi diede una leccata ai capezzoli; un brivido mi percorse tutto il corpo. Giocò anche con le altre due e notai che barbara sembrava a suo agio anzi con lei scambiò un appassionato bacio saffico. Barbara poi si allontanò e la vidi parlare con un tipo dopo poco tornò e ci fece una proposta schock "Lo vedete quel tipo lì è il capitano della locale squadra di rugby, la squadra è tutta qua che festeggia la vittoria; ci hanno invitato a casa di uno di loro per finire la serata. sono quindici che ne dite?". Margherita rantolava qualcosa di incompresibile era completamente ubriaca e io non so perchè dissi "E quando ricapita un'occasione del genere". Non ci potevo credere avevo dato quella risposta da troia sapendo che una volta a casa avrebbero preteso che li svuotassimo tutti.
Montammo nel pulmino della squadra mentre uno di loro ci segui con la nostra macchina, barbara andò con lui mentre margherita fu adagiata nel portabagagli io fui fatta sedere in mezzo.Sentivo il loro caldo alito sul collo e avevo una gran voglia di cazzo e speravo che qualcuno di loro prendesse l'inziativa. Non dovette aspettare molto quello di destra mi chiese se volevo togliere la giacca dissi subito di si mi sporsi in avanti e tutta la tetta si accumulò in pochi cm di stoffa e l'aureola del capezzolo fuoriuscì.Con un movimento tanto rapido quanto sfacciato il mio compagno di sedile di sinistra mi tirò giù il top feci per dire "Ehi" che avevo due di loro che mi succhiavano i capezzoli mandai la testa all'indietro e ricevetti una lingua in bocca da quello di dietro.
Nel frattempo quelli davanti si erano girati e mi avevano alzato la gonna mentre lo strappo di un tessuto mi convinse che le mie mutandine erano andate.Decisi di agire mi girai verso sinistra e presi in bocca il primo cazzo che mi era capitato a tiro con le mani ne cercavo altri e li tiravo come un ossesso.Il pumino si fermò mentre io ero intenta in un pompino e avevo dita in culo e fica. mi sollevarono di peso e una sberla mi fu data dall'aria frizzantina; ero nuda, completamente nuda e infoiata come mai, ma quei corpi perfetti e muscolosi dovevano essere miei. Entrai nella casa una bella villa e vidi un grosso puff al centro del salone il tempo di riassestarmi i capelli emi trovai il primo cazzo in bocca; appena preso un secondo mi si appoggiò alla guancia li alternai nella mia bocca. Intanto gli altri si erano spogliati e ci aveva raggiunto anche l'autista della macchina che raccontava di come si era scopato barbara in una piazzola e dopo esserle venuto in faccia l'aveva lasciata in preda di una ventina di guardoni che se la stavano scopando a turno. Volevo scopare così feci sedere uno dei due e mi sedetti sul suo cazzo: bell'arnese e mentre mi muovevo su lui masturbavo due cazzi con la bocca e due con le mani. Cominciarono a venire, anche perchè mi dissero che erano in ritiro da due settimane, copiosi sul mio viso e sulle tette. adoro sentire gli schizzi caldi di sperma che mi colpiscono il viso mi scendono sulle spalle e sulle tette. Chi era dentro di me eruttò dentro la mia fica cedette il posto ad un altro che si accomodò sotto di me e mi tirò su le chiappe, ora il mio buchetto era esposto a tanti uccelli che non si fecero pregare; si alternarono dentro di me.Venni almeno tre volte, mentre loro mi venvano solo sul viso colpendo anche i miei capelli ricci che colavano sperma. Ero riuscita a farmeli tutti ognuno di loro era passato sul mio culo nella fica e aveva fatto meta nella mia bocca. Mi alzai per andare in bagno, nel corridoio da una porta giungevano strani lamenti; mi avvicinai e vidi Margherita con intorno cinque uomini si muoveva come indemoniata, ma non erano i rugbisti, erano cicciotti e piuttosto burini. Da uno specchio vidi Barbara in un angolo della stanza impegnata in una batteria con tre uomini; restai a godermi a scena finche non fecero mettere guancia a gancia le due donee le sborrarono litri di sperma in bocca e sul viso.Il giorno dopo Margherita si sposò mi dissero che Barbara fu beccata a far un pompino al testimone dello sposo e la cosa non mi meravigliò...
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