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Il tradimento di Michela


di Membro VIP di Annunci69.it CoppiaExrpwolf
26.09.2023    |    838    |    2 9.4
"Fece domanda per l'arma dei carabinieri e venne mandato a Genova , in breve tempo il loro rapporto entrò in crisi , lei si sentiva sola ed a causa del..."
Gli anni d'oro del grande Real
Gli anni di Happy Days e di Ralph Malph
Gli anni delle immense compagnie
Gli anni in motorino, sempre in due
Gli anni di "Che belli erano i film"
Gli anni dei Roy Rogers come jeans
Gli anni di "Qualsiasi cosa fai"
Gli anni del "Tranquillo, siam qui noi, siamo qui noi"
Si , erano proprio gli anni cantati dagli 883 , io poco più che ventenne e single , il venerdì sera andavo nelle discoteche d'oltralpe per "cuccare le sfittinzie " , di giorno ero alla ricerca come tutti del grande amore , ed in effetti l'avevo trovato , mi ero innamorato di lei 15 secondi dopo averla conosciuta .
Era Michela la mia vicina di negozio , di poco più giovane di me , capelli lisci neri e occhi scuri , alta un metro e sessantacinque, fisico non magrissimo ma non grasso e ben proporzionato, con un sorriso disarmante ed una zeppola sulla esse che la rendeva però ancora più sensuale , era dolce , simpatica , bella e sexy , la donna perfetta per me , aveva solo un piccolo difetto , era già fidanzata con un mio amico !
Lui era un bel ragazzo , alla moda , capelli biondi e mascella alla Ridge di beautiful , lo avevo conosciuto quando si mise con lei , avevamo molti amici in comune e diventammo amici anche noi due , spesso uscivamo con la stessa compagnia e presto anche se a malincuore misi i sentimenti in naftalina e la considerai solo una carissima amica , fino a che lui non venne richiamato per fare il servizio di leva.
Fece domanda per l'arma dei carabinieri e venne mandato a Genova , in breve tempo il loro rapporto entrò in crisi , lei si sentiva sola ed a causa del bromuro che gli rifilavano in caserma lui quando tornava a casa il fine settimana era
" spento " .
Litigi e discussioni tra loro continuavano , io vedevo Michela di giorno e lei si sfogava con me , la sera non usciva più, anche perché da sola non se la sentiva e la sua depressione aumentava .
Quella sera era andata a trovarla la sua migliore amica Giulia , mentre io ero uscito per passare la serata con Gino , mio carissimo amico nonché fidanzato di Giulia , dovevamo andare in piscina alle Rocce del capo ad Ospedaletti , quando prima di uscire di casa Gino ricevette la chiamata da Michela , si era rotta la chiave del suo bagno e Giulia era rimasta chiusa dentro .
Ci recammo a casa di Michela, in pochi minuti liberammo Giulia e aggiustammo la serratura .
Pur conoscendoci ormai da anni non ero mai andato a casa di Michela e la trovai arredata con gusto e classe , faceva molto caldo ed eravamo molto sudati , Michela ci propose di farci una doccia , ma Gino disse che l'avremmo fatta in piscina prima di buttarci e lanciò l'idea di andarci tutti e 4 insieme , Michela benché riluttante si fece convincere da Giulia ed accettò.
Giulia e Gino andarono a casa a prendere il costume per lei mentre io li aspettai lì in casa di Michela , mentre lei si cambiava approfittai dell'attesa per andare in bagno a rinfrescarmi , non chiusi la porta a chiave e Michela ignara che ci fossi io entrò nuda per cercare il suo costume , quando la vidi rimasi folgorato , tutti i miei sentimenti fino a quel momento repressi riespolosero dentro di me ,
rimasi inebetito lì a guardarla , era ancora più bella di come tante volte l'avevo immaginata mentre mi masturbavo , lei colta di sorpresa prima sussulto' coprendosi il seno con le mani , poi tolse le mani mostrandomi i suoi due grossi seni , sodi e con grandi capezzoli sporgenti , e con naturalezza come nulla fosse iniziò a cercare il costume invitandomi a continuare a rinfrescarmi , per aprire un cassetto in basso si piegò mettendosi alla pecorina , la visione della sua passerina depilata , una vera rarità all'epoca , mi provocò una erezione immediata , lei rigirandosi mi guardò subito a quell'altezza e fece un sorriso malizioso e divertito gradendo la mia reazione , senza distogliere lo sguardo da me si infilò gli slip ed il reggiseno del costume non prima di essersi sempre maliziosamente aggiustati i seni e con la lingua si lecco' il labbro superiore , io ero imbarazzatissimo per la mia erezione, che avendo i calzoncini corti ed attillati era molto vistosa , ero talmente in confusione che invece di pensare alla reazione di Michela, mi preoccupavo di quella di Gino e Giulia se tornando mi avessero visto così, lei in mutande e reggiseno con il costume in mano si avvicinò a me e mi baciò sulla guancia , ringraziandomi per esserle sempre così vicino , nel farlo inavvertitamente o forse no, mi sfiorò il pacco con il dorso della mano , io trattenni il fiato per un attimo , farfugliandogli qualcosa le annusai i capelli e il collo che odoravano di vaniglia fresca , lei mi sorrise nuovamente e tornò in camera sua a vestirsi .
La serata in piscina fu bella e divertente , nuotammo e scherzammo tutta la sera , vidi Michela felice e sorridente come non la vedevo da mesi .
Al ritorno Gino anziché riaccompagnare Michela a casa sua andò direttamente nel parcheggio di casa sua dove era parcheggiata la mia auto , lasciando che fossi io a riaccompagnare Michela a casa , ancora oggi non ho capito se il marpione lo fece perché aveva intuito qualcosa o se aveva fretta di infrattarsi con Giulia, fattosta' che arrivati sotto casa Michela mi chiese se potevamo restare a parlare ancora un po in macchina , io che non desideravo altro che quella serata non finisse mai accettai molto volentieri , le luci che filtravano dai lampioni ed i suoi capelli ancora un po bagnati la facevano sembrare ancora più bella , sentivo caldo e freddo allo stesso tempo , aprii un finestrino per disappannare i vetri ma lei me lo fece richiudere , non avevamo parlato di Filippo per tutta la sera , ora invece lei mi stava raccontando di come litigavano in continuazione e di come lui non volesse più fare l'amore con lei ultimamente,
mi chiese se pensavo che fosse perché era brutta , io dimenticandomi di tutto , amicizia compresa , le risposi che era la donna più bella che avessi visto nella mia vita , e che se fosse stata la mia fidanzata l'avrei coperta di coccole e di baci fino a stufarla , lei mi guardò intensamente negli occhi , avvicinò le sue labbra alle mie e mi baciò sulla bocca , io in completa estasi le afferrai il capo tenendola per la nuca come per non farla allontanare , solo quando sentii la sua lingua frullare dentro la mia bocca mi scossi un po' e risposi con la mia lingua alla sua , la sua bocca sapeva di fresco e quel bacio mi sembrò non finire mai , all'improvviso si staccò da me con forza e si girò piangendo dalla parte opposta , fu in quel momento che un nostro comune amico ci vide e si avvicinò alla macchina per salutarci .
Aldo era un nostro comune amico da lunga data , noto tra gli amici come " Novella 3000 " per il fatto che amava spettegolare su tutto e tutti , ci salutò, ci scambiammo qualche convenevole di rito che sembrò durare una eternità, poi ci salutò e se ne andò, a quel punto io e Michela ci guardammo e scoppiammo a ridere , lo scampato pericolo ci allegeri' l'animo, non ci importava più il tradimento , volevamo viverci l'attimo, stavolta mi avvicinai io e la baciai, lei senza timori rispose al mio bacio , la mia mano le sfiorò il seno , la sentii fremere, sotto la maglietta di cotone, sentii i suoi capezzoli duri come chiodi, la accarezzai a lungo sotto la coppa del seno , la sentivo gemere , le sollevai la maglietta e le baciai I turgidi capezzoli mentre lei mi accarezzava i capelli , le leccai i capezzoli alternando baci e piccoli morsi , sentii la sua mano palparmi il pacco , il mio pene era così duro che pensavo eslpodesse strappando mutande e pantaloncini , la aiutai a sbottonarmeli ed abbassarmeli , si chinò su di me e da sopra le mutande mi baciò sul pene , strusciandosi con il viso , con piccoli morsi e spinte fece fuoriuscire il pene da un lato delle mutande e lo lecco sulla punta , ero così eccitato che temetti di venire subito , mi sfilò le mutande e dopo esserselo strusciato sul viso lo baciò leccandolo dai testicoli lungo l'asta fino al prepuzio , mi disse " hai proprio un bel cazzo " e lentamente cominciò a spompinarmi , provo' a prenderlo tutto in bocca ma non arrivò fino in fondo , intanto con la mano sotto le sue mutandine le massaggiavo le grandi labbra , mi bagnai le dita di saliva e iniziando a sgrillettarla le infilai un dito dentro , era tutta bagnata nel frattempo lei mi disse "hai il cazzo troppo largo in fondo , mi spaccherai in due " mi disse prima di riconciare il pompino , a questo punto non riuscii a trattenermi e tenendola per la testa le venni copiosamente in bocca , lei ingoio' tranquillamente tutto il mio seme , le mie dita dentro di lei continuavano il movimento dentro la sua vagina sempre più bagnata , sentivo che stava per venire anche lei , mugulando di piacere mi disse " siii , fammi venire bastardo " , aumentai il ritmo con le dita , la baciai in bocca , aveva ancora tutto il sapore del mio sperma , " godi , godi " le urlai mentre la sentivo fremere di piacere , venendo urlò così forte che ebbi paura che qualcuno di sopra ci sentisse , poi ci accasciammo felici sul sedile dell'auto.
Non passo molto tempo che ci rende rendemmo conto di essere mezzi nudi, in un auto parcheggiata lungo una strada pubblica in mezzo alle case , ci rivestimmo in fretta senza dire una parola , quando per salutarla provai a baciarla sulla bocca lei si scostò bruscamente e mi diede un bacio sulla guancia , capii che si era già pentita del tradimento e me ne andai pensieroso ma felice verso casa .
Nei giorni seguenti passai più volte a salutarla in negozio per parlarle , ma ogni volta entrava sempre qualche cliente o qualche conoscente e non riuscimmo mai a parlare , quando finalmente dopo parecchi giorni rimanemmo da soli , le dissi che dovevamo parlare di quella sera in macchina , lei mi guardò, mi sorrise dicendomi di non sapere di cosa parlassi, per me fu come una doccia gelata .
Nei giorni seguenti cercai di mettermi il cuore in pace , con lei il rapporto era cambiato , nonostante il tentativo di normalità, si percepiva una leggera tensione e la nostra complicità era sparita .
Passarono un paio di mesi e molto lentamente i rapporti tra noi si stabilizzarono , io mi cullavo nel ricordo di quella serata convinto che sarebbe stata irripetibile , lei cercava di risolvere i problemi con il suo ragazzo , lentamente riuscì nuovamente a confidarsi con me .
Quel lunedì prima del lavoro passai come sempre a salutarla , appena mi vide scoppio in lacrime , la sera prima lei l'aveva invitato a cena sperando con una cenetta romantica di ricreare quell'intimita che da mesi mancava , ma poi avevano pesantemente litigato, qualcuno gli aveva riferito di averci visti in spiaggia insieme in atteggiamenti intimi , cosa ovviamente falsa , ma lui apostrofandola pesantemente era andato via sbattendo la porta , istintivamente l'abbracciai per consolarla , lei continuava a singhiozzare io continuavo a rincuorarla , scusami mi disse , so di non essermi comportata da amica in questo periodo, non è vero che non mi ricordo di quella sera , mi sentivo in colpa con quello stronzo e volevo dimenticare , ma in realtà quella sera ne avevo proprio bisogno e come sempre quando ho bisogno tu ci sei .
Sentire quelle parole mi resero più felice di una vincita al totocalcio , le sorrisi e le dissi che per lei ci sarei stato sempre , feci per baciarla ma lei si scostò e mi baciò sulla guancia , un'altra volta il terreno mi crollo sotto i piedi , lei vedendo la mia espressione mi sorrise e mi invitò a cenare a casa sua quella sera , è rimasto il mangiare che avevo preparato per quello stronzo , è un peccato buttarla , poi è da tanto che ceno sempre da sola , ovviamente non me lo feci ripetere ed accettai .
Emozionato come un alunno prima di un esame suonai il campanello di casa sua, ero in leggero ritardo per via del traffico , lei mi apri' la porta sorridente, era vestita sportiva , un paio di shorts ed una maglietta di cotone molto fina con un gelato stampato sopra , i capelli con la frangetta come piacevano a me e solo un velo di trucco per esaltare la sua bellezza , mi fece accomodare , la cena era già pronta ma ero così ammaliato da lei che non ricordo neppure cosa mangiammo, ricordo però che bevemmo molto vino rose' fruttato e che ci facemmo un sacco di risate , mi disse che si era scordata il dessert ma che aveva in frigo un ottimo yogurt alla frutta e mi chiese se ne volevo , non mi importava un fico secco del mangiare e avrei detto di sì anche se mi avesse proposto della cicuta , andò in cucina per prenderlo e poco dopo mi chiamò chiedendomi di aiutarla , la trovai sdraiata nuda sul tavolo della cucina con lo yogurt spalmato sui capezzoli e sulla vagina , mi disse che non aveva trovato una ciotola adatta ma che potevo servirmi direttamente da lei , le leccai lo yogurt da entrambi i capezzoli , ne feci scendere ancora un po e lo leccai di nuovo , lei mi massaggio' il pacco sopra i jeans, apri la cerniera e lo tirò fuori , io le feci scendere ancora un po di yogurt dal vasetto dalle tette fino al pube , al contatto con la crema gelata lei fremeva , la leccai dalle tette fino alla vagina scendendo lentamente lungo il pancino , ne aggiunsi un po sull'ombelico e lo leccai , poi iniziando dal monte di venere scesi sul clitoride , allargandole le grandi e le piccole labbra le infilai in profondità la lingua e le dita dentro la vagina , aggiungendo yogurt continuai a leccarla lungo il perineo fino ad arrivare al suo ano , lei gemeva e mi masturbava sempre più vigore , le mie dita scivolavano sempre più in profondità dentro la sua vagina , mi spostai di fronte le sollevai leggermente il bacino e ripresi l'anilingus mentre con indice e medio le petravo la vagina con il pollice le solleticavo il clitoride , al culmine del piacere lei venne copiosamente urlando di piacere , con le dita avevo trovato il suo punto G e lei aveva raggiunto il suo primo vero orgasmo, era esamine sul tavolo , stupita e incuriosita per l'accaduto , la presi in braccio e la riportai in salotto sul divano , lei cercò il mio pene ancora in piena erezione e iniziò avidamente a succhiarmelo, dopo un primo stupore l'eccitazione la stava travolgendo , mugulava di piacere mentre il mio cazzo le scendeva sempre più in fondo alla gola fino a soffocare, la fermai un attimo prima di venire , controllai che fosse ben lubrificata e lentamente la penetrai , lei che da mesi non praticava senti comunque un po di dolore iniziale , borbotto' qualcosa tipo " cazzo sono tornata vergine " , un po mi spaventai ma quando poco dopo mi disse "sfondami tutta" , non capii più nulla e iniziai a stantuffarla ferocemente , lei mi stringeva le gambe al collo e mugulava di piacere, io mi muovevo dentro di lei con grossi colpi ritmati , mi affondò le unghie nelle spalle facendomi urlare di dolore , questo mi eccito' ancora di più, venimmo all'unisono urlando entrambi di piacere e di dolore , quando qualche minuto dopo lo tirai fuori un grande fiotto del mio sperma misto ai suoi umori le fuoriusci' macchiando il divano , ci abbracciammo e baciammo felici entrambi di averlo fatto , quando salutandoci mi disse " è stato bellissimo ma non dovrà succedere più " mi si gelo' il cuore .
Lei cercò al suo ritorno di far pace con il suo Filippo , tra alti e bassi tirarono aventi ancora un anno poi lei conobbe quello che diventò suo marito e si lasciarono , io dopo aver litigato per fatti mai avvenuti in spiaggia faci la pace con lui che credo non abbia mai saputo del tradimento ,ma sentendomi comunque in colpa verso di lui trascurai la nostra amicizia finché non ci perdemmo di vista .
Michela non volle più parlare di quella sera, io qualche mese più tardi conobbi quella che sarebbe diventata mia moglie , tra le due donne non correva buon sangue così anche con lei ci perdemmo di vista , ci siamo ritrovati anni dopo entrambi divorziati, ma questa è un'altra storia ...
Riky










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