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Madameweb, il sogno si avvera


di libidopuro
16.03.2021    |    789    |    0 8.0
"Finalmente ho incontrato Madameweb..."
Finalmente ho incontrato Madameweb.

Premetto di essere un fan della giunonica Madameweb, quella che viene definita la pornoprof, che ho potuto conoscere in questi anni attraverso il seguito sui social network instagram, twitter e facebook. Sono completamente impazzito per Lei, non nel senso di diventare uno stalker, ma nel senso che ogni volta che vedevo e vedo una sua foto, anche per puro caso la intravedo in TV, inspiegabilmente il mio cazzo si induriva immediatamente, il che non era sempre bello soprattutto se ero in compagnia di altre persone.
Era diventata la mia turba sessuale, ogni volta che la vedevo, mi pervadeva un inspiegabile mix di lussuria e istinto animale che non mi permetteva di controllarmi. Sembravo un ragazzino alle prime esperienze sessuali, che ha bisogno di masturbarsi anche più volte al giorno per sfogare la carica erotica.
Madameweb mi faceva e mi fa questo effetto, ritorno un ragazzino arrapato e voglioso, ogni volta che la vedo, non riesco a spiegarlo. È chimica, voluttà o semplice voglia di scopare non so definire ciò che mi succede.
Ho stretto contatti con Lei sui social, qualche scambio di battute e la ricerca spasmodica di sempre nuove immagini da aggiungere alla mia collezione.
Qualche collega ed amico di lavoro, mi prende in giro, poiché afferma che Madamweb non è meritevole di tali attenzioni da parte di un giovane, perché non è tutto questo splendore e ci sarebbero altre donne migliori, più belle e più giovani.
Io non sono d’accoro! A me piace molto, è eccitante e mi fa girare la testa, non ne sono innamorato, semplicemente mi gira la testa perché mi eccito tantissimo a pensare a Lei.
Ho tentato varie volte di incontrala, non riuscivo mai ad intercettarla, più volte le chiedevo di dirmi dove sarebbe stata durante un weekend, se avesse qualche meta, ma lei era sempre molto evasiva e vaga.
In verità, La capisco aveva paura di incontrare un arrapato porco infoiato, magari anche maniaco, che le sarebbe saltato addosso. Non le davo torto, perché effettivamente sono arrapato, sono porco, ma non un maniaco; anzi sono molto educato e assolutamente mai invadente.
Un giorno, dopo una settimana stressante, intorno alle 19:00 tornai a casa e senza neanche svestimi mi appoggiai sul letto e mi addormentai. Dopo un po’ mi svegliai di soprassalto perché sentì una messaggio dal telefonino che mi annunciava una nuova mail. Così un po’ intontito aprii gmail e quando riuscì a leggere il mittente strabuzzai gli occhi.

Una mail da Madameweb! Il testo mi avvertiva che se fossi stato disponibile quella sera avrei potuto incontrarla. Pensai subito ad uno scherzo, ero agitato confuso e al solo pensiero arrapato. Per distendermi fui costretto a farmi una sega, senza la quale il mio fratello minore non si sarebbe acquietato. Il solo pensiero di incontrala mi faceva sbroccare e mi caricava di lussuria.
Decisi di rispondere alla email e di indicare ora e luogo, anche se credevo fosse uno scherzo.
Dopo pochi minuti ricevetti la risposta, il luogo era un noto parco pubblico della zona in cui abita madameweb, che dista circa 100 km da dove abito, l’orario era alle 22:00, averi dovuto correre non poco per essere puntuale, ma ci volevo provare.
La richiesta era di andare all’incontro da solo ed igienicamente in perfette condizioni, soprattutto intime, anche se l’email precisava che non c’era nulla di sicuro e di certo.
Mi si regalava un sogno; a me tanto bastava.
Dopo una preparazione degna di un re, mi fiondai in auto e volai arrivando in perfetto orario sul luogo dell’appuntamento; mi sedetti sulla panchina indicatami nella email e attesi.
Dopo circa 45 minuti di attesa, non si vedeva nessuno, o meglio c’erano delle coppiette che amoreggiavano, ma per di più giovani fidanzati.
In quel momento mi sentivo ridicolo per aver creduto di poter incontrare il mio sogno erotico, e di aver solo pensato che la Dea del Sesso (perché questo è madameweb) potesse interessarsi a me.
Così mi alzai dalla panchina deluso per essere stato chiaramente vittima di uno scherzo, forse qualcuno si era finto lei e mi aveva coglionato. Quindi imboccai il vialetto che dalla panchina portava all’uscita del parco, ed arrivato quasi al cancello d’ingresso, mi sentii chiamare per nome.
La voce era femminile, mi girai di soprassalto e vidi che si dirigeva verso di me una figura scura, vestita di nero, di cui non riuscivo a scorgere le fattezze, complici le fioche lampade del Parco pubblico. La gola mi si irrigidì e manco a dirlo anche il cazzo, che non trovando vie di fuga batteva sotto la cintura con insistenza.
Alla prima luce del lampione più vicino, vidi il suo viso; era Lei! Non potevo sbagliare, rimasi immobile, frastornato e non parlai.
Lei mi guardò, sorrise e mi disse:
Capii subito che lei mi aveva osservato per tutto il tempo, quasi fosse una prova per testare il mio interesse e forse per studiare da lontano che tipo fossi, se un maniaco o meno. Al suo posto avrei fatto lo stesso.
Le mi salutò affettuosamente. Mi abbracciò come se fossimo vecchi amici, mentre io rimanevo sempre immobile e avevo la gola secca, prosciugata.
Nell’abbracciarmi lei si rese subito conto del gonfiore dei pantaloni, mi guardò e con aria sicura e scanzonata dicendo: e così dicendo me lo accarezzò; fu una cosa paradisiaca stavo quasi per venire, tanta era l’eccitazione. A scanso di equivoci posso garantire che le mie prestazioni sessuali durano molto, poichè soffro di eiaculazione ritardata, prima di venire devo essere stimolato per oltre un’ora. Le donne con cui ho fatto sesso dopo aver goduto mi chiedono sempre
Mentre diceva queste parole, si girò e disse: era il marito che era sempre insieme a lei e ricordo benissimo dai video e dalle foto che colleziono da anni, che partecipava alle orgie con lei, ed era anche suo fotografo ufficiale.
Finalmente riuscivo a risponderLe:
disse lei.
risposi io.
chiese lei ridendo a squarciagola, con l’aria di chi diceva la cosa più naturale del mondo.
risposi io ringalluzzito.
intervenne Paolo.
intervenne Anna.
risposi.
Arrivammo al parcheggio prospiciente il parco pubblico, salimmo su di un SUV di colore chiaro, Anna mi invitò a salire dietro e lei si sedette davanti lato passeggero, mentre Paolo lato guida.
Partimmo a razzo e mentre eravamo in viaggio per raggiungere la nostra destinazione Anna si girò verso di me e mi chiese quale fosse il mio colore preferito.
le risposi
Lei immediatamente si aprì il vestito leggero, trattenuto da una cinta di tessuto e mi disse
Vidi le sue splendide tettone che tante volte avevo visto nelle foto e su cui mi ero martoriato il cazzo, senza nemmeno il tempo di rispondere, mi prese la mano e la appoggiò sul suo globo sinistro.
Sentivo un fremito partirmi dalla punta del cazzo e scaricare nelle gambe. A quel punto l’eccitazione era talmente tanto forte che le chiesi se voleva farmi compagnia sul sedile di dietro.
Lei si inginocchiò sul sedile anteriore, difronte a me, spinse una gamba in avanti verso di me, per passare da sedile anteriore a quello posteriore, in quel momento si aprì tutto il vestito, scoprendo una fica favolosa ben in vista; indossava calze collant, che però erano aperte sul pube e lei era senza mutande; vedevo la sua splendida figona, completamente rasata tranne che per il ciuffo sulla sommità.
Ricordo che rideva e giocava, mi toglieva le mani dalle tettone ed io le riposizionavo sul suo meraviglioso culo; le spostava da li e le rimetteva sulle tettone. Non capivo più niente.
disse.
le dissi con vigore.
A quelle parole il suo sguardo cambiò, dal suo viso scomparve l’espressione giocosa, la leggerezza lasciò il posto prepotentemente ad un volto di lussuria, mi diede un bacio così appassionato che mi sorprese enormemente, ma che ricambiai immediatamente. Mentre ci slinguavamo, la sua mano mi era entrata nelle mutande e mi aveva afferrato il cazzo, che mi stava scoppiando. Sembrava che non ci fossero freni inibitori, la desideravo, la volevo non chiedevo altro.
disse Paolo che si gustava la scena dallo specchietto retrovisore.
e così dicendo si alzò con le gambe piantate sul sedile posteriore e la schiena appoggiata sullo schienale di quello anteriore e mi disse:
Non me lo feci ripetere e mi ficcai con tutto il viso dentro la sua splendida ficona, leccandola e lappandola dall’altro verso il basso e da destra a sinistra con sempre maggiore vigore, fino a quando lei non venne spruzzandomi in faccia. L’avevo fatta squirtare! Era un onore per me. Madameweb aveva avuto molti uomini non credevo che l’avrei eccitata a tal punto da farla squirtare.
Intanto Paolo aveva il cazzo fuori e si masturbava.
Improvvisamente arrestò la marcia.
chiese Anna.
rispose Paolo
ribattè lei
disse Paolo
disse Anna con aria ironica.
Eravamo arrivati presso una villa, non eccessivamente grande, ma nemmeno piccolissima, si aprì il cancello automatico ed il SUV infilò per un cancello con una ripida discesa che portava ad un box interrato. Scendemmo dal veicolo e ci incamminammo per una scala di marmo per risalire. Dal seminterrato si giungeva direttamente in un disimpegno che subito dava su una grande sala con tanti divani disposti sui muri perimetrali.
mi chiese Anna
risposi.
Allora lei passò subito ai fatti, mi prese la patta, me la aprì e tirato il mio cazzo fuori, iniziò a succhiarmelo tutto. Fu bellissimo, avevo avuto diverse avventure sessuali con diverse donne, ma quel pompino fu realmente fuori dall’ordinario. Lo succhiava così dolcemente, ma allo stesso tempo con decisione e sapienza, tanto che non ce la facevo più e le chiesi di staccarsi altrimenti le sarei arrivato in gola di li a poco.
Lei invece continuò, voleva proprio farsi sborrare in gola, mi guardava con uno sguardo da lussuriosa che è difficile dimenticare. Uno i quegli sguardi che sembrava dicesse “ti prosciugo le palle”.
Nel frattempo Paolo si era spogliato ed aveva il cazzo in mano e osservava la moglie pomparmi con gusto.
Non ce la facevo più e le sborrai in gola, le tenni la testa per trattenerla mentre sborravo, ma non ce ne sarebbe stato bisogno visto che anche dopo la sborrata lei continuò a tenere la bocca ben serrata attorno al mio cazzo, fino a quando anche l’ultima goccia di sperma mi fu risucchiata dal fenulo. Quando staccò la sua arrapante bocca dal mio cazzo, lo sperma era così denso che si creò un filo di sborra tra la sua bocca che si allontanava e la mia cappella, quella visione mi eccitò e mi diede maggiore forza.
Però accadde l’impensabile il mio cazzo perse di vigore e si afflosciò. Proprio in quel momento doveva accadere, mi ero dimenticato che prima di andare mi ero strapazzato il cazzo per l'eccitazione, non sapevo se sarei riuscito a recuperare l’erezione.
Ci pensò Anna.
lo disse sorridendo con aria sorniona, ma allo stesso tempo maliziosa e sfrontata.
Mi sedetti sul divano e guardavo Paolo e Anna che iniziavano a strusciarsi l’uno con l’altro, e a scambiarsi qualche frase molto spinta.
chiedeva lei.
diceva lui tutto eccitato
disse lei cacciando la lingua e porgendola verso la bocca del marito, il quale le risucchiò la lingua all’interno della sua bocca.
Poi la prese da dietro e la iniziò a scopare con una forza quasi animalesca, lei gemeva e lo incitava con le parole più sconce, lui ansimava e pompava come un animale, andarono avanti per diversi minuti.
Nel frattempo il mio cazzo vedendo tutte queste scene era risorto, anche se mi faceva male; la visione che avevo davanti era spettacolare vedere una coppia molto affiatata, complice, porca e sessualmente disinibita ed il cotesto mi faceva svalvolare.
Mentre Anna godeva sotto i colpi del marito, si girò verso di me mi guardò con aria da porca e mi disse:

io risposi di si ed iniziai a massaggiarmi il cazzo senza ritegno. Allora Anna mi chiese:

Sentendomi invitare a scoparla nel culo il mio cazzo iniziò a pulsare e le chiesi dove preferiva Lei.

Paolo inizio ad urlare che stava venendo, lo tirò fuori, lei si girò, afferrandosi le tettone e facendosi sborrare sulle stesse, cinque grandi fiotti, uno era così potente che le prese il viso e quasi le colpiva un occhio.
Con il viso pieno della sborra di Paolo e le tette tutte impiastricciate di sperma che Paolo aveva provveduto a stendere bene sulle tettone della moglie usando il proprio cazzo come fosse un pennello, Anna mi disse:
le chiesi.

Devo essere sincero, in altre occasioni mi avrebbe fatto schifo scoparmi una donna impiastricciata di sperma, ma sarà l’eccitazione, sarà la naturalezza con cui Anna mi diceva quelle cose, sarà la situazione di eccitamento e la voglia di inchiappettarla che le risposi come non avrei mai pensato:

Lei mi porse il culo, lo piantò davanti a me, era inginocchiata su uno dei divani, io ero alzato, mi posizionai dietro di lei, puntai il cazzo sul suo buco del culo e spinsi con decisione. Non fu difficile entrare si vedeva che ne aveva presi tanti, ma l’idea di scopare una dea del sesso rotta in culo mi eccitava ancora di più.
Il mio cazzo duro la penetrava lentamente e poi veloce, sentendo Lei che godeva a sprazi ed emetteva gemiti. Quando rallentavo il ritmo mi supplicava di aumentarlo, quando invece il ritmo era elevato mi chiedeva di andare ancora più forte.
Era una DEA del sesso senza limiti, senza inibizioni senza frustrazioni. SESSO SOLO SESSO.
Ad ogni urlo mi eccitavo sempre di più, e acceleravo il ritmo, ed alla fine lei venne con un urlo che sembrava stesse partorendo.
Si adagiò un attimo sul divano, riuscivo a vedere il suo buco era rimasto spalancato e pulsava come se si volesse chiudere ma non ci riusciva.
Intanto ero rimasto con il cazzo duro, quella scena era spettacolare inverosimile, mai vista una porca del genere, così vogliosa non l’avevo mai incontrata.
Improvvisamente Paolo si avviciò alla moglie ed iniziò a metterle tre dita nel Culo, che si dilatava ancora di più, finquando non ci ficcò tutta la mano ed iniziò ad andare dentro e fuori e a scoparla con l’intero pugno; sentivo Anna godere e ansimare senza ritegno, era in estasi.
Non ce la facevo più volevo godere, avevo bisogno di sborrare di nuovo.
Mi avvicinai alla bocca di Anna, Lei impegnata con il pugno del marito nel culo, Le spinsi il cazzo in bocca, ma era troppo persa nei meandri dell’orgasmo per pensare al mio cazzo e quindi dovetti toglierlo. Anna, intanto, era accasciata sul divano con la bocca spalancata, quasi assente non si muoveva, ma gemeva solamente.
Mi avvicinai di nuovo a lei con il mio Cazzo sempre in tiro, mentre andavo verso il suo viso, mi sentii afferrare per il culo, qualcosa che non capivo una forza mi spingeva, mi ritrovai con il cazzo in tiro nella bocca di Paolo che con la mani mi tratteneva per il culo in modo che non potessi staccarmi. Paolo mi stava sbocchinando, quando provai a ritrarmi sentii Anna che mi diceva, stai fermo fallo fare che ora tocca a me eccitarmi, mi piace quando mio marito succhia il cazzo dei miei amanti, mi eccita e mi fa impazzire di goduria.

Anna allora affondò il viso nel mio culo aperto dalle mani di Paolo che mi tratteneva ed iniziò a leccarmi il buco.
Ho sentito una sensazione strana, mai provata prima, sentivo che mi venivano meno le forze, ma al contempo stavo per schizzare.
Mentre Anna mi metteva la lingua nel culo e Paolo succhiava voracemente il mio cazzo mi venne automatico afferrare la testa di Paolo e trattenerlo sul mio cazzo in attesa della sborrata finale, che avvenne di lì a pochi secondi. La sborrata fu copiosa, intensa e violenta e mi diede un piacere incommensurabile.
Paolo trattenne la mia sborra nella sua bocca e la andò a portare alla moglie che gli ficcò la sua lingua in bocca ed iniziò a roteare mentre il mio sperma grondava nella bocca di Anna, che nel frattempo mi guardava con aria vogliosa e lussuriosa.
Si staccò da Paolo e mi disse:
risposi
mi chiese.
risposi.
Anna venne vicino a me e mi baciò, aveva ancora la mia sborra in bocca, ne sentivo l’odore, il fatto che era nella sua bocca mi faceva eccitare, così iniziammo a scambiarci la mia sborra che prima era nella bocca di Paolo e a riscambiarcela.
Anna mi fece girare mi fece mettere a quattro zampe ed iniziò a leccarmi il culo; ero completamente alla sua mercè.
diceva tra una leccata e l’altra del mio culo ed io rispondevo “sì” a comando come un cagnolino obbediente. Nel frattempo Anna mi massaggiava con una mano le palle e il cazzo ancora moscio dopo la sborratona di poco prima.
Girai la testa per un solo istante per vede cosa facesse la Dea del sesso ed a seguito di un mio gemito che mi costrinse ad aprire la bocca vidi Paolo davanti a me con il cazzo in tiro; in un attimo me lo ficcò in bocca.
Non avevo forza per ribellarmi, oramai ero perso nel limbo del sesso ed iniziai a succhiare il suo cazzo come lui aveva fatto con il mio prima.
Nel frattempo non potevo credere che il mio cazzo si stesse ancora una volta indurendo e Anna approfittando della durezza si trascinò sotto di me e mentre io succhiavo il cazzo del marito lei si faceva scopare la fica, urlandomi di tutto.

A quelle parole seguirono i fatti, Anna mentre la scopavo portò il viso verso il cazzo di Paolo che stavo sbocchinando e iniziò con la lingua a leccare la mia bocca; il cazzo di Paolo usciva dalla mia bocca e entrava in quella di Anna e così ci scambiavamo la nerchia del marito, Anna era sempre più infoiata ed urlava di tutto.

Andammo avanti in quella posizione finquanndo Anna non urlò per un nuovo orgasmo a quel punto io le sborrai dentro e Paolo le sborrò in bocca.
Eravamo sfiniti, io almeno ero soddisfatto ed ero certo che dopo quella sera sarei stato in disarmo per diversi giorni.
Dopo circa due ore di riposo e di drink per reidratare i corpi, mi accompagnarono all’autovettura, ci salutammo affettuosamente.
Anna mi disse di tenermi pronto per altre avventure e che mi avrebbero contattato loro.
Mentre mi stavo rivestendo per farmi accompagnare all’autovettura, improvvisamente sentivo la sveglia del mio cellulare suonare. Mi ritrovai a casa mia nel mio letto ancora vestito, col cazzo in tiro. Era stato solo un sogno. Sembrava tutto vero.
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