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I Botti durante la Festa Patronale


di passbari
11.05.2018    |    12.506    |    11 9.5
"Rimango così sorpreso che una O si forma con le mie labbra e potenti schizzi mi colpiscono la bocca, la faccia e la maglietta!!! Sborra copiosamente e me lo..."
Come da tradizione nel mese di maggio, mi ritrovo con i miei amici e con le centinaia anzi migliaia di persone nella città di Bari per la festa patronale che dura tre giorni attirando l'attenzione non solo dei baresi ma anche di persone nei paesi limitrofi, di regioni vicine, di regioni lontane ma anche di turisti stranieri!
Quella della festa, è una delle occasioni per rifarsi gli occhi. La città è invasa letteralmente da: padri di famiglia, giovani, zampi... di tutto e di più.
Dopo ore di cammino, mi ritrovo con l'ennesima birra tra le mani. Ne avrò tracannate almeno cinque in precedenza. Fortuna non dovrò guidare - penso dentro di me.
Manca poco allo spettacolo pirotecnico che ogni anno avviene sul lungomare. Con rammarico ci spostiamo dalla zona in cui eravamo. C'è un gruppetto di ragazzi e alcuni sono molto carini. Spesso ho guardato con insistenza due di loro... e loro accorgendosi dei miei sguardi a loro volta mi guardavano incuriositi dal mio modo di maneggiare con la bottiglia di birra tra le mani e soprattutto tra le labbra.
Decidiamo di spostarci verso la zona portuaria.
La vista è perfetta da lì.
Ci sistemiamo quasi infondo al molo. E' strutturato in modo che più si va infondo, più è stretto. In basso, c'è una zona in ombra fatta di rocce infine attorno a noi: mare.
Questo assicura che nessuno può andare avanti a noi ma solo affianco.
Tutte le birre che ho in corpo, stanno facendo il loro effetto. Sento che a breve vorrò far pipì!
Passano pochi secondi che sentiamo degli schiamazzi. Il gruppo di fregni che era in precedenza vicino a noi, viene a sistemarsi di fianco a noi. Siamo sistemati in modo che io sia l'ultimo della fila, quindi ho accanto a me uno dei due che stavo allegramente ed intensamente fissando in precedenza.
Come succede spesso tra giovani, scambiamo in generale due chiacchiere ma poi ognuno torna a fissare il cielo sentendo il primo botto e vedendo il cielo illuminarsi di rosso. Questo è il segnale che tra qualche minuto partirà la gara pirotecnica! La città si paralizza, ognuno smette di fare ciò che sta facendo e si concentra col naso verso il cielo.
Ormai non ho più la birra tra le mani a farmi compagnia e batto nervosamente la mano sinistra sul marmo del molo in attesa dei botti. C'è così tanta gente in giro, che sembra tutti ti parlino addosso.. anche se sono lontani. Cellulari che squillano, bimbi che piangono e cani che abbaiano.
Tra un colpo e l'altro, non mi rendo conto che il bel tipetto si è avvicinato un altro po' a me e sbatto le dita sulla sua coscia.
Istintivamente tiro indietro la mano e lo guardo arrossendo e scusandomi stando attento a non farmi sentire dagli altri onde evitare domande o sguardi strani, ma tanto è inutile. C'è così tanto chiasso che non mi sentirebbero nemmeno.
Lui mi sorride e mi tranquillizza offrendomi, senza parlare della birra dalla sua bottiglia. Ricambio il sorrido, spiegando però che ho bevuto troppa birra e che forse sarebbe il caso di smettere e magari sostituire il tutto con dell'acqua.
Ride rumorosamente il tipo.. attirando gli sguardi di alcuni suoi amici. I miei amici sono impegnati con filmati e fotografie varie e sembrano dimenticarsi di me.
Lui è il classico ragazzo prepotente, capello rasato ai lati, portato leggermente più lungo al centro. Castano ma con qualche ciuffetto biondo. Piercing al sopracciglio e barba sulla faccia. Vestito con una camicia bianca di lino leggermente aperta da cui si intravedono alcuni peli ricci e castani, un paio di pantaloni verde scuro, orologio e bracciali in pelle.
Io sono troia. Non ho problemi a farmi un tipo in stazione, un tipo a scuola, un tipo nei bagni pubblici.. figuriamoci a civettare con un fregno durante la festa del paese! Prendo le noccioline che ho sulla destra e mangiandone una manciata gli porgo la busta. Lui ne prende un pugno e con l'altra mano mi stringe la coscia.
Il dado è tratto, io sono partito e voglio farmelo.
"Devo fare pipì!!!!" dico improvvisamente ad alta voce avvisando i miei amici. Mi giro verso di lui e vedo che si tocca la patta.
"eh mo vengh" (tra poco torno) dice pochi secondi dopo ai suoi amici che lo ignorano completamente.
Ed ecco che mi ritrovo a scendere tra le rocce del molo infilandomi in questo spazio che è coperto dal resto del molo e non raggiungibile se non oltrepassando i miei amici. Dietro di me, c'è ancora lui.
Gli dico che può far prima di me.. e non se lo fa ripetere due volte, si appoggia alla roccia più alta restando in piedi e abbassandosi i pantaloni mi invita con un semplice "bevi questo" ad inginocchiarmi fra le sue gambe.
Non ci ho pensato minimamente nemmeno un secondo.
Eccomi che lecco i suoi slip blu con passione massaggiando il suo ventre piatto e ricoperto di pelo.
Improvvisamente un altro boato e i fuochi d'artificio cominciano! In quell'istante mi blocca e fa uscire il suo splendido cazzo che a ritmo dei botti mi pianta in gola!!! Prosegue un entra ed esci incredibile fino a quando non lo esce definitivamente dalla mia bocca e avvicina il suo cazzo alla mia faccia, strusciandomi l’asta sulle guance, sulle labbra e sul naso. Gli umori mi inumidivano il viso, ma non ci presto attenzione, voglio solo leccarlo, baciarlo. E' troppo eccitante per potergli resistere. Così riapro la bocca e ricomincio a leccargli l’asta dalle palle pelose alla punta. Lo faccio più e più volte, tenendo la lingua ben larga di modo da poter ricoprire una superficie maggiore. Sento il filo della sua cappella sulla lingua e la struscio sopra. Geme rumorosamente e trema un paio di volte. Ripeto il gesto più volte, anche sul lato destro e sul lato sinistro, infine me lo infilo in bocca e comincio a succhiarglielo forte. Non ho altro obbiettivo che dargli piacere. E' così naturale farlo, che non mi faccio nemmeno troppi problemi quando cerco di mettermelo in gola più che posso... Lui mi afferra la testa, cominciando a cercare di infilarlo maggiormente, io ovviamente lo lascio fare anche soffrendo. Quando capisce che mi sto strozzando e soffocando, allenta leggermente la presa, ma comincia a scoparmi la bocca come se fosse una vagina.
Mi tiene il ritmo a passo con gli spari. E' stato sublime. Di colpo, senza avvertirmi lo esce dalla mia bocca. Rimango così sorpreso che una O si forma con le mie labbra e potenti schizzi mi colpiscono la bocca, la faccia e la maglietta!!! Sborra copiosamente e me lo risbatte in faccia sospirando rumorosamente e accarezzandomi la testa mentre gli pulisco con dedizione l'intera asta.
Fortuna ho dei fazzoletti e alla meglio mi do una sistemata.
Prima io e successivamente lui, torniamo ai nostri posti. Non parlo, ma la mia faccia parla da sola... fortuna i miei amici non fanno domande.. sanno che non so mentire... e sanno che sono troia.
Lui, riprende a guardare quel poco che resta dei botti, prendendo un'altra birra e guardandomi ogni tanto.
A fine gara pirotecnica, ci alziamo e così anche loro. Passiamo prima noi, i miei amici mi superano ed io sono l'ultimo.
Lo guardo e mettendomi una mano sul culo davanti ai suoi amici mi saluta "alla prossima porcelina". Sorrido e mi giro andando via.
Ah... mi sarei fatto anche il resto del gruppo.. quanto sono puttana.

Cazzi, sborra e zampi a parte; vi consiglio di venire in questo periodo nell'anno nella città perché la festa è meravigliosa.
Baci, grazie per la lettura! Alla prossima... avventura.
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