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Gay & Bisex

Lo scopamico ( parte 1)


di Membro VIP di Annunci69.it Grey-Heron
27.05.2018    |    20.549    |    16 9.5
"Che esseri meravigliosi le lucciole..."



Circa otto anni fa stavo passando un bel pomeriggio in spiaggia dalle mie parti. Il sole era bello caldo, pochissima gente attorno essendo nel bel mezzo della settimana. Il mare aveva portato tanti tronchi sulla spiaggia durante le mareggiate e chiunque si trovasse sulla spiaggia aveva cercato riparo e intimità dietro qualche grosso tronco. Mi sono chiesto spesso da dove potessero arrivare tutti i tronchi. L’Adriatico è un mare chiuso, sicuramente molti arrivavano dal Po. Qualcuno aveva raccolto grossi rami e ne aveva fatto delle capanne dove ripararsi dal sole cocente del mezzogiorno. Si vedevano teli legati ai rami e ombrelloni colorati un pò quà e un po là. Al pomeriggio ci si stende verso ovest, verso le dune e con la battigia alle spalle. Oltre le dune, la pineta, il frinire delle cicale, la brezza del mare tra i capelli e il sole caldo che riscalda la pelle ma anche le palle. Viene naturale passarsi una mano sul cazzo morbido, accarezzarlo come a verificarne la presenza mentre sto steso sul mio telo giallo a gambe larghe. Stare nudi in santa pace e libertà sulla spiaggia sotto il sole caldo è una delle sensazioni più belle che si possano provare. Rilassamento totale. Va da sé che si tiene sempre l’occhio vigile su chi passa li accanto, o su chi sta steso nelle vicinanze, perché diciamolo chiaramente uno dei motivi per stare nudi al sole è anche cercare la possibilità di fare qualche incontro che si trasformi in giochi erotici o per essere più espliciti in qualche bella chiavata. Ho fatto alcuni incontri molto belli in questo posto. Maschi, due coppie, qualche fica che non era poi interessata e un po’ di gente strana che ti fa apprezzare il bello di essere tutti molto diversi ma poi alla fine dei conti siamo tutti umani con i nostri pregi e difetti. Prima o poi scriverò di loro. Una fauna interessante.

Ero steso dietro al mio tronco e non distante da me vedevo un tipo piuttosto alto, magro-longilineo, capelli scuri un po’ lunghi, più o meno mio coetaneo. Ci siamo incrociati gli sguardi alcune volte. Ha preso ad alzarsi alcune volte per rimettersi giù. Era il segnale per farsi vedere bene e capire se ero interessato. A dire il vero non era proprio il mio tipo ma dopotutto non era poi niente male. Tra le gambe balzolava un discreto uccello in stato di riposo. Si è alzato ed è venuto verso di me. Ciao….ed è iniziata la solita conversazione attacca-discorso. Solite chiacchiere e occhiate reciproche tra le gambe per valutare la mercanzia. Gli ho offerto di sedersi accanto sul mio telo. Vedevo che il suo cazzo diventava barzotto e il mio iniziava ad andare in tiro. Sono un bravo ragazzo ma in certi casi, quando la nerkia mi inizia a tirare la lascio libera di farlo e dopo un pò mi era diventato duro, svettava alto, bello scappellato. Lui intanto si era steso sulla pancia e mi mostrava un bel culo rotondo e ben fatto. I ruoli erano definiti.

Ma tu hai sempre il cazzo dritto? Mi chiese. Beh che dire, quando vedo un bel culo mi si drizza, non posso farne a meno…risposi. Fu li che la conversazione iniziò a prendere un piega porca. Ma si intercalava anche con altri discorsi meno scurrili. A conti fatti era una persona abbastanza piacevole e più lo conoscevo, più mi veniva la voglia di allargargli le chiappe ed esplorare le sue intimità.
La sua mano intanto si era fatta strada verso di me e mi aveva preso il cazzo tra le dita. Me lo massaggiava su e giù. Mi immaginavo la sensazione che avrei provato infilandogli in cazzo in culo. Gli chiesi se potevo vedere il buco. Disse si, ok. Allargai le sue chiappe ed ecco una rosa di colore chiaro, gli passai sopra un dito con un po’ di pressione e capii che ci sarebbe stato da divertirsi con quel culo.
Poi si è girato sulla schiena e ci siamo smanazzati un pò i cazzi a vicenda parlando del più e del meno. Ho notato che non aveva una erezione completa e mi venne il dubbio che avesse qualche difficoltà ad averne. Gli interessava molto il mio uccello in tiro. Poi andò a prendere le sue cose e ritornò da me per passare il resto del pomeriggio. La conversazione si focalizzò su chiavate tra maschi. A lui piaceva prenderlo. Aveva pure un paio di cazzi di gomma di misure diverse che usava spesso. A me questi discorsi facevano drizzare ancora di più. Sentivo il mio cazzo pulsare.

Verso sera lui doveva andare ma rimanemmo d’accordo di rivederci la sera stessa dalle sue parti. Avrebbe portato lui preservativi, gel e pure un dildo di gomma.
E’ sera, dopocena, calda serata in Romagna. Ci incontriamo in un parcheggio per camionisti della sua città, molto trafficato. Salgo in macchina con lui e ci dirigiamo oltre la città verso il fiume.
Mi dice che viene spesso qui sul fiume specialmente nel tardo pomeriggio. Ci sono posticcini nascosti tra le canne dove ci si può imboscare tranquillamente. Pure di notte il posto è molto adatto e anche frequentato. Ma le più belle avventure qui, lui le ha fatte tra le 17 e le 20 quando i maschi smettono di lavorare e fanno a fare jogging sul fiume prima di andare a cena dalle mogli o in famiglia. Con la scusa delle corse si rimediano delle belle chiavate o delle pompe galattiche.
Parcheggiamo in un sentiero sterrato ma ben nascosto nei pressi del fiume. Non ci sono altre vetture. Mi dice che a volte qui vengono quasi tutte coppie che scopano in macchina e se qualche macchina è vuota significa che stanno tra i cespugli del fiume o nel bosco in fondo alla strada. Ma questi sono generalmente uomini che vanno per fratte. Siamo veramente fuori dal mondo. La serata è calda. Il cielo pieno di stelle. Si sente il profumo del bosco, delle piante e volano le lucciole. Pure l’umidità del fiume dona al posto un suo fascino.
Che esseri meravigliosi le lucciole. Non è la prima volta che le vedo in situazioni simili. Il mio pensiero vola indietro nel tempo, una serata sui colli del modenese mentre mi inchiappettavo un maschietto voglioso. Magari ne parlerò una prossima volta.

Torniamo al fiume. Iniziamo a spogliarci. Mi aveva detto di mettermi solo pantaloncini e una maglietta. Siamo totalmente nudi. Io in piedi e lui in ginocchio davanti a me appoggiato alla portiera sx della macchina. Mi prende il cazzo in bocca e inizia a succhiare, a leccare, a pompare. Mi piace farmi succhiare. Sentire il calore della sua bocca. Ci sa fare. Dopo lunga succhiata lo faccio alzare e mi appoggio al suo corpo, premendo il mio cazzo al suo. Indossava un cock-ring di gomma. Il cazzo gli era diventato piuttosto duro, effetto del cock-ring ma non completamente. Ho capito che si trattava di tipo solamente passivo. Niente male…avrei gioito del suo bel culo. Lo feci abbassare ancora sulle ginocchia davanti a me e sbattendogli forte il mio cazzo duro in faccia, gli ordinavo che avrebbe dovuto succhiarmi, leccarmi ancora a lungo e che poi me lo sarei pure inculato. Ti piace prenderlo in culo…eh? Porco…tieni succhia ancora…lecca. Mi facevo sbocchinare e poi gli sbattevo il cazzo in faccia e poi ancora sbocchinare e cosi via.

Decisi che era ora di variare. Lo feci alzare e lo girai con la schiena verso di me appoggiandolo alla macchina. Gli dissi di allargare le gambe e iniziai a strusciargli il cazzo su e giù tra le natiche, facendoglielo sentire duro e gonfio. Aspetta, ho il dildo con me, mi disse. Armeggiò sul sedile posteriore e tirò fuori un bel cazzone di gomma dotato di palle a ventosa. Porco, ti piace incularti in solitario con questo eh? Maiale che non sei altro, lo apostrofai. Dammelo che te lo infilo tutto. Ci sputò sopra e me lo diede. Centrai il suo buco del culo con il dildo di gomma e lentamente lo feci salire tutto dentro. Era ovviamente abituato a prenderlo. Era divertente scopargli il sedere farcito dal cazzo di gomma. Gli piaceva un sacco e io mi divertivo pure. Ammetto che ero molto eccitato, sentivo il sangue pulsarmi nelle vene del collo e in quelle del mio cazzo, pregustando quella che sarebbe stata la mia inculata fatta al suo bel lato B.

Dopo tanti bei colpi di dildo decisi di farlo abbassare ancora sulle ginocchia tenendo il cazzo di gomma infilato dentro. Girato verso di me e io in piedi a gambe larghe davanti a lui, gli sbattevo il mio cazzo in faccia, forte forte e glielo cacciavo giù fino in fondo alla gola fino a fargli mancare l’aria. Avevamo bisogno di un po’ di riposo. Ci rilassammo, si tolse il dilo e ci facemmo un paio di risate di soddisfazione per quanto ci stavamo divertendo un tutta complicità. Era bello farlo sotto le stelle e al chairo di luna.
Ora era il mio turno a prendere il suo buco caldo. Mi venne in mente che non mi ero mai scopato un maschio sul cofano di una macchina. Lo afferrai per un polso, gli dissi di lubrificarsi bene e lo trascinai di fronte alla macchina. Si portò dietro una specie di marsupio con gli attrezzi. Aprì un preservativo e me lo infilò con maestria, una bella passata di gel sul mio cazzo in tiro e una bella dose tra le sue natiche. Lo girai di colpo e lo misi a gambe larghe piegandolo sul cofano della vettura. Mi avvicinai, centrai con la cappella il suo bel buco e scivolai dentro senza fatica. Era una sensazione favolosa, caldo dentro, senza fatica a spingere per entrare. Iniziai a stantuffare tenendolo per i fianchi, dentro e fuori, dentro e fuori. Gran bella inculata. Lo sentivo gemere e godere con la bestia in culo. Porco, fatti inculare, prendilo tutto, dai, così. Prendilo. Tiravo fuori il cazzo, aspettavo qualche secondo e poi giù con colpo sicuro fino in fondo. A ripetizione. Lui mugugnava. Decisi di andare a sentire come stava lui, davanti, la sotto. Ora tenevo il cazzo fermo dentro di lui mentre si stava segando gustandosi la mia nerchia che facevo solo pulsare..
Gli spostai la mano destra e iniziai a segarlo. Non era molto duro, però si mungeva bene. A questo punto iniziai a riprendere i miei colpi di schiena con il mio cazzo in culo e mungerlo allo stesso tempo. Andammo avanti per un po’ poi a sorpresa mi chiese di fare una doppia. Voleva il mio cazzo e il didlo dentro insieme. Sublime idea. Non mi era passata per la mente. Ma a lui si.

Tirai fuori il cazzo, cambiammo il preservativo con una buona dose di gel in aggiunta. Una bella lubrificata pure al dildo. Lo feci abbassare di nuovo steso di pancia sul cofano della macchina a gambe larghe. Centrai quella che consideravo ormail la sua fica con il cazzo di gomma e lo penetrai, stantuffando avanti e indietro. Poi gli dissi di respirare profondo e rilassarsi il più possibile i muscoli dello sfintere. Avvicinai il mio uccello che solo all’idea di questo nuovo gioco era rimasto bello rigidp. Inizia a spingere dentro il suo ano sopra al dildo già all’interno. Non fu subito facile, però riuscimmo nell’impresa. Lo sentivo lamentarsi. Poi piano piano scivolai dentro. Sentivo il calore del suo retto sopra e l'ingombrante cazzo di gomma sotto. Gli faceva un pò male, mi disse di seguito, ma provò una gran bella sensazione di “pienezza” è il caso di dire.

Era ora di sborrare. Mi chiese di coprirgli la faccia di sperma. Era stanco di stare in piedi. Lui si mise a sedere sul sedile di guida a portiera aperta. Si tolse il didlo dal culo, buttammo i preservativi. Iniziò a farmi l’ennesimo bocchino e lunghe succhiate Poi mi cosparsi la cappella, tutta l’asta del cazzo e anche le palle con il gel iniziando a segarmi davanti alla sua faccia. Pure lui si segava. Stavo per venire, glielo dissi. Preparati arriva ! Violenti fiotti di sborra, calda e densa gli coprirono la faccia ovunque. Poi sentii che pure lui veniva. Avvicinai il cazzo e le palle al suo viso e inizia a spalmargli la mia sborra prendendolo per la testa strofinandogli l’uccello e i coglioni sul tutto il volto.

Una volta arrivato a casa mi accorsi di avere delle grosse macchie sulle scarpe di tela bianca di una famosa marca. Il tipo mi aveva sborrato sulle scarpe. E’ stata una gran bella serata.

Scriverò che altro abbiamo combinato insieme in altre occasioni. 

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