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Stupire, Sbalordire Caterina


di javecla
20.12.2020    |    15.830    |    5 9.4
"Insomma capite a me – disse lui - e tu cosa c’entri sei italiano – disse Caterina - io sono l’anomalia, l’eccezione che conferma la regola..."
Sbalordire Caterina

tutto avevo pensato, ma non quello che è successo questa estate, ovvero “sbalordire” Caterina non è facile, non me lo sarei aspettato.

Tutto è iniziato quando siamo arrivati, non senza difficoltà, con il nostro camper in un’isola della Grecia, poco conosciuta ove il turismo è poca cosa per via della morfologia del territorio.

E’ difficile trovare un’isola greca dove non c’è spiaggia, e dove gli accessi al mare sono abbastanza difficili e poco praticabili, e in quest’isola abbiamo trovato una situazione sicuramente difficile da quel punto di vista ma che ci rendeva però felici data la sua poco frequentazione turistica.

Come ci siamo arrivati? Abbiamo conosciuto ad Atene un italiano che, dopo avercene parlato perché ci vive e lavora, ci ha procurato tutto il necessario, persino la barca tipo chiatta che ci ha trasbordato con il nostro camper, un piccolo ferry-boat. Lui di lavoro fa il trasportatore per rifornire gli isolani di quello che serve e poi fa anche funzione di trasporto per i pochi turisti.

L’inizio della vacanza è meraviglioso, il viaggio diventa una avventura e qui capisco che qualcosa avremo avuto come occasione quando il prode comandante, mozzo, meccanico e cambusiere della chiatta aveva più occhi per mia moglie che per la barca. I suoi occhi erano costantemente sulla scollatura di mia moglie che, assieme al sottoscritto, era seduta su una panca avanti alla cabina di guida, posta a lato della chiatta.

Ogni volta che mi giravo lo beccavo con gli occhi su mia moglie, dire sulla abbondante scollatura, e quando mi alzavo per guardarmi attorno o per controllare il camper che mi pareva un poco traballante, notavo che lui ne approfittava per attirare l’attenzione di Caterina e indicargli di guardare qualcosa, la costa, gli uccelli persino, ho sentito, le increspature dell’acqua ecc. ecc.

All’arrivo il Capitano (chiamiamolo cosi) dopo averci fatto sbarcare, non con poche difficoltà, ci ha guidato dove sistemarci con il camper. Eravamo in un area a ridosso di alcuni scogli su uno spiazzo dove c’era una fontanella a non più di 100 metri dal paesino, ma comunque non visibile. Paesino bellissimo composta di case bianche, una chiesa, una pensione e due piccoli ristoranti.

Il nostro accordo è che rimanevamo li due settimane e poi lui ci avrebbe riportato nell’isola grande. Il posto è meraviglioso e pure molto intimo, nonostante la vicinanza con il paese.

La prima sera appena arrivati mentre stavamo guardando i gingilli esposti nel negozio di souvenir, che fungeva anche da giornalaio, tabaccaio e rivendita di pane, fummo attratti da una vetrina dove piccoli e buffi ometti di legno avevano un cazzo di elevate dimensioni. Sembravano piccoli elfi dotatissimi (alla rocco diciamo).

Mentre sogghignavamo il Capitano ci giunse alle spalle e ci disse:

- sono simboli hellenici che rappresentano la fertilità

- alla faccia delle fertilità – replicò Caterina.

- ma qui siamo tutti grandi scopatori tutti ……. insomma capite a me – disse lui

- e tu cosa c’entri sei italiano – disse Caterina

- io sono l’anomalia, l’eccezione che conferma la regola ahahahaha

- Sentite già che sono qui vi dico che in paese ho avvisato che siete miei conoscenti e pertanto se avete bisogno di qualcosa potete chiedere a tutti anche bussare ad una casa e questi se possono vi aiuteranno o vi indicheranno a chi rivolgervi.

Oltre a ringraziare il Capitano lo invitammo a cena, ma lui rifiutò

- passo più tardi a prendere il caffè se riesco.

l’ospitalità fu fin da subito eccezionale, anche il trattamento ricevuto al ristorante ci sembrò molto di favore rispetto agli altri turisti che alloggiavano nella piccola pensioncina. Fatto sta che mangiammo divinamente e pagammo pure poco. Passeggiamo un poco sotto le stelle e verso le 10 tornammo al nostro camper.

Mi sedetti fuori sotto il tendalino a godermi la splendida serata e la frescura della sera.

Caterina si era messa in libertà, diciamo che indossava la solita maglia e basta e se ne stava seduta sullo sdraio. Non passò nessuno nelle vicinanze men che meno il capitano e pertanto andammo a letto.

Il giorno successivo dopo colazione Caterina si arrampicava letteralmente per scendere dagli scogli e sistemarsi vicino all’acqua dove trovò un bel posto dove distendersi a prendere il sole, naturalmente come manna l’aveva fatta. Io stavo seduto all’ombra del tendalino a fare le parole crociate, ed ogni tanto davo uno sguardo a mia moglie. Alle 11 arrivò il Capitano

- buongiorno

- hello come state, passato una buona nottata?

- stupendamente . Risposi io

- ma la signora sta ancora dormendo?

- no mia moglie è li che prende il sole – ed indicai con il dito

- ah bene, non c’è problema noi qui siamo quasi tutti naturisti in Grecia, non abbiano problemi se un turista prende il sole nudo.

- bene perché a Caterina non piace il costume.

- si bene ripeto no problem, e poi qui posto poco trafficato voi molto tranquilli – e mentre continuava a parlare non distraeva mai lo sguardo da mia moglie.


Rimase a parlare per una decina di minuti e per ben 9 di questi aveva lo sguardo fisso verso gli scogli. Se ne andò salutandomi e dicendo che si scusava per non essere passato ieri sera ma che se non disturbava passava questa sera

Cosi dopo un frugale pasto ed un sonnellino pomeridiano verso sera andiamo a cenare nell’altro ristorante.

Molto accogliente coccolo si entra in una sala e poi ci sono dei piccoli anfratti con una finestra verso l’esterno e una piccola verso la sala principale di piccole dimensioni, ci stanno al massimo 4 commensali.

L’atmosfera è casalinga anche se sembra trasudare qualcosa di speciale, di raffinatissimo.

All’accoglienza una bellissima ragazza che ci fa accomodare su un tavolo in un anfratto bellissimo. La vista verso l’esterno è meravigliosa e la seduta è quasi più una poltrona che una sedia, comodissima.

Stiamo sfogliando il menu che si presenta un bellissimo e muscoloso cameriere in tenuta adamitica greca, (sandali che sembrano quelli olandesi, una specie di gonnellina che sembra il kilt scozzese o quella dell’esercito turco, e un gillet senza camicia). Ci saluta in un perfetto italiano, ci porta acqua naturale e frizzante e ci chiede

- volete un consiglio?

- ci dica – risponde mia moglie

- abbiamo dell’ottimo antipasto di pesce crudo e …………bla bla bla……….

- troppe cose – riprende Caterina – senza farle ripete tutto facciamo così, antipasto di pesce e secondo di pesce ma non fritto, faccia lei

- va bene allora faccio io e vi porto anche dell’ottimo vino bianco.

Caterina appena si allontana mi chiede

- ma secondo te le porta le mutande

- e che ne so io, non vorrai mica chiederlo vero

- no, ma ho un modo per scoprirlo.

- dai che hai in testa

- vedrai

e così prima che lui arrivi con i primi antipasti Caterina si è tolta (senza togliersi la camicia) il reggiseno e si apre un bottone in più, lasciando un abbondante decoltè alla vista mia che sono di fronte immagina ad uno che sta in piedi, poi la vedo fare qualcosa con la gonna ma dalla mia posizione non capisco.

Arriva il cameriere con i primi antipasti e mia moglie vedendolo si sistema i capelli raccogliendoli dietro, facendo questo alza entrambe le braccia che involontariamente tirano ancora di più la camicia e un altro bottone si apre scoprendo abbondantemente il seno fino quasi al capezzolo, e rimanendo alla piena vista del cameriere quando abbassa le mani.

Ho notato subito che lo sguardo di lui è sceso sul seno di Caterina. Mia moglie è proprio scatenata questa sera e ne ho la riprova un paio di minuti dopo perchè appena vede il cameriere transitare vicino a noi, per chiamarlo, si sporge verso sinistra e alza la ano destra.

- scusi scusi – dice per attirare l’attenzione

Attenzione che fa centro subito, sfido io il braccio sinistro è abbassato e alzato il destro, secondo voi dove è finita la camicia? E’ finita che ha lasciato scoperto il seno sinistro e naturalmente mia moglie fa finta di non essersene accorta all’arrivo del cameriere

- ops scusi – dice mia moglie coprendosi lentamente e non troppo il seno - mi cambierebbe il tovagliolo, mi è caduto

tutta le sera così Caterina è un continuo mostrarsi al cameriere, fingendo succeda indipendentemente dalla sua volontà, ma chiunque capisce che lo fa apposta.

- è senza mutande – dice Caterina d’un tratto

- come fai a dirlo?

- gli si è ingrossato il cazzo e quando cammina si vede che penzola sotto, ed è pure strano che uno così muscoloso abbia anche un bel cazzo, speriamo che non mi abbia ingannata e sia invece al massimo tiro ….ahahahah

- sei terribile

Mi accorgo poi, mentre le passo al fianco per andare un attimo in bagno, che la sua gonna è completamente sollevata, praticamente è seduta a pelle con il culo e tutta la coscia è visibile. Chissà cosa le ha fatto vedere tutte le volte che è venuto li mah.

Paghiamo il conto e prima di andare Caterina, di ritorno dal bagno, si avvicina al cameriere e tira fuori dalla borsetta dei soldi.

- fortuna che non ho dato anche io la mancia altrimenti

- no, tesoro, gli ho dato io 10 euro con dedica

- con dedica?

- si gli ho scritto: visto che ti piacciono le mie tette vieni a prendere un digestivo da noi al camper

- brava vuoi farti una scopata?

- no che dici quando mai, ma ho voglia di cazzo c’è differenza?

Arrivati al camper io mi sistemo sotto il tendalino e gonfio due divani (quelli gonfiabili che possono diventare un letto) mentre Caterina sparisce dentro il camper per riapparire poco prima delle 11.

E’ truccata e vestita molto bene, semplice ma benissimo.

Canottiera molto aderente scollata e cortissima appena sotto il seno, gonnellina abbastanza corta, sandali con tacco 12

- che dici posso andare

- perfetta

non finisco di parlare che sentiamo dei passi. Sono il Capitano e il cameriere

- Buonasera salutano entrambi

- ci siamo trovati strada facendo ed abbiamo entrambi portato un digestivo caratteristico delle nostre parti

- benissimo ragazzi avete fatto benissimo – dice Caterina che passa loro davanti indicando dove sedersi mentre sale in camper a prendere i bicchieri

- non disturbiamo vero – dice il capitano

- no assolutamente

- ecco i bicchierini – dice Caterina

- è molto forte questo digestivo – dice il cameriere

e così si inizia a parlare del più e del meno. Vedo che entrambi sono attratti da mia moglie che, seduta al mio fianco, lascia intravvedere un bel po’ di gamba e chiappa, Caterina guarda costantemente il cameriere

- posso averne ancora un po – Chiede

- certo signora – ripete ancora il cameriere – ma le ripeto guardi che è forte non sembra ma questo picchia

- in che modo picchia? Duro?

E così i discorsi si fanno più arditi, ed anche i travasi sono sempre più frequenti specialmente il bicchiere di mia moglie tanto che la prima bottiglia è finita in men che non si dica. Poi Caterina si alza per versarsi ancora del digestivo ma anche la seconda è finita

- vado a prendere quello che c’è in camper – dice mia moglie e mentre si gira inciampa e rovina addosso ai due (proprio sobria non pare)

- sei ubriaca cara?

- non sono ubriaca – sbotta Caterina che per alzarsi appoggia le mani sulle patte dei due ospiti

- so contare, sono due vero non sbaglio

I due sono un po’ interdetti ma forse non aspettavano altro

- sono due ho detto ed ora controllo

e dicendo questo inizia a sbottonare i pantaloncini del cameriere mentre il capitano si arrangia da solo.
Caterina aiuta il ragazzo a sfilare i pantaloncini

- non porti mai le mutande neanche oggi lo avevo capito sai ti sei eccitato a guardarmi le tette

e dicendo questo rimanendo in ginocchio ai suoi piedi gli prende in mano il cazzo già bene in tiro e scappellato con la mano destra e indica al capitano di sedersi a fianco del ragazzo.

Inizia così a leccare il cazzo del cameriere e a segare il capitano e dopo un paio di minuti inverte le cose. Ad un certo punto Caterina si gira mi guarda e, vedendo che mi sto menando l’uccello godendomi la scena mi dice

- dai preparami la figa vieni a leccarmela

A quelle parole il ragazzo guarda il capitano e sorride

- stasera ci si diverte – dice il Capitano

- basta che facciate divertire anche me – replica Caterina

io mi alzo e abbasso la gonna a mia moglie, la distolgo un attimo dalla pompa per togliere anche la canottiera e lasciarla nuda, lei ne approfitta per sedersi sul bordo del gonfiabile aprendo le gambe, così io le posso leccare la figa meglio e lei fa venire i due al suo fianco per continuare la pompa.
Un paio di minuti di leccatura di figa e mia moglie è eccitata e iniziano i primi spasmi da godimento anche perché i due cazzi sono di bella misura e i due la stanno letteralmente scopando in bocca a turno.

La vedo carica e allora fa distendere il capitano si siede sopra con molta calma impugna il cazzo e se lo mette in figa, il tutto guardandolo lascivamente mentre lui inizia a palparle le tette, poi fa venire il ragazzo avanti a lei per poter continuare il pompino.

Il capitano è abbastanza dotato in larghezza mentre il cameriere sembra dotato anche in lunghezza

- tesoro, aprimi il culo dai che stasera mi sento una troia . Mi dice Caterina

io mi preparo e dopo avergli sputato e lubrificato il buco del culo, ma non serviva è eccitatissima, mi posiziono e la penetro dando inizio ad una tripla.

- o che bello dai fatemi godere – dice Caterina ma non passa neppure un minuto che il capitano non resiste

- dio come è calda sta troia non resito

e gode togliendosi all’ultimo dalla figa di mia moglie, lasciandola interdetta.

- dai Giovanni prendi il suo posto che io stavo godendo, stavo partendo per la tangente

- io mi posiziono sotto e Caterina dopo essersi infilata il mio cazzo nella figa posa le sue tette sul mio petto e si apre le chiappe consentendo al ragazzo di prenderla dietro, con pochi e giusti movimenti Caterina si impala e inizia a muoversi lei dettando il ritmo per riprendere la goduta. E’ impegnatissima a prenderselo tutto lo vuole ed ha voglia di godere.

D’un tratto vedo il cameriere tenere saldamente i fianchi di mia moglie e iniziare un movimento velocissimo e profondissimo che fa sussultare Caterina.

- tho ti sborro nel culo tho tho tho lo volevi nel culo, volevi fare la troia eccoti accontentata ti sborrrooooo

- noto nello sguardo di Caterina un attimo di delusione

siamo entrambi un po’ imbarazzati, non sappiamo cosa dire stiamo aspettando che il ragazzo si tolga ma invece continua

Caterina si accorge che il ragazzo ha goduto ma non è calato niente e così si rilassa e riprende un piccolo ansimare nella speranza di farsi una goduta per intero

Come non fosse successo il ragazzo continua a stantufarla,, ha goduto ma non è ancora duro, io sono con il cazzo piantato nella figa di mia moglie e sento il cazzo del cameriere spingere ancora, dopo cinque minuti mia moglie esplode in una goduta delle sue e subito dopo, da multiorgasmica quale è, giù un’altra.

- credevi che io avessi finito invece senti che cazzo

e nel dire questo si ferma esce, sento che sta trafficando e d’un tratto lo infila assieme al mio nella figa di mia moglie

Caterina spalanca gli occhi emette un piccolo gridolino si ferma vorrebbe spingere indietro il cameriere che invece la stantufa

- dai marito tieni il mio ritmo che la facciamo godere come una maiala allo spiedo, ed infatti un paio di minuti che mia moglie ri gode ansimando come un treno in corsa, è tutta sudata quasi esausta.

Io e il cameriere ne approfittiamo, giriamo Caterina ora lei è sopra di me, mi da le spalle consentendomi di incularla e il ragazzo la sta pompando in figa.

Io sono praticamente fermo con tutto il cazzo dentro e sento la pressione del ragazzo che la sta chiavando con veemenza. Caterina sta godendo di nuovo a ripetizione.

Il capitano si sta godendo la scena, si sta menando l’uccello che sta tornando rigido

- sei fortunato la sta facendo godere come una troia, tu non vedi ma è partita veramente tua moglie oltre ad averne uno nel culo e il ragazzo che se la chiava lei, da grande troia, si mena anche il grilletto, una troiona altro che

e dicendo questo si alza, si avvicina a mia moglie e da sopra le piazza il cazzo nella bocca, che ad occhio mia moglie non rifiuta.

Mia moglie si aggrappa alle sue chiappe distende indietro la testa sulla mia spalla e inizia a fargli un pompino di quelli da svuota palle

- brava proprio una mignotta di prima se lo prende tutto in gola sta troia senti come gode ad essere presa a panino e sbattuta. Si continua cosi ingoiami la cappella, siiii ciucciami il cazzo

infatti si sente mia moglie ansimare e dire qualcosa del tipo

- si godo si godo siiiiii

Sento le contrazioni che ha con il culo ogni volta che gode ed ora io non ce la faccio più e le riempio l’intestino di calda sborra mentre lei sta godendo con il cazzo in bocca e il ragazzo che imperterrito continua a scoparla in figa forte, dando colpi sempre fino in fondo, a volte lenti a volte veloci, ma sempre possenti, sento le sue palle battere sulle mie.

Io vorrei togliermi ma l’atto sopra di me è frenetico sembra alla fine.

- tienila ferma – dice il ragazzo che ha confuso il mio tentativo di spostarmi con un tentativo di mia moglie di spostarsi

- tienila ferma che ……

che dopo una serie di colpi profondissimi e forti il cameriere se ne esce sposta il capitano e punta il cazzo davanti alla faccia di Caterina, uno, due, tre, quatto schizzi lunghi e violenti che la colpiscono in fronte sulla guancia sul mento. Poi spinge la cappella sulle labbra di mia moglie, lei apre la bocca e lui ci infila il cazzo, sta ancora godendo.

Alla fine io mi sposto lasciando mia moglie sul divano in balia del ragazzo che ne approfitta e la sta letteralmente chiavando in bocca e il capitano, defenestrato dalla bocca di mia moglie si è posizionato dove prima era i ragazzo, prende le caviglie di mia moglie, gli alza le gambe e puntando il cazzo sull’ano chiede

- posso

- uhm s a unf i

mia moglie non riesce a rispondere perché il ragazzo non le da tregua e nonostante la seconda sborrata non ha cenno di ammosciamento.

- bene chi tace acconsente – dice il capitano

Io sono un po’ basito mai mi era capitato uno che dopo due godute è ancora con il cazzo duro senza un minimo di intervallo, guardo il Capitano che nel frattempo aveva iniziato ad incularsi mia moglie.

- Visto il ragazzo che furia, mamma mia come la ha ridotta, è aperta come una caverna, ce ne stanno due qui dentro


Mia moglie è in preda ad orgasmi continui il cameriere la tromba in bocca, vedo Caterina per la prima volta un po’ in difficoltà il cazzo è molto turgido e lui vuole ficcarlo tutto in bocca ma non piegandosi le crea leggeri conati di vomito.


- cazzo è più stretta la figa – dice il capitano che nel frattempo sta intervallando colpi in figa e colpi nel culo.

Ora il ragazzo, toglie il capitano e fa mettere mia moglie sul fianco destro, piega in avanti la gamba sinistra ed inizia il balletto figa e culo.

Quando la incula le solleva la chiappa per farmi vedere bene come lo sbatte fino in fondo, si tiene il cazzo alla base e dopo l’appoggio della cappella sull’ano da entra lentamente e poi giù un paio di colpi, mentre quando lo sbatte nella figa aperta la chiappa per farmi vedere come è aperto.

- un tunnel guarda ci infilo tre dita senza fatica – dice il ragazzo

Il ritmo è alternato una decina di colpi in figa ed una decina nel culo, mentre il capitano, anche se messo scomodo, riesce a farsi leccare la cappella.

- senti come gode tua moglie proprio brava a riceve cazzoni come il mio - dice il capitano

- si Capitano si ma sono io che la sto facendo godere come una vacca vero signora – dice il ragazzo che poi rivolgendosi nuovamente a mia moglie dice

- questa è la mancia che volevo, ti piace darmi la mancia vero eccoti accontentata, me la prendo io la mancia

mia moglie è impegnata a sbocchinare il cazzo del capitano ma fa di si con la testa

- si si prendi godi godi

Poi dopo aver sentito che mia moglie ha avuto un altro orgasmo questa volta silenzioso

- hai goduto ancora brava ora ti faccio vedere le stelle dice il ragazzo

fa distendere mia moglie con il culo all’insù, le infila sotto un cuscino e messosi dietro inizia a incularla facendomi vedere lo spettacolo. Caterina è con le gambe aperte e vedo spuntare le sue dita intente a sgrillettarsi mentre lui da sopra la incula.

Il capitano che ha il cazzo duro è davanti a mia moglie, la tiene per la nuca e le caccia il cazzo in bocca, ma non serve tenerla dura gli affondi che riceve nel culo la spingono avanti e la costringono a prendere tutto il cazzo, io mi sposto e vedo la scena di lato, è eccitantissima, Caterina è distesa con il culo sollevato, vedo chiaramente il cazzo che entra ed esce in tutta la sua lunghezza dal culo e il cazzo del capitano che ogni tanto sparisce e gonfia la gola di mia moglie. Scena bellissima tanto eccitante che mi ritorna il cazzo duro.

- scusa amico ma ad una troia così bisogna dargli il giusto riconoscimento – dice il capitano

e cosi dicendo esplode in una sborrata che mia moglie riceve tutta tra la bocca e la gola mentre era nel mezzo di una fenomenale goduta. Quasi si soffoca.

Il ragazzo a questo punto è in piena tormenta e furia erotica, la sta letteralmente aprendo, per entrare tutto fino alle palle le tiene aperte le chiappe con le mani, Caterina è schiacciata sul divano ad aria che quasi sobbalza dalle spinte, lui freme, gode, si blocca con tutto il cazzo nel culo inarcando la schiena, si vedono le sue chiappe pulsare e mia moglie con la faccia imbrattata di sborra del capitano si tiene aggrappata per non cadere.

- thoooo signora thoooo culona ti riempio l’intestino tho tho godoooooooooo sborroooooooo – esclama il ragazzo

poi anche lui si ferma e si adagia su mia moglie, ed io preso da una irrefrenabile voglia mi piazzo davanti al viso di Caterina, mi do due menate di uccello e le sborro addosso lei non ha la forza neppure di aprire la bocca e io le strofino il cazzo anche sulla fronte per pulirmelo, lei è ancora in tranche mi guarda ma non parla e io ne approfitto per schiaffeggiarla con il cazzo

- sveglia tesoro il tornado è passato, te lo sei goduto tutto, te lo sei meritatoi proprio un finale come questo, ferma li che ti immortalo. Prendo il cellulare e la fotografo piena di sborra e poi anche il culo, lei capisce e si apre le chiappe così da permettermi di fotografare il culo da cui esce ancora la sborra.

- wow che roba – sono le uniche parole di mia moglie e vi garantisco che per la prima volta l’ho vista sbalordita.

Quando rimaniamo soli e mia moglie, finita la doccia, viene a sedersi sotto il tendalino mi dice

- wow wow wow non era il più grande e neppure il più grosso che ho preso ma che furia, che impeto, ha sborrato tre volte senza mai ammosciarsi anzi ogni volta più duro

- e si pensa che mi ha chiesto che se vuoi domani viene con suo fratello che è anche meglio.
- caro che facciamo domani? Partiamo vero?
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