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festa di compleanno


di amolafi
14.04.2015    |    12.964    |    2 8.6
"Cominciai a pomparla ma con la coda dell'occhio curavo il marito che continuava a segarsi..."
Leggendo un articolo di cronaca sul giornale mi è tornata alla mente una storia di molti anni fa.
Mi ero congedato dal servizio di leva da qualche settimana quando mi telefonò Angelo (vedi Ricordi di naja) invitandomi alla sua festa di compleanno in un locale di Monza. Pomeriggio danzante e cena serale con torta e candeline.
C'erano circa una quindicina di persone tra le quali una signora sui 30/35 anni il cui marito aveva il turno di lavoro fino alle diciotto e qualcuno sarebbe poi andato a prenderlo per unirsi alla festa.
Erano tutti accoppiati ed io ballai quasi tutto il pomeriggio con lei, sapendo che poi sarebbe arrivato il marito me ne guardai bene da fare una mossa fuori posto. Era una persona molto simpatica dalla battuta pronta.
Verso le diciassette Angelo mi chiese di accompagnarla con la mia macchina a prendere il marito che lavorava in una grossa azienda di Vimercate e, prima di uscire, mi disse:
"Mi raccomando, questa è una che si fa scopare, non fare brutta figura."
Partimmo e visto il grosso anticipo procedevo a bassa velocità pensando alle parole di Angelo e cercando il modo di portare l'attacco, mentre parlavamo continuavo a pensare ma fu lei a togliermi d'impiccio.
"Angelo ci ha parlato molto di te, ci ha raccontato di voi a militare e che ogni tanto vi trovate ancora."
Mi vergognavo un po' che una donna mi dicesse di sapere che Angelo mi faceva i pompini e ogni tanto lo scopavo ma, visto che eravamo sull'argomento sesso approfittai.
"Vedi, io sono uno che non riesce a stare senza fare sesso, mi piacciono da matti le donne ma in caserma l'alternativa erano le seghe o approfittare di Angelo, però ti garantisco che preferisco le donne, i tipi come te mi fanno impazzire e non immagini come invidio tuo marito che può averti nel letto tutte le sere. E' da quando ti ho visto che penso solo che vorrei fare l'amore con te."
La guardai e lei abbassò gli occhi come una bambinetta davanti a un complimento. Le misi la mano sulla gamba e non disse niente, accostai e mi fermai girandomi verso di lei mettendole una mano intorno alle spalle, la tirai a me e la baciai. Rispose al mio bacio. Ripartii e mi infilai in una stradina deserta e dopo averla baciata ancora abbassai lo schienale del sedile, la aiutai a togliersi il cappotto e mi tolsi il mio, la feci sdraiare e le andai sopra. Mi disse di non avere fretta che avremmo fatto tutto più comodamente al momento giusto ma io insistetti dicendole che dopo il suo bacio non riuscivo più a resistere. Le sfilai le mutande e dopo avere abbassato la cerniera glie lo misi dentro subito. Quando venni rimanemmo un po' abbracciati e poi ripartimmo per andare a prendere suo marito.
Appena salito in macchina, il marito, mi disse di passare da casa che avrebbe fatto una doccia e si sarebbe cambiato per la festa. Mentre lui si ritirava nel bagno io e lei ci eravamo seduti sul divano del salotto e lei era proprio attaccata a me, ne approfittai per baciarla e metterle una mano in mezzo alle gambe e lei cominciò a sfregare la sua sulla mia patta facendomelo diventare duro. Non so quanto andammo avanti ma quando sentii un rumore e girandomi vidi lui sulla porta in accappatoio mi si gelò il sangue mentre lei continuava a baciarmi e a palparmi il pacco. Immaginavo chissà quale scenata ma, senza parlare, aprì l'accappatoio e tirò fuori il cazzo in tiro cominciando a menarselo e venne a sedersi sulla poltroncina di fronte a noi. Capii la situazione e lasciai che lei mi spogliasse rimanendo nudo con le sole calze, poi si spogliò anche lei e si sdraiò tirandomi sopra perché glie lo mettessi dentro. Cominciai a pomparla ma con la coda dell'occhio curavo il marito che continuava a segarsi. Ebbi un attimo di esitazione quando si alzò e venne vicino a noi cominciando ad accarezzarmi le natiche per poi abbassarsi e infilare la lingua in mezzo fino a leccarmi l'ano. Provai fastidio e non resistendo mi alzai per sedermi sul divano mentre lei veniva sopra e si sedeva sul mio cazzo cominciando ad andare su e giù mentre lui davanti a noi, accucciato, mi leccava le palle e la sua passerina. Quando venni la donna diede ancora qualche colpo e poi si alzò e lui mie lo prese in bocca prontamente leccandolo e succhiandolo fino a lucidarmelo prima di girarsi e scopare sua moglie venendo quasi subito. Ci rivestimmo ed andammo alla festa giusto in tempo per la cena.
Alla fine io e Angelo li accompagnammo a casa e rimasti soli gli raccontai come era andata.
"Visto che ti ho procurato due scopate ora accontenti anche me."
Mi aprì la patta e cominciò un pompino che durò tantissimo e per mia fortuna non aveva il preservativo altrimenti dovevo incularlo.
Con i due coniugi la storia continuò per qualche settimana, una o due volte a settimana andavo da loro, un paio di volte dovetti inculare anche lui che pretendeva la sua razione di cazzo, poi, una sera mentre sopra il letto stavo scopando lei mentre lui mi baciava e leccava le chiappe e l'ano (avevo imparato a sopportare il fastidio) e con la mano mi toccava il cazzo che entrava e usciva da sua moglie, improvvisamente lo sentii dietro di me che cercava di puntarmi il cazzo al culo. Gli dissi che non volevo ma diventò insistente al punto che per allontanarlo dovetti dargli una spinta che lo face cadere dal letto. Per fortuna non si fece male ma si alzò e con tono incazzato mi disse di rivestirmi e andarmene.
"A te piace scopare mia moglie e ogni tanto accontenti anche me ma se vuoi continuare a venire da noi devi cominciare a stare al gioco. Anch'io ho voglia di fare l'amore con te. Voglio anch'io il tuo culetto."
Mi rivestii e me ne andai ma avevo troppa voglia e così passai dalla casa di Angelo e dopo avergli spiegato la storia andammo nella sua cantina e su un vecchio materasso, dopo un pompino da professionista, mi infilò il preservativo e potei sfogare la mia voglia e la mia delusione mettendoglielo dentro fino in fondo e pompandolo più forte che potevo mentre lui si faceva una sega. Quando gli dissi che stavo venendo sborrò anche lui ed entrambi soddisfatti andammo a dormire.
"Eppure glie lo avevo detto che tu non facevi pompini e non lo prendevi in culo."
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