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7 fumetti LGBTQ+ da non perdere


fumetto 23.09.2020 10   |   Canali: lgbt lgbtq+ gender omosessualità fumetti

7 fumetti LGBTQ+ da non perdere

La strategia del fumetto, del baloon e della graphic novel è da sempre in prima linea nella lotta contro l'omofobia e nella sensibilizzazione verso l'identità di genere: attraverso il visual, mezzo di comunicazione alternativo e più immediato, gli autori raccontano l'urgenza di autodeterminazione dei propri personaggi, la voglia di esprimere un sentimento, la battaglia contro ogni tipo di pregiudizio. Una guerra che ha per armi le farfalle e la fantasia, le Winx e le bacchette magiche, ma anche slanci socio-politici e vissuti di proprio pugno più intimi e riservati.

Manga power: il potere del visual e del fumetto

"Con un libro non si è mai soli": sembra la frase di un bacio Perugina andato a male o del biscotto del ristorante cinese sotto casa, ma in realtà è proprio così, la lettura ha la capacità di intrigare oltremodo attraverso il potere evocativo della parola, una magia che riesce a solleticare le corde più intime, far venire la pelle d'oca e stimolare anche quel pelo sfuggito alla ceretta. Per non parlare della nostra libido che è tutto un foco d'artificio durante la saga della salsiccia!

Abbiamo selezionato una serie di 5 manga a tema LGBTQ+, 5 fumetti da leggere tutti d'un fiato, libri da condividere e da regalare, occasioni per riflettere divertendosi.

Julie Maroh: Il blu è un colore caldo

Forse è il più famoso tra tutti dopo che la sua trasposizione cinematografica (La Vita di Adele) ha fatto il giro dei Cinema di mezzo mondo, e non potevamo non citarlo.

La storia è di una ragazza, Clémentine, che ha appena intrapreso il viaggio alla scoperta dell’amore. Il suo sguardo incontra per caso quello di Emma, un’affascinante ragazza dai capelli blu, e il viaggio cambia rotta inesorabilmente. Ma il viaggio di Clementine, come il lettore scopre sin dalle primissime pagine, sarà breve: una volta di più ci rassegniamo al fatto che no, nemmeno l’amore più profondo e appassionato può allungarci la vita.

Un fumetto che ha fatto innamorare migliaia di adolescenti (e non solo) in tutto il mondo.

Kabi Nagata: Lettere a me stessa

Chi ama i manga e gli anime si ricorderà sicuramente il precedente lavoro dell'autrice giapponese che in La mia prima volta racconta i suoi disturbi bulimici, la depressione e l'incapacità ad accettare la propria sessualità, fino all'esperienza con una belle de nuit, una prostituta di professione.
Nel fumetto Lettere a me stessa, Kabi Nagata continua quell'indagine interiore in forma epistolare, narrando il rapporto burrascoso con i genitori ma anche l'emergenza di ricucirlo, la voglia di andare a vivere da sola e tutti i propri dubbi e le proprie incertezze. Una graphic novel privata ma in cui possiamo immedesimarci come fosse il nostro diario segreto, proprio quello con il lucchetto a cuore.

Mariko Tamaki e Rosemary Valero-O’Connell: Laura Dean continua a lasciarmi

Un fumetto che sembra ripercorrere i ruggenti anni adolescenziali di Beverly Hills 90210, del College e dell'High School, tra cheerleader e pomiciate tra gli armadietti. La protagonista, Freddy, è perdutamente innamorata di Laura Dean, la più popolare della scuola che però la prende e la molla come una gomma da masticare. Per sfogarsi dal cuore di peluche della reginetta, Freddy intrattiene una rubrica di consigli d'amore, nella più classica tradizione della posta del cuore dei migliori feuilleton: grazie a questo lavoro del lutto, la nostra protagonista riuscirà a liberarsi di questo amore tossico. Chi di noi non ha mai vissuto una vera e propria storia a senso unico, un sentimento non corrisposto che ci ha fatto struggere?

Eguchi Hisashi: Stop!! Hibari Kun!

Una graphic novel degli anni '80, con chiari riferimenti alle contaminazioni glam pop di quell'epoca, in cui un giovane rimasto orfano, Sakamoto, si innamora della figlia del boss della famiglia adottiva, Hibari. Le cose si complicano quando si scopre che la ragazza è un giovane effeminato, un genderfluid che il padre non è capace di accettare.

Hibari diventa quindi una Beatrice dantesca pansessuale, così misteriosa e inaccessibile, la vera e propria ossessione del giovane Sakamoto che racconta senza veli e con un linguaggio esplicito, senza tabù ma allo stesso tempo fresco e colloquiale.

Sara Colaone e Luca De Santis: In Italia sono tutti maschi

La visual novel è ambientata nel 1938, nell'epoca fascista in cui l'omosessualità veniva insabbiata: non esisteva, in una società dove l'uomo era considerato un padre padrone e un latin lover! Un concetto che sembra anacronistico ma che è invece sta alla base di tutte le politiche no LGBT.

In Italia sono tutti maschi è il baluardo più azzeccato per chi ha rinunciato a quel machismo tossico che ha rotto parecchio le scatole e racconta la repressione e il confino del protagonista, testimone sopravvissuto alle persecuzioni, con vicende intrecciate a due giovani autori contemporanei, un videomaker e un copywriter.

Un omaggio in chiave grafica ai 300 omosessuali esiliati e confinati nel periodo più buio che l'Italia ha conosciuto dopo il medio evo, cioè la guerra e la dittatura fascista.


Ralf König: Super Paradise

Il fumetto racconta, in chiave caricaturale e satirica, le vicende sessuali di una coppia alla deriva, quella di Conrad e Paul che cercano di ravvivare il loro rapporto durante una vacanza a Mykonos, tappa obbligata del turismo sessuale LGBTQ+ più piccante e festaiolo.

Un ritorno di fiamma che però avrà un epilogo amaro, ma trattato con quell'umorismo noir caro all'autore che fa strappare un sorriso seppur a denti stretti: al ritorno dalle ferie i protagonisti dovranno fare i conti con l'AIDS mai completamente sconfitta dopo la diffusione tra gli anni '80 e '90.
Un modo in più per conoscere e aggiornarsi su una piaga attualmente sottovalutata ma sempre in agguato come una miccia esplosiva.

Frad: Non facciamone un Lesbodramma

Come alcuni sanno, lesbodramma è il termine autoironico che molte donne lesbiche utilizzano per definire le proprie esperienze sentimentali, spesso sopra le righe appunto per la dose di dramma che le caratterizza.

Si possono sconfiggere gli stereotipi a suon di vignette? Non facciamone un lesbodramma extended di Frad è una summa di ironia e autoironia che ha l’obiettivo di “prendere in giro” gli stereotipi per distruggerli con la voce dei suoi protagonisti: Cuore, Cervello e, soprattutto, Gina


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