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Musei del sesso in Europa


cultura 28.09.2010 0   |   Canali: cultura musei eventi

Musei del sesso in Europa
L'autunno è arrivato, le ferie sono già un lontano ricordo; quindi perchè non regalarsi un weekend di svago in qualche capitale europea e dedicarsi un po' anche alla cultura? E quando si parla di cultura su A69, sapete che ci troverete il risvolto piccante. Tempo fa vi abbiamo parlato dell'Amora di Londra. Proseguiamo con un elenco dei migliori musei del sesso in Europa.



Amsterdam

Il Sex Museum o Venus Temple è il primo museo al mondo interamente dedicato all'amore carnale. Qualsiasi pretesa di mettere ordine in questo caotico bazar di cianfrusaglie erotiche è vana, ma la varietà di statue, dipinti, oggettistica e manufatti di ogni epoca è impressionante. La collezione è stata messa insieme dai proprietari stessi, che cominciarono con una piccola raccolta di oggetti erotici del XIX secolo esposti in una vetrina in via Denmark. L'interesse dei passanti spinse i curatori ad ampliare ed organizzare la collezione in stanze tematiche che rappresentano un viaggio immaginario attraverso la storia del sesso, dall'antichità al futuro, lasciando una serie di interrogativi aperti sulle possibilità evolutive dei costumi sessuali.


L' Erotic Museum sorge nel cuore del quartiere a luci rosse, in un palazzetto di tre piani con insegna luminosa al neon sulla piccola porta d'ingresso.

Rispetto al “fratello maggiore” di cui sopra, si presenta con una veste più leggera e meno pretenziosa nella collezione e nell'allestimento. Le opere più interessante sono dei lavori fotografici che documentano l'evoluzione storica del quartiere hot di Amsterdam, e un'interessante collezione di disegni e litografie realizzate da John Lennon per l'amore di una vita, Yoko Ono. Ideale per chi muore dalla voglia di farsi un giro tra le celebri vetrine ma sente di doversi dare un tono intellettuale.



Berlino

Il Beate Uhse Erotik-Museum deve il proprio nome alla donna che, all'alba degli anni '50, ebbe il coraggio di pubblicare una brochure sul metodo anticoncezionale OginoKnaus ed aprire il primo sexy-shop della storia, mascherato da emporio per l'igiene della coppia. Le procure federali le fanno la guerra fino al 1962, anno in cui la Germania liberalizza la pornografia. Da allora per la “signora del sesso” tutto procede in discesa per almeno 50 anni ed oggi il suo nome è un brand, una s.p.a., un sexy shop in franchising ed un museo di Berlino ovest che raccoglie manufatti e vezzi erotici degli ultimi 300 anni. Degna di nota la sezione che ospita gli antichi rimedi per una vita sessuale migliore: talismani, peni animali, erbe e radici conservati in barattoli provenienti da chissà quale tempo e luogo.



Parigi

“In Francia prendiamo il sesso molto seriamente ed è tempo di dedicargli un museo”; questa è stata la risposta che le autorità parigine hanno rivolto ai tre soci fondatori quando, nel 1997, hanno dato l'assenso alla fondazione del Musee de L'Erotisme. Il museo è perfettamente in linea con l'eleganza imperiale della capitale francese: ampie scalinate doppia rampa, marmi, ori e tappeti pregiati disseminati ovunque; ma a differenza degli altri musei sui generis, qui si presta molta attenzione al contemporaneo, con un fitto calendario di mostre temporanee che spaziano dalle arti tradizionali a quelle performative.



Barcellona

Il Museu de l'Erotica è il primo museo erotico della Spagna e nasce con il preciso intento di offrire uno spazio didattico e ludico al tempo stesso. Molti lo descrivono come un piacevole cross-over tra il cugino tedesco Beate Uhse e l'olandese Sex Museum. Il museo vanta una collezione di tutto rispetto organizzata in aree tematiche che spaziano tra i continenti, le epoche storiche, le religioni e i culti pagani; e, ovviamente, non mancano le illustrazioni piccanti di Picasso e Mirò.



Praga

Chi pensa che i sex-toys siano una perversione dei nostri tempi, dovrà ricredersi non appena varcata la soglia del Sex Machines Museum, originalissimo emporio di strumenti sessuali. Al confine tra superstizione, leggenda, tortura e loisir, quasi non si riesce a credere ai propri occhi. Ma il proprietario, un italiano, assicura che è tutto vero e quando non è riuscito a recuperare gli originali, sono state fatte delle riproduzioni in stile di oggetti d'epoca fotodocumentati. Tra gli articoli più interessanti: lo zoccolo della prima “zoccola” con la scritta Seguimi sulla suola; il masturbatore terapeutico a vapore contro l'isteria femminile; l'antesignano della bici da spinning con fallo integrato nella sella; travestimenti e bambole da bordello; parrucche di peli pubici; falli in pietra e clisteri per battezzare i feti morti; film porno spagnoli degli anni '20. E quando il museo sarà rinnovato, alcuni video interattivi spiegheranno il funzionamento degli oggetti e la visita sarà ancora più istruttiva e divertente.


Porcellini, occhio a non farvi venire strane idee, siamo pur sempre al museo!


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