Lui & Lei
Diario - Una domenica in casa

13.03.2012 |
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"Mi sono portata le mani sulla pancia, poi le ho incrociate sul petto ed infine mi sono toccata la parte superiore del seno per sfregarlo, volendo alleviare un po' quel prurito che mi aveva invasa..."
Ieri è stata una bella domenica ed abbiamo deciso di passare la mattina in casa, a riposarci, fare l'amore e a non pensare a null'altro tranne che a noi. La prima cosa che mi ha chiesto il mio maritone quando ci siamo alzati dal letto è stata (come molte altre volte, quando possiamo) di rimanere nudi, nella segreta e piacevole intimità della nostra casetta e del piccolo giardino sul retro, completamente oscurato da una bella e fitta siepe. Ho accettato con piacere, e lui ne era sicuro perchè sa che io adoro stare nuda a farmi ammirare da lui. Poi, dopo aver fatto colazione, approfittando della bella e calda giornata, baciati dal tiepido sole e dalle miti temperature primaverili del Queensland, mi ha proposto un gioco: entrambi nudi, nel nostro giardino, io dovevo salire sul tavolo e rimanere lì, in piedi, a farmi guardare da lui, che poteva scrutarmi fin nelle pieghe della pelle ma senza toccarmi.
- Sai che novità... lo facciamo spesso e non si resiste per più di un minuto! Mi salti addosso come se fosse un anno che non mi vedi... - Replico io.
Ma il mio uomo mi promette solennemente che stavolta deve resistere, a costo di stare male, per almeno dieci minuti. Detto così mi viene da ridere: cosa saranno mai dieci minuti di desiderio? Ridiamo, lo prendo a pizzicotti e lui mi fa altri delicati dispettini, e lo sfido: - Se resisti per dieci minuti senza toccarmi così come hai proposto, dopo per altri dieci minuti farò quello che vuoi tu, qualsiasi cosa! -
Detto, fatto! Ci guardiamo soddisfatti ed io, aiutandomi con una sedia, salgo sul piano del nostro tavolo in giardino, indossando solo le mie ciabattine con un accenno di tacco, di sughero gommato con la fettuccina bianca sottilmente intrecciata sulla parte davanti. Mi sistemo i capelli con tutte due le mani, stendendomeli ordinatamente sulle spalle dietro la schiena lasciando completamente scoperto il petto e con sguardo sorridente e di sfida, gambe leggermente divaricate, fletto il ginocchio destro spostando il peso sull'altro, appoggiando le mani sui fianchi.
- Sono le 8 e 43. Devi rimanere lì fino alle 8.53. - mi dice, serissimo, il mio uomo che sta già facendo sforzi per non eccitarsi troppo. Sforzi vani, perchè quando un uomo è nudo... non può nascondere niente. Lui però ci prova, e prende la sedia, la posiziona davanti a me e piega in avanti la schiena, appoggiando gli avambracci incrociati sulle gambe per cercare di nascondere quello che... è impossibile nascondere.
La scena mi fa ridere perchè capisco che non può reggere così dieci minuti, ma già pochi secondi dopo vedo che in quella posizione riesce a concentrarsi, guardandomi profondamente, scrutandomi. Il suo viso è all'altezza delle mie caviglie, mi guarda dal basso verso l'alto a circa due metri di distanza e sento i suoi occhi posarsi sulla mia pelle. Mi sento sfiorata, toccata dai suoi occhi, lo avverto come se fosse reale. Non mi viene più da ridere e cambio leggermente posizione.
Penso che dovrei sentirmi imbarazzata ma con mio marito non ho mai avvertito questa sensazione e mi è sempre piaciuto farmi guardare da lui, ma questa volta, resistendo per non toccarmi, mi sta dando qualcosa che non ho mai avuto, che di mano in mano che passano i secondi diventa sempre più forte, tanto da farmi arrossire.
- Quanto mi piaci così... -
Tantissime volte mi ha detto questa frase e mi ha fatto sempre un gran piacere, ma questa volta le parole che escono dalla sua bocca è come se mi toccassero fisicamente, tanto da provocarmi una specie di brivido che mi scuote l'addome. Sento un calore che m'invade da dentro e sale dal ventre fino alla fronte e mi viene di sfregarmi i fianchi con le mani per spegnere un prurito che, lieve, mi pizzica il corpo.
Sono eccitata. Come è possibile, se fino a un secondo fa ero "in riposo" e stavo ridendo? Non è perchè mi sto concentrando sul corpo del mio maschio, davanti a me, in adorazione ai miei piedi e buffamente rannicchiato per non mostrarmi la sua eccitazione. Non è perchè sto fantasticando l'amore che verrà dopo questo gioco. E' semplicemente, ma pesantemente, il suo sguardo che provoca in me questa eccitazione dilagante, inarrestabile, che prude sul mio corpo e lo pervade, gonfiando i vasi sanguigni e liberando gli umori.
- Mamma mia, quanto sei bella quando ti ecciti così!.. -
Delle gocce si sono precipitate sul tavolo, ai miei piedi e questa ultima frase è stata come se fosse fisicamente entrata dentro di me, aumentando la sensazione di prurito e facendomi sentire una tensione, una leggera vibrazione che mi scuoteva e mi faceva aumentare il battito del cuore ed il respiro.
L'emozione, l'imbarazzo per quell'eccitazione così ricca senza fare niente mi hanno costretta a fare qualche movimento sul piano del tavolo. Mi sono portata le mani sulla pancia, poi le ho incrociate sul petto ed infine mi sono toccata la parte superiore del seno per sfregarlo, volendo alleviare un po' quel prurito che mi aveva invasa ovunque.
- No, non toccarti ti prego, tieni ferma le mani!... -
L'implorazione di mio marito era l'abbandono, la sconfitta. La sua eccitazione, repressa e contenuta così pesantemente fino a quel momento si era liberata dal suo controllo ed è esplosa. Seduto sulla sedia, rannicchiato ed ansimante, non è arrivato al decimo minuto senza nemmeno toccarmi, come un ragazzino che vede per la prima volta una donna.
In quel momento io ero già ampiamente in "difficoltà respiratoria", e quello che ho visto mi ha fatto perdere quel controllo che già mi stava lasciando. Mi sono mordicchiata il labbro inferiore mentre osservavo rapita lo spettacolo che il mio maschio mi offriva sulla sedia con le mani nei capelli, chiedendomi ansimante cosa gli avessi fatto.
Era sulla sedia a due metri da me con il suo corpo stupendo e tutta la sua eccitazione che si liberava per avermi guardata, solo guardata e non toccata.
Il calore nel mio corpo aumentava sempre più, come il prurito, che diventava insopportabile. Mi porto l'indice della mano destra in bocca, lungo i denti e me lo mordo, quando improvvisamente esplode anche la mia eccitazione, che mi rapisce e mi fa girare tutto intorno, tanto che devo puntellarmi con i talloni per rimanere stabile sul tavolo e non cadere. Ansimante ed in piedi sul tavolo, nuda ed immobile, gocciolante e con gli occhi spalancati su mio marito che era nella stessa situazione, io ed il mio uomo abbiamo fatto l'amore a due metri di distanza, senza toccarci.
Non suona molto bene, ma devo dire che è stata un'esperienza... interessante. Un'esperienza che aiuta a conoscere sè stessi, nel profondo. Ma soprattutto, abbiamo entrambi capito non solo quanto è grande l'attrazione reciproca che proviamo (dopo molti anni di amore e di matrimonio), ma anche quanto godiamo nell'ammirarci, nel contemplarci a vicenda.
Grazie a voi che avete letto questo mio racconto, perchè mi avete permesso di condividere con voi questa fantastica esperienza.
Francy
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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