Lui & Lei
Il freddo fu galeotto

24.12.2021 |
8.013 |
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"Lo sento che ha voglia di essere presa, la faccio girare e lentamente alzando un pò la gamba e la penetro dolcemente, ma con colpi decisi non potendo fare diversamente per lo spazio veramente..."
Insieme ad una mia collega abbiamo partecipato ad un campo di aggiornamento professionale, e dopo un giornata di allenamenti, prove pratiche e studio ci siamo abbandonati a delle chiacchiere dopo la cena. I nostri sacchi letto ero pronti sul materassino, ma la serata si prospettava abbastanza fredda nella tenda allestita per l'occasione.
Io portai il mio sacco a pelo invernale che mi permetteva di stare al caldo con temperature glaciali, ma la mia collega, non avendone se ne era fatto prestare uno da amici. Ad occhio non mi sembrava bello imbottito e forse era più un articolo per l'estate.
Dopo tante chiacchiere i nostri corpi avevano bisogno di riposo e di un po' di caldo, decidiamo di entrare nei nostri sacchi.
Come di consueto mi piace dormire nella parte inferiore del corpo solo con gli slip, perchè ho decisamente caldo. Ci diamo la buona notte e spegniamo la lanterna.
Il freddo iniziava ad essere intenso, ma al caldo del mio sacco stavo proprio bene, la luce della luna piena che entrava nella tenda era davvero bella e rischiarava tutto.
Ad un tratto dopo che avevo appena preso sonno mi sento toccare e chiamare.
"< Claudio, Claudio >"
"< Si >" risposi,
non capendo chi mi stesse chiamando.
Era la mia collega Anna che non riusciva a prendere sonno e si stava gelando. Mi chiese se poteva entrare nel mio sacco e riscaldarsi un pochino.
Non essendoci alternative acconsento.
Una moretta non molto alta, un corpicino delizioso, le curve al posto giusto, due tette da favola ed un bel culetto che osservavo sempre in quei pantaloni mimetici che metteva in queste occasioni.
Apro la zip del sacco, mi chiede come poter entrare dentro visto che il mio sacco è da un posto, ma fortunatamente non strettissimo.
Beh gli dico "< devi entrare di fianco necessariamente, o di faccia oppure di culo. Decidi tu come meglio ti trovi. >"
"< Mi rispose, adesso provo di faccia, semmai provo di culo dopo, sorridendo. >"
Ho sempre qualche parola maliziosa per capire se c'è desiderio e se la donna ti risponde a tono vuol dire che ha voglia di te.
Mi tiro su per farla entrare nel sacco, lei con qualche difficoltà cerca di entrare, e con le mani senza volerlo mi sfiora più volte il cazzo che si stava facendo duro.
Non dice nulla anzi, con la sua mano lo cerca non con insistenza ma sento che vuole capire se sta diventando duro.
"< Claudio ho tanto freddo posso riscaldare un pò le mani... posso metterle sul tuo torace? >"
"< Ma certo gli rispondo>" effettivamente erano un gelo, poverina aveva proprio freddo.
Appena si scalda un pò, lentamente scende sotto l'elastico degli slip e mi chiede:
"< Claudio, ma non indossi il pigiama, hai solo gli slip? >"
Gli rispondo: "< Anna, questo sacco è caldissimo se mettessi anche i pantaloni farei una sauna...>"
"< Lo sento >", "< Quasi quasi li tolgo anche io >" , mi risponde lei.
"< Bene gli dico, se vuoi ti aiuto a toglierli... da dentro il sacco non è un'operazione facile. >"
La mia mano passa sul bordo del pigiama cercando come fare per toglierlo, sento anche lo slip che tirando sta venendo via.
Prendo allora meglio il pigiama e lo slip e la faccio per sfilare... quando le mi ferma e mi dice:
"< Claudio, ma non avrò freddo senza le mutandine? >"
Ed io: "< Vedrai che togliendole avrai ancora più caldo. >"
"< Ma come? >" mi chiede lei.
Non rispondo, ma lei non insiste ed i suo pantaloni del pigiama insieme con le mutandine sono ormai nel fondo del sacco.
Ci stringiamo per riscaldarci ed in un attimo le sue mani sono dentro le mie mutande.
"< Claudio com'è duro il tuo cazzo, è questo l'effetto che ti faccio? >"
"< Si Anna >" gli rispondo, e lei, "< Claudio sai era un pò che volevo sentire il tuo cazzo, Sonia mi ha raccontato di te, e mi aveva fatto venire una gran voglia di prendertelo in bocca. >"
"< Ora lo sento qui fra le mie mani ed hai una gran cappella, duro e quanto è largo, non mi farai male vero? >"
La rassicuro che neanche faccio a tempo e me lo inizia a menare, bagnato di umori non ricordo neanche quando mi ha sfilato gli slip che avevo indosso. Le mie mani sono sopra la sua figa, calda che si sta bagnando, il grilletto bello duro, tintinna sotto i colpi del mio indice, inizia a godere, sono un canto i suoi sospiri di piacere. Lo sento che ha voglia di essere presa, la faccio girare e lentamente alzando un pò la gamba e la penetro dolcemente, ma con colpi decisi non potendo fare diversamente per lo spazio veramente ristretto.
Ci siamo riscaldati, si tanto, lei ha goduto ancora di più ed io uscendo dal sacco le sono venuto in bocca.
Avidamente non ha fatto uscire neanche una goccia, godendo ancora mentre me lo succhiava e lo ripuliva per bene. Deliziosa la sua bocca morbida, ti avvolge il cazzo ed in mentre lo fa sparire nella sua gola, è solo da impazzire per come ci sa fare.
Infreddolito sono rientrato dentro il sacco, in quella notte al caldo, due corpi nudi nella parte inferiore hanno continuato a sfiorarsi ed eccitarsi fino al mattino.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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