Lui & Lei
L'esplosione del desiderio

30.10.2013 |
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"Allora con un’abile mossa esce e se lo riprende in bocca appena in tempo, prima che i primi schizzi gli arrivino in gola a lei , e dopo averlo fatto uscire un momento dalla bocca… in faccia a lui …..."
Eravamo sfiniti, sfiniti da un giornata passata insieme in giro a vagabondare , ma soprattutto sfiniti dopo le due ore di passione che avevano concluso quella fantastica giornata, nel bel mezzo della nostra vacanza.Non e’ importante cosa si e’ fatto durante la giornata.. quasi un normale giornata di turismo, ma con un pizzico di pepe che ogni momento veniva aggiunto al nostro rapporto per portare al piccantissimo piatto serale. Il tutto e’ esploso mentre stavamo ritornando verso in nostro albergo, dopo un’ottima cena e migliaia battutine, quando lei decide di appoggiare le sue bellissime gambe sul cruscotto della macchina, per .. distendersi un po.. ma guardandomi in modo provocante ed allargandole leggermente in modo ancora piu’ provocante. Era stata una giornata calda, eravamo in estate, per cui lei aveva un leggera maglietta ed un paio di calzoncini che le mettevano in evidenza le sue gambe tornite. Con una tale immagine, come non allungare una mano ed iniziare ad accarezzare la sua pelle.. esplorare le sue coscie. Il gioco ha inizio. Lei prima si nega un poco, poi lascia, poi si nega… finche la mano non scivola verso il suo intimo e basta un leggero tocco per accorgersi che e’ gia’ fradicia di umori.
Siccome sto’ guidando in autostrada, anche se non vedo l’ora di imboccare l’uscita che ci porta al nostro albergo, nel nostro nido di passione, rallento un po la velocita’, e provo ad esplorare meglio quel mare di piacere che si e’ formato tra le sue gambe. Il piacere che prova ai miei tocchi li sento anche dai suoi sussulti e i suoi gemiti, ma ad un certo punto mi ferma, sposta la mia mano, si sistema meglio sul sedile ed incomincia a sbottonarmi i calzoni oltre i quali si intravedeva gia’ la mia dura eccitazione. Rallento ancora un po la velocita’ e mi concentro sulla sua favolosa bocca che un po’ alla volta ingoia tutto il mio membro, lo lecca, lo succhia. Non si ferma neanche quando imbocco l’uscita, quando mi fermo a qualche semaforo . Anzi, in uno .. subito dopo che la macchina con due ragazze si e’ affiancata, si alza leggermente e guarda fuori proprio nel momento in cui una delle due si gira e la vede comparire e scomparire all’altezza dei miei calzoni. In quel momento scatta il verde ed io parto, ma rallento un poco, in modo che al prossimo semaforo loro si affiancano di nuovo e controllano se quello che avevano precedentemente intuito poteva essere vero e lo era.. La cosa ci eccita tantissimo, ed il gioco continua ancora per alcuni semafori ( ma quanti mancano all’albergo … ) ma senza ulteriori sviluppi a parte qualche occhiata tra il curioso e lo scandalizzato. Ma ecco , finalmente il nostro hotel. Sempre con il mio cazzo ben piantato nella sua bocca parcheggio, e guardandola negli occhi senza dire niente, scendiamo velocemente dalla macchina per fiondarci in camera.
Finalmente la posso baciare. Sento tutto il mio sapore nella sua bocca. Tutta la sua eccitazione e ben presente sotto la sua maglietta, con i sui seni perfetti e i suo capezzoli duri come il marmo per l’eccitazione, e tra le sue gambe dove oramai l’innondazione e’ completa. I vestiti volano via come una foglia durante un uragano, mi sto per lanciarmi su di lei quando mi ferma e mi dice.” Aspetta solo un minuto”.. e sparisce in bagno. Io sono nudo acceso oltre ogni limite dal desiderio , per cui appena sento la porta del bagno socchiudersi , mi dirigo verso di lei, e la abbraccio da dietro. I corpi caldi si fondono e la voglia esplode. Lei appoggiata al pianale del bagno riceve da dietro il mio cazzo nella sua figa calda e grondante di umori. Un urlo di piacere inonda la stanza, sembra quasi un ululato di una lupa alla luna. Non esiste ragione, non esistono preliminari ( c’e’ stato tutto un giorno.. ed un viaggio in macchina di preliminari ), esiste solo la voglia selvaggia che fa si che la loro sia una galoppata di sesso selvaggio. Dopo un tempo imprecisato , dopo un galoppo sfrenato e chissa quanti suoi urli ed acuti, Lui la alza come un fuscello , la mettere a sedere sul piano del bagno e si tuffa ad assaporare il suo nettare. E’ dolce, abbondante. Ad ogni tocco della lingua risponde lei con gemiti ininterrotti. Lui la sente contorcersi nel piacere estremo, piacere che si ritrova nella sua lingua.. come cambia il sapore della sua figa quando viene… e’ piu’ forte, intenso. Con la bocca ancora aggrappata al suo sesso si guardano, e sanno bene che non e’ finita. In fatti lui si alza e senza alcuna esitazione la rifa’ sua… Sembra che i mobili della stanza siano fatti su misura per loro: lei seduta a gambe aperte sul pianale del bagno e lui in piedi che la scopa senza esitazione senza un attimo di tregua. Lui ha i ll pregio/difetto di essere lungo a venire, e quindi dopo l’ennesimo orgasmo di lei si rilassano finalmente sul letto. Non sanno da quanto tempo sono li. Il tempo non ha importanza. Ha importanza solo il piacere che si danno reciprocamente. La voglia non e’ ancora appagata, sia perche’ c’e’ ne’ tranta, ne hanno tanta, sia perche’ lui non ha ancora raggiunto l’apice del piacere. Quindi mentre i due corpi nudi , distesi sul letto parlano della serata, di quello che c’e’ stato , basta uno sguardo, basta un tocco e la fiamma si riaccende. Le lingue si fondono, le mani esplorano tutto il corpo. Lei vuole vederlo godere, vuole godere del suo piacere. Durante uno dei tanti .. rotolarsi sul letto lo blocca quasi brutalmente, e si impala su di lui . Cosa c’e di piu’ eccitante della tua donna che ingoia con la figa il tuo cazzo, lo stringe e se lo fa scivolare avanti ed indietro. Lui vorrebbe cambiare posizione ma lei lo blocca piantandogli le unghie nel petto. Vuole gestire lei il gioco, e mentre continua a cavalcarlo vede che lui oramai e’ all’apice del piacere e che quel piacere sta per esplodere. Allora con un’abile mossa esce e se lo riprende in bocca appena in tempo, prima che i primi schizzi gli arrivino in gola a lei , e dopo averlo fatto uscire un momento dalla bocca… in faccia a lui … La voglia era esplosa, i lupi avevano ululato alla luna, e la fame di sesso era assopita, ma solo fino al prossimo sguardo.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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