Lui & Lei
Un incontro casuale... - parte 1

12.09.2013 |
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"E dentro di me i pensieri cominciavano a viaggiare "No guarda, basterebbe solo darmi una sciacquata..."
Ciao a tutti!E' il mio primo racconto, la prima volta che mi cimento in qualcosa che poi rendo "pubblico"...spero piacerà...
questa è la prima parte, spero sia di gradimento per chi avrà la voglia di leggere...così in seguito pubblicherò il resto... ;-)
Baci
Mav
Era un' Estate particolarmente calda e afosa, tornando dal lavoro, mi fermai a prendere qualcosa da bere prima di arrivare a casa. Il bar era semi deserto, pagai una Coca alla cassa, chiedendo del bagno. Mentre stavo percorrendo il corridoio, notai una porta con sù scritto "Vietato l'accesso ai non autorizzati", ma era aperta e si intravedeva qualcuno che stava caricando delle casse su dei ripiani. Era una ragazza, vestita (poco) con degli shorts ed una maglietttina stretta...fermandomi, le chiesi se avesse bisogno di una mano, per il peso non indifferente delle casse ed il suo fisico un pò gracile...lei, dapprima quasi spaventata della mia presenza, mi fece un sorriso ed accettò volentieri il mio aiuto. "Grazie, sei gentilissimo, di solito non mi faccio aiutare neanche dal padrone del bar, ma oggi sono un pò stanca". "Ci mancherebbe" le risposi "è un piacere". E lo era veramente, lei era molto bella, un bel visetto, occhioni neri molto espressivi, belle labbra, pochissimo trucco...un fisico minuto ma si notava che facesse sport, non era certo una anoressica, le curve le aveva e nei punti giusti. Mi tolsi la giacca ed allentai il nodo della cravatta, slacciando il primo bottone della camicia, arrotolandomi poi le maniche. Finito di caricare le casse sugli scaffali, mi voltai e le dissi che era tutto a posto, e se c'era altro. Lei mi rispose "No grazie, sei stato veramente un angelo, come posso ringraziarti?. In quel momento erano tanti i pensieri che passavano per la mia testa che non ebbi la prontezza di risponderle, anche se avrei voluto essere un pochino sfrontato...chissà magari un pò lo sforzo mi aveva un pò annebbiato il cervello..."Di nulla...non ti preoccupare...". Fece un sorriso che parlava da solo...splendido davvero..."aspetta un momento, sei tutto sudato, vado a prenderti un asciugamano! E' il minimo...". Io accettai volentieri, e nel frattempo mi tolsi la camicia, ridotta ormai uno straccio...lei tornò e vedendomi a dorso nudo non ebbe il minimo imbarazzo, anzi...mi porse subito l'asciugamano chiedendomi se avessi voluto farmi una doccia nel retro del locale. "Un'altra?!" risposi io, scherzando...lei si mise a ridere "E' vero ti ho fatto fare una sudata...hihi". E dentro di me i pensieri cominciavano a viaggiare "No guarda, basterebbe solo darmi una sciacquata...". Lei mi fece cenno di seguirla, entrammo nello spogliatoio del personale. "Guarda quì puoi fare quello che vuoi, c'è la doccia o il lavandino, se vuoi asciugarti...bhe...si insomma...anche sotto...". Il suo viso si arrossì leggermente, quasi imbarazzata. "Ok, dai ne approfitto" le risposi. E lei diventò ancora più rossa. Questa volta la frase a doppio senso era venuta a me..."Allora...io...esco...se hai bisogno son quì fuori...". "Ok ti ringrazio" le risposi con un sorriso di ringraziamento...lasciai la porta socchiusa, senza accorgermene, e cominciai a spogliarmi...a quel punto era giusto approfittare della gentilezza e farsi proprio una bella doccia. Sentii delle voci mentre stavo per entrare in doccia, erano quelle della ragazza e del padrone, che le diceva di badare al bar poichè doveva allontanarsi per un paio d'ore. Non diedi molto peso a queste parole, se non quando uscii dalla doccia, asciugamano sistemato a mò di pareo...la porta dello spogliatoio era aperta, lei seduta su una panca vicino gli armadietti mi aspettava. "Scusa se sono entrata, credevo avessi bisogno di qualcosa...". "No, figurati...scusa per...ma sono uscito proprio ora da...". Lei, per nulla imbarazzata questa volta, mi rispose "Ma dai, pensi che non abbia mai visto un uomo mezzo nudo?" questa volta con un sorriso molto malizioso, aggiungendo "Wow, complimenti, begli addominali e pettorali...". "Anche tu non sei male, dai..." le risposi sorridendo. Era chiaro che avesse in mente qualcosa, lo si leggeva dal suo sguardo, però ero curioso di vedere fino a che punto si sarebbe spinta... "Sai, il mio padrone è dovuto scappare per fare delle commissioni...siamo soli...". La guardai, avvicinandomi a lei, "Ah sì? E cosa avresti in mente?". Mi prese la mano portandola sul suo seno "Beh, non lo hai ancora cap...?" Non riuscì a finire la frase che la baciai con impeto. Basta indugiare, mi aveva provocato sin troppo, stavamo solo perdendo tempo...lei si lasciò andare e le nostre labbra cominciarono a sovrapporsi, le lingue ad aggrovigliarsi...baciava veramente bene! La mia mano era ancora sul suo seno, sentivo il suo capezzolo inturgidirsi sempre di più. Con l'altra mano le accarezzai la schiena, facendola scivolare giù sul fianco e poi sui suoi glutei...avevo un sederino sodo come il marmo! La strinsi a me con più forza, staccando le mie labbra dall sue e sussurrandole "Ti voglio, ora!". Lei, con quei suoi occhioni neri pieni di passione, rispose immediatamente "S-sì" la voce un pò tremolante ma vogliosa...Anche se avevo intuito che avremmo avuto non così tanto tempo, non potevo escludere la parte migliore per me...ma soprattutto per lei...volevo sentire il suo sapore. Le abbassai piano piano gli shorts ed infilai la mano nelle sue mutandine...erano già umide...due dita si fecero largo fra le grandi labbra, stimolandole il clitoride. Lei emise un gemito di piacere che mi fecero venire un brivido alla schiena..."Ti p-prego, co-continua, non ti f-fermare..." mi sussurrò...si stava eccitando sempre di più...ma volevo che il culmine arrivasse grazie alla mia lingua. Così, mi abbassai, le sollevai la gamba sinistra, e cominciai a baciare dapprima le sue gambe, poi sempre più sù...fino all'inguine...lei mi teneva la testa con la mano fra i miei capelli, aspettando il "momento clou"...ma io, per aumentare il suo desiderio, mi fermai e scesi con la lingua di nuovo verso il ginocchio...allontanandomi dalla vagina...lei che fino a quel momento aveva gli occhi chiusi e la testa all'indietro, mi guardò di scatto come a chiedersi il perchè ci mettessi così tanto...in quell'istante risalii fino al suo pancino, baciandolo piano...e poi giù...era il momento...la mia lingua vogliosa si spinse sul suo clitoride...un gemito fortissimo mi fece capire che era già vicina all'orgasmo, così cominciai a leccarlo con più intensità, picchiettandolo e succhiandolo, aiutandomi con la penetrazione di due dita nella sua vagina, ormai diventata un lago..."Dio mio...ss-sto ve-venendo!" ed infatti così fu...il suo fluido di piacere mi inondò il viso e la bocca...un sapore magnifico che bevetti tutto, fino all'ultima goccia...le sue mani stringevano i miei capelli, mentre urlava di vero godimento...Salii su e le diedi un bacio appassionato...per condividere con lei il sapore del suo sesso. Lei mi fermò, con lo sguardo mi fece capire che ora toccava a lei...abbassò gli occhi e vide con aria soddisfatta il rigonfiamento dell' asciugamano all'altezza del mio pene...sin dal primo istante mi ero eccitato...ed ora era duro come il marmo...mi sfilò piano l'asciugamano e "lui" spuntò fuori di scatto...gonfio e pronto. "Wow! Ma è già così duro! Ora ti faccio morire...". Su quell'ultima frase un altro brivido mi attraversò la schiena, neanche il tempo di realizzare e già avevo la sua lingua sul glande...la faceva roteare intorno, leccandolo dolcemente, ma senza usare ancora le labbra..."E' la sua giusta vendetta per il tempo che le ho fatto aspettare prima" pensai. Ovviamente era la migliore vendetta che potesse accadermi...così continuò con la lingua lungo tutta la lunghezza del pene...su è giù sino ai testicoli...gonfissimi...finchè non decise che il momento fosse quello giusto, e me lo prese con le labbra...spalancò la sua bocca al massimo per farne entrare il più possibile dentro...la richiuse e cominciò un magnifico blow-job degno della migliore pornostar...non riuscivo più a connettere...era straordinaria nel suo movimento perfetto...su...giù...ogni volta che tornava al glande, lo "risucchiava" lasciandoci scivolare sopra un pò di saliva, che poi prontamente riprendeva con la sua lingua....Pensai che da lì a breve non avrei resistito molto a lungo, ma interromperla sarebbe stato un vero sacrilegio! "Tesoro, sei fantastica...ma...".Lei mi capì al volo con un cenno di intesa con gli occhi, si fermò solo un breve attimo, il tempo di dire una frase difficile da dimenticare "Amore, tu hai gustato il mio sapore, io voglio gustare il tuo...". Non c'era altro da aggiungere...le feci un "Ok" con la testa, dandole una carezza sulla guancia...e lei continuò ancora più decisa di prima! Io appoggiato con la schiena agli armadietti, lei in ginocchio, senza usare le mani, occupate entrambe nello stringermi i glutei...cominciò ad aumentare l'intensità dell'azione, fermandosi giusto pochi secondi per risucchiare il glande...Poi mi prese la mano, mettendola sulla sua testa, facendomi cenno di spingerla sul mio pene, come a volersi far soffocare...Dopo qualche istante sentii che stavo per esplodere..."Sto venendo tesoro...". Lei si fermò e guardandomi negli occhi mi disse "Vienimi in bocca, non voglio perderne una sola goccia...". Ero impietrito dalle sue parole...oltre che ovviamente eccitatissimo...in un attimo lei spalancò la bocca, tirando fuori la lingua...continuò con le mani...con entrambe le mani finchè non ebbi l'orgasmo...il primo schizzo fu talmente forte che andò oltre la bocca arrivando al suo naso, quasi cogliendola impreparata...a quel punto prese il glande in bocca, chiuse le labbra per non far scappare più nulla ed ecco il secondo e terzo schizzo...anch'essi molto forti, ma questa volta diretti in gola...ne seguirono altri...diversi e meravigliosi...l'orgasmo mi aveva letteralmente stordito, quasi le gambe mi stavano cedendo...lei aprì la bocca e mi guardò negli occhi, soddisfatta nel mostrarmi quella densa crema nella sua bocca...chiuse la bocca, mi fece l'occhiolino ed ingoiò tutto...Avevo gli occhi stravolti da desiderio e appagamento...ma non finì così. Lei si ricordò dello sperma "avanzato" che le si era posato come una striscia sul naso...lo raccolse con l'indice che poi leccò accuratamente...mi diede un bacio sul glande, ancora gonfio e pulsante...si alzò mi bacio sulle labbra e mi disse "Che buon sapore che hai...". In quel momento non mi vennero le parole...pensai solo a ricambiare il bacio, abbracciandola forte.
--- TO BE CONTINUED ---
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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