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Fine estate


di darksides_88
04.11.2022    |    1.882    |    0 9.2
"“Cosa non ti è chiaro della frase non devi parlare?” Sento le tue scarpe che cadono per terra..."
“Dai, ti va di provare?”
Non faccio in tempo a risponderti che mi hai già preso una mano, avvicinandola al bordo del letto. Tiri fuori da un cassetto un sacco di cose che non sapevo avessi lì: corde, fibbie e delle fascette di plastica bianche, quelle che usano gli elettricisti.
“Queste sono quasi impossibili da togliere” mi dici con un ghigno mentre mi leghi un polso al letto. Poi mi spingi giù e mi leghi anche l’altro. Fai lo stesso con i piedi. In pratica non mi posso più muovere, sono bloccato a pancia in su con braccia e gambe divaricate.
“Sei sicura di non aver stretto un po’ troppo?”
“Ma no, andrà benissimo, poi voglio che tu stia fermo. Quello che dovrai muovere non te l’ho legato”.
In quella posizione non riesco a vedere bene quel che fai, ma ti sento accendere la tv, ne intravedo i riflessi su un quadro di fianco a me. Appoggi sul letto il controller della play, il tuo pc e un libro.
“Ma per quanto tempo dovrò stare legato qui?”
“Shh! Ti avevo detto che non devi più parlare se non te lo dico io!” e, come per rimarcare il concetto, ti siedi di peso sopra di me, quasi ti lasci cadere come fossi sul divano.
Allunghi una mano per prendere il joypad e sento i suoni di un gioco che si carica, abbassi un attimo lo sguardo su di me e, senza dirmi nulla, ti sposti in avanti fino a sederti sulla mia faccia, con le gambe a penzoloni sul bordo del letto.
Hai ancora addosso i vestiti di prima, quando sono passato a prenderti. Leggings, top e scarpe da ginnastica. Fortuna che non hai i jeans, penso, almeno i leggings sono morbidi, tuttavia mi accorgo quasi subito di non riuscire a respirare lì sotto, spero tu lo sappia.

Fuori si muore di caldo, è luglio e l’aria condizionata è spenta. Incomincio a sentirlo anche io, il caldo e l’apnea a cui mi obblighi mi sta mettendo in difficoltà. Provo a resistere ma dopo poco diventa quasi insopportabile e cerco di girare la faccia da un lato, ma tu stringi le gambe per impedirmelo. Cerco per spostarti con le mani ma le fascette mi bloccano. La necessità di respirare sta diventando insostenibile e proprio quando sento di non farcela più, ti sposti leggermente, sedendoti più indietro.
Finalmente respiro, affannato. Ti vedo seduta sul mio torace, quasi sul collo, concentrata a giocare, non mi guardi neanche.
“Oh, non ti sembra di esagerare? Così mi soffochi!”
Schiacci un tasto e il rumore del gioco si ferma.
“Cosa non ti è chiaro della frase non devi parlare?”
Sento le tue scarpe che cadono per terra.
“ Così sarà più facile, apri la bocca”
Non faccio in tempo a rispondere che mi infili senza tante cerimonie qualcosa di umido in bocca, credo siano un tuo calzino e cerco subito di sputarlo, ma con una mano me lo impedisci.
“Adesso ti tieni questo in bocca per un po', ti ho detto che non dovevi parlare, un oggetto non parla. Anzi, ho un’idea migliore”
Ti siedi più indietro sul mio corpo e appoggi entrambi i piedi sul mio viso.
“Ora taci che devo concentrarmi. Poi fa caldo, il condizionatore è rotto quindi respira forte che mi rinfreschi un po’ i piedi”
“Hpffff!”
“Non ti piace? Dai mi hai sempre detto che ti piacciono i miei piedini!”
E’ vero, ma non i tuoi calzini sudati in bocca! Penso io.
Cerco di stare al gioco, anche se sembra che tu ti sia dimenticata di me. Sei immersa nel gioco, e anche un po’ incazzata per come sta andando, credo.

A un certo punto fai un salto, sento sparare, e tu che ti muovi nervosa. Per come ti comporti potresti anche esserti dimenticata che sotto di te ci sono io.
Con le dita dei piedi mi sfili i calzini di bocca. “Finalmente” Penso io.
“Respiri troppo piano e fa troppo caldo, leccali!”
Un po schifato lo faccio, i tuoi piedi sono sudati e un po’ salati, non proprio invitanti, ma non sembra importartene molto, anzi, vedendomi esitare mi spingi le dita sulle labbra.
“Dai, lecca bene in mezzo alle dita e poi sotto la pianta!”
Ora sembri distratta, ogni tanto intravedo una tua mano in mezzo alle gambe e ti mordi le labbra.
Sposti i piedi dalla mia faccia per sfilarti i pantaloni e, di nuovo, senza dire nulla, ti siedi sopra di me, questa volta però di nuovo sulla mia faccia. Con una mano sposti le mutandine da un parte “Leccamela! E fallo bene”
Non me lo faccio ripetere, eri già eccitata, si capisce da quanto sei bagnata e dopo poco sento (un po’ attutiti) i tuoi gemiti e cominci a muoverti e strusciarti sul mio viso sempre più forte fino a farmi un po’ male. Ti sento urlare e piano piano ti fermi, rimanendo seduta sulla mia faccia, poi ti sposti un po’ indietro.
“Sei bravo, devo fartela usare di più quella lingua”
Di nuovo senza dirmi nulla ti giri di spalle, rivolta verso i miei piedi.
Spingi il sedere sulla mia bocca “Ora continua qui”.
Io eseguo, forse anche più eccitato di te, lecco attorno e spingo un po’ con la lingua dentro.. la cosa ti piace perchè sento il tuo peso aumentare e tu che ricominci a muoverti piano avanti e indietro.
Sento che prendi qualcosa dal letto, non capisco se sia il cellulare o un libro, ma ho la sensazione che non mi slegherai tanto presto..




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