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Serva: ora si fa sul serio


di Servapersir
01.12.2022    |    257    |    4 8.7
"Mi metto in macchina e lo strumento di tortura inizia a fare effetto..."
Finisco il lavoro e come ordinato parto immediatamente per raggiungere il mio padrone. Nello zaino gli strumenti acquistati per lui.
Mi fermo alla prima stazione di servizio, caffè e poi chiedo del bagno.
Come la migliori delle troie entro uomo ed esco schiava. Sotto i vestiti avevo un bel perizoma violetto,, plug di 4,5 cm nel culo e per completare l'opera la sua amata cintura di castità!
Non potete immaginare quanto mi sentissi osservata anche se non si vedeva nulla e tremendamente troia compiacente il padrone.
Mi metto in macchina e lo strumento di tortura inizia a fare effetto. Tira le palle e stringe il cazzo al solito pensiero di quello che mi aspetta.
Dopo un'ora di viaggio e giri a piedi, entro.
Senza battere ciglio lui,: spogliati!
Ordine perentorio sancito dal mio rossore non avendo mai avuto il cazzo costretto davanti a nessuno in perizoma e tutto rasato.
Mi tasta per verificare l'assenza di peli, dal mio zaino prende dei campanelli da pesca che gli avevo procurato con delle pinze dentate e me le appone ai capezzoli.
Il dolore lancinante mi fa rizzare il cazzo, lui se ne accorge e stringe le palle tirandomi giù in ginocchio. Mi ritrovo davanti la faccia la sua grossa Verga pulita e profumata da leccare semplicemente in modo da svagarmi in faccia.
Mi stende sul letto pancia all'aria mi benda e comincia a farci eccitare così che sentissi un dolore assurdo laggiù.
Non contento mi dice: bella schiava che non sei altro, ora si fa sul serio!
Così prende delle candele e inizia a col armi prima sui capezzoli martoriato e poi scende in ogni dove finché a sorpresa inizia a volare senza sosta sul pube facendomi allargare al massimo le gambe con l'ordine di non coprirmi. Interno coscia e pube ormai erano biancji di c'era. Il momento magico fu la colata sul cazzo chiuso nella gabbietta, saltavo sul letto come su carbonio ardenti ma non osava o chiudere le gambe o dirgli basta.
Finita la tortura, dicendomi che non si era ancora eccitato abbastanza, mi gira di pancia sul petto, mi lega mani e piedi e inizia a sbattermi con ferocia senza Cheb potessi muovermi fino a quando il mio culo da troia è stato marchiato prima con la cera e poi con la sua calda crema.
Il godimento lo ha Portato voglia e bisogno di urinare, mi pose in doccia con addesso ancora la gabbia e i campanelli nei capezzoli e ha iniziato a farmi una bella pioggia dorata a partire dalla mia faccia a finire al mio inutile cazzetto. L eccitazione era tanta, mi consentì di togliere la gabbia e venire mentre mi pisciava addosso.
Mai un orgasmo così degradante e intenso.
Al prossimo episodio, la vostra serva!
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