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Silvia 1


di Membro VIP di Annunci69.it Maestro22
21.04.2025    |    9    |    0 6.0
"Sarà per questo che molte donne godono forte proprio con l'amante, con il quale fanno cose che non farebbero con il padre dei loro figli? Una bottiglia di..."
Vorrei condividere le mie esperienze di gioco con i lettori del sito. Non sono uno scrittore, perdonate sin da ora le tante imperfezioni.

Erano i primi tempi di quei siti di incontri che sarebbero in breve diventati di uso comune. All'inizio tuttavia la frequentazione femminile era fatta da professioniste e donne da poco separate che non cercavano necessariamente una storia d'amore o un fidanzato.
Come viaggiatore e fotografo avevo un bel corredo di immagini nel mio profilo e i luoghi rappresentati erano spesso occasione di contatto e celere avvio di conversazioni che dalla chat si muovevano verso uno scambio di idee su whatsapp.
In quel periodo in cui ero libero e ospitale in una casetta gradevole all'interno di un residence molto riservato, ho avuto nel giro di alcuni anni decine e decine di incontri con donne interessanti, gradevoli e stimolanti. Molte davvero audaci, ben più di quanto avessi osato sperare.
Silvia era tra queste, una trentenne di Roma nord con la quale lo scambio di messaggi su whatsapp aveva presto iniziato a volgere su temi erotici, con interessanti risvolti sul tema di dominazione-sottomissione. Ormai gli incontri non erano più indirizzati a cene “conoscitive” o aperitivi romantici. Spesso si andava velocemente al sodo, talvolta arrivando, con alcune, a farmi raggiungere direttamente a casa mia.
Con Silvia, per una questione soprattutto logistica, il primo appuntamento fu in un noto locale nella zona di Ponte Milvio, in una tranquilla serata infrasettimanale.
Decisamente attraente questa Silvia, mora, alta, non troppo formosa, un tipo sportivo indubbiamente, belle gambe, toniche e un culo ben fasciato dal vestitino a tubino. Mi sentivo particolarmente tranquillo e pronto a sperimentare. Notevole per un uomo non avere l'ansia di dover piacere per forza, ben sapendo che la decina di donne con le quali mi intrattenevo, andavano e venivano, ma c'era sempre un buon numero di candidate facilmente disponibili. Poter essere se stesso, portarsi a letto una donna della quale alla mattina non sempre ricordavo il nome dava una carica erotica inconsueta e di certo non possibile con una compagna fissa, moglie o fidanzata che fosse. Sarà per questo che molte donne godono forte proprio con l'amante, con il quale fanno cose che non farebbero con il padre dei loro figli?
Una bottiglia di Cervaro della Sala per iniziare la cena ad alto livello. Dopo i primi due calici ero li ad accarezzarle le gambe, insinuando presto la mano sempre più verso l'interno coscia, con Silvia che si leccava le labbra e sembrava già fortemente eccitata. Questa è una storia vera e proprio per questo potrà sembrare strano che dopo il leggero e pur goloso antipasto ho osato far scicolare la mano dietro la sua schiena, scendendo sino a toccarle i glutei. Sodi come avevo immaginato (mi avrebbe detto che amava il nuoto e la danza moderna), anziché sottrarsi visto il luogo pubblico, si sporgeva sulla sedia come a facilitare l'accesso della mia mano verso le sue parti più intime. In altre circostanze le avrei sfiorato la fica per sentirla eccitata, ma il suo atteggiamento esigeva qualcosa di più “forte”, che mettesse subito in chiaro lo scenario di quei “giochi di ruolo” di cui avevamo messaggiato nei giorni precedenti. Allungandomi bene verso di lei le infilavo l'indice nel culo dopo aver sollevato il vestitino sino alla vita. La posizione del nostro tavolo con lei seduta con la schiena verso l'angolo della sala piena a metà consentiva un minimo di riservatezza. A qualche metro una giovane coppia di turisti asiatici osservava con gli occhi sgranati cercando di evitare di farsi notare. Era bella stretta dietro la Silvia e tuttavia il dito premeva deciso spingendosi dentro sino a quanto potevo data la posizione. Non era una stimolazione, ma l'atto di dominio in una parte così intima del suo corpo che la collocava più di tante parole nel ruolo di sottomessa. A quel punto non vedevo l'ora che la cena si concludesse, ma non ci siamo persi un valido dessert durante il quale potei sentire sul davanti questa volta quanto fosse fortemente bagnata.
Venti minuti per raggiungere la mia casetta, con lei che mi seguiva docilmente con la sua smartina.
L'ordine, perentorio, appena entrati, di spogliarsi completamente. Bella, davvero bella, dai piedi a quei folti capelli che in seguito le avrei fatto raccogliere in una coda ben stretta per poterli tirare forte durante alcuni momenti dei nostri incontri. Toccarla con decisione e poi fatta piegare sul tavolo del soggiorno, le gambe appena divaricate. Subito qualche schiaffo su quei glutei duri, allenati da lunghi esercizi di danza, con lei che regge bene, senza neppure gemere in quello spanking “a freddo”. Ci baciamo, belle labbra, ma sopratutto una lingua agile e sinuosa che mi riempiva la bocca, una impertinente golosa il cui respiro si faceva forte e veloce mentre iniziavo a toccarla per bene tra le gambe.
“Voglio di più, mi piace venire sottomessa”, poche parole, ma decisamente incoraggianti...”fammi male ma non mi lasciare segni che si vedano in costume.”. Del resto eravamo all'inizio della stagione estiva, come darle torto?
Ha il culo rosso, ma quel rossore passa in poche ore, tuttavia se aveva piacere di essere punita, come non assecondarla? La faccio alzare e mi godo la vista di un seno piccolo con capezzoli alti e duri...li tocco, li succhio, li stringo tra le dita. Forte. Più forte. Ha un gemito, apprezza il trattamento e cerco di capire quel potrebbe essere il suo limite. Dal “cassetto segreto” prendo alcuni giochini. La sculaccio ancora un po', soprattutto quella parte interna tra i glutei, morbida e sensibile dove arriva forte la punta delle dita della mano che la colpisce. Una zona perfetta per punire senza lasciare vistose manate sui glutei. Non restano segni ma sente bene i colpi. Questo trattamento lo riservavo di solito ad alcune donne sposate in cerca di emozioni forti che mi raggiungevano una volta al mese più o meno per un paio di ore pomeridiane di sessioni di sesso e disciplina.
Le lubrifico bene l'ano con un gel formidabile, emolliente senza essere troppo untuoso, le spingo dentro un dito poi due, questa volta finalmente bene in fondo. Sento che è davvero stretta, o meglio ha una muscolatura tonica che va un po' forzata ma non mi respinge.
Ora potevano iniziare la sua prima volta (almeno con me, vai a sapere quali esperienze hanno davvero le donne prima di incontrati) in una sessione di disciplina....
segue...
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