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La mia annata sportiva più bella


di Chimeloda
15.10.2016    |    11.998    |    2 9.4
"Lui per un po’ mi lascio fare gustandosi il pompino in silenzio..."
Non mi ero iscritto per scrivere racconti ma visto che alla fine non sono riuscito a fare nessun incontro… Spero che a breve potrò scrivere di un incontro reale fatto con un membro del sito…
Erano le 23:00 e come ogni volta era venuto il custode a dirci che avevamo finito l’allenamento e ci prego di dirigerci a fare la doccia. Io mi attardo un po’ e gli chiedo se potevo rimanere a provare qualche tiro dalla lunetta, tanto non lo avrei fatto tardare molto e le docce erano poche rispetto ai componenti della squadra. Lui stranamente acconsenti con un lieve sorriso. Il custode non doveva essere cattivo ma a noi appariva burbero e impaziente di tornare a casa, effettivamente non doveva essere un gran che stare in palestra aprire e chiudere a dei ragazzi caciarosi che giocano a pallacanestro e poi ripulire bagni e docce. In realtà a me interessava poco di provare i tiri dalla lunetta ma semplicemente da un po’ mi sentivo in imbarazzo a dividere gli spogliatoi con altri ragazzi nudi, non riuscivo a non guardare i loro cazzi e spesso eccitato avevo avuto erezioni che poi faticavo a nascondere con l’accappatoio o rivestendomi in fretta rinunciando a fare la doccia inventandomi scuse che mi portavano a lasciare subito gli spogliatoi. Credo che a nessuno fosse mai venuto mai in mente il motivo del mio strano comportamento che era semplice: da quando avevo assaggiato il cazzo faticavo a reprimere il mio desiderio di inginocchiarmi e spompinare i miei compagni di squadra ed incitarli ad incularmi…
Così stetti buoni venti minuti a provare e poi quando vidi uno dei miei compagni che sapevo tra i più lenti, smisi e inizia a riporre i palloni nel cestone, finito di farlo andai a farmi la doccia.
Mentre mi spogliavo entrò il custode dicendo che visto che mi avrebbe dovuto aspettare ne approfitava per fare la doccia anche lui. La cosa non mi turbo più di tanto perche non era davvero un uomo per cui pensavo di poter provare attrazione anzi il pensiero di vederlo nudo mi faceva anche un po’ senso.
Appena arrivo agli slip dovetti ricredermi, quell’uomo basso tarchiato e sovrappeso aveva un cazzo enorme già da moscio io tentai di fingere indifferenza dirigendomi verso la doccia ma non riuscivo a non lanciare sguardi al cazzo dell’uomo che prendeva le sue cose con calma e apparente indifferenza. Inizia a fare la doccia e lui si mise nella doccia di fronte a me inizio a insaponarsi sotto il getto ed io tentavo di fare lo stesso ma la sorpresa e la presa di coscienza che alla fine a me non è che piaccia un uomo in se alla fine a me piace il cazzo…. Dicevo la situazione inizio a fare il suo effetto iniziavo a sentire di eccitarmi, per nasconderlo mi giravo dandogli le spalle, ma cercandolo sempre con gli occhi. Lui sembrava farsi una normale doccia ma ebbi l’impressione che indugiava più del dovuto quando le sue mani erano sul cazzo. Poi all’improvviso parlo: “sai che hai un bel culo e ho visto come guardi il mio uccello ti piace vero? Che devo fare butto a terra il sapone o mi fai prima un bel pompino?”.
Io non riuscivo a rispondere ma ormai il cazzo mi esplodeva per l’eccitazione quando lo vidi di fronte a me con quel bel cazzone così invitante mi buttai in ginocchio e inizia a ciucciarlo… Inizia un lento pompino mi gustavo quel cazzo sui 20 cm ma soprattutto bello largo, di quelli che fatichi a prenderlo in bocca e lavorare di lingua. Mentre l’acqua della doccia continuava a scendere sui nostri corpi, sentivo il rumore dell’acqua e andavo su e giù sull’asta del custode soffermandomi sulla cappella per poi affondare. Lui per un po’ mi lascio fare gustandosi il pompino in silenzio. Poi inizio a tenermi la testa e a scoparmi la bocca. Io credevo volesse venire, con un po’ di preoccupazione in realtà avevo paura che poi la cosa si fermasse al pompino, ma non era così. In me cresceva l’eccitazione e il fatto di venire usato in quel modo mi faceva sentire troia e dovevo esserlo davvero perchè la cosa mi piaceva. Ad un certo punto l’uomo spinse con tutta la forza il suo cazzo nella mia bocca e disse: “Volevi il cazzo e oggi ne avrai a sazietà, venga mister che anche quest’anno abbiamo trovato il nostro divertimento e abbiamo scelto bene spompina che è una meraviglia e il culo deve essere anche meglio, venga e inculi questa troia”. Quello che per me era una fortunata coincidenza in realtà era una “trappola” ben congegnata da tempo. Trappola nella quale ero comunque felicissimo di essere caduto. L’allenatore si spoglio e si avvicino a noi iniziando a palparmi ovunque commentando che il suo lavoro era stato positivo ero ben tonico. Poi si rivolse al custode e disse: “adesso lo alleniamo ad altro, vado a prendere il banchetto.” Presero in uno sgabuzzino un banchetto tipo quelli di scuola e mi fecero poggiare li di pancia. Il cusyode mi venne davanti e mi riinfilo il cazzo in bocca dicendo: “Mister prima lei me lo allarghi un po’ che ho paura di fargli male”.
Mentre avevo quel cazzone in bocca senti l’allenatore che mi palpava le natiche allargarmi il solco, sputarmi sul buco, giocarci con un dito, il trattamento mi fece crescere ancora di più l’eccitazione così quando l’allenatore puntò la cappella sul mio buco e spinse cedette di schianto. L’allenatore era tutto dentro, sentivo il suo pube contro le mie natiche e commento: “Gaetano qui non c’è nessun bisogno di allenarlo questa troia e già preparatissima…” inizio a cavalcarmi con furore mentre io mugolavo e ciucciavo il cazzo del custode. A tratti ero costretto a lasciarlo perché mi mancava l’aria e quel cazzo nel culo che mi stantuffava mi faceva gemere dal piacere, ma subito Gaetano mi prendeva la testa e lo rinfilava in bocca….
Andò avanti per un buo quarto d’ora incitato da Gaetano a sfondarmi e allargarmi il culo, io con le mani a tratti mi allargavo le chiappe per fargli capire che lo volevo dentro il più possibile. poi si fermarono e il Mister disse: “Gaetano vieni tu adesso credo che questo culo sia pronto per la tua mazza”. Il custode venne al posto del professore e disse di girarmi di schiena perché voleva vedere la mia faccia da troia che godeva nel prendere il cazzo. Così feci e mentre il mister mi teneva sollevate le gambe per le caviglie, l’uomo punto la sua cappella sul mio buco e inizio a spingerlo non fu facile prenderlo tutto ma ero già ben lubrificato e allargato e non sentii dolore fu un godimento dall’inizio alla fine dell’inculata. Appena lo ebbe tutto dentro Gaetano inizio a stantuffarmi con forza, l’allenatore mi teneva per le caviglie e mi strusciava il cazzo sulla faccia, quando buttavo giù la testa me lo metteva in bocca scopandomi la bocca. La posizione gli permetteva di cacciarmelo fino in gola senza difficoltà. Anche lui aveva un bel cazzo sui 20 cm ma di larghezza normale. ed io me li stavo godendo entrambi quei cazzoni. Non so quanto durò il trattamento ma Gaetano era un vero toro sentivo andare il suo cazzo avanti e indietro fino in fondo sempre più veloce poi un colpo più forte e arrivo la sua sborrata a riempirmi il culo. quando fini di sborrare resto tutto dentro, e il mister che si era un attimo fermato inizio a scoparmi la bocca fino a venirmi in gola con una bella sborrata calda e densa, nel frattempo Gaetano mi fece una sega e schizzai la mia sborra sulla mia pancia. Soddisfatti i due uomini si complimentarono fra di loro per la scelta di quest’anno e mi dissero di andare a fare di nuovo la doccia promettendomi un anno di soddisfazioni sportive e non. Hanno mantenuto la parola solo per un aspetto fortunatamente quello che a me interessava di più perdemmo quasi tutte le partite…
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