Racconti Erotici > Gay & Bisex > Trasgressione
Gay & Bisex

Trasgressione


di Membro VIP di Annunci69.it Sam_75
16.08.2021    |    8.130    |    7 9.3
"Si inventò una scusa, ma il medico capì quasi istantaneamente che era tale..."
Una mattina Sam si svegliò con un forte prurito alla caviglia. Non riusciva molto bene a capire perché, in quanto di quel solito gonfiore che si attribuisce al pizzico di zanzara non ve ne era traccia. Però prudeva moltissimo. Sapeva bene che grattarsi non è mai consigliabile, perché potrebbe avere conseguenze inaspettate e aggravare la situazione, per cui cercava di resistere. Ogni tanto allungava la mano per una leggerissima grattatina tutt'intorno, per alleviare quanto più possibile il fastidio, ma non cessava comunque, c'era davvero poco da fare. Passò tutto il giorno con questo fastidioso prurito alla caviglia, nonostante fosse andato regolarmente in ufficio, avesse lavorato tutto il giorno e si fosse ritirato a casa cercando di non grattarsi.
L'indomani quello che fino ad allora era un fastidioso prurito, diventò un leggero bruciore e guardando la parte Sam si accorse che era aumentato il rossore e che la parte era leggermente calda. Era proprio il momento di passare dal dottore. Telefonò e riuscì a fissare un appuntamento per la sera stessa: "Dottore questa sera fino a che ora riceve?", gli chiese infatti, "Fino alle 19", gli rispose il medico, "Ok, cerco di arrivare prima di quell'ora. A stasera", gli confermo.
Sam uscì dall'ufficio in modo da arrivare in tempo dal medico. Lungo il tragitto che lo avrebbe condotto allo studio del suo dottore trovò un po' di traffico. C'era d'aspettarselo, visto che si trattava della consueta ora di punta serale. Riuscì ad arrivare giusto 10 minuti prima della chiusura e poté accomodarsi nella sala d'aspetto ormai vuota, in quanto l'ultimo paziente era già a consulto.
La porta dello studio si aprì e la persona prima di Sam andò via salutando. Sam si avvicinò alla porta per entrare nella stanza del medico: "Permesso...", chiese educatamente. "Prego, accomodati", gli rispose il dottore. "Chiedo scusa per il ritardo, dottore. Purtroppo c'era un po' di traffico", si scusò Sam. "Non preoccuparti, l'ultima persona è andata via proprio adesso".
"Allora", chiede il medico, "cosa posso fare per te?". "Beh, vede, ho un fastidio alla caviglia sinistra, che ieri era più un prurito, ma oggi brucia un po', ed è tutto rosso", spiegò Sam al dottore. "Fammi vedere, accomodati sul lettino e tira su il pantalone", gli chiese. Sam si sdraiò sul lettino e tirò su il pantalone quanto bastava per mostrare la caviglia e la parte arrossata. Il medico cominciò a guardare la zona, cominciò l'ispezione chirurgica attorno alla parte e subito si accorse che la gamba di Sam era perfettamente depilata.
Gli piacque molto al tatto, tanto che gli sembrava la gamba di una donna, cosa che per chissà quale motivo lo eccitò leggermente. E' un ragazzo, disse tra sé e sé il dottore, ma questa gamba è davvero eccitante. Cercò di inventarsi una scusa per palpargli il polpaccio: "Forse è una piccola infezione...", disse a Sam, come per sentirsi autorizzato a salire lungo il polpaccio e palparlo con la sua grande mano.
Questa cosa fece sentire Sam leggermente imbarazzato. Ogni tanto sentiva la curiosità sfociare verso orizzonti inesplorati, tanto da fargli immaginare, spesso con inatteso piacere, la trasgressione con un uomo. Tornava spesso a rimurginare su questi pensieri, ormai da alcuni mesi, da fargli credere che potesse essere bisex. D'altro canto Sam aveva sempre avuto un debole per le gambe delle donne e quando, anche solo passeggiando, ne vedeva una con la gonna un pò più corta, magari con sotto un paio di calze velate nere, non poteva distoglierne lo sguardo, a volte magari facendosi scoprire.
Il medico palpava con passione quel polpaccio e stava già cercando una scusa per far togliere a Sam i pantaloni: "Ho bisogno di vedere se i muscoli della gamba presentano o meno una lieve contrazione. Se è una infezione, anche piccola, questa causa leggere contrazioni. Potresti toglierti i pantaloni?", chiese a Sam. "Ma certo", rispose Sam con una emozione quasi non celabile. Quasi ci sperava che il dottore gli chiedesse questa cosa. E se volesse approfittarne, si chiese Sam? E partì un'ondata di pensieri che gli provocarono caldane incontrollabili. Si tolse i pantaloni e si accomodò nuovamente sul lettino.
Il medico non poté fare altrimenti che accorgersi che Sam aveva le gambe completamente depilate, come quelle di una donna, e notò tra l'altro che erano davvero delle gambe stupende, affusolate e turgide, con la muscolatura tenue ma al contempo definita. Si dice che una donna ha delle belle gambe quando guardandole frontalmente si vede una linea con tre avvallamenti, una tra caviglia e polpaccio, una all'altezza del ginocchio e l'ultima definita all'interno coscia salendo per l'adduttore. Sam le aveva proprio così.
Il dottore si eccitò e come per rompere gli indugi chiese a Sam: "Posso chiederti come mai ti depili?". Sam non sapeva lì per lì cosa rispondere; non poteva dirgli spudoratamente che lo faceva sentire più femminile, anche se confessarglielo lo eccitava. Si inventò una scusa, ma il medico capì quasi istantaneamente che era tale. Da parte sua, Sam quasi ci sperava che il medico ci provasse con lui, ma d'altro canto non poteva sapere quanto a lui potesse interessare una cosa del genere.
Sentì però che la mano del suo dottore cominciò a salire lungo la coscia, palpando con dolcezza e sensualità quelle curve sode. Sam pensò "dai, chiedimelo..." e quasi dopo sentì le parole del suo dottore: "Ti piace se ti tocco così?". Sam arrossì senza potersi controllare. "Se ti metto in imbarazzo dimmelo...", Chi chiese il dottore con educazione, ma Sam stava fremendo già, e non volle interromperlo: "A lei piace quello che sta toccando?", chiese al medico, "Moltissimo", gli rispose con un leggero sospiro, e continuò: "Ti va se... Tanto ormai non c'è nessuno in ambulatorio... Siamo solo io e te", chiese il medico bisbigliando, non per non farsi sentire ma perché era ormai desideroso di possederlo.
Sam acconsentì, rendendosi conto che una delle sue recenti fantasie erotiche si stava avverando proprio in quel momento. Si tolse anche i boxer e quando fece per togliersi la maglia pensò che aveva la panzetta e che avrebbe potuto abbassare il livello di libidine che si era formata nell'aria, e si fermò. Il dottore gli chiese: "Perché ti sei fermato? Dai, mettiti nudo...". "Ho la panzetta", confessò Sam, "E dove sta il problema? Dai spogliati". Sam si sentì rincuorato e si tolse anche la maglietta. Il dottore nel frattempo si era già svestito, lasciando scoprire il suo membro ormai duro. Guardò l'addome di Sam e vide che anche lì era completamente depilato. Era vero, aveva la panzetta, ma grazie a questo gli conferiva anche un gran bel paio di tettine, lisce e bianche come due seni femminili. "Sei depilato anche qui", disse il dottore palpandogli i seni. "Le piace?", chiese Sam. "Dammi del tu", gli rispose il dottore, "mi piace moltissimo!".
Il dottore fece girare Sam in modo da potergli guardare anche il culetto. Ovviamente era liscio e sodo anche quello. Avvicinò il suo membro al culetto di Sam, sfiorandolo. "Lo vuoi?", gli chiese. "Sì...", sospirò Sam mentre sentiva il membro del dottore accarezzargli il buchino e le grandi mani palpargli i seni, i fianchi, le cosce. Il dottore inumidì il suo membro prima con un pò di saliva, poi prese una boccetta che sembrava olio per bambini e lo passò sul buchino di Sam e lentamente cominciò a penetrare, fino a infilarlo del tutto, fino in fondo. Cominciò a entrare ed uscire con grande passione, dapprima con dolcezza, per non fagli male, accelerando poi sempre più: "Ti piace?", chiese a Sam. "Da morire", rispose Sam.
Spinse dentro con decisione, sempre più appassionatamente. Era una sensazione incredibile, perché se anche non aveva mai provato, si rese conto che con un culetto come quello di Sam non aveva più importanza alcuna se davanti a lui c'era un maschio. Gli piaceva tantissimo, anche perché quel culetto era davvero bello e sodo. Dall'altro lato Sam sentiva un piacere mai provato, lontano da ciò che fino ad allora aveva solo immaginato. Era stupendo e si sentiva già suo. Scoparono per quasi un'ora. Il dottore venne ben due volte nel culetto di Sam.
Si stavano ormai rivestendo: "Dottore... Non so cosa dire, ma... Per me è stato stupendo". "Lo è stato anche per me, ti giuro", gli confermò il medico, "non avevo mai provato, ti confesso, ma quando ho visto le tue belle curve non ho resistito. Spero di non averti sconvolto", volle sincerarsi. "Assolutamente no. Anzi, spero che lo rifaremo". "Lo spero tanto anche io, Sam".
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 9.3
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per Trasgressione:

Altri Racconti Erotici in Gay & Bisex:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni