orge
Perversioni inconfessabili di una lei sub


22.03.2021 |
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"Nessuno mi considera se non il ciccione che adesso mi sta leccando e mi chiede di trattarlo male..."
Un preambolo. Questo racconto è stato scritto da una giovane lei di coppia che ha anche stupito me per la sua mente sopraffina. Lo ha scritto di getto...Io dico che è bravissima! Voi cosa ne pensate?Stiamo chattando qui su Skype quando tu mi dici che c’è una coppia che ti sta scrivendo. Sono over 60. Lui si presenta come come cuck impotente in cerca di cazzi e fighe per la moglie. Mi chiedi se la Cosa può interessarmi. Già mi intriga e ti dico di creare una chat comune. Lo fai. Iniziamo a chattare. Ci presentiamo ed iniziamo a parlare di sesso e lui ci spiega che vorrebbe tanto vedere la moglie sfondata da più cazzi. Tu non sembri interessato ma io sono già entusiasta e dico che si potrebbe fare a casa mia. D’inverno qui in Sardegna non c’è molta gente e un viaggetto sarebbe simpatico. Organizziamo. Arrivi prima tu col volo della mattina. Ti vengo a prendere e come al solito mi tratti male. Sei indifferente e distaccato. Non ti importa di me. Io ti bacio sulle labbra per farti capire che non mi dispiaci ma tu niente. Arriviamo a casa. Ti presenti a mio marito e iniziamo a parlare della serata che verrà. Mio marito è già eccitato e si scusa con te. Dice mia moglie e’ una gran zoccola ma non ha seno e nel dirlo mi abbassa il vestito facendotelo vedere. Tocca ti dice. E tu per cortesia mi tocchi il seno. Effettivamente come Troia dovrebbe pensare a rifarselo dici. Mio marito risponde che ci ha pensato ma che in compenso ho un gran culo e una figa sfondata. Faglieli vedere mi ordina. Io mi abbasso i pantaloni e le mutande e mi abbasso. Ti mostro il buco del culo e la figa. Guarda che Troia dice. È già bagnata. Tu mi tocchi. Effettivamente farmi vedere nuda da te mi ha eccitata. Tocca tocca pure ti dice mio marito. E tu mi tocchi con disinteresse dandomi uno schiaffetto alla patata. È ora di mettersi a tavola tra un po’ arrivano i nonnetti dico. Hai fame? Tu mi dici di sì ma anche di restare così. Troia. Io divento rossa ma ubbidisco. Mi seggo a tavola nuda e mangiamo così con te che parli e mi guardi toccandomi davanti a mio marito che guarda eccitato. Solo tu sembri indifferente. Nel pomeriggio vado in aeroporto a prendere i nonnetti come li abbiamo soprannominati. Sono eccitata ma anche preoccupata. Arrivano. Lui è grasso un po’ peloso ma senza capelli. Veramente brutto. Bocca sottile. Rosso in volto e sudato. Lei è la classica sessantenne del nord. Finta bionda vestita elegantemente anche se un po’ eccessiva. Deve essere stata una bella donna e ancora può dire la sua. Lui si presenta. Ha modi affettati. Disgustosi. Lei è sorridente sorriso coinvolgente.Saliamo in macchina. Lei si mette dietro lui avanti. La donna mi fa i complimenti. Cara lo sai. Che sei veramente una bella donna. Spero tu sia anche calda mi dice. Mi è simpatica. Le rispondo di sì. Stai tranquilla sono troia abbastanza. Non quanto me dice. Sono stata capace di sposare questo buono a nulla impotente con un cazzetto da neonato. Faglielo vedere porco. Lui non se lo fa dire due volte e mentre sto guidando si sbottona e tira fuori un cazzetto bianco flaccido. Vedi? È sempre così. Solo io riesco a farlo diventare duro. Io lo guardo e guardo lui. Mi ha sfidata. Devo reagire. Lui mi fa schifo ma non posso perdere. Dico: piccolino è vero che sborrerai pure per me? E mentre lo dico inizio a toccarglielo. Subito gli diventa duro. Anche se resta piccolo. Lei da dietro mi guarda e dice. Sono certa che ci divertiremo e mi infila una mano nella camicetta. Guido fino a casa col cazzo di lui in mano e il seno fuori. Quando sentite la macchina uscite. Scendiamo. Io sono a seno nudo. L’uomo col cazzetto fuori. Vedo che vi siete già presentati dici. Ed entriamo in casa. Ci sediamo in salotto. La casa è calda e isolata. Io sempre col seno fuori chiedo se hanno bisogno di rinfrescarsi. Il nonno dice che il viaggio è stato breve e non ce n’è bisogno mentre la donna mi chiede di accompagnarla e mostrarle il bagno. Mi alzo e ubbidisco. Voi iniziate a parlare. Il nonno dice che la moglie è praticamente una ninfomane e spera che voi possiate accontentarla. E intanto fa i complimenti a Vi. Tua moglie è molto bella dice. E si vede che è anche una vacca. Io nel frattempo accompagno la nonna in bagno. Lei dice resta pure cara. Fammi compagnia. Entriamo. Ci guardiamo allo specchio. Fa caldo dice e si sbottona la camicia. Tira fuori un seno abbondante. Ma cadente. Mi guarda. Ti piace mi dice ? Io non ho il tempo di rispondere. Bacialo zoccoletta. Lo so che ti piace. Mi prende la nuca e mi spinge la testa sul seno. Lo bacio e lo succhio. Brava dice. Sei una brava bambina. Mi raccomando fai sempre quello che ti dico. Adesso togliti le mutande. Ma ho i pantaloni le dico. Mi da uno schiaffo sul seno. Secco. Ti ho detto di ubbidire. Sempre. Eseguo. Mi tolgo le scarpe i pantaloni e le mutandine. Resto solo con la camicia. Brava troietta dice. Vedi come sei brava? E anche eccitata sento. Non mi sono nemmeno accorta che mi ha messo un dito nella figa. Mi bacia. Mi infila la lingua in bocca. Sento il suo sapore. Voglio godere. Vieni dice. Mi porta vicino alla tazza. Si toglie le mutande e alza la gonna. Accovacciati mi dice. Ti piace la mia figa? E di nuovo mi spinge la faccia e me la da leccare. Ha le labbra cadenti, grandi, è tutta bagnata ed è più larga della mia. Mentre la lecco e assaggio i suoi umori mi dice che lì ci è entrato di tutto. Poi mi allontana. Aspetta dice. E inizia a fare pipì. Apre le gambe e mi da vedere come la fa. Poi mi spinge di nuovo. Asciugala puttanella. Eseguo. Lecco e bevo. Adesso andiamo di la. Voi siete ancora seduti. Tu e vi sul divano. Il nonno in poltrona. Lei dice ma ancora così siete ? E ride. Si siede in mezzo a voi. Ha la camicia sbottonata e la gonna tirata su. Senza mutande. Il nonno ha ok cazzo fuori. Io vado verso di lui è mi seggo sul bracciolo. Vi guardiamo. Lei vi tira fuori i cazzi. Siete già eccitati e inizia a toccarvi. Tu inizi a tintinnarle il cultorice e a sentire la sua figa bagnata. Siete lì seduti. Lei che vi masturba. Ad un certo punto mio marito si alza e si spoglia. Ha un cazzo duro come non gli ho mai visto. Mi guarda. Dice. Hai visto amore la nonnina che Troia e glielo mette in bocca. Anche tu ti spogli e la fai girare. Mentre mio marito si fa spompinare tu inizi a incularla. Io sono sul bracciolo della poltrona. Il porco sbava sulle mie tette. Mi fa schifo. Vi guardo. Apro le gambe e inizio a masturbarmi. Per farvi eccitare. Ma voi siete presi dalla Troia. Il porco si alza e me lo infila in bocca. Va veramente cagare. Una sigaretta. Mio marito mi guarda e ti dice anche io voglio metterglielo nel culo. La nonna non si scompone. Sfondatemi dice. E si da scopare il culo da tutti e due. Insieme. Mio marito gode. Tu sembri preso sa lei. Nessuno mi considera se non il ciccione che adesso mi sta leccando e mi chiede di trattarlo male. Ma senza chiedermi nulla mi infila qualcosa di grosso nel culo. Mi fa male. Urlo. Ma la vecchia mi dice di stare zitta e fare la brava Troia. Nessuno interviene per me. Alzo lo sguardo. Quel porco mi ha infilato un divaricatore nel culo e me lo sta allargando. Io mi alzo e mi metto a pecora dietro di voi. Voglio essere dei vostri non di quel porco. Vi lecco i culi e poi inizio a leccarle la figa. Spero che mi considerate un po’. Ma voi niente. Mio marito esce dal suo culo. Sembra infastidito. Mi dice che devo fare felice il nonno. Mi infila il cazzo in bocca. Puliscilo mi dice. Io lo succhio. Sa di culo. Della Troia. Poi va da lei e glielo mette in bocca. Brava zoccoletta mi dice. Puliscimi il culo. Anche tu ti sfili e mi spingi la faccia nel suo culo. Ha il buco aperto. Sfondato. Me lo fai leccare e poi me lo metti in bocca. Pulisci anche il mio Troia. Me lo infili con forza fino in gola. E poi anche tu vai da lei. La scolate in bocca con forza. Io sono a pecora. Col nonno che gioca col mio culo e io che sono costretta a leccare la figa della vecchia. Infila una mano dentro mi ordina. Entra come burro. Tutta la mano. Sembra sfondata. E ad ogni spinta squirta. Voi mi guardate e siete due pali di legno. Super eccitato. Io invece devo bere dalla figa di lei che mi insulta. Bevi Troia bevi. Ad un certo punto sento qualcosa entrare nella mia figa. È il cazzetto del vecchio. Non ha resistito. A vedere il mio culo divaricato ha pensato bene di scoparmi. Non lo faceva da anni. Mi scopa anche se io sento solo la sua pancia e poi un liquido caldo dentro. Mi ha sborrato nella figa. Lo dico a mio marito che mi dice che devo stare zitta e a te che mi dici che anche tu vuoi farlo. Sono eccitato mi dici e solo così posso scoparti. Mi vieni dietro. Mio marito ha il suo cazzo in bocca alla vecchia ma adesso mi guarda. Brava Troia mi dice. Tu vieni dietro di me. Sento il tuo cazzone entrare. Inizi a sfondarmi. Mi scopi. Sempre più forte. E alla fine anche tu mi vieni dentro. Prendilo tutti vacca. Mi dici. Il nonno mi strizza le tette mentre tu finisci di sborrare. La vecchia sembra ancora più eccitata. Io sfilo la mano dalla sua figa e lei me la apre tutta. Hai ancora sete puttanella? E mi da pipì in faccia. Mio marito non resiste e le arriva in bocca. La riempié. Il vecchio viene dietro ti sposta e dice. Scusa devo andare in bagno. Punta il buco del mio culo aperto dal divaricatore e inizia a farmela nel culo. Mi schizza addosso e sulla schiena. Quando finisce fai la stessa cosa anche tu mentre mio marito mi guarda. Vi guarda. La vecchia lo porta davanti a me e gli dice. Non accontenti la tua puttana e gli infila un dito nel culo. Lui inizia a farle pipì in bocca e poi la vecchia mi bacia e me la sputa in bocca. Bevi dice. Zoccoletta. Siete venuti e avete i cazzi mosci. Ma la vecchia non è ancora soddisfatta. Così tu e mio marito vi dedicate a lei mentre io rimango col nonnino. Si è messo seduto in poltrona con le gambe aperte. Vi guarda e cerca di masturbarsi ma neanche con due dita riesce. Così mi fa girare. E mentre voi tre vi divertite io sono costretta a prenderglielo in bocca. Hai sentito cosa ha detto tuo marito Troia? Devi farmi contento. Perciò succhia. Mi accorgo che non mi guarda nemmeno. È la mia lingua che vuole e basta. Per il resto guarda voi che vi siete ripresi lentamente e state scopando la figa e il culo della vecchia. Mentre io ancora non sono venuta…
Il ciccione pervertito dice che l’unica donna come me è sua moglie. Che ormai ha una certa età. E dato che sono una gran Troia chiede a mio marito il permesso di portarmi ad una riunione con certi suoi clienti. Potrei essergli utile ad ammorbidire certe loro posizioni. In cambio sarebbe disposto a pagare una certa cifra. Mio marito accetta subito. Usala pure dice. Non credo alle
Mie orecchie. Mi sta vendendo. Invita anche te. Dice che la tua presenza potrebbe mettermi più a mio agio. Il giorno dopo mio marito mi porta dal ciccione. Partiamo. Mi porta in una villa in aperta campagna. Tu sei già lì. Pranziamo fugacemente mentre il ciccione per non perdere l’abitudine mi tocca dappertutto e gira col cazzo di fuori che mi struscia ovunque. Mi fa schifo e mi eccita allo stesso tempo. Verso le nove della sera arrivano i suoi ospiti. Sono due uomini. Uno giovane. Intorno ai vent’anni l’altro molto anziano grasso anche lui e sempre affamato. Il pervertito fa le presentazioni. Ti presenta e poi spiega che io sono una sua amica invitata per l’occasione. Ho una gonna tanto corta che fa vedere il culo e soprattutto che non porto le mutandine. Ci sediamo a tavola e mangiamo. In realtà mangia quasi tutto il ciccione grasso. Voracemente. Alla fine ci spostiamo in salotto. Il ciccione si siede su una delle due poltrone. L’altra la
Offre a te. I due uomini invece li fa accomodare sul divano. Dopo di che mi chiede di servirvi da bere. Eseguo. Mentre state lì sorseggiando il digestivo io non so dove mettermi. Resto in piedi. Davanti a voi. Il Ciccione dice: zoccoletta fatti vedere. Tira giù il vestito fai vedere le tue tettine. Divento rossa. Un peperone. Potrebbe sembrare timidezza in realtà è solo eccitazione allo stato puro. Lentamente abbasso il pezzo di sopra del vestito mi sfilo le spalline e faccio cadere il reggiseno. Mostrando il mio seno. Il grassone assume una espressione indecifrabile mentre il ragazzo inizia ad agitarsi. Avvicinati dice il ciccione. Ubbidisco. I due mi toccano il seno e il grassone che non smette di masticare mi strizza un capezzolo facendomi anche un po’ male. Mi alzo. Niente male vero? Poi il pervertito, rivolto a me, dice alza la gonna fai vedere la figa rasata e il culo. Anche stavolta eseguo. Girati dice. Mi volto. Abbassati e apri le chiappe. Fai vedere come ti ho sfondata l’altro giorno. Non me lo faccio dire due volte. Due mani mi toccano e mi ispezionano la figa e il culo. Alla fine il ciccione mi dice di avvicinarmi. Vado da lui. Ha il cazzetto fuori. Girati. Mi giro. Apri il culo. Lo faccio. Mi infila uno strep on con la coda dietro. Poi versa un po’ di whisky sul suo cazzetto e mi dice di bere. Succhio il liquido su quel cazzetto schifoso. Adesso vai da loro. Accovacciati. Ubbidisco. Spoglia il ragazzo. Tiraglielo fuori. Eseguo. Prendiglielo in bocca sai. Troia. Glielo tiro fuori. Ha un cazzo normale. Ma come lo prendo in bocca inizia a sborrare. Faccio per spostarmi ma mi dice bevi tutto. Puliscilo. Mi tocca bere tutta quella sborra. Il ragazzo è mortificato. Ma gli do un bacetto sulla cappella. Gli dico tranquillo si riprenderà presto. Mi accovacciò davanti al grassone. Non riesco ad abbassargli i pantaloni. Lo fa lui. Tira fuori un cazzo grosso grande non proprio pulito. Lo guardò non so che fare. Non mi piace. Ma lui lo scappella e aspetta. Il pervertito mi dice: dai Troia accontenta il mio amico. Succhia per bene. Appoggio le labbra. Mi fa schifo. Troia prendilo in bocca fino in fondo ti ho detto. E mentre ti guardo che ti stai toccando glielo prendo in bocca. Più che posso. E inizio a succhiare. Dopo un po’ il ciccione mi dice leccagli pure le palle. Per bene. Il ciccione ha due palle grosse flaccide. Gliele lecco. Tutte. Per bene. Adesso Ciccio girati dice il pervertito. Lui si mette in ginocchio. Mungi lo e leccagli il culo. Dopo un po’ mi dice di leccare anche il tuo ed il suo. Lecco anche voi. Adesso vieni. Mi porta in una stanza dove c’è un tavolino a X. Mi ci fa stendere e mi lega. Il tavolo ha l’altezza delle vostre gambe. Voi siete tutti intorno a me. Giocate pure dice. Non ve lo fate ripetere due volte. Iniziate a scoparmi e ad aprirmi tutti i buchi. Bocca culo figa. A turno mi usate. Quando il grassone me lo infila nel culo mi fa urlare dal dolore Ma poi si trasforma in piacere. Non so dire per quanto tempo mi scopate ma alla fine vi vedo tutti intorno a me. Il primo a sborrarmi sulla faccia e’ il ragazzo. Mi viene in bocca sul collo. Poi è la volta tua. Mi dai aprire la bocca e mi fai bere tutto il tuo sperma. Per ultimo il grassone che mi inonda con il suo sperma. Ne avrà un litro. Lo sento in bocca. Sulla faccia. Nel naso. Vi svuotate e soddisfatti ve ne andate. Lasciandomi li. Mi fa male il culo. Me lo avete sfondato. Arriva il pervertito col suo cazzetto. Mi bacia. Infilandomi la lingua dappertutto. In bocca nelle orecchie nel naso. Poi si mette li. Col culo aperto sulla mia faccia. Lecca mi dice. Troia. Eseguo mentre lui finisce di segarsi. Alla fine anche lui mi sborra in bocca. Bevi dice puttana. E vi raggiunge lasciandomi legata e completamente sporca di sborra sul lettino.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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