Grazie Annunci69 (2)

...la sua mano mi stringeva la verga diventata dura come il marmo...
Le dissi di stare ferma perché in casa c'era il marito. Mi disse: non preoccuparti perché anche se sono bendata so che ci sta guardando .
Infatti era dietro di me,in piedi vicino alla porta con il suo cazzo duro in mano che lo scappellava lentamente. Mi fece cenno di stare zitto sulla sua presenza.
A Roberta ( nome di fantasia) le dissi di girarsi a pancia in alto, che spettacolo, un corpo da sirena, due mammelle quinta misura coppa D, una pelle vellutata, due fianchi generosi su un ventre piatto sfiancatissima, che dire delle gambe lunghe , toniche che terminavano con delle caviglie sottili.
Ripresi il massaggio riprendendo dalle spalle e braccia, misi altro olio sul seno ,cominciai a massaggiarlo con movimenti circolari, il suo corpo vibrava al passaggio delle mie mani, i capezzoli si erano irrigiditi ( che voglia di leccarli e morderli), guardai il marito, il quale mi fece un segno di assenso, presi a quel punto con una mano un capezzolo grosso come una mora e cominciai a stringerlo ,l'ansimare di Roberta mi fece capire che apprezzava la situazione, l'altra mano stava continuando il massaggio sul ventre il quale asseccondava il movimento circolare della mano. Proseguendo con la mano arrivai sul monte di venere che lo trovai al naturale con un pelo nero folto e molto curato . La mano di lei non aveva smesso di masturbarmi il cazzo sempre più gonfio e duro, dalla cappella erano comparse gocce di precum , lei sentendole le spalmò sulla cappella per poi portarsi in bocca le dita leccandole. A quel punto guardai Enrico ( nome di fantasia) ricevendo l'assenso portai la mia testa tra le gambe di Roberta e cominciai a leccarle il pelo umido dei suoi umori, mi feci strada con la punta del naso aprendo le grandi labbra che leccavo e succhiavo delicatamente, quando la lingua arrivò sulla clitoride sentii le sue mani spingere la testa contro la sua natura che stava pulsando, presi tra le labbra la clitoride e cominciai a succhiare più forte ed ecco che la mia bocca si riempì dei suoi umori aveva raggiunto il primo orgasmo,mentre le sue mani mi spingevano sempre più verso di lei sentii un calore avvolgermi il cazzo ,me lo stava leccando partiva dal frenulo della cappella scendendo lungo l'asta per arrivare alle palle, il tutto senza usare le mani , ma era quando ritornando su si impossessava della cappella e ingoiandola mi faceva sentire la lingua che la avvolgeva all 'interno della bocca. Enrico si era avvicinato a noi sempre più eccitato con il cazzo duro in mano. Liberò Roberta dalla benda vellutata e con mia meraviglia cominciò insieme a lei a leccarmi le palle e il cazzo . All'improvviso si tolsero,Enrico si sdraiò,Roberta si mise in ginocchio e cominciò a leccargli il cazzo, lui con le mani le aprì le chiappe offrendomi uno spettacolo unico , la figa che gocciolava di umori, a quel punto mi avvicinai Enrico spostò una mano prendendo il mio cazzo lo impuntò tra le grandi labbra, nonostante fossi all'ingresso la cappella percepiva il calore del suo sesso, cominciai a penetrarla lentamente per farla abituare alle mie dimensioni, mentre entravo lentamente mi accompagnava con dei gemiti sempre più forti, quando la cappella toccò la cervice nonostante non fosse entrato tutto emise un urlo e uno spruzzo uscì dalla sua figa bagnandomi le palle e coscie, ebbe un orgasmo devastante. Cominciai ad aumentare il ritmo finché sentii l'orgasmo salire , uscii velocemente da quel nido bollente e lei girandosi mi prese il cazzo portandoselo alla bocca dove scaricai una quantitativo assurdo di sperma. Mi rivestiti lasciandoli abbracciati, mentre stavo uscendo mi sentii dire a quando il prossimo massaggio?...ma questa è un'altra storia...