All-In

“Appartenenza” Un sabato sera diverso.

Un invito ricevuto da una coppia con cui c’era stata intesa e reciproca voglia di giocare, in modo “soft”.
Tutto il giorno io e la mia amata Alma ci siamo scritti a distanza, nei preparativi, mentre eravamo impegnati altrove.
Siamo maniaci dei dettagli e indecentemente pazzi per le sorprese.

Io vado alla ricerca di un vino a tema: un “Dominus Estate”, “Othello” del 2016, figlio di un’estate piovosa sui pendii aridi della California. Un vino complesso e raffinato, proprio come la mia Alma.
Lei, invece, doveva trovare delle nuove scarpe col tacco a spillo adatte all’occasione e rifarsi le unghie.

Ci vediamo da lei un’ora prima, per prepararci insieme.
Facciamo la doccia uno alla volta: abbiamo evitato di farla insieme, altrimenti avremmo finito per fare l’amore e fatto tardi.
Mi sistemo per primo, poi la aspetto. Sono nudo, con solo un asciugamano annidato sui fianchi, già oliato e profumato.

Lei esce dalla doccia con l’accappatoio. Mi poggia le mani sul petto. Le sue unghie, curate e color bordò, mi fanno vibrare la pelle.
La giro e l’aiuto ad asciugarsi i capelli, lasciandoli un po’ mossi, come piacciono a me: da sbarazzina ribelle.
Lei lascia cadere l’accappatoio, e ho davanti a me la sua pelle nuda, da oliare e massaggiare con cura.

La preparo. Sul letto ci sono gli indumenti scelti.
Non posso fare a meno di guardarla negli occhi sorridenti e, in un attimo, le nostre bocche si fondono.
Sul letto: tanga nero di pizzo, “catsuit” nera aperta sotto, guanti in pizzo, e un completino di catenine tipo a cascata per ricoprire seni e fianchi.

Dopo averlo annusato, le porgo il tanga. Presto avrà un altro aroma.
Alma lo indossa con eleganza e sensualità. Il mio desiderio sporge dall’asciugamano in modo indecente, e lei, complice, mi sfida con lo sguardo.
Le passo gli altri capi, che lei indossa lentamente, per farmi impazzire.

Poi, di spalle, la adorno con le catenine. Infine, prendo un collare di metallo con un gancio, che avevo acquistato nel pomeriggio, e glielo metto baciandola.
«Questo è il simbolo di appartenenza a me.»
Ci attacco una medaglietta con inciso Alma di Antonio da un lato e D&D dall’altro: le iniziali di “Dominus” e “Domina”, il nostro gioco aperto ad altri.

Sopra, indosserà un vestito nero estivo con spacco e allacciatura dietro, che — se slacciato — cade tutto giù. Scollato fino alle fossette di Venere.
Infine, il profumo: “Chanel n°5”.

Io: boxer in pelle e le mie cinghie con le borchie.
Sopra, maglietta nera, pantaloni beige e giacca bianca. Profumo: “Eros Flame”.
Siamo pronti.

Partiamo.
Durante il tragitto, la mia mano — aiutata dal cambio automatico — si insinua facilmente nello spacco del vestito. In questo modo percepisco l’eccitazione di Alma.

Arriviamo all’indirizzo dell’invito. Parcheggio. Scendo dall’auto e apro lo sportello ad Alma. Prendo il vino e citofoniamo.
Lei è stretta a me, col braccio dietro la mia schiena; io ho il mio dietro la sua, con la mano sulla sua chiappa destra.

Una voce gentile — la Lei della coppia — ci saluta e ci invita a salire al quinto piano.
Prendiamo l’ascensore. Il suo profumo mi pervade. Non resisto: con la mano dietro il fondoschiena la avvicino a me, con l’altra sotto il mento le porto il viso a portata di bacio.
Le nostre lingue si uniscono fino a quando le porte non si aprono.

La coppia ci aspetta sull’uscio. Quando le porte si spalancano, ci vedono avvinghiati.
«Bravi, siete già caldi voi.»
Ci salutiamo con una bella risata ed entriamo nel loro nido, dove ci aspetta una cena afrodisiaca: carne rossa con osso, stile Impero Romano.

Apriamo il vino e brindiamo alla spensieratezza della serata.
Il banchetto si svolge a mani nude: gli uomini strappano lembi di carne a morsi e ne nutrono le rispettive Donne.
Poi, le Donne saziano noi con frutta fresca.

Sazi, decidiamo di iniziare a giocare.
Tutti appassionati di poker, ci diamo a un sensuale strip poker. Chi vince la mano decide cosa fanno gli altri per soddisfare la sua libido.
Unica regola: niente scambi, se non tra le Donne.

Prima mano.
Ho una coppia di Donne. Cambio tre carte. Gli altri ne cambiano tre, una e quattro.
Vado di bluff, fingo un tris, punto forte. Tutti passano.
Ho il mio primo ordine: chiedo ad Alma di spogliare l’altra Donna, che indossa un tubino corto.
Sotto non porta nulla. Rimane subito nuda. Alma la ammira. Credo le piaccia molto.

Seconda mano.
Io ho una coppia d’assi, ma il compagno ha una scala.
Mi ordina di togliermi giacca, maglietta e pantaloni. Resto con solo le cinghie borchiate e i boxer di pelle.

Terza mano.
Vince Alma. Ricambia facendo spogliare l’uomo, che resta in boxer.

Quarta mano.
Io ho un full d’assi, Alma una scala, l’uomo un colore. Ma la Donna vince con un poker di Re.
Con sguardo malizioso guarda Alma e le sussurra, avvicinandosi: «Ora tocca a te.»
Le tira i lacci dietro al vestito, che cade a terra in un attimo.
Alma mostra il suo intimo decorato di catenine: è la più vestita dei quattro.

Quinta mano.
Gioco all-in e vinco con una doppia coppia.
Voglio mostrare Alma nel suo splendore: le ordino di lasciar cadere le catenine e il resto, restando in perizoma.
Glielo sfilo io, annusandolo: dolce e fradicio.

Non faccio in tempo a finire di godere del suo corpo che Alma ha già le mani sull’altra Donna. Le accarezza i seni, mentre lei inarca la schiena.
Il suo uomo la bacia, poi va a sedersi su una poltrona. Io replico: bacio Alma e vado a sedermi sull’altra.

La padrona di casa accompagna Alma sul divano, tenendola per mano.
Si scambiano un bacio saffico, passionale.
Noi uomini ci tocchiamo, estasiati, lasciando libera la nostra eccitazione.

Le nostre Donne si esplorano e godono con le dita. Noi mostriamo loro i nostri scettri.
Alma si stacca da lei e viene a sedersi su di me, dandosi le spalle.
Sono subito dentro di lei, che ansima di piacere.

L’altra Donna cavalca il suo uomo con foga.
Riusciamo a farle godere a lungo, con più orgasmi.
Alma ne ha uno così intenso da farle tremare le gambe.

Poi tocca a noi.
Chiedo ad Alma di inginocchiarsi davanti a me.
L’altra Donna la imita, mettendosi spalla a spalla con lei.
Si tengono per mano.
Ognuno di noi inonda volto e seni della propria Donna.

Siamo tutti appagati.
Rimaniamo a parlare ancora un po’, ognuno abbracciato alla propria.

Sulla via del ritorno, ho una voglia matta di rifarla mia.
Al primo parcheggio buio mi fermo.
La faccio scendere, con lo sportello aperto.
La metto a novanta, le mani sul sedile.
Allargo lo spacco del vestito e mi faccio largo.
La prendo forte.

Alcuni singoli ci notano e ci osservano da lontano, senza interferire.
Alma si eccita a tal punto che i suoi umori le colano lungo le gambe.

Sentirla così mi manda fuori controllo.
Urlando, le vengo dentro, inondandola di piacere.
Lei viene subito dopo, all’unisono.

Si gira, mi bacia con passione.
Poi torniamo a casa.
Prima di darci altri mille baci.

♥️ ♠️