Prime Esperienze
La prima volta...


13.03.2025 |
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"La sensazione di essere posseduta da due uomini contemporaneamente la fece ansimare..."
Alessandra e Niccolò erano sposati da anni, ma quella sera nel motel segnava un confine inesplorato nel loro rapporto. Era la prima volta che accoglievano un altro uomo nel loro letto, la prima volta che rompevano le barriere del loro desiderio per inoltrarsi in un gioco proibito. L'idea li eccitava e li intimoriva, ma il calore nei loro sguardi e la tensione nei loro corpi parlavano chiaro: non c'era più spazio per il dubbio.Marcus li osservava con un sorriso sicuro, la pelle scura che contrastava con le lenzuola candide. Era alto, possente, con muscoli scolpiti e uno sguardo che prometteva fuoco e piacere. Alessandra si sentiva al centro di un vortice, consapevole che da quel momento in poi nulla sarebbe stato più lo stesso.
Quando Marcus la prese tra le braccia, il respiro le si mozzò. Le sue mani erano forti, ma delicate, esploravano il suo corpo con una sicurezza che la faceva sentire desiderata, come se fosse un tesoro da scoprire. Niccolò era accanto a lei, le dita che le accarezzavano i fianchi, le labbra che le sfioravano il collo. Era lui ad aver desiderato questo, lui ad averla spinta ad aprirsi a qualcosa di nuovo. Ora, mentre i loro corpi si univano, sapeva di aver fatto la scelta giusta, sebbene la fisicità del maschio alfa scelto lo intimorisse un po'.
La vestaglia di seta scivolò via, lasciandola esposta ai loro sguardi bramosi. Il desiderio era un fuoco che le scorreva sotto pelle, la pelle d'oca lungo le braccia, i capezzoli tesi sotto il tocco esperto di Marcus. Niccolò la baciava con fervore, la lingua che si intrecciava alla sua mentre un’altra bocca esplorava il suo corpo con fame crescente.
Le mani maschili la guidarono sul letto, le gambe si separarono in un gesto involontario, un'invito che non aveva bisogno di parole. Quando Marcus si posizionò tra le sue cosce, Alessandra rabbrividì. Il suo respiro era spezzato, il corpo teso nell'attesa del piacere. E poi lo sentì, la pressione che la invase, lenta ma inesorabile, riempiendola con una profondità sconosciuta.
Un gemito le sfuggì dalle labbra, la testa che si riversò all'indietro mentre la prima ondata di piacere la travolgeva. Marcus si muoveva con maestria, le spinte lente e decise, facendola contorcere sotto di lui. Ma non era sola. Niccolò le sollevò il viso, catturando le sue labbra in un bacio ardente, mentre le sue mani le accarezzavano il seno con gesti familiari e al tempo stesso nuovi.
La sensazione di essere posseduta da due uomini contemporaneamente la fece ansimare. Quando Niccolò si posizionò dietro di lei, il suo respiro divenne un sussurro tremante. Si sentiva dilatata, spalancata a un piacere impossibile da contenere. La doppia penetrazione fu un'esplosione di sensazioni, un equilibrio perfetto tra dolcezza e brutalità. Le loro spinte erano un ritmo costante, un’armonia di carne e desiderio che la faceva sentire regina e prigioniera della sua stessa lussuria.
Il piacere montò dentro di lei come un'onda furiosa, crescendo in intensità fino a renderla folle. Le dita si aggrappavano alle lenzuola, il corpo teso in un arco perfetto mentre un urlo le sfuggiva dalle labbra. Si sentiva dominata, adorata, completamente posseduta in un modo che non aveva mai immaginato possibile.
Quando finalmente raggiunse il culmine, fu come una detonazione, una cascata di sensazioni che la lasciò tremante, il cuore che martellava, il corpo che pulsava ancora sotto il peso dei loro corpi. Il piacere la travolse con tale potenza da strapparle lacrime dagli occhi, un rilascio totale che la lasciò esausta, appagata, sazia.
Il silenzio calò nella stanza, i tre corpi intrecciati nel calore dell'abbraccio post-coitale. Alessandra chiuse gli occhi, un sorriso di pura beatitudine che le aleggiava sulle labbra.
Ma fu allora che accadde l'inaspettato. Marcus si alzò, si allontanò dal letto con un'espressione indecifrabile. Si infilò i pantaloni, prese il telefono e, con un sorriso enigmatico, disse:
"Questa è stata un’esperienza incredibile. Ora posso restituire il favore a tua moglie, Niccolò. Come ci eravamo accordati."
Alessandra spalancò gli occhi, il piacere ancora pulsante nel suo corpo si trasformò in un fremito di sorpresa. Niccolò non disse nulla, si limitò a sorridere, soddisfatto.
Il gioco non era ancora finito.
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Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
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