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Il secondo tradimento di mia moglie


di AntonioMc
18.01.2024    |    644    |    13 9.8
"E iniziò a slacciarmi i pantaloni, avevamo poco tempo, disse..."
Dopo il primo tradimento di mia moglie decisi di introdurla nel mondo dell'esibizionismo, lei accettò subito perché le piaceva essere guardata e sapere che altri uomini la desideravano e avevano il cazzo duro pronto a sborrare per lei. La iscrissi in un sito e subito fioccarono fans e complimenti di ogni genere. Un giorno le feci osservare qualche profilo di uomini che la seguivano e a un certo punto la scelta ricadde verso uno in particolare, barbetta, pancia, cuoco lombardo, separato, alla ricerca di divertimento con belle donne. Dopo qualche chattata sul sito, il tipo le chiede il numero di telefono e mia moglie accetta subito di darglielo. Da lì iniziano una serie di messaggi e telefonate che durano almeno un anno e mezzo, mia moglie si invaghisce perdutamente del cuoco, lo desidera ardentemente, gli spedisce perfino una vestaglia e delle mutandine per il compleanno e lui in visibilio, eccitato dall'odore, ci sborra sopra e lei altrettanto eccitata si bagna, si tocca e gode. Il lombardo la vuole assolutamente incontrare, ma c'è sempre qualche intoppo...Nel frattempo mia moglie mi confida che il tipo non ha molta stima di me, mi tratta da cornuto e non mi vorrebbe mai presente durante il suo incontro con lei. Io ci rimango male, dopotutto ero stato io ad “offrirgliela” sul sito e lui per tutta risposta mi escludeva dal gioco, ho cercato di far capire a mia moglie che era meglio lasciarlo perdere, ma lei era comunque convinta ad incontrarlo, fortemente attratta e ammaliata, mi faceva fesso facendomi credere che mi dava retta e poi aveva comunque voglia di lui. Un giorno di novembre del 2022 Manuela mi disse che il tipo a breve sarebbe passato dalle nostre parti. Io non ero di certo entusiasta e mia moglie vedendomi un po' contrariato cambiò discorso e non me ne parlò più. Ero convinto che si sarebbero incontrati a mia insaputa e cominciai a far caso a dei dettagli. Una mattina notai che si stava facendo bella e si era spruzzata anche del profumo che di solito non metteva mai, la cosa mi insospettì e così decisi di seguirla. Portò nostro figlio all'asilo e poi il sospetto si fece conferma, si erano dati appuntamento in un paesino della costa in un parcheggio della zona industriale, scesi dalla macchina si scambiarono poche parole e si abbracciarono teneramente come due amanti di vecchia data, baciandosi, il cuoco accarezzandole il culo la invitò a salire sulla sua macchina. Li seguii furtivamente, da lontano, facendo attenzione a non farmi scoprire, fecero poca strada e si fermarono lungo una stradina di campagna che costeggiava il fiume. Io mi appartai in una strada secondaria poco lontano da loro. I vetri della macchina ben presto si appannarono, era evidente cosa stessero combinando, io al pensiero mi ero eccitato e mi stavo segando, ogni tanto qualche auto che passava lì vicino rallentava e suonava il clacson come a voler dire “ e bravi porconi, buona scopata!”. Avrei voluto andare da loro a guastare la festa, ma mi trattenni, facendo soltanto una telefonata. Mi rispose Manuela dicendomi che era a casa e io facendo finta di crederle le dissi che sarei rientrato prima del previsto. Le misi di sicuro una certa fretta, perché poco dopo vidi lanciare dal finestrino alcuni fazzoletti o salviettine e poi la macchina ripartì. A quel punto le diedi il tempo di rientrare a casa e poi aspettai di sapere se mi avesse raccontato dell'incontro. Il giorno stesso non mi disse nulla, aspettai altre due giorni e poi un pomeriggio le dissi: devi dirmi qualcosa? E lei: no... Allora io: per esempio che l'altro ieri ti sei incontrata con il cuoco? Lei: e tu come lo sai? Mi hai spiato il telefono? Mi hai seguita? Dimmelo, lo voglio sapere. Io: ho fatto entrambe le cose. Lei: sei uno stronzo, e io: tu una troia, perché non me l'hai detto? Non avevamo detto che queste cose le avremmo decise insieme e condivise? Lei: tu mi hai fatto capire che non volevi lo incontrassi, ma io morivo dalla voglia, sono quasi sempre a casa con nostro figlio, non ne potevo più, sono stressata...Scusami (scoppiò a piangere). Dai...le dissi (l'abbracciai) non fare così, usciamo, andiamo al supermercato, poi mi racconti. Andammo a fare spesa e finito di fare compere Manuela mi disse di dirigermi verso il posto dell'incontro di qualche giorno prima, lungo la strada si slacciò il giubbotto, abbassò la zip della felpa e tirò fuori le tette. Ecco, è qui che ci siamo fermati, mi disse mia moglie e decisi di accostare proprio lì. Sì, lo so...Vi ho seguiti, risposi...E quindi? Cosa avete fatto? Beh, mi fece lei, puoi immaginare...E iniziò a slacciarmi i pantaloni, avevamo poco tempo, disse...Mi tirò fuori il cazzo già bello duro e iniziò a spompinarmi voluttuosamente. Le afferrai la testa con una mano e con l'altra una tetta strizzandole il capezzolo, fece un urlo di piacere tirando su il capo e poi si rituffò subito a succhiarmi la cappella. Oh sì...Brava troia, fai un pompino anche a tuo marito, continua...mmmhhhh, le dicevo e lei pompava con più ardore, leccandomi anche le palle. Ma avete anche scopato? Certo che sì, mi disse, quindi iniziò a spingermi giù il sedile, mi salì sopra a smorzacandela offrendomi le tettone in faccia e inizò a cavalcarmi in preda a un'estasi erotica. Scopava me, ma pensava a lui, facendomi doppiamente cornuto e contento. Contento? Ma come? Diranno alcuni di voi...Contento sì, di avere una moglie così porca, mi fa incazzare quando non mi dice che si incontra qualcuno, poi però la scopro, lei fa finta di dispiacersi e io mi eccito come una bestia, desiderandola più di prima e lei apprezza, eccome se apprezza di essere scopata dagli altri e anche da me! Dove la trovo un'altra così? Sentivo i suoi umori colarle caldi dalla fica fino ai coglioni per poi impregnarsi sul sedile. Sto per venire, mi disse e affondò forsennatamente gli ultimi colpi su e giù, io nel frattempo le stringevo le tette leccandole i gustosi e grossi capezzoli, le ficcai anche un dito in culo, raggiunse così il meritato orgasmo urlando di piacere. Mi baciò e si sedette nuda affianco a me per rilassarsi un po', prima di riprendere in mano il mio cazzo dritto che voleva la sua parte. Adesso non te la gustare troppo, mi disse, è tardi e a casa c'è il piccolo che ci aspetta coi nonni...Dove ti sei fatta sborrare? (le chiesi) e lei: in bocca, non sai quanto sborra...Per poco non mi affogava. Hai bevuto? Le dissi e lei: un po' sì, non ho potuto fare a meno, i primi schizzi mi sono arrivati in gola, poi gliel'ho fatta colare un po' sul cazzo e un po' sulle tette, mi piace spalmarmela...Quando ti ho chiamato al telefono cosa stavate facendo? (chiesi) Lei: mi stava leccando la passera, con quella barbetta mi fa impazzire, gli ho squirtato in faccia bagnandolo tutto (sorrise compiaciuta da gran maiala qual'era). E tu fai impazzire me (risposi), prendilo! Inghiottì il mio cazzo in un secondo, facendoselo esplodere in bocca, mi succhiò via anche l'anima facendomi godere come un porco in calore. Ci rivestimmo appagati e con la voglia di continuare a ripetere quelle esperienze, che ci sconvolgevano piacevolmente, facendo ardere quel desiderio che faceva più che mai da collante al nostro rapporto di coppia da ben ventidue anni.
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