Incontro al supermercato - parte 1

Questo è il primo di una serie di racconti riguardanti una storia realmente accaduta qualche mese fa al sottoscritto.
Una sera come tante altre, ero a fare la spesa in un ipermercato in città. Entrando nel supermercato con al seguito il piccolo carrellino rosso ancora vuoto, noto una ragazza alta e bionda, con un gran fisico, un seno prosperoso, vestita bene e con uno stivale che la slanciava ancor di più. Era intenta nella scelta di alcune carni ed io, sornione, mi avvicinai per guardarla meglio da vicino; non mi ero sbagliato: era una gran bella donna, intorno ai 35 anni, curata e profumata. In tutta tranquillità mi avvicinai e notai, ahimè, due anelli all'anulare della mano sinistra. Notato ciò, terminai di osservare i suoi movimenti, che facevano trasparire la sua sensualità, e mi allontanai per continuare nel mio carico alimentare. Mentre mi allontanavo notai lei girarsi e guardarmi. Chissà, pensai, forse l'avrò incuriosita avvicinandomi tanto. Attraversai un paio di reparti e fermandomi a scegliere del vino, vidi con la coda dell'occhio che mi passò dietro a circa un paio di metri di distanza, ma lasciai perdere dato che pensavo fosse in compagnia del suo lui. Sentii una voce domandare: "Ma stai facendo la spesa??" .. Era lei, e si rivolgeva proprio a me, dato che vicino a noi non c'era nessuno.
Pensai: " Cacchio, ho fatto la mia figuraccia.. Si è accorta che prima la guardavo ed ora mi dirà qualcosa.
Risposi: " Non credo di essere venuto qui per fare altro. Non posso fare la spesa?"
Lei: " Mah, sai un bel ragazzo come te, alto, non lo vedo proprio a fare la spesa da solo.. Sei con la tua donna vero? "
Io: " Veramente no, vivo ed abito da solo, e devo occuparmene per forza io, non credi?"
Lei: " Vivi da solo?? Ottimo, cioè è strano trovare un ragazzo così al giorno d'oggi!"
Nella mia perplessità su quanto stesse accadendo, iniziammo a parlare di noi. La situazione era strana; essere abbordato al supermercato, con un buon vino in mano non mi era ancora successo. Scoprii che aveva 35 anni, era impegnata, ma non sopportava più la situazione di convivenza con lui, separato e con figli. Mi disse che le piacevo molto e che l'avevo colpita a tal punto da avere il desiderio di fermarmi e chiedere info su di me. Al termine della chiacchierata mi disse di andarla a trovare nel negozio dove lavorava, in centro, a 200m dalla mia abitazione.
Mi recai da lei qualche giorno dopo, con la curiosità di un bambino entrai in negozio sperando non fosse stato un racconto falso, e invece mi ritrovai lei, vestita sempre bene e con tacco alto, la quale mi disse che non credeva più in una mia visita. Parlammo un pò e mi disse che una di queste sere, dopo il lavoro, voleva bere qualcosa con me, e mi lasciò il suo numero di cellulare per contattarla.
La fatidica sera arrivò e, al termine del suo turno di lavoro, andammo a prendere un aperitivo vicino al suo negozio. Parlammo tanto di noi, per quasi due ore. Al termine la accompagnai alla sua auto, che era parcheggiata sotto casa mia, poichè a breve sarebbe rientrato il suo lui. Nel salutarci, mi prese e mi bacio con forza, non volendomi quasi lasciare.
"Mi fai vedere casa tua adesso?" mi disse.
Non sapevo cosa fare, fare più tardi avrebbe significato rientrare dopo il suo lui, e la cosa non mi faceva stare tranquillo.
Le dissi: " Sai, ho della roba in mezzo.... Non ho sistemato... E poi devi rientrare... Sai perchè...
Mi interruppe: " Chiamo e dico che sono da mia madre" e mi prese con la sua mano sinistra il mio membro, massaggiandolo e facendolo diventare duro giù in strada.
"Saliamo". Non ebbi più esitazioni.
Entrati si tolse subito il cappottino, dicendo di essere accaldata e, posandolo, guardò il letto e mi tirò sopra appresso a lei, iniziando a baciarmi.
Si sentiva che le mancava il sesso, magari il sesso fatto così, con una persona che ti ispira voglia, che ti fa bagnare alla sola immaginazione di ciò che potrebbe farti al letto.
La iniziai a baciare sul collo, sulle parti erogend femminili, e sentivo lei agitarsi, ansimare, godere... Ed eravamo all'inizio. Godeva nei preliminari, mentre la spogliavo e la leccavo, si contorceva.. Era donna nel senso più profondo del termine..sapeva godere e farti godere del suo desiderio e del suo appagamento. Le tolsi il vestito, e tolto il reggiseno notai un seno abbondante, bellissimo anche se rifatto, che quando leccavo e stringevo la faceva andare in estasi.. Lei prese il sopravvento e abbassandomi pantaloni e mutande, iniziò a leccarmi prima i gioielli, e poi guardandomi negli occhi, il mio pene oramai più che marmoreo. Dopo avermi stimolato per bene, lo prese completamente in bocca, alternando succhiate forti ad affondi profondi, che facevano completamente sparire il mio fratellino dalla mia vista.. Era molto brava, esperta... Conosceva il sesso..
Mi chiese di leccarla, completamente bagnata, e la accontentai, ma dopo pochi minuti mi fermò implorandomi di scoparla, poichè era già la seconda volta che veniva sotto i colpi della mia lingua. La presi e la penetrai, calda e non molto profonda, mi faceva sentire il paradiso arrivandole fino in fondo all'interno.. La presi in più posizioni, per circa mezz'ora, e lei venne tre volte.. La si vedeva contorcere mentre veniva, mi stringeva e lo urlava, per regalarmi piacere. Stanco di montarla, mi stesi sul letto e lei lo riprese al volo in bocca, senza tregua, ancora più forte di prima, con un ritmo forsennato, che stava quasi convincendo il mio amico a capitolare.. La vidi sul mio cazzo a pecora, guardando il suo buchino anale perfetto e pulito, che mi consigliò di visitarlo prima con il mio indice, poi il medio, e poi con il terzo, l'anulare, notando che si apriva e dilatava senza difficoltà.. E a lei piaceva, si masturbava stimolando il clitoride, me lo diceva. Decisi di girarla e metterla a pecora... Così feci e lei capì le mie intenzioni quando la bagnai dietro e disse di prenderle il culo.. Si mise ancora più in giù col ventre, portando il sedere sempre più in su e offrendomi la posizione migliore per penetrarla... Lo feci e lei iniziò a urlare di piacere, si masturbava e io facevo altrettanto. Il ritmo si faceva incalzante e la pompavo sempre con più forza, affondando completamente dentro di lei.. Non ce la facevo più.. Decisi di venire e la inondai dentro, riempendola del mio sperma. Restai un minuto dentro di lei, e quando uscii si voltò e mi pulì il cazzo con la bocca, assaporando tutto ciò che di residuo era rimasto sull' asta, per poi ingoiarlo con gusto e con piacere.
Andammo in bagno e mi lavai.. Lei non fece lo stesso, e non andò in bagno per espellere il mio seme dall'ano, ma mi disse in un misto di bellezza e trasgressione: " Voglio tenerlo dentro di me ancora un pò.. Sento che è caldo e penso a quando il tuo cazzo era dentro il mio culo e lo scopava con forza. E anche il sapore del tuo sperma nella mia bocca, così buono e caldo. Questa frase mi arrapò tantissimo, e contento di ciò, le misi il perizoma massaggiandole la patatina oramai stanca, e l'ano, oramai esausto, bagnando l'indumento del mio liquido. La accompagnai alla macchina e rientrò a casa sua, ed io pensai tutta la serata a lei e alla sua travolgente passione. Intorno alle undici mi arrivò un sms che diceva: " Sono appena andata in bagno e ho pulito il tuo seme. Non sai quanto è stato bello preparare a lui la cena con te che ti muovevi nel mio buco e mi facevi eccitare. A presto. Un bacio caldissimo.