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Lei cede facilmente


di Membro VIP di Annunci69.it Cpramonlouis
24.01.2023    |    18.286    |    20 9.7
"Aveva le guance leggermente arrossate, ha preso il cappuccino e ne ha bevuto un lungo sorso, poi, dopo aver consumato la colazione, abbiamo ripreso a..."

Ramon quella mattina era particolarmente agitata, l’incontro con vincenzo era qualcosa che la stava mettendo veramente sulle spine, perché si trattava di qualcosa di assolutamente nuovo per lei, che aspirava a questo nuovo incarico da tempo. Sapevamo che il nostro ufficio lo aveva contattato in quanto cercavamo un consulente che si occupasse di fondi europei per realizzare un progetto imprenditoriale. Ne aveva sentito parlare, come di un bell’uomo, alto spalle larghe e con molto carisma, da alcune signore una mattina nel suo ufficio e questo l’aveva incuriosita ed intrigata abbastanza. Anch’io ero alquanto incuriosito da questa persona, anche se in maniera un po’ più marginale, perché il mio ruolo nel progetto, era più esecutivo che amministrativo. Quando siamo giunti nel suo ufficio, lui ci ha accolto calorosamente e subito ho notato che i suoi occhi hanno indugiato sul corpo di Ramon che, per l’occasione, indossava un completo blu scuro, costituito da una minigonna che le arrivava al ginocchio e sopra una giacca a copertura di una camicetta bianca. Le avevo visto indossare le sue inseparabili autoreggenti e scarpe col tacco 10, ma non ero certo se avesse indossato l’intimo e questa era una cosa che, a volte, Ramon faceva, quando si sentiva particolarmente agitata, perché questo suscitava in lei quella strana eccitazione dovuta al sentirsi nuda al cospetto di altre persone che, in qualche modo, la intrigavano e le provocavano quel sottile piacere erotico nel sentirsi osservata, ben sapendo che l’altra persona non sapeva che lei aveva la passerina al vento.
“Buongiorno e benvenuti, sono vincenzo e tu devi esser Ramon e tu Luigi.”
Una breve stretta di mano a me e subito lui si è sistemato al suo fianco e l’ha veramente scortata fino al grosso tavolo nella sala delle riunioni, dove, seduti accanto a noi, vi erano altre due persone, che lui ci ha subito presentati.
“Signori questi sono Ramon e Luigi e loro sono Luca e Ciro, che fanno parte, anch'essi del progetto.”
Ho osservato subito lo sguardo di Luca, un bel maschio sulla quarantina, che ha posato i suoi occhi carichi di desiderio su Ramon, mentre Ciro, quando lei si è seduta, ho notato che le ha fissato il fondo schiena, leccandosi le labbra. Dentro di me ho sentito un lungo ed intenso brivido di piacere, nel vedere la mia donna desiderata da questi tre maschi, in maniera così evidente, senza un minimo di ritegno. Nelle due ore che sono seguite, è stato un continuo parlar di cifre, grafici, progetti e investimenti.
Ho notato, in ogni caso, che vincenzo si rivolgeva quasi esclusivamente a Ramon, e lo stesso comportamento era tenuto anche dagli altri, cercando, in qualche modo, di carpire la sua attenzione. Senza rendercene conto si era fatta l’ora di pranzo e vincenzo ci ha invitato a mangiare qualcosa in un piccolo ristorante nelle vicinanze del suo ufficio. L’ingresso di noi nel locale ha suscitato l’ammirazione di alcuni avventori, in quanto la bellezza di Ramon non è passata assolutamente inosservata. Anche in questo caso ho sentito irrigidirsi il mio membro per la forte eccitazione che quel gioco mi stava trasmettendo. Anche durante il pranzo, ho notato la forte attrazione di vincenzo nei confronti di Ramon, che si dava da fare in un continuo susseguirsi di battute simpatiche e divertenti, durante le quali lei si è sentita al centro dell’attenzione di noi tutti, cosa che deve averla abbastanza emozionata, perché so quanto le piace farsi ammirare e desiderare da altri maschi. Abbiamo trascorso altro tempo nel pomeriggio, sempre nello studio di e, quando a sera abbiamo preso la strada verso casa, io e lei abbiamo continuato a parlare del nostro progetto, che sembrava esser avviato verso una felice conclusione. A letto, la sera, ho sentito forte il desiderio di scopare Ramon e, quando mi son disposto su di lei ed ho iniziato a penetrarla, l’ho trovata calda e vogliosa, ma, soprattutto, bagnata fradicia. Con due affondi decisi, mi son spinto tutto dentro di lei, che ha inarcato il corpo, spingendolo verso l’alto, per venir incontro al mio membro e sentirlo quanto più in profondità. Ho preso a scoparla con molto vigore, perché, nella semioscurità della nostra camera, mi è bastato socchiudere gli occhi ed immaginare che lei fosse sotto il corpo possente di vincenzo che, al posto mio, se la scopava con intenso piacere. Questa sensazione, mi ha fatto gonfiare ancora di più il cazzo e lei se ne è accorta.
“Amore, sei durissimo! Ti sento molto eccitato.”
Ho continuato a sbatterla con forza, mi son abbassato e, dopo averla baciata sul collo, le ho espresso la fantasia che, in quel preciso momento, mi travolgeva.
“È vero, lo sono, perché anch’io ti ho sentita molto calda e vogliosa e, di certo, anche nella tua mente si sta profilando qualcosa di molto eccitante; ho come la sensazione che entrambi stiamo pensando la stessa cosa: io ti immagino così distesa ed offerta, mentre ti fai possedere da vincenzo
Nel sentire le mie parole, ha emesso un lungo sospiro e l’ho sentita subito fremere di piacere.
“Sono un po’ sorpresa anch’io, ma ti confesso che abbiamo avuto la stessa fantasia e questo, in un certo senso, mi eccita davvero tanto.”

Nell'udire quelle sue parole, ho preso a sbatterla come un ossesso, pompandola con vigore e colpi fortissimi e, in breve, abbiamo raggiunto un orgasmo che ci ha veramente stordito entrambi. Siamo rimasti a lungo immobili, abbracciati, e così ci ha sorpreso il sonno. Il giorno successivo, ci siamo di nuovo recati nell’ufficio di vincenzo e, in quest’occasione, eravamo solo noi tre, così, dopo un po’ che stavamo parlando, ho sentito forte il desiderio di spinger Ramona fra le sue braccia, per cui, con un pretesto, ho cercato di lasciarli soli.
“Avrei voglia di un caffè e, poiché anche Ramona non ha fatto colazione, direi che un cappuccino ed un cornetto sarebbe perfetto. Tu, vincenzo , prendi qualcosa?”
Ho visto lo sguardo che si sono scambiati loro due e lui, con un tono un po’ malizioso, mi ha risposto.
“Se vai al bar qui sotto, per me va bene un caffè, ma prendi pure dei cornetti, perché sono veramente speciali.”
Ho notato il tono della voce quando ha pronunciato il termine “cornetti“, guardando negli occhi Ramon. Ho sentito un brivido lungo la schiena e, mentre uscivo, lui mi ha chiamato e mi ha dato un mazzo di chiavi, precisando che la segretaria era uscita per delle commissioni e, quindi, per rientrare avrei dovuto servirmi di quelle per aprire la porta, senza interrompere la loro riunione. Mentre scendevo con l’ascensore, ho sentito una forte erezione, pensando a Ramon che era da sola con lui, nel suo ufficio. Giunto al bar, ho preso per me solo un caffè, perché sentivo lo stomaco chiuso dalla forte eccitazione e, dopo aver preso caffè e cappuccino per loro, con relativi cornetti, ho immaginato che, in quel momento, Ramon me ne stava confezionando di freschi e caldi. Quest’idea di lei che mi stava cornificando, mi ha eccitato particolarmente e quando sono rientrato, con il vassoio in mano, silenziosamente ho aperto la porta dell’ufficio e mi sono diretto verso lo studio di vincenzo, dove c’era la porta lasciata volutamente socchiusa ed ho guardato attraverso lo spiraglio e ciò che ho visto mi ha quasi fatto sborrare: inginocchiata davanti a vincenzo, c’era Ramona con il suo cazzo in bocca! Sono rimasto per un lungo istante a guardarla, ammaliato dal fatto che lui sfoggiava una notevole erezione. Ramon si dedicava a leccare quella grossa verga provocandole gemiti di piacere.
“Brava! Leccalo tutto! Dai succhialo bene che ti sborro in gola, così regaliamo al cornuto un bel cornetto caldo, caldo!”

Lei era concentrata sulla punta e lo succhiava segandolo con entrambe le mani e lui, ben presto, le ha riversato in gola tutto il suo piacere.
“Brava, zoccola! Bevi tutto! Dai, ingoialo e leccalo tutto!”
Ho visto gli spasmi di piacere di vincenzo mentre le riversava in bocca delle copiose sborrate, che lei deve aver ingoiato fino all’ultima stilla. Silenziosamente sono tornato indietro sui miei passi e ho aperto la porta facendo abbastanza rumore e, quando sono entrato nel loro ufficio, erano già ricomposti e solo un leggero sbaffo nel rossetto di Ramona, lasciava intendere che qualcosa era successo.
Aveva le guance leggermente arrossate, ha preso il cappuccino e ne ha bevuto un lungo sorso, poi, dopo aver consumato la colazione, abbiamo ripreso a lavorare. La sera, mi sarei aspettato che lei mi avesse confessato di avergli succhiato il cazzo, ma, mentre la scopavo, lei non ha detto nulla ed io, ancora eccitato dalla visione di lei inginocchiata davanti a lui, son venuto alquanto presto e, poiché il mio cazzo è rimasto ancora duro a causa della forte eccitazione, l’ho fatta girare e, con una spinta decisa, le sono entrato anche nel culo.
“Piano! Mi stai dilaniando il culo! Accidenti, come sei eccitato!”
Avrei voluto risponderle che lo ero perché l’avevo vista far la zoccola , ma volevo che fosse lei a confessarlo e, poiché non ha detto nulla, ho preso a scoparle il culo, con rinnovata forza e vigore. Ad un tratto, mentre le pompavo il culo, l’ho afferrata e l’ho trascinata di lato, scopandola da dietro e le ha infilato il pollice della mano sinistra in bocca, mentre con l’altra mano le ho messo due dita nella fica ed ho avvicinato la mia bocca al suo orecchio, alitandole qualcosa che l’ha fatta letteralmente impazzire dal piacere.
“Adesso immagina che, al posto delle mie dita, ci siano anche altri due cazzi, quello di Luca e Ciro che ti sfondano insieme a vincenzo , in ogni buco!”
Ha avuto un orgasmo così intenso che ha letteralmente squirtato. Anch’io non ho resistito molto, nel sentirla godere così intensamente e, perciò, le ha riversato nel culo, tutto ciò che mi erontrattenuto

Però, dentro di me, ero in pieno subbuglio: era per la prima volta che Ramon non mi coinvolgeva nel suo gioco trasgressivo, di cui avevo sempre fatto parte e questo, se da un lato mi eccitava, dall'altro mi irritava.
Nei giorni a seguire ho continuato ad osservarla e subito ho notato che fra lei e vincenzo c’era un fitto scambio di messaggi, la maggior parte riferiti al lavoro, ma ve ne erano anche di intimi e personali. Si sentivano in continuazione ed io mi sentivo sempre più tagliato fuori. Per tutto il mese seguente, io ho partecipato solo a poche riunioni con loro, perché ero più impegnato con Luca e Ciro, mentre lei era sempre più presa da lui Anche il sesso tra noi aveva subito qualche cambiamento. Se all’inizio era sempre calda e disponibile, man mano i nostri rapporti si erano diradati in maniera considerevole e, quando mi avvicinavo per far sesso con lei, la sua risposta era sempre la stessa: scusami, ma sono stanca. La lasciavo addormentare, poi controllavo nella cesta della biancheria sporca e, puntualmente, trovavo le sue mutandine sempre completamente inzuppate, le annusavo e mi rendevo conto che erano tutte impregnate di sborra, indice del fatto che lei con vincenzo ormai si scopava regolarmente. Dentro di me, avvertivo forte il desiderio di poter almeno partecipare al gioco, anche se, il solo pensiero di saperla fra le sue braccia, mi procurava una forte eccitazione, che dovevo placare con frequenti seghe. Nel contempo, però, la rabbia ha avuto il sopravvento sul piacere e così ho meditato una vendetta. Volevo punirla per avermi tagliato fuori dai nostri giochi. L’occasione si è presentata, per puro caso, quando vincenzo ha dovuto recarsi a Bruxelles . Dovendo restare bloccato per oltre una quarantina di giorni, ho letto negli occhi di Ramon la tristezza per la mancanza di quel toro che, da un po', la montava quasi quotidianamente.
Ho capito che era giunto il momento di attuare la mia vendetta e così ho deciso di coinvolgere Luca e Ciro, con i quali era diventato molto amico.
Un giorno, mentre eravamo a pranzo insieme, ho rivolto loro una domanda molto chiara e precisa.
“Ma, voi due ve la fareste una scopata con Ramon?”
Ho subito letto lo stupore nei loro occhi e così li ho rassicurati.

“Tranquilli, non sono matto, voglio solo sapere se voi avreste piacere di passare una serata, avendo Ramonal a vostra completa disposizione. Noi siamo una coppia abbastanza aperta, ma, come di sicuro avrete notato, ultimamente lei sembra aver occhi solo per vincenzo, ed io mi sento tagliato fuori da tutto questo; perciò ho deciso di impartirle una sonora punizione: desidero vederla scopata da maschi carichi di voglia e libidine, che la facciamo impazzire, facendole capire che una troia come lei non può esser di un unico maschio. Come non è solo per me, allo stesso modo non dev'esser solo per lui”
I due si danno uno sguardo d’intesa e Luca mi dice che aveva notato il grande interesse di Ramona nei confronti di vincenzo e, sicuramente, un paio di volte, si era accorto che scopavano, ma, per rispetto nei miei confronti, aveva sempre tenuto un comportamento quanto mai discreto. Ciro, invece, candidamente ammette che gli piacerebbe sfondare il culo di Ramon, perché è sempre stato un suo profondo desiderio.
“Allora io mi organizzo ed il prossimo sabato tenetevi liberi, perché intendo punire mia moglie, facendola godere non solo con voi due, ma anche con l’aggiunta di un’altra persona e spero che, la circostanza, non sia per voi un problema.”
I due sorridono e mi assicurano che posso invitare tutte le persone che voglio, perché l’unica cosa che a loro sta veramente a cuore è di potersi godere Ramon
Il giorno successivo, vado a cercare il dipendente di una ditta che conosco, un ragazzo alto e muscoloso, dalla pelle nera come la notte, che so esser molto dotato, Manuel, questo è il suo nome.
Dopo aver scambiato qualche parola con lui ed avergli mostrato una foto di Ramona nuda, gli chiedo se gli farebbe piacere scopare una troia come questa. Lui la guarda attentamente e, dopo avermi chiesto se non fosse uno scherzo, mi chiede se ero veramente convinto che quella femmina fosse in grado di reggere la sua dotazione.

Io lo guardo per un attimo stupito e lui, dopo essersi appartato con me, apre la patta dei pantaloni e mi mostra una verga in posizione di riposo, non esageratamente lunga, circa una ventina di centimetri, ma con una circonferenza decisamente impressionante. Sebbene barzotto, appariva delle dimensioni di una lattina di birra. Gli rispondo che, se lui accetta, potrà infilare quel randello in ogni buco di quella troia.
Durante la settimana lei cambia atteggiamento nei miei confronti e cerca, in qualche modo, di sfogare la voglia che sta accumulando per l’assenza di vincenzo, venendo a cercare il mio cazzo, ma io, tra un preteso e l'altro, evito di scoparla, facendole capire che il prossimo sabato sera, dopo esser stati fuori a cena, ho intenzione di farle vivere una seratina veramente speciale.
Quel sabato, porto Ramona a cena fuori e poi, come promesso, la riaccompagno a casa e la metto a parte che desidero far un gioco con lei, per render la serata estremamente piccante. Una volta in casa, la conduco in camera da letto, la faccio spogliare tutta nuda e la bendo perché, preciso, desidero che assapori intensamente le sensazioni che presto proverà. Nel mentre ricevo un messaggio che mi informa che i tre sono sotto casa. Apro loro il portone e la porta di casa, mentre lego, alla spalliera del letto, le mani di Ramona e, la stessa cosa faccio con le sue caviglie; devo riconoscere che lei ne resta un po' meravigliata, ma poi si presta al gioco.
“Ti voglio immobilizzata e alla mia mercé, perché questa sera ho intenzione di farti vivere un’esperienza indimenticabile.”
Lei annuisce e mi risponde che si sente già eccitata ed attende con impazienza quello che intendo riservarle. Intanto i miei complici sono entrati, li invito a spogliarsi e li porto silenziosamente in camera da letto, spiegando che non voglio assolutamente che parlino, ma che possono usar mia moglie a loro esclusivo piacimento. Ramona, per un attimo, si irrigidisce quando sente diverse mani accarezzare il suo corpo ed io subito la rassereno, avvicinandomi e facendole girare il capo verso il mio cazzo, così da poterlo prendere in bocca, invitandola a succhiare ed a rimanere tranquilla.
“Sta tranquilla che questa diventerà una serata indimenticabile! Succhia e goditi tutti i cazzi che ti saranno offerti o che ti entreranno dentro, perché voglio farti capire che sei una troia per avermi tradito con Paolo, senza avermi reso partecipe del vostro gioco. Questa sera qui ci son persone che ti conoscono, ma tu, essendo bendata, non potrai mai sapere chi sono e questo ti serva di monito, per la prossima volta. Adesso godi e lasciati andare, perché ti faranno veramente impazzire.”

Lei ha cercato per un attimo di divincolarsi e di sottrarsi alla mia punizione.
“No, ti prego, no! Non farmi questo! Perdonami se mi son lasciata prendere dal gioco e non ho pensato a coinvolgerti. Ti prego, non farmi questo! Non farmi scopare da persone che mi conoscono, senza che io sappia chi siano, perché, ogni volta che incontrerò qualcuno, mi chiederò se si tratta di uno di questi presenti qui, questa sera, che mi avrà scopato. Ti prego, non farlo! È un’umiliazione troppo forte!”
Ho visto l’indecisione negli occhi dei miei amici, ai quali ho ribadito, con un cenno del capo, la mia ferma intenzione di proseguire. Subito si sono adoperati ed hanno cominciato ad accarezzarla, facendola eccitare e, ben presto, Ramona si è lasciata andare e ha cominciato a godere, facendosi infilare il cazzo in gola ed in ogni buco. Ad un tratto, Luca le ha slegato le gambe e, in qualche modo, è riuscito a trascinarla su di sé, facendola impalare sul suo cazzo e, mentre veniva riempita fino in fondo, Ciro l’ha fatta distendere su di lui e, dopo aver lubrificato un po’ il suo culo, ha spinto con forza il suo grosso randello fino in fondo, facendola urlare in un misto di dolore/piacere.
”Ahhiiii, piano! Mi spacchi il culo!”
Ho visto la faccia stupita di Ciro che stava per replicare, ma io gli ho intimato di restar in silenzio.
“Questo ti spacca il culo? Sentirai il prossimo come te lo sfonderà! Adesso apri la bocca e comincia a leccare un cazzo veramente grosso!”
Quando Manuel ha avvicinato il suo enorme randello alle labbra di Ramona, ho visto con quanta fatica è riuscita a far entrare la cappella in bocca. Poi mi sono girato verso Ciro e l’ho invitato a sborrarle in culo.
“Dai riempi il culo di questa troia con la tua sborra, così sarà un ottimo lubrificante per il prossimo che dovrà prendere il tuo posto.”

Ciro non si è fatto pregare e, dopo averla pompata e fatta urlare ancora di piacere, ha preso ad inondare il culo Ramona. Lei era in preda al piacere per l’orgasmo appena provato e così ci ha invitati a scoparla più forte.
“Sì... più forte! Sfondatemi tutta! Siete dei veri tori! Non vi vedo, ma vi sento e sto godendo tantissimo!”
L'eco delle sue parole non era ancora cessato, che Manuel, dopo avermi guardato e ricevuto da me il consenso, ha appoggiato la cappella al culo di Ramona e, molto lentamente, ha cominciato a entrarle dentro, con lei che urlava il suo dolore/piacere.
“Piano! Ti prego, fa piano! Mi stai spaccando il culo!”
Lui mi ha guardato ed io l’ho incitato ad entrar tutto, dentro di lei.
“Non ti fermare! Questa troia deve capire che son molto incazzato con lei e, quindi, sfondale il culo una volta per tutte!”
Lentamente ed inesorabilmente lui le è entrato tutto dentro. La bocca di Ramona era spalancata, senza emettere alcun suono e, quando lui, dopo essersi fermato per darle modo di abituarsi alla straordinaria dilatazione, ha cominciato a muoversi, lei ha subito iniziato a godere ed urlare di piacere. Luca, intanto, da sotto, si muoveva più freneticamente e le ha sborrato dentro, facendola godere ancora di più e Manuel, a quel punto, l'ha afferrata ed io, ormai soddisfatto della punizione che le avevo inferto, le ho sciolto le mani, permettendole di togliersi la benda dagli occhi e, quando ha visto chi eravamo, ha sorriso e, continuando a godersi il cazzo di Manuel nel culo, mi ha guardato e, dopo avermi schioccato un bacio, lo ha esortato a scoparla più forte.
“Siete dei grandi bastardi e maiali! Ma vi adoro: mi state facendo godere così tanto che ora voglio ancora i vostri cazzi in bocca ed in ogni buco!”
Dopo aver goduto ancora una volta con Manuel, lei se l’è sfilato dal culo ed ho potuto vedere l’enorme voragine che quel buco era diventata. Poi si è rigirata e, dopo averlo fatto distendere supino, si è impalata su di lui e, giratasi verso di me, mi ha sorriso e mi ha invitato a prenderla nel culo.
“Dai, amore, infilati nel mio culo, ormai sfondato! Voglio sentire il tuo cazzo insieme a questo meraviglioso palo, che mi sta sventrando!”
L’abbiamo scopata per tutta la notte, facendola godere e riempendola con tutto il nostro piacere e, alla fine, non son molto sicuro che per lei sia stata una punizione aveva gli occhi pieni di gioia per gli svariati orgasmi avuti
Gli altri vanno via e ci stringiamo nel letto gli dico di raccontare tuttoa vincenzo della serata e lei li capisce che sapevo tutto guardandomi mi chiede scusa di non avermi fatto partecipare e che vincenzo non farà mai parte dei nostri giochi
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