LE TENTAZIONI DI MARIANNE

Anni fa conobbi Marianne, una ragazza di 24 anni.....anzi in realtà era un ragazzo. Ci conoscemmo tramite una chat e vidi diverse foto sue. Indossava abiti sexy e provocanti ma non mostrava il viso. Entrai sul suo profilo, ma la snobbai, anche perché io avevo diversi anni più di lei. Dopo alcuni giorni mi contattò privatamente lei e mi disse: "Visto che hai sbirciato la mia pagina potevi almeno scrivermi qualcosa...".
Io le risposi che non le avevo scritto perché ero molto più matura di lei ribadì: "Beh...caro, molto meglio. A me non interessano i ragazzi della mia età, preferisco quelli maturi come te!"
Io le promisi che prima o poi sarei andato a trovarla, ma che mi piaceva conoscere le persone anche interiormente.
Per alcuni mesi ci scrivemmo su messenger, parlando di tutto. Lei sembrava una ragazza molto matura e con la testa sulle spalle, nonostante la giovane età e poi era sempre allegra, anche se sotto sotto, da ciò che scriveva, traspariva un velo di angoscia. Ma pur chiedendole cos' avesse lei mi rispose che non era abituata a far pesare sugli altri, i momenti di tristezza propri. Mi disse che faceva serate nei locali e che quegli abiti molto eleganti che indossava nelle foto, era quando su recava a ballare con le amiche.
"Complimenti Marianne, sei una bellissima ragazza, peccato che ho qualche anno di troppo e poi da tempo non vado più nei locali da ballo, altrimenti avrei fatto un pensierino per uscire con te...." Le dissi una sera.
"Intanto vieni a casa mia, io abito a Pescara, che ci vuole. E poi ti ho già detto che sei un uomo interessante e che mi piacciono gli uomini maturi".
Mi sembrava strano che una giovane e avvenente ragazza avesse simili, ma un giorno decisi di cedere alla tentazione di un invito e le proposi un appuntamento.
All' inizio lei fu un po' vaga...titubante ed io le chiesi se ci avesse ripensato.
Il discorso finì lì è cadde nel vuoto. Lei smise di scrivermi ed io convenni che forse mi stesse prendendo in giro.
Un paio di sere dopo fu Marianne a contattarmi: "Senti, devo dirti una cosa: devo farti una confessione, prima d' incontrarti....volevo lasciar perdere ma tu sei molto virile e maschio ed io non riesco a rinunciare a te".
"Ma va la
...addirittura!" Risposi io ironicamente.
" Non sono una donna, sono una trav anche se ti assicuro che stenteresti a crederlo se non mi vedessi senza vestiti".
"Scusa, io non sono mai andato con un uomo, mi dispiace. Se vuoi vengo lo stesso a trovarti, mi offri un caffè ma la cosa finisce lì...."
"Tu vieni, poi ti farò cambiare idea".
"No, non cambierò idea ma ci possiamo vedere".
Rimasi un po' interdetto da quella confessione, ma accettai la proposta dell' incontro. Ero curioso di vederla o vederlo, da quelle foto sembrava una figa stratosferica, mi sembrava impossibile che non fosse una ragazza.
Un pomeriggio ci sentimmo per telefono, lei aveva una voce comunque molto femminile e pensai che quella donna mi stesse prendendo in giro.
Ci vedemmo a casa sua, abitava all' attico di un palazzo vecchio ma signorile di Portanuova.
Quando entrai a casa sua, lei mi aspettava all' ingresso, con un vestito super sexy.
"Accogli sempre così i tuoi amici?"
"Non tutti, ma solo quelli che mi piacciono...."
Non ero mai stato con un travestito ma la persona che mi trovai di fronte era uno splendore: carnagione scura magra, alta con lunghi capelli neri a spaghetto e bellissimi occhi verdi. Indossava un completo in pelle nera e vertiginosi tacchi a spillo.
"Vieni tesoro, andiamo in salotto. Ho preparato il the con i biscotti, a quest' ora faccio merenda e mi piace farlo in compagnia con te"
Poi aggiunse: "Come facevi a sapere che adoro i giacinti e le rose?" Guardando il bouquet di fiori che le avevo portato.
"Pura fortuna, ma quando ho visto quel mazzetto ho pensato che dicesse qualcosa di te..."
Andammo sul divano e mi disse di non essere imbarazzato e di sedermi vicino a lei/lui.
Bevendo il the e parlammo un po', io nonostante l' imbarazzo, dovetti constatare a me stesso che avevo di fronte un essere meraviglioso , dai lineamenti delicati e molto femminili. E poi il suo modo calmo di parlare, il suo modo di guardarmi, aveva una sensualità che tante donne hanno perduto.
All' improvviso smise di parlare e si avvicinò a me, cercando le mie labbra. Io non mi tiro indietro, le presi dolcemente per la nuca e la bacini con intensità, infilando la mia lingua nella sua bocca. Fu un bacio pazzesco, in pochi secondi il mio membro era duro come la pietra.
"Hai visto che ti facevo cambiare idea?" Mi disse sorridendo.
"Vabbè Marianne, tu dai 1000 punti a tante donne, sei bellissima!"
Andammo in camera e lei non perse tempo a sbottonarmi i pantaloni. Iniziò a leccare l' uccello su e giù con una maestria uniche. Io la tenevo per la testa col desiderio di farglielo arrivare in gola. Stavo impazzendo e guardando le sue forme e il suo corpo liscio e vellutato, dimenticai persino che fosse un uomo.
Il suo viso dolce e sensuale perso nell' eccitazione ed i suoi sorrisi quando mi guardava e notava che ero infoiato come un toro, mi fecero perdere il controllo.
La presi e l' allungai in maniera decisa sul letto, le sfilai il perizoma e, dopo averla lubrificata un po', la penetrai.
Cercai d' iniziare piano per non farle male, ma Marianne mi pregò di scoparla forte.
Iniziai a pomparla con molta irruenza, dentro quel culetto stretto ma sodo, godetti a lungo.
Forse fu una delle più grandi scopate della mia vita, dopo essere venuto, impiegai poco ad eccitarmi di nuovo e fare il bis.
Per diverso tempo andai a trovarla spesso ed ogni volta finivamo sul materasso, fin quando lei non trovò lavoro a Milano e le nostre frequentazioni peccaminose cessarono di esistere.
Ma ancor oggi serbo ancora il ricordo di quel corpo delizioso, uno scherzo della natura perché , ad essere sincero, Marianne di maschile aveva solo il pisello.