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Una lunga notte di sesso. Parte 2


di Membro VIP di Annunci69.it VanessaConte
25.05.2021    |    397    |    0 8.7
"Ci spostiamo dietro al camion riparati da occhi indiscreti: mi appoggio al camion e gli tiro giù i pantaloncini tirandogli fuori un cazzo già mezzo duro di..."
Ritorno verso la macchina ripassando davanti a quella vetrina, mi fermo a guardarmi, sono veramente una gran puttana vogliosa, e più ancora vogliosa di essere guardata e desiderata da maschi in calore. Decido di andare lungo la superstrada per mostrare le mie grazie ai camionisti di passaggio esibendomi in scosciate mozzafiato per fargli alzare il livello d’infoiamento.
Giunta all’inizio della superstrada mi fermo alla prima piazzola e mi sistemo il trucco, mentre guardo con la coda dell’occhio se sopraggiunge la sagoma di qualche camion.
Distinguo le luci nella notte che inconfondibili segnalano l’arrivo dei bisonti. Apro la portiera e scendo lentamente scosciandomi, mi appresto a controllare i fari anteriori piegandomi per far ben vedere attraverso lo spacco vertiginoso del mio vestito il mio culo, il camion passa sottolineando il suo apprezzamento con uno squillo di clacson prolungato, lo spostamento d’aria contribuisce ad alzare completamente la gonna scoprendo per intero il vestito e mettendo allo scoperto per intero il culo e offrendo al camion in coda una visione completa senza veli. Il tipo si attacca al clacson e accenna una frenata.
Vi eccita vedere uno spettacolo simile di notte, eh, maialoni. Con i vostri cazzi pronti ad approfittare dell’occasione volante. Io vi provoco, eccito la vostra fantasia muovendomi e scoprendo le mie grazie per il vostro piacere.
Arriva un altro camion, mi appoggio al cofano della macchina e alzo la gonna scoprendomi tutta la coscia per sistemare il mio tanga, e whoao..., il tipo quasi inchioda attaccandosi al clacson, poi non riuscendo a fermarsi prosegue lentamente continuando a suonare ad intermittenza, sarà forse un invito? E sia, sono curiosa di vedere com’è il tipo. Rientro in macchina e lo seguo per un po', poi lo supero lentamente, accendendo la luce dello specchietto e scosciandomi, il maiale si rifà gli occhi e comincia a lampeggiarmi nervosamente facendomi capire che vuole provare la selvaggina. Sono ancora in tiro, il cazzone della marina non mi ha fatto passare la voglia perciò decido di vedere anche come và con il cazzone camionista.
Gli faccio capire di seguirmi e lo porto fino ad una stazione di servizio lungo la superstrada dotata di un ampio piazzale di sosta, una volta arrivati mi fermo sull’angolo estremo del piazzale e quando lui si ferma davanti alla mia macchina scendo scosciandomi e facendogli vedere gran parte delle mie grazie. Mi avvicino alla sua cabina con passo lento e ancheggiando vistosamente, il tipo si affaccia dal finestrino incuriosito. Mi chiede che ci faccio in giro per strada di notte e io gli rispondo sorridendo che mi piace provocare i camionisti. Fortunatamente sembra che al porco non dispiacciano i trans, oppure è talmente arrapato che pur di scaricare il suo uccello non bada tanto al sottile. Fatto sta che spegne il motore e scende dalla cabina, mettendosi proprio difronte a me; è giovane, sulla trentina, fisico asciutto capelli corti, vestito con un paio di pantaloncini corti ed una maglietta fantasia con maniche corte. Mi dice che sono due settimane che non scopa e dall’accento intuisco che è napoletano; allora mettendogli una mano sul bozzo e palpando la consistenza, gli rispondo che è giunta l’ora di scaricare tutto lo sperma accumulato.
Ci spostiamo dietro al camion riparati da occhi indiscreti: mi appoggio al camion e gli tiro giù i pantaloncini tirandogli fuori un cazzo già mezzo duro di dimensioni interessanti, mi chino difronte al suo bastone e me lo metto lentamente in bocca iniziando un bel pompino. Il suo cazzo ha un sapore forte, evidentemente un po' di sudore accompagnato da qualche pisciata ne hanno reso il gusto più porcino, meglio l’odore di maschio è più gustoso e mi arrapa di più. Gli lecco i testicoli salendo sù lungo l’asta del suo cazzo che si indurisce ancora di più prendendo delle dimensioni ragguardevoli. La sua cappella è gonfia e turgida di un rosso vivace; Gennaro (così si chiama il maioalone) mi prende la testa e mi guida nei movimenti del succhia, succhia, gemendo di piacere e dandomi della puttana. Riesce a stento a trattenere lo sperma perchè vuole incularmi, allora mi fermo e sfilatomi il cazzo dalla bocca mi rialzo strusciandomi a lui, chiedendogli di pazientare un attimo. Prendo dalla macchina la crema e me ne metto un po' sull’ano, sentendolo al tatto ancora allargato dalla scopata precedente. Poi ritorno verso Gennaro e alzatami la gonna mi tolgo lentamente il tanga e mi appoggio ad una ruota del camion offrendogli il mio culo.
- Forza amore vediamo come mi scopi- lo incito mentre lui con il cazzo in mano si avvicina e me e lo punta diritto nel buco, infilandomelo dentro ed affondandolo liscio come il burro; non avverto nessun dolore mentre il porco incomincia a fottermi con vigore, le sue stantuffate sono regolari e profonde facendomi sentire il suo cazzo dentro così bene che mi sembra che ci voglia infilare anche le palle. Mentre mi scopa così calorosamente con una mano mi mi scosta il vestito e mi inizia a tastare un seno mentre con l’altra mi tiene saldamente il fianco. Sono bagnata e stò per godere, lo stallone stà facendo un lavoro eccezionale tant’è che lo incito a non fermarsi. Entrambe siamo al massimo dell’eccitazione, ora Gennaro, che continua a fottermi, mi stringe entrambe i seni mentre con la punta della lingua mi stuzzica il lobo dell’orecchio, non riesco più a trattenermi e vengo mentre lui mi dice che ho un culo fantastico e che starebbe lì a scoparmi tutta la notte, mentre mi dice questo i miei umori mi colano tra le cosce ma stranamente la voglia di scopare non mi è passata tant’è con continuo a incitarlo.
Oramai sento che è al limite perciò mi faccio sfilare il cazzo dal culo e chinandomi me lo metto in direzione della mia faccia continuando a masturbarlo fin quando esplode con un getto di sperma caldo e denso che mi investe il viso e il petto, colando giù tra i seni sul vestito.
Sono intrisa di sperma su ogni parte del mio corpo, mai ne avevo avuto tanto in una serata e poi considerando la fortuna di aver incontrato due stalloni di questa portata.
Gennaro soddisfatto mi fa i suoi complimenti e gentilmente mi dà delle salviette umidificate per pulirmi un pò, poi prima di andarsene ci scambiamo rispettivamente i nostri numeri di telefono con la promessa di risentirci al più presto.
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