La prof: La Signora della scuola.

La sua eleganza, la sua grazia e sensualità sono associati a un animo gentile. La ciliegina sulla "Torta Aristocratica" è la sua magnifica intelligenza.
Una bellezza rara e con una pelle al pari d'una pesca vellutata.
Quando mi disse la sua età mi stupì a tal punto che come un carabiniere le chiesi i documenti.
Ero certo che fosse una meravigliosa quarantenne ma ne aveva inspiegabilmente molti di più ed era tutto frutto di madre natura, insomma roba da rivista scientifica.
Erano appena 3 mesi che insegnavo nella "sua" scuola. Ricordo che dovevamo scambiarci gli auguri di Natale e colsi l'occasione per abbracciarla e nel fare ciò mi trovai tra le braccia un essere vulcanico. Stordito dal contatto m'inoltrai con le mani a ispezionare sempre stupefatto, quella magnifica schiena perfettamente modellata e ricoperta da tonici muscoli che delineavano un eroticissimo incavo centrale che partendo dal collo andava come un fiume verso il basso, così quel solco sfociava nel suo meraviglioso Lato B che al momento non potendo osare più di tanto, potevo solo immaginare.
Questo semplice abbraccio mi provocò un reazione priapica mai avuta, a tal punto da dovermi appartare da solo in attesa che si normalizzasse.
Notai che anche la "Signora della scuola" ebbe un fremito (in seguito mi confessò che fu un orgasmo)
Oramai ero cotto a puntino.
Ero terrorizzato, intuivo che un donna come Lei m'avrebbe stritolato emotivamente camminado con i suoi tacchi a spillo sul mio cuore. Ma non avevo alternative.
Capì empiricamente l'omerico canto delle sirene e io al momento non avevo cera ;)

Praticamento pilotato dalla passione il mio corpo con me che tentava di trattenerlo, fece di tutto per raggiungerla e ci riuscì (benedetto lui:)
Fu un...anzi "il" 14 luglio di un anno bello, pieno di passione fin allora inimmaginabile per me che ero imprigionato in pratiche pseudo erotiche con catene master-slave, palline e vibratori tecnologici vari.
Mi invito nella sua splendida casa in una giornta altrettanto frizzante e luminosa.
Mi apri la porta e a momenti stramazzavo. Aveva indosso un intimo raffinato e a giusta misura dove la volgarità non esiste. Completava la sua magia d'accoglienza coprendo il suo statuario corpo con dei veli delicati dolcemente colorati e eccitosamente trasparenti.
Era un mix di dolcezza ed erotismo.
Chiusi la porta alle mie spalle e lì senza muovere nemmeno un passo, facemmo l'amore.
dopo averci baciato languidamente mentre le nostre mani come antichi esploratori "tattegiavano" i nostri corpi infuocati.Feci un azione impensabile per me e me ne rammaricai molto in quanto mai in vita mia avevo fatto una volgarità simile...le strappai le pregiatissime mutandine :(
per infilarle la lingua nel suo sesso bagnatissimo. Sembravo un animale e ripeto me ne dispiacque molto e cercavo giustifica attribuendo al suo immane erotismo la mia triste reazione sessuale.
Il pompino che poco dopo mi regalò continuava a sottolineare la sua eleganza e signorilità.
Facemmo l'amore per il tempo che avevamo e forse più.
Non c'era posizione che non la rendeva incantevole ma quando si mise a pecorina a momenti svenivo.
I suoi meravigliosi capelli bruni le scendevano sulla schiena arcuata al massimo esaltando quindi, il suo credetemi, statuario culo che nemmeno Frisia avrebbe potuto scolpirlo meglio.

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