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Un massaggio particolare


di Culandra
07.02.2023    |    724    |    13 9.9
"Ho sentito gocce di olio cadere sulle mie natiche..."
Sono Katia, credo di essere una bella donna, almeno così sembra per via tutti i maschi che mi ronzano attorno con insistenza.
Il mio compagno Marco è anche il mio capo sul lavoro.
Ci siamo conosciuti in ufficio e la passione e l’amore ci hanno uniti.
Da quando è iniziata la nostra relazione il sesso è sempre stato una parte trainante per la nostra coppia. Non siamo una coppia annoiata, in fondo... con Katia!
Marco, il mio compagno, da sempre però mi ha manifestato le sue fantasie.
Vuole sentirsi tradito, vuole vedermi scopata, vuole sentirsi cornuto.
Questa fantasia è stranamente molto comune, forse una voglia di sottomissione o al contrario di estremo controllo oppure chissà che altro.
Comunque io per accontentarlo ho fatto un po’ la troietta sui Social.
Ho iniziato a pubblicare quotidianamente foto sexy su una pagina Fb, e ho iniziato a fargli leggere i mille commenti e apprezzamenti che arrivano.
Poi ho fatto qualche chat un po’ spinta, dove Marco legge di uomini che si segano scrivendomi porcate.
Diciamoci la verità, questa Katia un po’ puttana mi piace, ci ho preso gusto a ricevere foto di membri duri per me.
Ma Marco non si accontentava.
E dopo tanti anni, dopo che il tarlo si è insediato anche in me ho deciso di accontentarlo.
Abbiamo trovato il “terzo” con facilità, un osteopata che spesso ci trattava con cui si era instaurato un rapporto di amicizia., il quali ci raccontò che aveva vissuto esperienze di scambismo molto piacevoli.
E poi è arrivato il giorno, finalmente.
Marco era nervoso ma eccitato, così com’ero io.
Mi sentivo bagnata all’inverosimile, quando ho aperto la porta e Giorgio è entrato quasi ho avuto un mancamento.
Ma sentivo la fica pulsare, pensare di avere gli occhi del mio compagno sul mio corpo nudo toccato da un altro mi faceva provare delle sensazioni mai provate.
E poi tutto è iniziato.
Io sul lettino, nuda con un asciugamano che a malapena mi copriva il culo.
Marco di fronte a me, seduto sulla poltrona.
Giorgio ha iniziato a massaggiarmi, l’olio da massaggi riempiva la stanza di profumi erotici.
Schiena, piedi, polpacci.
E poi è salito, è arrivato all’interno coscia.
Io sono refrattaria a farmi toccare, il mio corpo lo concedo solo al mio compagno, ma ora è tutto diverso, faccio la puttana per lui, perché lui si goda questo momento.
E quindi quando Giorgio con le mani posizionate sull’interno coscia mi ha sfiorato per la priva volta la fica io ho sussultato e ho aperto le gambe un pochino.
Ho sentito gocce di olio cadere sulle mie natiche.
Ho sentito le mani abili di lui sul mio buchino, ho percepito un dito scomparire dentro ad esso, ma l’olio rendeva tutto così ovattato, come in un sogno.
Immagino che Marco abbia provando sensazioni contrastanti.
Eccitazione estrema ma allo stesso tempo si sarà sentito ferito, avrà pensato di aver perso qualcosa.
Si è alzato, si è avvicinato ma io l’ho respinto.
Siediti, goditi questo spettacolo gli ho sussurrato.
Giorgio ha sempre cercato il mio sguardo e quello di Marco.
Si sarebbe fermato al primo cenno.
E questo mi ha rilassata.
E credo abbia rilassato un pochino anche Marco che ha cercato una posizione migliore per vedere al lavoro le mani di Giorgio.
Le mie gambe sempre più aperte, il massaggio che ora era solo masturbazione.
Le dita dentro la fica e dentro al buchino.
Sospiri, gemiti.
Mi sono girata, anche il mio seno ha iniziato ad essere toccato.
E pizzicato.
E il clitoride toccato con frenesia.
Avevo una gamba fuori dal lettino, a penzoloni.
Mi sentivo puttana, svergognata, senza freni, sporca.
Si, il mio uomo mi guardava, e io li, in trepida attesa di un cazzo estraneo, che cambierà la mia vita, che cambierà la nostra vita.
E poi è arrivato il momento, ho sentito le braccia di Giorgio afferrarmi per le spalle.
Mi sono ritrovata appoggiata al lettino, le gambe divaricate.
E poi è successo.
Il cazzo di Giorgio si è introdotto nella mia fica calda.
Ha iniziato a pomparmi, forte, sempre più forte.
Mi sono abbassata , ho cercato di posizionare il mio corpo come fosse la prosecuzione del suo cazzo, un tutt’uno.
E il mio volto, ora così basso ha trovato un altro cazzo, più famigliare, quello di Marco.
Ho aperto la bocca, ho assaporato il gusto del mio compagno, ho desiderato farlo godere, ho desiderato dirgli "Vedi Katia cosa fa per te, vedi quanto ti appartiene Katia, la tua puttana, la tua compagna"
E ancora avrei voluto dirgli "Vedi tu quanto mi appartieni, guarda quanto godo a farmi scopare, quanto godi tu ad essere, cornuto"
Ma poi i miei pensieri sono svaniti, i loro si sono scambiati di posto ho sentito uno schizzo di sperma calda inondarmi la bocca e un attimo dopo uno schizzo mi ha coperto le natiche.
Ecco, facendo godere Giorgio nella mia bocca l’atto finale delle nostre fantasie si è concretizzato.
E ora dopo giorni che è successo Marco continua a scoparmi, sempre di più, con sempre più voglia.
Vedo che è ferito, sta metabolizzando l’accaduto.
Ma poi ragiona, sa che l’ha voluto lui e così si eccita, mi scopa, mi domina.Mi chiede di raccontargli quello che lui ha visto.
Mi chiede di farlo ancora.
Una luce nuova è apparsa nei suoi occhi.
E’ luce di passione estrema.
E io glielo dico, Marco si, lo farò ancora, e sempre di più.
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