Racconti Erotici > Lui & Lei > racconto proibito
Lui & Lei

racconto proibito


di renatino18
26.11.2009    |    42.919    |    0 7.2
"Fu scaraventato in casa da un negro di proporzioni gigantesche che lo immobilizzò facilmente con una sola mano, minacciandolo con un taglierino…poi non visto..."
Racconto proibito..
Questo racconto, purtroppo, è la ricostruzione fedele di fatti avvenuti: solo nomi ed indirizzi sono di fantasia!

In un grande condominio della capitale, in uno di quegli alveari-dormitori in cui nessuno conosce nessuno e dove tutti si fanno con ferocia gli affari propri. vivevano porta a porta all’ultimo dei 9 piani due famiglie, molto diverse fra loro e forse per questo fatalmente attratte. la prima famiglia, regolare, lui, il sig. Aldo, modesto impiegato in una azienda di trasporti, fisico insignificante, magro, occhialuto, sempre alle prese con il bisogno di far straordinari per sopravvivere, privo di autorità in casa, casa diretta da Laura la moglie, un donnino decisamente interessante, 165 di altezza 60 kili, dalle curve abbondanti e da sempre interessata alla ricerca del piacere sessuale; aveva infatti sposato il buon Aldo solo per fuggire da casa sua, unica femminuccia con 5 fratelli, che la avevano torturata e sottomessa a lungo, utilizzandola come strumento di piacere sessuale, i più piccoli spiandola e palpandola ogni volta che ce ne fosse l’occasione, i tre più grandi standole sempre addosso e riempendole con i loro esigenti cazzi tutti buchi, rendendole la vita difficile e molto impegnativa. Una volta sposata gli aveva scodellato due figli, una femminuccia, Patrizia, bella come la madre, ed un maschietto , Luigi, che assomigliava al padre, stessa insicurezza di carattere e stessa timidezza. poi, convinta di aver fatto il proprio dovere, si era dedicata al suo piacere ed era diventata la più convinta fornitrice di corna maritali di tutta la zona e il buon Aldo neanche se ne accorgeva.

L’altra famiglia, solo di fatto, era formata da Renato, il classico fusto di periferia, bello, forte e muscoloso, ufficialmente rappresentante di commercio, accanito frequentatore delle palestre e dei centri fitness dove andava a caccia di polli da spennare; si era specializzato nello sfruttamento intensivo delle vecchie babbione sposate e dei culattoni già in età che seduceva, trombava, fotografava e poi ricattava con mano leggera, i suoi polli dovevano essere sempre in salute. La convivente, Flora, bella da far invidia a Venere, contribuiva a portare soldi a casa concedendosi a danarosi che per solo odorare la sua perfetta e depilata fighetta erano disposti a tutto e figuriamoci per tutto il resto; anche qui i più merli e i più facoltosi venivano sorpresi in flagrante adulterio da un marito apparentemente furibondo e che bisognava continuare a pagare per tenerlo calmo e soprattutto perchè non andasse a parlare in giro. Pur essendo i rapporti sessuali fra i due di piena soddisfazione, tuttavia, spiriti inquieti e sempre alla ricerca del piacere non disdegnavano mai nulla…infatti lui stava dirigendo le sue attenzioni sempre più verso soggetti giovani e più intriganti e lei era sempre più compromessa con Katy, la giovane e bellissima moglie del suo datore di lavoro, uno dei più importanti parrucchieri uomo-donna della città. Al momento del nostro racconto i ragazzi avevano 16 anni lei e 15 lui; il padre era sempre più assente e la madre sempre più aperta e disponibile. per carattere e per bellezza la ragazzina era tutta sua madre mentre luigi era sempre più una pallida copia del padre come carattere, anche se dalla madre aveva ricevuto il dono di una certa bellezza. i due però non avevano voglia di studiare per cui la scuola per loro era solo un peso da evitare. i genitori disperati, raccomandandosi ai vicini di casa che ai loro occhi erano persone facoltose e con tante amicizie, erano riusciti a far lavorare a part-time i figli, patrizia come apprendista, non ancora in regola, ovviamente, presso il grande salone di bellezza ove già lavorava Flora e luigi, il morbido, timidissimo luigino, come fattorino volontario presso una agenzia di recapiti. Naturalmente questo contribuì a stringere ancora di più il rapporto fra le due famiglie. per completezza di informazione va detto che, Patrizia, attenta ai consigli della madre, aveva già avuto i primi flirt e i primi rapporti ma era tutt’ora vergine in figa; il povero luigino invece era solo un triste segaiolo, non aveva mai baciato o visto una donna, mentre aveva già dovuto sperimentare le attenzioni dei pedofili che sono sempre pronti nella caccia alle loro giovani possibili vittime. Il primo ad entrare in crisi fu proprio luigino, che piangente si rifugiò a casa presso gli amici. Renato fu abilissimo a farsi raccontare tutto, agevolato dal fatto che il ragazzino aveva una vera e propria ammirazione per l’uomo e che era sempre molto spaventato, raccontò che come era entrato al bagno per fare pipì, avesse trovato gli orinatoi due ragazzi grandi che si stavano segando. quando lo videro entrare si disposero alle due estremità della fila degli orinatoi lasciandogli libero il centrale e quando lui si era avvicinato e aveva tirato fuori il pistolino, i due ragazzoni avevano preso a palpargli il culo e forzandolo per la testa cercavano a turno di ficcargli il loro cazzo in bocca. lui era riuscito a divincolarsi ma loro ridendo gli avevano promesso che prima di sera se lo sarebbero trombato e lui aveva lasciato il lavoro. Patrizia nel locale si era subito inserita bene, sapeva ridere e scherzare con le clienti e lasciava volentieri che le mani curiose di tanti uomini, ma anche di tante donne, palpassero le sue squisite rotondità in sviluppo; subito seppe destare un certo interesse e Flora si ripropose di trarne grandi vantaggi sia in campo sessuale che economico. Intanto la stessa Flora sperava di convincere la sensualissima Laura a smettere di concedere le sue grazie a tutti i maschi che glielo chiedessero con un po’ di savoir-faire, ma ad affidarsi a lei che era in grado di procurarle maschi, e qualche donna, perchè no? che oltre che a darle il piacere sessuale a cui tanto teneva, avrebbero fatto entrare in cassa un po’ di soldini che le avrebbero fatto sempre comodo. Alle obiezioni di laura che la cosa gli sembrava molto vicino a fare la puttana, laura ebbe buon gioco a farle capire che andare a letto con tutti per vizio era veramente tradire il proprio marito, ma farlo per ricavare mezzi finanziari diveniva non tradimento, ma un aiuto al menage familiare. Alla luce di questi avvenimenti renato e flora tracciarono il piano per lo sviluppo della loro particolarissima azienda familiare: laura sarebbe stata avviata alla prostituzione dandole a disposizione un loro piccolo appartamentino dove avrebbe lavorato in orari fissi durante il giorno, anche se fosse ovvio che bisognava sfruttarla anche nelle ore della tarda serata…a questo punto bisognava far accettare la cosa al marito e possibilmente coinvolgerlo. luigi sarebbe stato sedotto da renato, trasformato in una morbida cagnetta da piacere ed avviato nel mondo dei tanti pedofili, in gran parte ben conosciuti dallo stesso renato. patrizia invece avrebbe lavorato a tempo pieno presso il centro estetico ove lavorava flora e con l’accordo della moglie dello stesso proprietario, la bellissima katy, avviata a specializzarsi in rapporti lesbici. Per realizzare questo piano bisognava comunque togliere o neutralizzare l’opposizione del vecchio proprietario che accettava che la giovane moglie Katy intrattenesse rapporti lesbici con flora solo per non averla sempre fra piedi; l’aveva dovuta sposare perché l’aveva messa incinta per un errore voluto dalla ragazzina a 15 anni ma ancora adesso sognava le belle ragazzine verginelle da deflorare e da pervertire. il piano scattò con sincronismo…renato decise di portare a pesca il buon luigino per tranquillizzarlo e riportarlo al lavoro, in verità aveva già deciso di struparlo e sottometterlo. flora si portò a letto la disponibilissima laura e non trovò poi tante difficoltà, fra una leccata ed un vibratore ben maneggiato,a convincerla ad accettare il piano propostole…unica condizione posta era che il di lei marito non facesse uno scandalo, perché nel loro mondo gli scandali potevano vanificare anni di attività. il problema era da affrontare ma il progetto non doveva fermarsi; al centro beauty intanto la moglie del proprietario illustrava alla sempre disponibilissima pat il piano, lei avrebbe dovuto incoraggiare il boss, spingerlo a volerla sverginare, dandone avviso a lei o alla amatissima flora che avrebbero provveduto a filmare tutto poi, sotto la minaccia di denunciarlo per pedofilia, lo avrebbero ridotto al ruolo di commesso o peggio. Il primo che realizzò i progetti fu laura, che si installò nelle ore libere, in attesa di convincere il marito a permetterle il tempo pieno, nell’appartamentino dedicandosi con passione a fare sesso a pagamento…anche se a volte, al mercato, al cinema, in metropolitana, indulgeva ancora a qualche sveltina gratis, per il suo solo piacere…la donna scivolava senza accorgersene verso una forma sempre più accentuata di ninfomania. Poi renato, sfruttando la sua amicizia, la fiducia che aveva saputo guadagnarsi, il prestigio di uomo forte ed il suo ascendente su Luigino e sulla disperata volontà del poverino di accontentarlo sempre e comunque per paura di perderlo, in una giornata di pesca sulle rive di un laghetto seppe portare con la gentilezza e il coinvolgimento Luigino là dove i compagni con le minacce nulla avevano ottenuto. infatti seppe fargli gradire molto di essere accarezzato, gli fece scoprire il piacere del bacio profondo, impazzì per il godimento di essere succhiato e restituì il pompino impegnandosi con tanta voglia pur di compiacere l’uomo che tanto ammirava e trovandone, con sua sorpresa, piacevole sorpresa, anche motivo di vera soddisfazione. infine aderì al desiderio di renato, si lasciò aprire il buchetto e dopo una lunga preparazione e l’uso di tanta pomata, agevolò al massimo la penetrazione del cazzo del compagno. renato lo sverginò in bocca e nell’adorabile culetto, e dopo quindici giorni di intensissimi rapporti e penetrazioni e con altrettante pesanti azioni di convincimento tese a plagiare definitivamente il ragazzino, lo seppe trasformare in un disponibilissimo e fantastico giocattolo sessuale, da far fruttare sul mercato del sesso. Luigino divenne così troietta che oltre a far impazzire gli esigentissimi clienti andò a trovare i due compagni che avevano voluto farselo e lì usò fino a sfinirli. Pat impiegò ancora meno tempo a sedurre il boss; lo puntò senza parere, seppe fargli arrivare la notizia che era ancora vergine in figa,tramite una troiona lesbica a cui aveva concesso qual cosina perché lo riferisse al boss, si lasciò avvicinare, guardare, palpeggiare, fingeva ritrosia, ma solo per meglio attizzarlo e un pomeriggio in cui, per pura combinazione flora e la moglie del boss erano assenti, si lasciò portare in ufficio, dove dopo una isterica e disperata, quanto finta, reazione, a esclusiva beneficio della cam segreta che li stava riprendendo, concesse la sua fighetta veramente vergine all’uomo che si inorgoglì tantissimo di quel po’ di sangue sparso. due ore dopo l’uomo passava dalla soddisfazione più esplosiva alla più nera disperazione; davanti al film della sua impresa sessuale, alla denuncia di pat di essere stata stuprata in età ancora minorile, al fatto che aveva anche precedenti per lo stesso reato, dovette capitolare e per evitare il carcere e la vergogna aderì a cedere la proprietà della attività ad una società in cui flora e la moglie erano socie uniche e paritetiche. lui per un po’ rimase come parrucchiere , in effetti era bravo, fino a quando la troiona che senza volerlo aveva contribuito a farlo incastrare non gli offrì di finanziarlo per aprire una nuova attività…il pover uomo sparì dopo anche aver concesso il divorzio per sua colpa a quella gran troia della moglie. Pat divenne estremamente professionale, con le clienti e i pochissimi clienti; divenne una vera macchina per dare piacere, rimanendo sempre lontana da un qualsiasi coinvolgimento che potesse farle perdere comunque il proprio controllo…lei scatenava tutta la sua immensa carica sessuale solo con flora e katy, in roventi sedute di sesso lesbico… Rimaneva da sistemare il buon Aldo, verso il quale Laura nutriva contemporaneamente diversi sentimenti. non voleva lasciarlo, lo voleva per sè, ma umiliato e schiavo, era il padre dei suoi figli, ma sessualmente non era stato assolutamente in grado di soddisfarla…insomma non solo voleva la sua libertà, ma lo voleva umile schiavo…per prima cosa flora e katy acquistarono la ditta di trasporti ove lavorava il buon Aldo,un investimento da niente rispetto al fiume di denaro che gli assicuravano le attività illegali, poi indagarono sulla sua vita privata e scoprirono che ormai aveva preso l’abitudine di frequentare i trans come una timidissima ragazza…ed una sera gli preparano l’agguato.
I due ragazzi erano nella loro camera e fingevano di essere addormentati, laura accolse il buon aldo al ritorno dal lavoro e fu particolarmente gentile…quando suonarono alla porta del loro vecchio appartamento all’ultimo piano…aldo andò ad aprire sperando in una visita di renato e flora..fu scaraventato in casa da un negro di proporzioni gigantesche che lo immobilizzò facilmente con una sola mano, minacciandolo con un taglierino…poi non visto strizzò l’occhio a laura, Fred era infatti oltre che l’ultimo in ordine temporale degli amanti di laura, anche un prostituto alle dirette dipendenze della ditta , proprio come Laura. Fred bloccò aldo legandolo al tavolo in posizione alla pecorina, poi minacciando di violentare i due ragazzi, che aveva avuto cura di fingere di addormentare con una bomboletta spray, violentò laura di fronte al marito impotente ad intervenire e laura fingeva di essere violentata e di farlo solo per salvare i figli. poi rivolse le sue attenzioni al marito, lo obbligo a spompinarlo facendogli leccare il grande cazzo sporco del culo e della figa di laura oltre che di sborra e aldo li sorprese per la sua dedizione e bravura, poi gli girò intorno e gli cercò il culo. glielo aprì con due dita impomatate, gli puntò la grossa cappella e prese a spingere…aldo non era più certo vergine, il cazzo entrò come nel burro e l’inculata divenne un vero piacere per i due uomini. a questo punto l’accordo fu facile, aldo accettò di lasciare assolutamente libera laura, anzi avrebbe collaborato con lei, accettando di farle da cameriere assistendo in casi particolari anche alle sue scopate e partecipando da femmina passiva se necessario, in cambio sarebbe stato libero di frequentare, in comune con la moglie, Fred che aveva continuato ad incularlo per tutta la durata della trattativa. poi ebbe anche il regalo di passare di grado in ditta, divenendo capo contabile ed assistente del direttore che altri non era che il buon Fred stesso….ed aldo divenne una perfetta segretaria amante del suo capo…

[email protected]
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 7.2
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per racconto proibito:

Altri Racconti Erotici in Lui & Lei:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni