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Gay & Bisex

biografia 2° parte


di renatino18
06.11.2010    |    15.522    |    0 7.6
"Ne fui contento e mi ritirai in camera per farmi una lunga ed entusiasmante sega a due mani..."
La mia vita 2°parte.

Dopo tutto quello che mi era capitato presso la masseria dei nonni, ero contentissimo di andare al mare con mia madre, anche se mi domandavo chi fosse questa amica che aveva preso la casa al mare con noi, della quale non sapevo niente. Mia madre se la cavò dicendomi che era una sua nuova collega d’ufficio, sola anche lei, che siccome si trovavano bene insieme avevano deciso di spartirsi le spese della villeggiatura. All’arrivo il posto era bello, il mare frequentatissimo, l’appartamentino carino…e c’era lei, una donna appena più anziana di mia madre, alta, slanciata, bionda, con tutte le curve al posto giusto, anche se non abbondanti come quelle di mia madre, tranquilla, dava fiducia e sembrava avere un atteggiamento molto protettivo verso mia madre, atteggiamento che estese subito anche a me, di cui lodò la bellezza e le belle forme. il primo giorno trascorse in spiaggia, anna , mia madre, e luciana, l’amica, stavano sempre assieme si guardavano come due fidanzatini, io potei girare e scoprii veramente una fauna particolarmente intrigante..mi resi conto che piacevo, anche se devo confessare che piacevo soprattutto ad anziane signore e a uomini che ammiravano in particolare la bella forma del mio culetto…comunque riuscii ad entrare in una comitiva molto mista con la quale mi divertivo durante il giorno, ma perdevo il meglio perché mia madre pretendeva che rientrassi per la 23 a casa.
due avvenimenti mi colpirono, creandomi un qualche imbarazzo.
rientrando presto una sera, il gruppo non si era ancora neanche riunito,in silenzio, per non disturbare, sentii mugolarare ed ansimare, andai a spiare; laura, munita di un grosso strap-on trombava mia madre a tutta forza, coprendola di parole d’amore mentre mia madre la incitava a sfondarla sempre più a fondo, avevo la conferma di quanto avevo immaginato. ne fui contento e mi ritirai in camera per farmi una lunga ed entusiasmante sega a due mani.
l’altra in spiaggia. nel gruppo, molto misto come detto, vi era anche un ragazzo appena più giovane di me, ma che mi ricordava tanto il ragazzetto del laghetto, era conteso e corteggiato da ragazzi e anche da un paio di adulti che ci avevano provato anche con me , ma che non ne avevano ricavato nulla,anche perché io di sera sparivo..lo vidi allontanarsi con fare circospetto verso i bagni, offrendomi di andare ad acquistare un cono ad una babbiona, non brutta, ma oltre i 50 anni certamente, che cercava in tutti i modi succhiare magari proprio il mio cono, lo seguii, sparì dentro una cabina, spiai dal un buco che sembra essere il marchio di fabbrica di tutte le cabine e lo vidi,piegato a 90 gradi, un anziano si faceva succhiare e il secondo lo pompava in culo con grande forza. devo dire che mi sembrarono tutti e tre molto, molto contenti. il mio cazzo mi esplodeva dalla voglia, volevo andare a tirarmi la solita sega, quando la babbiona mi raggiunse, non mi lasciò parlare, mi spinse dentro la sua cabina, mi calò il costume e mi imboccò il cazzo, mentre con un dito prese a massaggiarmi la prostata. dopo averle sborrato in bocca tutto me stesso, e lei non ne perse neanche una goccia, approfittando della mia età che mi permetteva di rimanere in tiro,optò per farsi trombare in figa, mi fece sdraiare per terra e si calò direttamente sul mio cazzo facendosi una cavalcata con reciproco immenso piacere… fra tutte le porcate e gli epiteti che mi lanciava e si lanciava addosso, capii che mi avrebbe voluto quella notte a letto con lei… ma sapete che per me non era possibile e poi, via, non era neanche tanto bella da rischiare una punizione. per gli ultimi tre giorni tuttavia lei si prese affettuosa cura di me e del mio fratellino, mi insegnò tutto dei rapporti sessuali fra un uomo ed una donna, mi insegnò a baciare, coprendo così una mia grave carenza, mi rese abilissimo nell’arte di leccare la figa, si faceva chiavare e sopratutto inculare , spompinava con vera passione, di giorno eravamo diventati inseparabili.l uciana sembrò capire quanto succedeva e copertamente convinse mia madre a darmi un po’ più di libertà, acquistando il mio più interessato affetto e tanta riconoscenza. quando rientrammo in città lungo il viaggio luciana mi parlò, mi disse che lei e mia madre si amavano, che avrebbero voluto vivere assieme, che lei mi voleva bene come ad un figlio e che sarebbe stata lieta che io accettassi la situazione, il tutto con tante belle parole e con interventi di mia madre che mi voleva garantire che io sarei stato sempre nel suo cuore. accettai, non ci trovavo niente di male e poi luciana assicurava una tranquillità economica da non disprezzare…ed una larghezza di vedute molto interessante…appena tornati in paese, prima ancora di cominciare le scuole, luciana di sua iniziativa mi iscrisse ad una palestra che anche lei frequentava perché a me disse che dovevo mettere su in po’ di muscoli e diventare più legno e meno erba, a mamma, ed io colsi un loro discorso mentre si apprestavano ad andare a letto, disse invece più apertamente che era opportuno che mi mascolinizassi un po’ abbandonando quell’aria da bella fanciulletta… che non era il caso che prendessi strade a lei ben note. durante l’anno di scuola mi impegnai molto, sia nello studio, che nello stringere nuove amicizie, le mie compagne si contendevano il piacere della mia compagnia, e concedendomi poco tentavano di ottenere molto... mentalità tipica di paese. veramente io impazzivo per patrizia, una ripetente che sembrava una attrice, bella da infarto, figlia del nuovo segretario comunale, tutti sognavamo le sue tette, la sua bocca, il suo divino culetto issato su due gambe lunghe, diritte e perennemente in mostra…..nelle festicciole da ballo a me sembrava concedere qualcosa di più che agli altri, nei lenti aderiva al mio corpo e mi faceva avere erezioni incredibile che dimostrava senza ritegno di apprezzare molto….mi concedeva qualche carezza alle superbe tette, ma niente di più. io mi consolavo con la piccola lavinia, la mia prima fidanzatina, che a parte la verginità, che assolutamente non voleva mollare, mi concedeva proprio tutto ciò che aveva. fisicamente crescevo, la palestra mi faceva bene, ero un fusto come forza fisica e sviluppo anche se i miei caratteri gentili non si erano persi e se la mia bellezza sembrava sempre un po’ troppo ambigua…devo riconoscere che nei pulman affollati se mi era facile strusciarmi contro donne e ragazze mi capitava anche che qualche maschio si interessasse un po’ troppo del mio culetto…in palestra ricevevo persino inviti e profferte e non solo dalle signore e certo non mi tiravo indietro! Il mio cazzo e il mio culo crescevano di pari passo ed erano sempre pronti a darmi piacere e soddisfazioni… infatti accettavo tutte le offerte e passavo da maschio a puttanella, quasi con indifferenza, traendone tanto tanto piacere. intanto l’età correva, mi avviavo al momento in cui avrei dovuto lasciare il paese per la grande città……

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