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aventura in città


di renatino18
05.05.2009    |    31.831    |    3 8.2
"Appena arrivai al lungo fiume notai una serie di donne, che cercavano di adescarti con tutti i mezzi, ma capii che erano le vecchie battone e che dovevo..."
Avventura in città.
Finalmente a casa, di ritorno dalla stazione ove ho appena accompagnato mia moglie claudia e mia figlia alba, per raggiungere i nonni materni al mare…quest’anno mi sono rifiutato di farli andare in albergo per la quindicina dopo l’incidente di anno scorso, quando arrivato al mare di sorpresa, avendo preso un giorno di ferie trovai alba a far colazione e , salito in camera, claudia con un cameriere algerino che più che rifare la camera mi sembrò avesse appena finito di rifarsi mia moglie……..litigammo , ma mia moglie negò con forza e mi accusò di essere il solito uomo geloso con il complesso del cazzo piccolo, poi finse disperazione, giocò la carta del mio amore per la nostra piccolina, si mise a pianger..insomma mi strappò l’impegno a non parlarne più e a crederle che non mi aveva assolutamente tradito..passammo una discreta giornata, ma la insistenza con cui ricercò un ora di amore con me, concedendomi di farle anche il culo, mi ha sempre lasciato in sospeso, cattiva coscienza o amore vero? Comunque non ne parlammo più anche se il tarlo della gelosia mi era ormai entrato dentro ed ormai notavo strani particolari, strane intimità, strane assenze..ormai ne ero sicuro, ero entrato nel mondo dei cornuti e certo ogni volta che avevamo una discussione quel continuo rinfacciarmi che avevo il complesso dell’uomo con il cazzo piccolo non serviva certo a tranquillizzarmi…ecco perché quest’anno la ho spedita dai suoi e perché ho deciso che rimasto in città da solo dovevo assolutamente prendermi una vendetta! A dirlo sembra facile, ma io non conosco molte donne,anche se a detta di tutti e di mia moglie in particolare, sono bellissimo, alto, magro, viso non troppo maschile ma dolcissimo, biondo con occhi chiari, un corpo non troppo muscoloso ma perfettamente proporzionato, con due gambe da fare invidia.. , purtroppo lo confesso, il mio cazzo è veramente piccolo, 13cm in tiro,ed anche se è perfettamente funzionante, mi ha sempre creato timidezza ed insicurezza rendendo le mie avventure rare come mosche bianche!!! Mia moglie mi ha sempre detto che se lei fosse stata un uomo ed io una donna mi avrebbe stuprata al primo incontro!! Decisi che per cominciare avrei fatto il solito giro delle strade frequentate dalla prostituzione, tanto per scaldarmi..appena calò la sera ed il caldo allentò la morsa sulla città ,mi misi in tenuta sportiva, maglietta, pantaloni corti, senza mutande per arrivare con facilità al mio cazzo, sandali, e mi infilai in macchina di nascosto dai possibili condomini… partii con la mi modesta macchinetta..appena arrivai al lungo fiume notai una serie di donne, che cercavano di adescarti con tutti i mezzi, ma capii che erano le vecchie battone e che dovevo proseguire..girai per un viale e mi resi conto che questo era frequentato da ragazzette giovanissime del’est, belle da sogno, il prezzo neanche terrificante per loro bellezza, ma fredde e con il senso della fretta..non potevo certo trovare con loro un po’ di conforto e quella comprensione che mi è necessaria per godere veramente....continuai a girare, quasi mi perdevo, quando vidi una ragazzona stupenda, alta più di me, semi svestita evidentemente per il caldo, con due gambe bellissime, un culo da brasiliana ed un viso da dea dell’amore, che uscita da un cancelletto di un giardino si dirigeva senza fretta verso il lungo fiume…il mio cazzo era in tiro, mi feci coraggio, mi affiancai e le proposi un passaggio, l’avrei accompagnata volentieri dove avesse voluto..e veramente mi sarei accontentato anche solo di un suo sorriso…la ragazzona mi guardò, mi valutò, mi sorrise, poi mi disse che in effetti voleva andare a cena, che la sua macchina era guasta e che una passeggiata con quel caldo non era il meglio..le aprii lo sportello e salì a bordo con un grande sorriso che mi mandò fuori di testa, mi dette un casto bacino sulla guancia e solo poi notai il suo eccezionale seno e le sue lunghe e stupende gambe..cominciammo a chiacchierare, lei era simpaticissima e cortese ed io le raccontai tutto di me, di mia moglie, delle mie insicurezze, tanto non la avrei mai più incontrata…. scegliemmo su suo consiglio un ristorantino caratteristico con i tavolini all’aperto. cercavo di essere brillante e lei sembrava gradire, molto, ad una amica altrettanto bella e formosa, anche lei scoperta per il gran caldo che la aveva raggiunta anticipò che per quella sera non sarebbe andata con lei ma che avrebbe passato una serata molto tranquilla con il suo nuovo amico e mi presentò. io ero in paradiso, pagai , le offri un digestivo ad un bar e poi mi affidai a lei per passare una piacevole serata insieme, sempre che il programma le andasse bene…lei di colpo mi abbracciò facendomi sentire le sue morbide forme contro il mio corpo e mi sussurrò all’orecchio che avrebbe molto gradito passare una serata con me a casa sua al fresco a sentire musica, a ballare e ad approfondire la nostra amicizia.
io ero ebbro di gioia e per lei avrei fatto tutto ciò che avesse voluto. risalimmo in macchina, di nuovo le sue stupende gambe squadernate di fonte a me, le sue incredibili tette di cui riuscivo ad intravvedere i capezzoli…poi si girò e mi prese il viso, come avrebbe fatto un uomo con la sua ragazza e mi baciò..prima solo con le labbra poi più decisa..poi con tutta la lingua.
io ero veramente incapace a reagire come una timida verginella…lei mi sussurrò che era un po’ su di giri e che voleva proprio divertirsi un po’ e strusciandosi tutta addosso a me mi chiese di essere per una sera la sua schiavetta,non capivo più niente, avrei detto di si a tutto, per lei impazzivo. arrivati al cancelletto scendemmo e abbracciati entrammo nel giardino, lei mi aveva passato un braccio attorno alla vita e mi teneva stretto a lei e continuava a dirmi che ero bello da impazzire. appena entrati divenne ancor più aggressiva, mi abbracciò stretto stretto tenendomi una mano sulla testa ed una sulle morbide e tonde chiappette, mentre aveva ripreso a baciarmi a fondo e pressandosi contro di me mi faceva sentire le sue grosse tette, mentre con reiterati colpi del suo bacino andava alla ricerca della mia virilità….appena mi lasciò crollai su un divano e lei, in piedi di fronte a me, mi invitò a fare solo per lei uno spogliarello facendole ammirare il mio meraviglioso corpo. lei intanto si toglieva il pareo e si slacciava il reggiseno facendo esplodere la sue favolose tette, volle invece tenere il piccolo tanga che copriva quello che a mio avviso doveva essere un favoloso monte di venere….a questo punto decisi che avrei accontentato la mia meravigliosa conquista e davanti a lei, al suono di un samba brasiliano cominciai a ballare e a svestirmi fra i suoi commenti di ammirazione per la mia bellezza, impazzì per le mie lunghe gambe e per il mio bellissimo culetto. non dette alcun peso al fatto che il mio cazzetto sia pur duro come marmo era non più grande del pollice della sua mano. mi abbrancò e mi fece sdraiare a 69 sul suo corpo, mi prese in bocca il mio cazzetto autorizzandomi a toglierle finalmente il perizoma, che ormai sembrava scoppiare, pur facendomi giurare che l’avrei accettata in ogni modo, come lo scostai esplose fuori un cazzo enorme, duro, teso, su due palle grosse e gonfie, la sua voce mi impose di succhiarlo ed io mi lasciai travolgere. il suo cazzone mi riempiva la bocca e mi sprofondava fino in gola, mentre le dita della mia bellissima trans mi aprivano il buchetto riempendolo di pomata dilatante..io ero totalmente travolto e quando mi ordinò assumere una posizione a pecorina sul tappeto con il culetto il più alto possibile e la testa abbassata, io mi affrettai ad ubbidire..sentii la sua presa forte e dominatrice sui miei fianchi e poi una cappella che avevo imparato a conoscere prese a spingere sul mio culetto, che sotto il duplice effetto della pomata dilatante e del mio incontrollabile desiderio, pian piano si insinuò, lei faceva di tutto per non farmi male, però quando mi penetrò tutto saltando la difesa dello sfintere che aveva ceduto di colpo, non potei fare a meno di mugolare più per iil dolore che per il piacere. lei aveva previsto tutto, la sua bocca e la sua lingua presero totale possesso delle mie, una sua mano prese a segarmi con continuità e il suo cazzo sprofondò fino in fondo sistemandosi comodamente dentro di me dandomi il tempo di adattarmi a quella situazione..a quel punto cominciò a pomparmi alternando movimenti lunghi e profondi, lenti ma continui a colpi improvvisi che portavano i suoi grossi coglioni a sbattere contro il mio culetto di verginella deflorata…il piacere cominciò a montare e presto io fui il suo volenteroso e gaudente schiavetto..mi sborrò un fiume di sperma dentro il pancino mentre anch’io ebbi un orgasmo…a questo punto pensavo fosse finita e me ne dispiaceva, invece tutto stava per ricominciare. il suo cazzo rimase dentro di me duro e possente senza scendere di un niente e lei, dopo avermi fatto mettere di fianco senza estrarlo per niente, ricominciò a pomparmi, usando il suo stesso sperma come il miglior lubrificante…durò non so quanto, fra insulti di incoraggiamento a parole d’amore fra gemiti di piacere ed urletti ad esplodere una tensione ormai spasmodica..fino a quando giungemmo ad un secondo orgasmo…questa volta lei estrasse il suo cazzo ancora duro e che continuava a fiottare schizzi di sperma e me lo sbattè in bocca incitandomi a ripulirlo tutto ben bene ed io lo feci devo dire riscuotendo il suo incondizionato apprezzamento. eravamo sul punto di salutarci e lei per dimostrarmi il suo apprezzamento aveva rifiutato ogni pagamento, confessandomi che si era trattato di un suo vero e proprio capriccio, quando si aprì la porta e fece il suo ingresso l’altro pezzo donna, ed ora capivo che si trattava di un altro trans, che avevamo incontrato al ristorantino..chiede scusa per essere rientrata presto, ma la serata era stata fiacca ed era doppiamente incazzata, per il poco guadagno e perché un o stupido ragazzetto, dopo averla fatta eccitare, era scappato impaurito….le due ragazze si guardarono e poi la mia padrona, tranquillamente, come se fossi una cosa sua, mi offrì all’amica dicendole che ero veramente una scopata favolosa. l’altra non esitò, mi svestirono nuovamente e mi rimisero a pecorina. la nuova arrivata fece uscire un cazzo di dimensioni molto notevoli, anche se inferiori a quella della mia padrona e con grande abilità me lo schiaffò ijn culo cominciando ad incularmi da pazza scatenata… la mia padrona eccitata, mi aprì la bocca e cominciò a scoparmi in gola…quando tutto finì con le due trans felici e rilassate , mi misero alla porta e mi dissero che sarebbero state liete di riavermi come giocattolo sessuale, anche se , essendo delle professioniste, dalla prossima volta avrei dovuto pagare, sia pure molto scontato…mi ritrovai solo e con calma ritornai a casa anche se il culo un po’ mi doleva e se un filo di sperma continuava a scolarmi fuori lungo le cosce..dopo una veloce doccia sprofondai in un sonno agitato in cui sognavo mia moglie che con un grosso cazzo nero mi torturava il culetto…dormii fino a tardi e dovetti saltare il lavoro…così decisi di raggiungere mia moglie al mare dai miei suoceri…..

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