Racconti Erotici > bdsm > La mia ragazza, il mio migliore amico e io: Marika la Padrona (parte 1 di 4)
bdsm

La mia ragazza, il mio migliore amico e io: Marika la Padrona (parte 1 di 4)


di 85bisexcouple
14.01.2015    |    10.422    |    6 8.7
"Io ho accolto con entusiasmo la sua proposta e Davide ha accettato divertito..."
Eccoci tornati, dopo un bel po di tempo, con un nuovo racconto. Per quelli che non hanno mai letto le cronache delle nostre esperienze con Davide, avvertiamo che i contenuti sono a tratti un po forti, spingendosi nel sado-maso e in piccole perversioni non sempre accettate da tutti. Questo racconto è molto lungo ed è diviso in quattro parti. Speriamo incontri i gusti e stuzzichi la fantasia di tutti coloro che avranno la pazienza di leggerlo fino alla fine. Un grazie di cuore ed un saluto a tutti =D

Parte prima
È l'ultimo weekend di agosto. Siamo tornati da pochi giorni dalle vacanze e lunedì rientreremo entrambi al lavoro. Marika ha avuto l'idea di invitare a casa nostra Davide per tutto il fine settimana. Io ho accolto con entusiasmo la sua proposta e Davide ha accettato divertito. Siamo tutti ben consapevoli che sarà un weekend di sesso selvaggio e che lunedì andremo a lavorare con gli sfinteri demoliti e i coglioni doloranti per il troppo chiavare, almeno questo vale per Davide e per me.
È pomeriggio e Marika è fuori per fare qualche commissione. So che deve andare a ritirare un pacco e poi al supermercato. Davide e io siamo a casa, soli soletti con la mia playstation4. Stiamo giocando a Fifa da un paio d'ore, finché io non decido di aver perso abbastanza derby Inter-Milan e lascio Davide sul divano a giocare da solo contro l'IA. Io scendo al piano di sotto per farmi un giro in giardino...
Da quando Davide è arrivato, ieri sera, ci siamo tolti tutti i vestiti per un desiderio di Marika. Le piace averci nudi a girar per casa, come mamma ci ha fatti, ad eccezione delle ciabattine da casa che Marika tollera anche per evitare di ritrovarsi il pavimento tutto pieno delle nostre pedate. Marika e io abitiamo in una casa in aperta campagna. La casa è di mia proprietà, indipendente, a mezza costa sulla collina che sovrasta il paesello. Abbiamo un grande giardino che circonda la casa sui tre lati ed un cortile piastrellato con autobloccanti sulla facciata. Tutta la proprietà è circondata da un alto muro di mattoni rossi, affiancati sul lato interno da una siepe alta quanto il muro. Siamo protetti dal mondo esterno e dai suoi sguardi indiscreti, per cui ci sentiamo liberi e sicuri di vivere la nostra casa in funzione anche (e sopratutto) della nostra sessualità. Per me è normale girare in giardino col pisello e il culetto al vento. Anche Davide si sta gustando questo tipo di libertà.
Passo per la sala da pranzo ed entro in cucina. Mi dirigo in dispensa, dove prendo un paio di birre per Davide e per me. Torno al primo piano, dove abbiamo due grandi camere da letto, un bagno padronale, uno studiolo dove tengo il mio pc e un po' di scartoffie e manuali inerenti al mio lavoro e, infine, un accogliente salotto che abbiamo ricavato al posto di arredare una terza camera da letto. Qui ci ritiriamo dopo cena per guardare la tivù sul grande divano con penisola color panna prima di ritirarci in camera.
Davide è sul divano che smanetta col controller, preso dalla partita. È ritornato dal mare abbronzato e sexy. Nudo, completamente e perfettamente depilato, il suo uccello a riposo pende fra le sue gambe, la destra allungata sulla penisola del divano, la sinistra sul basso tavolino di ferro battuto e cristallo ai piedi di questo. Il segno del costume è netto e marcato. La pelle chiara e liscia del pube e delle natiche contrasta nettamente con il bronzo delle gambe e del busto. Lo osservo compiacendomi della sua bellezza...
Poso le birre sul tavolino e mi stendo accanto a Davide, accomodandomi a pancia in giù sulla penisola con il volto rivolto verso la tivù. Guardo qualche istante le acrobazie di Davide a Fifa, ma la mia attenzione si rivolge quasi subito al suo piede destro, così vicino al mio viso. Guardo un attimo Davide, sempre concentratissimo sul gioco, quindi mi avvicino con la bocca alla sua caviglia e gli do una pennellata a lingua aperta su tutto il collo del piede, fino alle dita. Davide non reagisce, quindi ripeto la mia leccata una, due, tre, quattro volte. Afferro la pianta del suo piede con entrambe le mani, delicatamente, spostandomi con il viso ancora di più sul suo piede. Ne percepisco il lieve afrore. Leggero ed invitante. Mi ingolosisce... Inizio a succhiargli le dita con dolcezza, passando la mia lingua fra un dito e l'altro, dall'alluce fino al ditino. Uno per uno li insalivo e li risucchio. Quindi mi sposto con la bocca sulla pianta, mordicchiando e baciando la parte cicciottosa sotto le dita.
“Mmmm... Non male...” dice Davide senza smettere di giocare, ma avvicinando anche il piede sinistro. Inizio a succhiargli e leccargli entrambi i piedi, delicatamente, cercando di non fargli il solletico che, comunque, sembra non patire. Senza smettere mi sposto, inginocchiandomi sul tappeto che copre il pavimento nella zona del divano. Gli bacio e gli lecco i piedi con devozione, cercando il suo sguardo che, invece, è fisso sulla tivù... Vedo però che il suo uccello si sta lentamente risvegliando, quindi continuo col mio atto di devozione ancora per diversi minuti finché, al triplice fischio della play, finalmente lo sguardo di Davide contraccambia il mio, accompagnato dal suo splendido sorriso.
“Rilassante ed eccitante... Grazie!” mi dice, accarezzandomi vezzosamete il viso con il piede, passandomelo dalla fronte, sugli occhi, fino alle labbra. Da quando Davide è entrato nel nostro ménage di coppia, trasformandoci in un trio full bisex lei-lui-lui, fra noi due si è abbastanza velocemente instaurata una tacita ma ben definita gerarchia. Fra lui e me, io sono il più sottomesso. Questa è, per la verità, la volontà di Marika, che ci domina entrambi. Io accetto senza riserva la mia posizione di ultimo. E ne godo.
“Ti va di spompinarmi il cazzo mentre gioco?” aggiunge, accompagnando la sua richiesta con uno sguardo malizioso.
“Oh si, certo!” accetto.
“Quella ritardata stronza della mia ex qualche volta me lo ha succhiato mentre giocavo con la xbox...” mi dice con la voce leggermente velata di rancore verso la sua ex fidanzata; “Ma qui con la play4 sarà un'altra cosa... E sopratutto tu fai i migliori pompini che ho mai ricevuto! Ahahaha!” mi lusinga Davide, ridendo divertito, mentre io mi sistemo per esaudire la sua richiesta. Mi inginocchio fra le sue gambe, mentre Davide si scappella con due veloci movimenti della mano. Me lo da semplicemente in bocca, ed io incomincio subito a succhiarlo mentre Davide inizia una nuova partita.
L'odore del suo sesso è penetrante. Sa di maschio e di sudore, ma non di sporco. D'altronde è agosto, fa caldo... Il sapore intenso della sua prorompente cappella nella mia bocca mi fa letteralmente venire l'acquolina, ed inizio a succhiarlo lentamente, ad occhi chiusi, godendomi il suo sapore, mentre Davide continua a giocare.
Glielo sto succhiando con un ritmo lento, intenso e profondo... Lo sento fremere ed ansimare, mentre il suo interesse si sta spostando dalla partita alla play alla lussuria del momento. E alla fine del primo tempo posa il controller sul divano e afferra la mia testa con entrambe le mani.
“Mmmm... Siii...” dice, mentre inizia a prendere il controllo della situazione chiavandomi la bocca con leggeri e decisi colpetti di bacino. Lo lascio fare per qualche istante, poi prendo i suoi polsi con le mani e mi libero dalla sua presa. Non lascio uscire il suo uccello dalla mia bocca, ma con un paio di pompate vinco il mio riflesso faringeo e inizio a scoparlo con la gola. So che lo fa impazzire...
“Oh siii... Dai...” mi incita a continuare. E io continuo, per diversi minuti, finché non percepisco il sapore salato del suo liquido pre eiaculatorio... Lo gusto con immenso piacere...
Ancora qualche profonda pompata, poi lascio uscire il suo uccello dalla mia bocca, risucchiando la saliva che gli cola dalla cappella. Gli lecco le palle, cercando la strada per andare ancora più giù. Davide capisce le mie intenzioni e facilita la mia ricerca, sollevando le gambe e mostrandomi le sue natiche e, sopratutto, il tesoro che stavo cercando: il suo buco del culo. Lo bacio, lo accarezzo con un dito, infine inizio a leccarlo a lingua aperta... Davide mi afferra di nuovo la testa:
“Si cazzo! Mi fai impazzire... Dacci dentro... Più forte...” mi dice, premendo il mio viso contro il suo culo sudato. Allora inizio a leccarglielo sul serio, penetrandolo con la lingua, risucchiando umori e sudore e leccando sempre più arrapato. Il sapore del suo buco del culo è davvero deciso e mi eccita da impazzire. Leccarlo così mi fa sentire una vera cagna, ed il mio cazzo è durissimo fra le mie gambe. Davide continua a tenermi una mano sulla nuca, dandomi in bocca il suo buco del culo voglioso, mentre con l'altra mano ha iniziato a segarsi.
Il mio desiderio cresce sempre di più, ed è chiaro ad entrambi che non mi limiterò ad un semplice lavoro di bocca...
“Ci inculiamo? Ti va?” gli domando interrompendo il mio rimming.
“Uhmmm... Ti dispiace se io non lo prendo? Scusami, ma oggi non sono ancora andato in bagno e... Ehm... Non mi sento molto sicuro. Non vorrei sporcare...” mi risponde Davide, un po titubante e a disagio.
“Dai, nessun problema... Inculami tu. Oggi faccio io la troia per te! Ahahaha” replico scherzando.
“Ahaha! Ok... Comunque mi spiace non poterti dare il culo... Non so, magari stasera che c'è anche la Marika... Se più tardi riesco ad andare di corpo... Ahaha!”.
Mi metto a pecora sul tappeto, appoggiandomi alla penisola. In pochi istanti Davide mi è dietro, ed inizia a leccarmi il culo. Lo sento eccitato e voglioso, e dopo una bella leccata mi sputa sul buco e inizia a masturbarmi con due dita. Bastano poche profonde sditalinate, quindi Davide si rende conto che il mio buco voglioso è già ansioso e pronto per prendere il suo cazzo. Mi stura il culo, pulendosi sulle mie chiappe le dita che lo hanno appena sondato. Si riempie il cavo della mano di saliva e si bagna la cappella. Quindi la butta sul mio buco e inizia a spingere. In pochi istanti la sua cappella mi dilata lo sfintere e la sua asta mi penetra facilmente fino ai coglioni. Davide mi afferra i fianchi e le sue mani mi premono il bacino verso il basso, mentre i suoi lombi iniziano a muovere il suo potente uccello nelle profondità delle mie viscere.
Essere posseduto e sodomizzato da Davide mi regala sempre emozioni intense e incredibilmente eccitanti. La dimensione smisurata della sua cappella che mi scorre nel retto mi fa provare un piacere immenso, stimolando in modo perfetto la mia prostata. La fluidità, la profondità, la resistenza e la potenza della sua chiavata mentre mi rompe il culo è di gran lunga la migliore alla quale sia mai stato sottomesso e per tutto il tempo della scopata, mentre lui mi incula, io sto a cazzo duro...
Davide mi fotte il culo con colpi potenti e profondi, e ad ogni affondo il contatto dei suoi fianchi sulle mie natiche produce quel caratteristico rumore di uno schiaffetto, seguito subito dopo da un altro e un altro ancora. Lui ansima, accompagnando il suo respiro con leggeri mugolii compiaciuti di godimento. Ogni mio sospiro è invece rotto dalla potenza della sua cappella che mi sonda il buco del culo, ed il mio corpo sottomesso e posseduto sobbalza mentre l'energia che scaturisce dai suoi lombi entra in me attraverso il mio retto e mi attraversa fino ad uscire con ogni fiato dalla mia bocca.
Davide mi stura il culo e mi chiede di sdraiarmi sul divano a pancia in su. Prima di farlo, scendo un istante in ginocchio ai suoi piedi. Mi ritrovo il suo uccello prepotentemente duro davanti al viso e, senza toccarlo con le mani, lo prendo in bocca succhiando avidamente gli umori del mio retto che lo insaporiscono, mentre fisso languidamente negli occhi il mio migliore amico ed amante. Lui contraccambia il mio sguardo, sorridendomi compiaciuto e divertito:
“Dal buco del culo alla bocca! Come le migliori troie! Sei fantastico...” mi dice, mentre permetto alla sua cappella di scivolarmi in gola.
segue
Disclaimer! Tutti i diritti riservati all'autore del racconto - Fatti e persone sono puramente frutto della fantasia dell'autore. Annunci69.it non è responsabile dei contenuti in esso scritti ed è contro ogni tipo di violenza!
Vi invitiamo comunque a segnalarci i racconti che pensate non debbano essere pubblicati, sarà nostra premura riesaminare questo racconto.
Votazione dei Lettori: 8.7
Ti è piaciuto??? SI NO


Commenti per La mia ragazza, il mio migliore amico e io: Marika la Padrona (parte 1 di 4):

Altri Racconti Erotici in bdsm:



Sex Extra


® Annunci69.it è un marchio registrato. Tutti i diritti sono riservati e vietate le riproduzioni senza esplicito consenso.

Condizioni del Servizio. | Privacy. | Regolamento della Community | Segnalazioni