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Gay & Bisex

In gita col prof di filosofia 4


di Asseffect
30.06.2016    |    15.065    |    1 8.4
"--------------------------------------- Qua si conclude il ciclo di questo racconto..."
(Chiedo scusa per la confusione dello scorso episodio, mi riferirò ai professori usando l'iniziale della rispettiva materia: Matematica e Filosofia)...

"Ora tocca a me essere al centro dell'attenzione, dovrete farmi divertire" dice F. con un occhiolino. Si sdraia a pancia in su sul letto e fa cenno ad M. di alzarsi: "Forza stallone. Hai preso il cazzo del ragazzo, adesso voglio sentire la tua nerchia dentro di me!!!"

"Hai ragione" dice M. "Eccomi che arrivo", e alzatosi dal letto si mette davanti a lui, gli alza le gambe e senza troppe premure si scappella il pisellone e lo infila dentro ad F.
Lui mi guarda e mi dice che vuole ripulirmi. Guardo in basso ed effettivamente ho l'uccello ancora ricoperto di sperma dopo essere venuto nel culone del prof.

Salgo a metà del letto, mi metto a cavalcioni di F, in modo da avere la sua testa fra le gambe e gli lascio fare quello che vuole. La scena si fa incandescente. Quest'uomo, sdraiato a letto ha un'orso peloso con un cazzo di tutto rispetto che lo sta inculando, e con la bocca sta lavorando me, prima mi ripulisce le palle, poi passa all'asta e mi spompina finché non mi torna duro.

Dalla mia posizione vedo M. che spinge con foga, gli occhi ebbri di piacere, e noto che inizia ad andare più forte. Le vene sul collo iniziano a gonfiarsi, sembra un toro che carica. Il pisello entra ed esce dal culo di F. ad un ritmo incredibile, e finalmente, con un ultima, forte spinta lo impala e viene copiosamente dentro di lui, poi sfila l'asta ormai flaccida e si sdraia sul letto.

Non perdo tempo, mi alzo dal letto, il cazzo ormai duro dopo il trattamento meticoloso ricevuto, e vado dietro ad F. Lo squadro mentre ad occhi chiusi si riprende un attimo. Appena mi avvicino al suo culo,oscenamente aperto, noto un rivolo di sperma che cola fuori. Capisce cosa voglio fare e sorride, beato.

Prendo il pisello in mano, duro come il marmo, e gli entro dentro. Sto navigando in un culo pieno di sperma, è una sensazione stranissima. Il mio cazzo scivola che è un piacere, e faccio fatica a non sborrare subito. Poco dopo M, si tira su e avvicina il pisello alla bocca di F, che prontamente lo accoglie. Sarà anche flaccido, ma sicuramente non è piccolo. Col pancione appoggiato alla fronte, di F, si vede solo la bocca che accoglie quel glorioso esemplare.

Non riesco a trattenermi, anche se vorrei, con dei poderosi colpi di reni spingo nel culo di F. La mia sperma si unisce copiosa a quella di M, che mi fa cenno di avvicinarmi a lui: "Adesso lo mandiamo in paradiso mi dice, unisciti a me".

Con un flop sordo esco da F, mi avvicino alla sua bocca e unisco il mio cazzo a quello di M. Sento i nostri bastoni vicini. Due cazzi nella bocca di una persona, le cappelle che libere dal prepuzio si toccano e quasi si uniscono nello sperma residuo.

F. è abile con la lingua comunque. La passa sotto i nostri cazzi, attorno, poi fra le cappelle separandole. Inizia letteralmente da solo a scoparsi la bocca coi nostri cazzi. Il mio ritorna leggermente duro, ma ormai ho dato, ho le palle vuote. M. resta fermo li a godersi il lavoro di bocca, estasiato, senza fiatare.

Torno flaccido di nuovo ed usciamo dalla sua bocca. F. si alza e va in bagno, io e M. vediamo che da dietro ha sperma che gli esce dal culo, ci guardiamo e sorridiamo, stanchi ma felici. F. torna con due asciugamani, per asciugarci il pisello. La sua opera di pulizia ci ha lasciati col cazzo senza l'ombra di sporco.
Ci rivestiamo, faccio per uscire e M. mi chiede dove abito.

Viene fuori che casa sua è un paese a venti minuti dal mio, e mi offre un passaggio. Salutiamo entrambi F. ancora nudo e scendiamo in parcheggio.

"Grazie" mi dice M. una volta in macchina, al riparo da orecchie estranee, "mi sei piaciuto moltissimo oggi, spero si possa rifare un giorno, anche solo io e te, magari, se te la sentirai un giorno, potrai provare anche tu il mio cazzo".
"Poco probabile prof, un pisellone come il suo mi distruggerebbe, e comunque preferisco farlo mio un bel culo" gli rispondo con un occhiolino. Ci mettiamo in strada, sono ormai le 20, quindi non c'è tanta gente in strada. Vorrei abbassarmi su di lui e prenderlo in bocca di nuovo, ma non si sa mai. Mi limito a mettergli una mano fra i pantaloni, la tuta agevola il movimento, passo sotto le mutande e arrivo a quello stupendo cazzo.
Ancora una volta mi stupisco delle dimensioni, che anche da flaccido raggiunge. Sotto la mia sega inizia ad indurirsi, e mi dice di andare avanti finché non sarebbe venuto, tanto la strada era ancora tanta.

Così faccio: inizio a segarlo mentre guida, va piano per evitare incidenti, pochi minuti dopo lo sento fremere, allora mi porgo un po' e metto anche l'altra mano nei pantaloni. Con una continuo dolcemente a masturbarlo, con l'altra copro la cappella e appena viene provo a raccogliere il suo seme. Molto gli finisce fra le mutande, ma un po' riesco a prenderla e me la metto in bocca. Appena ci fermiamo al semaforo mi sporgo verso di lui che mi bacia, infilando velocemente la lingua nella mia bocca.
Limoniamo nella sua sborra per qualche istante prima di separarci, poi deglutisco.

"Haha" ridacchia, "Sarà dura 'sta notte portare a letto mia moglie, a letto faccio sempre fatica a soddisfarla da solo, e oggi non riesco a tenere il pisello duro per più di qualche minuto".

"Da solo?" gli chiedo. "Si, ogni tanto giochiamo con altre coppie, siamo piuttosto aperti da questo punto di vista, e sa del mio lato omosessuale. Magari proverò a convincerla a fare un triangolo, ti piacerebbe?" mi chiede.
"Volentieri", rispondo e avendo il cazzo di nuovo duro tiro giù la zip dei jeans e inizio a toccarmi. Ad ogni semaforo e quando non deve cambiare allunga la mano, mi masturba ad intervalli praticamente. Arriviamo a poca distanza dal mio paesino, ferma la macchina e si abbassa su di me. Duro pochissimo, e sborro nella sua bocca. Quel poco che mi era rimasto quantomeno...

Si alza, si ripulisce le labbra e ripartiamo. Mi lascia a qualche via da casa mia, con la promessa di farmi sapere per il triangolo. Lo saluto, passando la mano sui suoi pantaloni, e mi avvio verso casa.
Dovrei studiare, ma so già di non averne le forze...




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Qua si conclude il ciclo di questo racconto. Abbiamo avuto qualche altro incontro nel corso dell'anno, ma tutti molto simili a questo. Mi sono poi trovato con lui e la moglie, per due o tre volte, non ricordo ora, probabilmente sarà il prossimo racconto che scriverò.
Oltre a questa ho avuto altre poche esperienze, tutte una botta e via, simili a qualcuna che ho già raccontato, probabilmente scriverò di queste.

Vorrei provare a fare una cosa: mi piacerebbe scrivere storie fantasiose, sulla linea di quella del Re e della Regina che ho scritto qualche tempo fa. Se avete delle idee che vi piacerebbe portare "su carta" inviatemele via messaggio. Dirò chi ha dato l'idea per il racconto e svilupperò una storia per voi.


Un bacio ;)
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