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Gay & Bisex

Un nuovo docente


di Asseffect
11.04.2018    |    18.755    |    6 9.3
"Una volta arrivato lo trovo davanti all'ingresso..."
Essendo i fatti di cui scrivo reali (come per gli altri racconti) non condivido nomi o locations.

Per un progetto universitario assieme ad un piccolo gruppo di colleghi e qualche docente ci spostiamo in una città del centro Italia. Ognuno incaricato di prenotare il proprio albergo ci organizziamo con l'idea di essere bene o male nello stesso quartiere, vicino al centro convegni.

Arrivato dopo un viaggio abbastanza lungo in macchina prendo le mie chiavi e mi dirigo in stanza. Ambiente spartano, è una stanza singola, ma per un fine settimana, e considerato il prezzo che pago va più che bene.
Decido di farmi una doccia e dopo cena torno in camera.

La voglia di sesso è tanta, quindi apro Grindr e cerco qualcuno.
Mi arriva dopo qualche minuto il tap da un maturo (adoro i maturi), e cominciamo a chattare.

Anche lui è qua per lavoro, a meno di un chilometro di distanza. Dice che è passivo e ha bisogno di un cazzo, che vuole sentirsi la troia di qualche giovane.
Mi piace. Iniziamo a scambiarci qualche foto del fisico, entrambi ci piacciamo a vicenda, e procediamo quindi a scambiarci la foto del viso.

Ognuno capisce chi è l'altro. La chat si interrompe bruscamente. Ognuno sta aspettando che l'altro faccia una mossa. Prendo in mano la situazione, dicendo che entrambi siamo adulti e consenzienti, i suoi esami li ho già dati, quindi non ho nulla da guadagnarci, e gli chiedo se è comunque interessato all'incontro, dando la mia parola che a prescindere dalla sua decisione nulla di tutto ciò sarebbe trapelato (entrambi eravamo d'accordo fin' dall'inizio sulla massima riservatezza reciproca).

Mi da l'indirizzo del suo hotel, e mi incammino da lui.

Una volta arrivato lo trovo davanti all'ingresso. Mi dice che prima di fare qualsiasi cosa vuole fare due chiacchiere per capire che tipo sono fuori dall'ambiente universitario.

Dopo aver passeggiato e chiacchierato per una ventina di minuti torniamo in albergo e prendiamo l'ascensore per salire in camera sua. Non c'è nessuno, complice anche l'orario ed il periodo, quindi mi avvicino e lo bacio.
I suoi baffi mi solleticano mentre gli infilo la lingua in gola.

Appena entriamo in camera mi spinge sul letto matrimoniale e mi guarda con sguardo libidinoso.

"Non mi sono mai portato a letto un mio studente, la situazione mi eccita tantissimo", dice inginocchiandosi davanti a me. Con la mano mi palpa il pantalone sopra la patta e poi abbassa la cerniera.
Mi toglie pantaloni e mutande: "Adoro un ragazzo che sa vestirsi in modo elegante, salterei addosso a molti di voi in facoltà" mi dice gettandosi voracemente sul mio cazzo.

Ci sa fare: in poco tempo lo sta ingoiando tutto, mentre con le mani è sotto la camicia e gioca coi miei capezzoli.
Si complimenta per il fisico, e quando gli dico che è da molti anni che faccio palestra mi dice che dopo vuole che lo sbatta sul muro.

Divertito rispondo che lo farò.
Torna ancora sul mio cazzo e lo succhia ancora un pò prima di staccarsi e di mettersi in piedi.

Una descrizione è d'obbligo.
Indossa un completo elegante a due pezzi, pantaloni grigi e giacca color panna. Una camicia azzurra ed un papion rosso con piccoli puntini bianchi decorano il busto, mentre ai piedi ha un paio di scarpe scamosciate chiare, in tinta con la camicia. Adoro gli uomini vestiti di tutto punto.

Il viso è affilato, leggero come tutto il corpo. Un paio di baffi grigi sulle labbra carnose. Gli occhi azzurri sono impressionanti, mentre i capelli, un misto grigio e bianco sono lisci e voluminosi. Se non ricordo male avendo letto il suo curriculum dovrebbe essere molto vicino alla 70ina, se non oltre.

Mi alzo e sfilandomi le scarpe e i pantaloni mi tolgo la camicia, poi lo guardo, nudo, col cazzo scappellato e pieno di saliva svettante in aria.
Lui è fermo li, impalato, che mi fissa.

Prendo l'iniziativa e mi avvicino a lui. Gli tolgo la giacca, poi baciandolo gli slaccio il papion e gli sbottono la camicia. A torso nudo si vede che si tiene in esercizio. Ha pochissimo grasso, il che è un grosso vantaggio per quanto ho in mente.

Gli tolgo le scarpe e le calze, poi i pantaloni. Resta in mutande. Bianche, bagnate di pre sperma. Gliele abbasso e un pisello circonciso mezzo barzotto viene allo scoperto.

Lo prendo in una mano mentre lui si abbassa per baciarmi. Inizia a leccarmi il collo e a mordicchiarmi il lobo dell'orecchio. Il mio uccello sbatte contro il suo. Lui vibra: "Fammi tua", mi sussurra all'orecchio, "voglio essere il tuo giocattolo, la tua cagna. Riempimi di sborra".

Non avevo mai sentito un docente parlarmi così prima d'ora... Okay, è il secondo, ma la cosa è comunque eccitantissima.

Mi stendo sul letto, il cazzo svettante.

"Vuoi questo palo?" gli chiedo sornione, "Vienilo a prendere". Non se lo fa ripetere due volte.
Mi chiede se sono sano, e gli confermo che lo sono. Lui mi dice altrettanto, quindi procede a lubrificarsi il culo con la saliva. Poi mi si mette sopra a cavalcioni, e con mano esperta da brava troia si impala ed inizia a scoparsi.

Andiamo avanti così per una decina di minuti.

Quando vedo che inizia a stancarsi decido di prenderlo a modo mio.
Faccio una cosa che fin'ora ho fatto solo con le mie coetanee, molto più esili e leggere di chiunque abbia incontrato fin'ora.

Lo appoggio con la schiena al muro e lo prendo in braccio, allargandogli le gambe in modo che anche le sue natiche siano aperte. Appoggio la cappella al culo e lo penetro.

Lui gode come una cagna in calore: "Nessuno mi aveva mai preso così fin'ora" mi dice, "sbattimi come la cagna che sono".

Duro qualche minuto, non di più. Stanchissimo dopo lo sforzo lo faccio scendere dal mio cazzo, e, mettendolo a terra mi stendo nuovamente sul letto.
Lui sale sopra, e con modo esperto mi prende il cazzo in gola, mentre col le dita affusolate mi accarezza.
In pochi minuti vengo come un fiume in piena, sborrando così tanto che non riesce a tenerla tutta.

Dopo aver asciugato il cazzo si sdraia vicino a me, parte del baffo con un rivolo di sperma, e mi bacia.

Facciamo una doccia veloce e ci rivestiamo.
Poi mi riaccompagna nella hall dell'albergo. Non sono neanche le 23.
Mi saluta in modo molto dignitoso e torna in camera.

Non'appena arrivo in albergo e sono comodo in camera apro Grindr ancora.
C'è un messaggio non letto. Ovviamente so di chi è.

"Sei stato fantastico. Se ti va potremmo riorganizzare. Non posso garantirti alcun beneficio, ma il mio culo e la mia bocca saranno a tua disposizione se vuoi".

"Certamente", gli scrivo, "Non chiedo altro".

Mi lavo i denti e infilatomi il pigiama vado a letto.
Sarà un buon weekend.
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