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Zia Carla 1° parte


di Liliana1980
04.10.2021    |    12.206    |    18 10.0
"“credo di si, da quello che potevo vedere, ma dovresti chiederlo a tua madre”..."
Salve amici, oggi vi voglio raccontare come ho sedotto Zia Carla, la quarta donna della famiglia, di mamma sapete già, di Cinzia ho cominciato, ora tocca a Carla e poi, a zia Susanna, ma andiamo con ordine iniziamo dalla zia poliziotta.

Quel giorno ritornai a casa con un’euforia indescrivibile ed una eccitazione fuori dal comune.
Appena entrata corsi subito a cercarla, la trovai intenta a riordinare il bagno, indossava l’accappatoio.
“ciao zia”
“bentornata bambina mia”
“hai fatto la doccia?”
“si,ho lavorato nella serra, mi sentivo sudata”
“mannaggia,volevo farla anch’io, ma hai già pulito il bagno”
“non importa tesoro,falla pura,finirò più tardi”
Cominciai a spogliarmi,fui ben presto nuda,zia stava per uscire, non era quello che volevo.
“zia,mi laveresti la schiena?”
Non era la prima volta che lo faceva,anzi a dir la verità,mi aiutava sempre a farla, ma quel giorno,lo desideravo,volevo vederla nuda,l’avevo vista centinaia di volte,ma sempre con gli occhi della nipote,oggi volevo vedere la donna che era.
“ma ho già fatto la doccia”
“dai zietta,lo sai che mi piace farla con te”
“quando non c’è tua sorella,altrimenti chiami lei”
“zia non sarai gelosa? poi è lei che vuole,così possiamo gocare”
“lo so,visto che sono io quella che poi riordina e pulisce e per quanto riguarda essere gelosa,beh! un pó lo sono, mi piacerebbe essere lí con voi”
“bastava dirlo,dai zia, recuperiamo il tempo,giochiamo assieme come faccio con Cinzia”
“va bene facciamolo,per fortuna non mi sono messa la crema”
Si tolse l’accappatoio,davanti a me ebbi,non più la zia,ma la donna che era,vidi il florido seno,con i capezzoli rivolti verso l’alto, il sedere bello sodo,era una donna molto piacevole da guardare, questo era merito della palestra, guardai verso il basso,un nero bosco,un pelo folto nascondevano la mia meta.
“zia sei molto bella”
Mi guardò in viso,probabilmente sorpresa da quella affermazione...
“grazie,anche tu sei bella”
“vorrei essere come te”
E cosi dicendo l’abbracciai.
“Lilly,che succede? Hai litigato con qualcuno? Ti hanno detto qualcosa che ti ha offeso?”
“ no,nulla di questo”
“ e allora perchè vorresti essere come me? lo diventerai quando avrai la mia età,ora vivi i tuoi anni,che sono i più belli”
“ti sei divertita alla mia età?”
Zia non rispose subito, mi guardò un pò sorpresa.
“alla tua età,non avevamo la stessa libertà che hai tu ora”
“vuoi dire che non potevi avere amici?”
“penso tu intenda amicizie maschili?”
“certo”
“ magari,alla tua età io ero in collegio e ci sono rimasta fino al diploma liceale,le mie amicizie erano le compagne del collegio”
Ritornai ad abbracciarla.
“mi dispiace tanto,devi aver sofferto molto”
“non ho detto questo,mi sono divertita parecchio”
“chiusa in collegio giorno dopo giorno? io ne morirei, gia mi è difficile quando devo rimare a dormire per il brutto tempo o altri motivi”..
“beata ingenuità,capirai,capirai”
Fantastico avevo portato zia dove volevo,era mia,non aveva capito che stavo circuendola,mi credeva un’ingenua,non sapeva che con mia sorella era da un pezzo che giocavamo fra di noi,per non dire dell’esperienza con mamma, cambiai tattica.
“che bei seni che hai”
Dicendolo ne accarezzai uno distrattamente
“guarda che anche i tuoi sono belli”
“così piccoli? senti il tuo che bello grosso”
Cominciai a stringerlo un pò,il palmo sopra il grosso capezzolo, evviva, stava diventando duro,zia non era insensibile.
“bambina mia, lascia passare un pò di tempo e vedrai che anche i tuoi diventeranno belli grossi, guarda come lo sono già per la tua età”.
A tutt’oggi sono diventati molto ben fatti, almeno da quello che dicono e poi sono di quella grossezza che piace tanto a me.
Mise una mano sulla tettina, la impugno strizzandola un pò,un brivido attraversò il corpo, il capezzolino si indurì, se ne accorse, ma non tolse la mano,come io non tolsi la mia,anzi stuzzicai il capezzolo.
“guarda che bello grosso diventa il tuo”
“ per forza,se lo faccio anche a te,nemmeno tu scherzi,guarda?”
Prese il capezzolino fra le dita e comincio a strizzarlo delicatamente.
“vedi ora è duro anche il tuo.”.
“mi piace di più il tuo è cosi grosso, me lo lasci succhiare come facevo quando ero piccola con quello della mamma?”
“come fai a ricordartelo?”
“infatti non me lo ricordo l’ho visto nell’albo delle foto”
Si mise a ridere allegramente.
“sai come faceva,per fartelo succhiare?”
“no”
“ecco prendeva il capezzolo con due dita,schiacciandolo un pò avvicinava la tua testolina, e cominciavi a succhiare eri veramente una grande succhiona”
“facevo cosi zia?”
Avvicinai la bocca, la incollai al capezzolo e cominciai a succhiare, alzai il viso, zia sorrideva facendo di si con la testa.
“credo di si, da quello che potevo vedere, ma dovresti chiederlo a tua madre”.
Non le risposi, non volevo togliermi di bocca quel succoso capezzolo e allo stesso tempo non desideravo scoprisse che alla mamma lo avevo già chiesto e sperimentato.
Andai avanti per qualche minuto, non volevo far precipitare le cose, volevo zia nella rete, ma ci doveva venire spontaneamente, lasciai andare il capezzolo.
“stai scherzando, parlare alla mamma di queste cose? come minimo mi manderebbe a confessarmi”.
Si mise a ridere..
“si hai ragione, la mia cognatina oramai è di un’altra generazione”..
“mi piacerebbe sapere cosa si prova”
“a fare che?”.
“sentirsi succhiare un capezzolo”..
“quando avrai un figlio lo saprai”
Mannaggia era più dura di quanto pensassi.
“zia perchè non me lo succhi, così lo saprò?”
“ma non è la stessa cosa”
“dai fallo, voglio provare, ti prego”
“va bene, a te non si può mai dire di no”
Abbassò la testa, prese fra le labbra il capezzolino e comincio a succhiare, da come lo faceva, non sembrava una cosa forzata, appoggiai le mani sulla sua testa, la spinsi verso il petto, ebbi la sensazione che allargasse le labbra per far entrare un pò di più il seno, mi sembro per un secondo di sentire la lingua, improvvisamente alzo la testa, liberandola dalle mani, era rossa in viso ,
“ma che fai, perchè mi tenevi la testa?”
“pensavo si facesse così?”
“no bambina mia, quella...”
Non fini la frase, ma si vedeva che era turbata, dovevo insistere, lasciai passare qualche minuto....
“zia devo chiederti una cosa molto importante”
“dimmi amore”
“è vero che noi donne ci masturbiamo?”
“ma, ma, ma cosa stai dicendo, chi ti ha messo in testa queste cose?”
“zia non sono così ingenua, so che i maschi si masturbano, una volta ho visto un mio amico farlo, però non pensavo potessimo farlo anche noi, l’altro giorno ero assieme alle mie amiche e c’era anche Paula è stata lei a raccontarcelo dicendo che si gode da matti, solo che nessuna di noi ha avuto il coraggio di chiederle come si fa,non volevamo far la figura delle verginelle ignoranti”
Zia non sapeva cosa dire, mi guardava con la bocca spalancata, ad un tratto, si era reso conto che la sua nipotina era diventata, ragazza.
“ ho capito, ti chiedo perdono, avrei dovuto parlartene, non credevo fosse già arrivato il tempo, cosa vuoi che faccia ora? poi mi spiegherai la faccenda del tuo amico”.
Lo disse con un filo di voce, come già sapesse la risposta.
“insegnami come si fa, per quanto riguarda Giorgio, non si era accorto che lo stavo spiando, l’ho fatto, finché non ha finito, lui non mi ha visto”.
Devo aver fatto una innocente faccia angelica,visto che l’ha bevuta, sapesse invece che ero assieme alla mia amica, inginocchiate a un metro da lui, mentre ci spiegava come si masturbano i ragazzi.
“in poche parole dovrei insegnarti a masturbarti?”
“si zia, fallo ti prego, non vorrai..”
Lasciai la frase in sospeso, volevo entrasse nel suo cervello quel.
..“non vorrai?”..
“l’hai capito dai, vuoi che siano le amiche ad insegnarmelo, tu sei più esperta di loro, puoi insegnarmi tante cose”
“a me lo hanno insegnato le compagne di collegio”
Non voleva cedere alla mia richiesta, teneva duro, dovevo insistere,ma non troppo,doveva continuare a pensare che ero la sua ingenua nipotina.
“vuoi dire che vi toccavate fra di voi in collegio?”
“si”
“ma avevate la stessa età?”
“no furono quelle più anziane che ci spiegarono il tutto, insegnandoci come fare da sole e poi”
“e poi, dai zia dimmelo”
Chiuse gli occhi, probabilmente con la mente ritornò in collegio.
“poi, ci insegnarono a come farlo fra di noi, all’inizio lo facemmo a loro, anzi ognuna di noi, divenne compagna di un’anziana, che le avrebbe insegnato tutto sull’amore fra donne, ah! quante volte ho goduto”
Vidi che stringeva le gambe, come se avesse paura che qualcosa le fuggisse.
Era mia, ora sapevo che avrei fatto all’amore con zia, non poteva più scapparmi.
“vuoi dire che quando sei diventata anziana, hai fatto la stessa cosa, hai insegnato ad una giovane e poi ti sei scelta una compagna?”
“si l’ho fatto, non mi pento è stato un periodo bellissimo”
“ma allora perchè non vuoi farlo anche con me?”
“ma sei mia nipote, non possiamo farlo, sarebbe, incesto”
“ti prego, fai finta che io sia una di quelle ragazze, non pensare a me come tua nipote”
“ma ti rendi conto, se venisse a saperlo qualcuno”
Stava cedendo, aveva preso in considerazione il poterlo fare....
“zia staremo attente, lo faremo solo quando siamo sicure di essere sole”
“dovremmo stare mille volte attente”
“anche un milione se servirà, ma desidero farlo con te”
“sei sicura Lilly, in collegio avevo 18 anni e l’altra 16, ora sono parecchio più anziana “
“e te che voglio, come insegnante”
“va bene facciamo la doccia poi vedremo cosa si può fare”
“grazie zia”.
Ci abbracciammo, le diedi un grosso bacio sulle labbra, dapprima chiuse, poi sempre più aperte, fino a sentire la sua lingua cercare la mia, attorcigliarsi... inseguirsi, ci staccammo ansimanti.
“mmm mi sa che qualcosa hai imparato, chi ti ha insegnato a baciare così?”
Cosa rispondere?,non volevo dirle quante volte ci eravamo baciate con mia sorella, le dissi la prima cosa che mi venne in mente, abbassando gli occhi
“l’ho letto su di un libro”
Mi guardo in modo strano, poi con un sorriso, molto enigmatico.
“allora la tua è solo teoria, ma dimmi una cosa, mentre imparavi teoricamente, tua sorella quanto lontano era?”
Fui io a fare una faccia angelica.
“ma cosa vai a pensare, era solo teoria ora, aspetto la partica”
Risposi in tutta fretta, finimmo la doccia, indossammo gli accappatoi, prima di uscire dal bagno, zia mi prese per le spalle e guardandomi in viso.
“non pensare che sia stupida, baci troppo bene per essere solo teoria e poi quello che faremo, lo faccio perchè lo desidero, ma da quando studiavi il sistema per dirmelo?, non penserai che mi sia bevuta la storiella dell’amica maggiore”.
Mi buttai sull’adulazione per non rivelarle nulla.
“da quando ti ho vista come donna e non più come zia”
Sorridendo mi prese sottobraccio, uscimmo come due amiche, no, come due amanti, certo non potevo dirle che era stato un certo proff a farmela scoprire donna.
Immagino vi starete chiedendo chi è il proff, portate pazienza, lo saprete in un prossimo racconto.
Preparammo la cena, c’era in noi la tensione che precede un’importante appuntamento, mangiammo poco, quella notte saremmo state sole, mia sorella aveva telefonato che si sarebbe fermata a dormire da una sua amica, e la mamma era andata a trovare la sua famiglia in Spagna,perciò potevo fermarmi da lei a dormire, non vedevo l’ora che si iniziasse.
Fu lei a dare inizio al tutto.
“beh!, visto che saremo sole, perchè non girare nude,mi piace da matti farlo”
non aspettò la risposta, si tolse l’accappatoio, il corpo nudo fu sotto ai miei occhi in piena luce.
“dai che aspetti, ti vergogni?”
Non me lo feci ripetere, mi spogliai, ora eravamo tutte e due nude, una bella donna e una ragazza che stava sbocciando, due creature che di li a poco, si sarebbero abbandonate ai riti dell’amore saffico.
Giravamo per la casa,cosi, come Eva nel paradiso terrestre, i tabù erano caduti, passando vicino a lei, le accarezzai i glutei.
“ciao amore mio”
Mi prese un braccio, avvicinandomi a se, con il sedere appoggiato al suo pube, sentivo il pelo solleticarmi le chiappe, le mani, sui seni.
“fra poco questo corpo conoscerà cose che non ha mai provato”
Riuscii a fare una faccia incredula, non volevo farle capire che quelle cose le avevo già provate con mamma e Cinzia.

Ma cosa avrà voluto dire con quelle parole?
Io l’ho scoperto quasi subito, voi dovrete aspettare fino al prossimo capitolo, vi prometto che lo pubblicherò al più presto.
Un forte abbraccio a tutti quelli che mi leggono e un grosso bacione.. beh!, ditemelo voi dove.
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