Una fantastica crociera 2º parte

Salve a tutti/e, eccomi a continuare il racconto dell’avventura, no meglio dire, 11 meravigliose notti e 12 giorni, tanto sarebbe durata la crociera.
Vi ricordate come avevo terminato la prima parte?

Mi girai e la vidi, era vicino alla porta finestra che dà sul balcone, illuminata dal chiarore della luna.
Come abituai gli occhi alla semioscurità mi accorsi che era completamente nuda.
Che visione fantastica, ero già eccitata nel venire all'appuntamento.
Ma ora sentivo un tremendo calore partire dal basso ventre.
"vieni guarda che spettacolo la luna che si riflette sul mare"
Avrei voluto dirle che per me era una cosa normale, per tutte le volte che l'avevo vista, e che il vero spettacolo era quello che avevo davanti agli occhi, ma non avevo fatto i conti con l'emozione di essere li con lei, guardando fuori, avvolta dal suo profumo, tutto mi sembrò differente, magico, unico.
"amore riprendiamo da dove ci eravamo interrotte"
Mi accarezzò lentamente il viso, per poi prenderlo fra le mani, appoggiando le labbra alle mie e senza esitazione introdusse la lingua.
Leggera come una farfalla si insinua frettolosa tra le mie foglioline spalancate e cominciò ad imperversare impertinente e golosa.
Non vedo nulla, sento solo il calore del suo respiro che inonda la mia rosa rossa e aperta, piena di dolce rugiada calda.
Oh mio Dio, la sta spingendo dentro, quanto è brava, vuole farmi morire.
Sento la vocina incitarmi.
“spingi, spingi dentro anche la tua”
Accarezzo i suoi morbidi capelli e osservo le sue esili mani mentre attira a se il mio corpo sconvolto da un piacere troppo grande.
Mani esperte, mi sfilano la felpa e poi sbottonano la camicetta, infine sgancia la minigonna, lasciandola scivolare sul pavimento, i suoi occhi fissano i miei che soggiogati da quel risucchio godono del sentimento che emanano.
Occhi da cerbiatta, dolci e suggestivi, che mi hanno ammaliato tutta la sera, ora mi spogliano godendosi ogni centimetro di pelle che le sue mani lentamente liberano dai tessuti.
Al cadere del reggiseno, i capezzoli ormai turgidi, la fanno stralunare.
Un sorrisino s’intravede sulle labbra lucide a causa della mia saliva.
Per liberarmi dalle mutandine, si inginocchia, sento il sospiro, immagino quale piacere sta provando vedendo il monte di venere ricoperto da peli, ormai inumiditi dal miele.
Il viso si avvicina al pube per inalarne la brezza che discioglie.
Senza fretta raccoglie con due dita il nettare profumato per poi gustarlo con la lingua.
Sento il bisogno di baciarle le labbra, m’inginocchio per giungere alla sua altezza, per ammirare per l’ennesima volta quegli occhi da angelo demoniaco.
Poi, con un bacio fremente di desiderio, mi appago del mio agrodolce sapore.
Con una lieve pressione mi spinge al suolo, dove supina contemplo il magnifico corpo nudo.
Protuberanze meravigliose si prospettano ai miei occhi e subito un fantasmagorico volteggiare di sentimenti si sussegue senza tregua.
Le sue labbra m’inebriano volteggiando a fil di pelle;
La lingua mi percuote accarezzando il gioiello turgido e in’attesa,
Le mani mi posseggono strusciando, massaggiando, inserendosi nella voragine bollente, risvegliando spasmi irraccontabili.
Estreme sensazioni si susseguono fino a raggiungere il flash, l’esplosione celebrale che percorre tutto il corpo, ogni senso ed ogni nervo.
Stremata si lascia cadere su di me.
I capezzoli turgidi e prorompenti sul mio seno.
Il sesso, bagnato dalla sua salsedine, appoggiato al mio bassoventre, mi sottraggono dal dolce tepore lasciandomi risvegliare il desiderio di godere anch’io di questa deliziosa donna.
Avvicina le labbra alla mia orecchia.
"vieni mettiamoci a letto e riposiamo un po’"
Avrei voluto dirle che pure io volevo farla godere e godere della sua bellezza.
Ma mi venne alla mente del lungo viaggio che aveva fatto in aereo per raggiungere la nave, senza contare il fuso orario.
Ci alzammo da terra e ci sistemammo a letto.
Non passo molto che sentii il tuo respiro farsi regolare, di una persona addormentata.
Restai li a guardarla, alla luce dei raggi lunari, un corpo perfettamente abbronzato, si vede che fà del naturismo, non é un'abbronzatura da lampada.
É tanta la voglia di accarezzarla, ma mi trattengo, non voglio disturbare il suo sonno.
Metto leggermente la mano sul suo addome e ve la lascio.
Mi sdraio pure io di schiena e lascio la fantasia galoppare libera.
Si vede che nemmeno io ero cosí riposata, perché credo mi assopii di un leggero sonno.
A svegliarmi fu la sua mano che si era appoggiata sul ventre.
Ad un tratto muove anche l’altra che va ad appoggiarsi sulla mia da tempo parcheggiata sull'addome.
Guardo verso di lei, ha gli occhi chiusi
Metto la mano libera sulla sua accarezzando il dorso e le dita, postandomi sul polso e poi sull’avambraccio.
Emette un mugolio.
Dopo qualche secondo muove leggermente le dita sul mio addome, accarezzandolo ed esplorandolo.
Un brivido mi percorre immediatamente, socchiudo gli occhi e ricomincio ad accarezzare il braccio e la mano.
Si avvicina lentamente col viso alla mia spalla, il respiro sulla pelle provoca altri brividi.
Appoggia le calde labbra inumidendo la zona che accarezza col bacio.
Si allunga lentamente verso il collo fino alla bocca dove l’attendo bramosa di un altro bacio.
Col contatto delle bocche i corpi s’infiammano e in un attimo è sopra me, i capelli mi accarezzano il viso, le mani strette nelle mie, le porta sopra la testa impedendomi di accarezzarla.
I seni sfiorano i miei, le gambe intrecciate, le intimità si toccano appena, provocando in me un desiderio immenso di sentirmi un tutt’uno con lei.
Inizia a muoversi sopra di me, lasciando appena una scia invisibile del contatto del corpo col mio.
Smette di baciarmi osservando nella penombra i miei occhi adoranti e supplicanti.
Mi lascia andare finalmente le mani, concedendomi un assaggio delle curve.
Accarezzo il viso, passo le dita fra i capelli, scivolando sulle spalle e scendendo lungo tutta la schiena con entrambe le mani.
La sento fremere sotto il tocco, così ripercorro la spina dorsale salendo fin verso il collo.
Il corpo si inarca appoggiandosi contro il mio e concedendomi quel contatto tanto desiderato.
Lo ridiscendo fermandomi sui fianchi, mentre ricomincia a muoversi sul corpo sfregando i nostri sessi.
Accarezzo le natiche, porto le dita verso l’inguine costringendola a fermarsi ed alzare il bacino, mentre con le dita vado ad esplorare il pube e le vaginali labbra.
Mi lascio guidare dalla scia umida verso il clitoride, lo stuzzico un poco mentre lei con la mano sta percorrendo l’inguine e si insinua fra le labbra, dentro l’intimità.
La penetro delicatamente e il bacino ricomincia a muoversi andando alla ricerca del piacere.
Sta gemendo e sento l’orgasmo arrivare impetuoso.
Appoggia le labbra alle mie, i respiri aumentano, accompagnando il piacere all’estasi tanto desiderata.
La stanchezza ci avvolge, un ultimo intenso bacio, ci addormentiamo.
É il mio orologio biologico che mi sveglia, fra un’ora inizia il turno, lentamente mi alzo facendo in modo di non svegliarla.
Velocemente recupero le mie cose e mi vesto.
Prima di andarmene mi avvicino e le lascio un lieve bacio sulle labbra, sussurrandole.
"ciao, alla prossima"
Un mugolio in risposta
Prima di uscire guardo verso il letto, che bellissima visione quel corpo nudo..
"se questo é l'inizio, penso sarà una bellissima crociera"
Un giorno racconterò quello che è avvenuto in quella indimenticabile crociera.
Abbiamo visitato posti incredibili da togliere il fiato, ma lo spettacolo più bello era quello che avevo davanti agli occhi.
Rinchiusi lentamente la porta del paradiso e mi avviai velocemente verso la mia cabina, indossare la divisa e andare in servizio.
Fra un’ora avremmo attraccato a Ocho Rios.

Il mio solito bacione a tutti/e.