VOGLIA MOSTRUOSA

Sabato sera, fuori piove a dirotto e io sono a casa da solo. Non ho nessuna voglia di uscire.
Decido di farmi una bella doccia calda, ne approfitto per depilarmi un po' perché ho visto qualche peletto superfluo che non mi piaceva proprio.
Terminata, mi asciugo per bene, mi infilo un collant nero senza mutandine, una giacca in pile e mi pianto davanti al computer a guardarmi un po' di siti porno.
Fatto sta che sito dopo sito, immagine dopo immagine, filmato dopo filmato...il mio "arnese" non voleva sentire ragioni. Mi è venuta una voglia insaziabile di prendere in bocca e nel culetto -almeno- un bel cazzone, duro da impazzire.
E così, preso da un'eccitazione assurda, senza aggiungere altro a quello che indossavo, mi infilai un paio di ballerine ed una giacca a vento e mi misi in macchina. Vagai come uno stupido tra tutti i parcheggi conosciuti per il carsex, ma non era la mia serata. Oramai -quasi- rassegnato all'idea di tornare a casa e di farmi un bel segone, mi venne un lampo di genio, un'idea incredibile: una piazzola di sosta in autostrada!!!
Pensai che, visto che era Sabato, almeno qualche camionista incazzato e con le palle piene l'avrei dovuto sicuramente trovare.
Arrivato, notai nei pressi dei bagni, diversi camion parcheggiati e mi fermai anch'io.
All'inizio non notai molto movimento, ma ero sicuro che dentro vi fosse qualcuno.
Attesi una decina di minuti, ma visto che non si faceva vivo nessuno, decisi di prendere l'iniziativa. Presi un ombrello e, sceso dall'auto, mi incamminai passeggiando tra i camion vestito -come detto- in giacca a vento, collant e ballerine.
La risposta voluta non tardò ad arrivare. Da uno dei camion si aprì una portiera e mi trovai davanti un cazzone enorme. Senza nemmeno guardare in faccia il suo proprietario, mi avventai su di esso, iniziando a spompinarlo a più non posso, avidamente...mi sentivo ingorda e porca come mai mi era successo.
Credo che lo spettacolo non passò inosservato ed infatti, pochi minuti dopo, sentii due manone che mi accarezzavano le gambe ed il mio uccello.
Quest'ultimo mi chiese se mi sarebbe piaciuto andare nel suo camion, in compagnia di qualche amico, così per spassarcela un po'. Gli dissi immediatamente di si e lui mi fece salire nel rimorchio dove aveva adibito una specie di alcova con diversi tappeti e cuscini. Aveva anche un riscaldatore elettrico ed una televisione con dvd porno.
Gli amici erano -oltre al cazzone che già avevo iniziato a spompinare- altri 7: 9 in totale.
Ho passato quasi tre ore a leccare, succhiare, spompinare cazzoni grossi come mazze da baseball, nonché a farmi sfondare il culetto e farmi sborrare addosso, in bocca, nel culo... da ettolitri di prelibata sborra calda.
Ho ringraziato tutti e, ancora fradicio di nettare caldo, sono tornato a casa dove, prima di farmi un'altra doccia, mi sono fatto un meraviglioso segone ripensando alla meravigliosa serata appena trascorsa.